HEIL! VROOM VROOM! - VA ALL’ASTA LA MITICA PORSCHE TYPE 64 DEL 1939, CHE NEI PIANI DI HITLER DOVEVA SERVIRE A PROMUOVERE LA SUPERIORITÀ TECNOLOGICA TEDESCA, E FAR PARTIRE LA PRODUZIONE DELL’AUTO DEL POPOLO, LA KDF-WAGEN – IN 60 ANNI È PASSATA DI MANO UN PAIO DI VOLTE E SECONDO I MANAGER DI SOTHEBY’S SUPERERÀ I 20 MILIONI DI DOLLARI – VIDEO

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Savina Confaloni per “Libero Quotidiano”

 

porsche type 64 porsche type 64

È l' anello di congiunzione fra Volkswagen e la Porsche 356, una pietra miliare nella storia Porsche: la Type 64 del 1939, che andrà all' asta in California da RM Sotheby' s il 15 agosto in occasione della Monterey Car Week, la settimana più attesa dai collezionisti di auto d' epoca di tutto il mondo. Un' auto concepita nel 1938 da un incontro tra Ferdinand Porsche, allora al servizio del Fuhrer, e il Maggiore Adolf Hühnlein responsabile della ONS (Oberste Nationale Sportbehörde) l' organizzazione preposta agli eventi legati al motorsport in Germania: l' idea era quella di una gara endurance di 1500 chilometri da Berlino a Roma da corrersi nel settembre del 1939.

 

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Passata di mano un paio di volte in sessant' anni la Type 64 arriva all' asta con aspettative all' altezza della storia che rappresenta: «Pensiamo possa arrivare a superare i venti milioni di dollar», spiega l' auction manager di RM Sotheby' s Augustin Sabatié-Garat. Carrozzeria in alluminio e ruote coperte con pannelli in lega leggera, l' auto che diede origine al mito austriaco venne disegnata dagli stessi ingegneri che poi tennero a battesimo la 356.

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«Senza la Type 64 non ci sarebbe stata la Porsche 356, la 550 e nemmeno la 911», spiega Marcus Görig di RM Sotheby' s. Sarebbe servita a promuovere la superiorità tecnologica e l' eccellente sistema delle autostrade tedesche e a far partire la produzione della KdF-Wagen, l' auto del popolo richiesta proprio da Hitler a Porsche. In preparazione della gara si decise quindi di costruire tre auto speciali allestite per le lunghe distanze, che sarebbero state ordinate e pagate direttamente da Volkswagen. Per ragioni politiche le auto sarebbero state chiamate proprio KdF Wagen e negli ambienti VW connotate come Type 60K10, nonostante per gli ingegneri Porsche fosse la Type 64.

 

LE CARATTERISTICHE

thomas gruber, l'attuale proprietario della porsche type 64 thomas gruber, l'attuale proprietario della porsche type 64

Dovendo partecipare a una gara di 1500 km, Karl Fröhlich progettò una forma che potesse contenere due ruote di scorta nella parte frontale, con il serbatoio di benzina che si spostava automaticamente posteriormente, nel lato passeggero. Il risultato fu quello di dover ricollocare il sedile verso il centro della vettura, arretrandolo di circa trenta centimetri rispetto a quello del pilota.

porsche type 64. porsche type 64.

 

E guardando la struttura del tetto da fuori, si vede chiaramente come l' abitacolo a forma di cupola bassa e stretta rendesse l' interno particolarmente scomodo. Il motore utilizzato per la vettura era il classico 985cc standard della KdF-Wagen ma potenziato a 32 cv; per renderla ancora più aerodinamica e leggera le ruote vennero coperte con pannelli amovibili e utilizzato l' alluminio in tante parti della meccanica e del telaio: tutte soluzioni che avrebbero consentito alla Type 64 di superare una velocità massima di 150 km/h.

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La produzione iniziò nell' agosto del 1939, a un mese dalla gara, con i numeri di telaio riferiti alle tre "KdF-Rekordwagen", rispettivamente 38/41, 38/42 e 38/43. Ma solo la prima Type 64 venne completata prima della guerra, che fece dirottare gli interessi del governo verso la produzione di veicoli militari.

 

LA GARA

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La Berlino Roma non venne mai disputata e le altre due vetture vennero terminate una nel dicembre di quell' anno e la terza nel giugno del 1940: proprio questa fu l' unica a sopravvivere alla guerra, tenuta dalla famiglia Porsche e guidata da Ferdinand e Ferry, che le applicò sul cofano la scritta PORSCHE subito dopo aver registrato il nome della compagnia in Austria nel 1946.

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Per il giovane Ferry Porsche che stava sviluppando le sue auto sportive, queste vetture servirono da banco di prova per tutta una serie di soluzioni tecnologiche. Nel 1947 fu sempre Porsche a commissionare il restauro della vettura a un giovane Pinin Farina a Torino, e un anno dopo la nuova Type 356 roadster sfilava sulle strade di Innsbruck accanto alla Type 64.

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