donald trump coronavirus

INFECTED STATES OF AMERICA – DONALD TRUMP CONTINUA A MINIMIZZARE L’EMERGENZA CORONAVIRUS, MA GLI AMERICANI NO, ANCHE PERCHÉ VENGONO FATTI POCHISSIMI TAMPONI – MA COME FUNZIONA UN TEST IN UNO STATO SENZA SISTEMA SANITARIO? CHI È ASSISTITO DAI PROGRAMMI MEDICARE/ MEDICAID NON PAGA NIENTE. GLI ALTRI, CIOÈ LA MAGGIORANZA DELLA “CLASSE MEDIA”...

1 – TRUMP MINIMIZZA MA L'AMERICA NO

Massimo Gaggi per il ''Corriere della Sera''

 

la copertina del new yorker sul coronavirus

Donald Trump continua a minimizzare mentre le reti televisive informano ossessivamente non solo sulla diffusione del coronavirus in Italia e nel mondo ma anche sui pochissimi test condotti negli Stati Uniti che, quindi, potrebbero essere molto più contagiati di quanto ufficialmente dichiarato. La politica cerca di contenere l' allarme, ma intanto il sistema economico si prepara a gestire un periodo prolungato di emergenza.

 

tampone faringeo 3

I cali di Borsa seguiti da momentanei recuperi riflettono il nervosismo dei mercati, ma guardando un po' più in profondità nei numeri si scopre non solo l' ovvio - le uniche società con le quotazioni in aumento sono quelle che producono disinfettanti a tutto ciò che viene usato per contenere epidemie - ma anche che i titoli meno colpiti sono quelli di imprese che producono beni e servizi adatti a una lunga permanenza tra le mura domestiche: dai cibi conservati alle cyclette e i tapis roulant, ai sistemi di comunicazione digitale come le videoconferenze di Zoom o la telemedicina di Teladoc.

 

kit per tampone coronavirus negli usa

Ma il segnale più forte viene dalle banche che stanno studiando la possibilità di trasferire online non solo il lavoro d' ufficio, ma anche il trading e il rapporto coi clienti. I maggiori istituti - Citigroup, JPMorgan Chase, Goldman Sachs e Morgan Stanley - hanno chiesto a centinaia di dipendenti di lavorare da casa a partire da lunedì e per almeno due settimane: testeranno la capacità di gestire in remoto gran parte dell' attività degli sportelli. La JPMorgan si è mossa prima effettuando già sperimentazioni di questo tipo nelle sue filiali di Londra, nel quartiere di Brooklyn a New York e in New Jersey.

 

JAMIE DIMON

Ci si sta, insomma, preparando a un prolungato periodo in cui - per reale emergenza o per precauzione - la gente cambierà radicalmente le sue abitudini riducendo al minimo la presenza in luoghi affollati e anche i contatti interpersonali. Al di là delle conseguenze economiche - basta pensare alle aviolinee che stanno mettendo molti aerei a terra per il calo del traffico e alle conseguenze per il turismo - c' è da chiedersi quanto tutto ciò altererà permanentemente lo stile di vita dei cittadini anche dopo la fine dell' epidemia accentuando spinte negative già in atto, almeno negli Usa: soprattutto la crescita del consumo di cibi conservati rispetto a quelli freschi e la tendenza a svolgere la propria vita sociale sui canali digitali, riducendo l' aspetto umano delle relazioni.

 

2 – IL TAMPONE ELETTORALE AMERICANO

Da www.americanatvblog.com di Andrea Salvadore

 

conferenza stampa di donald trump sul coronavirus 1

Se vai sui siti ufficiali (ambasciata d’Italia negli Stati Uniti e il CDC americano, il Centro per il controllo e la prevenzione delle malattie) deduci tra livello 3 e livello 4 che andare oggi a New York dall’Italia significa entrare in una quarantena domiciliare (per chi ha un domicilio) per gli ormai rituali 14 giorni. Aerei vuoti o cancellati.

 

Se invece cerchi di capire come funzionano i tamponi, test ecc in America incappi in un mal di testa, sintomo destinato a trasformarsi in patologia conclamata. È lo stato federale, bellezza, al cui confronto ridimensioni in un secondo il casino delle ordinanze delle nostre regioni, dei nostri comuni. Questa frammentazione è stata testata gia’ con Ebola. E fu un disastro rimediato con cerotti di liquidita’.

 

tampone faringeo 1

Ho ascoltato ieri su Radio24 dire che ogni tampone usato dal nostro Servizio Sanitario Nazionale avrebbe un costo di 125 euro e che in America sarebbe di 3000 dollari. L’informazione è imprecisa ma fotografa una situazione in divenire complessa, negli Stati Uniti. A me ad esempio non costerebbe nulla perche’ assistito dal programma nazionale del Medicare, che copre chi ha compiuto 65 anni ed ha lavorato sul territorio americano. Stessa cosa per chi è assistito dal programma Medicaid, che interviene per le famiglie che usufruiscono dell’assistenza federale ( per capirci un aiuto alla sussistenza).

 

donald trump nomina mike pence responsabile per l'emergenza coronavirus

E per il resto della popolazione? La stragrande maggioranza di quelli che assembliamo nella “classe media” e che, se non assicurati dal datore di lavoro, pagano un’assicurazione privata che non si capisce mai cosa copre fino in fondo? Milioni di famiglie probabilmente non si sottopongono a test per paura dei conti degli ospedali. Ecco che arrivano le elezioni per la Casa Bianca.

 

La salute è da tutti riconosciuta essere la questione numero uno nella testa degli elettori. Sanders promette la gratuita’, Biden una revisione della riforma obamiana che ha comunque coperto meno del dieci per cento degli americani. Trump pure potrebbe cogliere l’occasione al volo. E infatti è arrivato un primo provvedimento. Che rimanda al medico la decisione sull’opportunità di procedere al test, comunque in un groviglio di possibilità.

 

tampone faringeo 2

Basta poi non dimenticare la lobby farmaceutica. Sul tampone potrebbe giocarsi la Casa Bianca. In America il virus è appena arrivato. In alcuni palazzi di Park Avenue a Manhattan ci sono distributori di amuchina all’ingresso, mi dicevano ieri. Ma a qualche chilometro di distanza se si avvertono quei sintomi che abbiamo imparato a conoscere si preferisce tacere e tenerseli. Per non morire di povertà.

 

3 – 3200 DOLLARI

Da www.americanatvblog.com di Andrea Salvadore

 

paziente sospetto a daegu, corea del sud

Dalla California Vasco Rossi rimbalza la notizia che i casi di coronavirus sono ancora pochi negli Stati Uniti perche’ il test (volgarmente, tampone) costa 3200 dollari. Non so se si riferisce alla storia del conto recapitato ad un paziente in Florida o se ha fonti altre. Quello che è sicuro è che tutti hanno riciclato in Italia l’informazione e ormai è sentire comune che da noi i tamponi sono gratis e in America costano 3200 dollari.

 

Dicevo ieri in un post che non è proprio cosi’. Costo variabile (a seconda della copertura assicurativa) o gratuito (se assistiti dai programmi federali, pensionati e non ).

tampone faringeo 4

E poi, naturalmente, ci sono quei 27,5 milioni che non hanno alcuna assicurazione e che in Italia abbiamo assunto si fossero tutti riparati sotto l’ombrello della riforma sanitaria di Obama (Obamacare).

 

Per chi è in possesso di un’assicurazione privata (pagata personalmente o dall’azienda) il costo del test dipende dalla polizza stipulata. Come vedete siamo alla giungla ma chi vive in America lo sa sulla sua pelle. La questione riguarda la complessità del racconto. L’intreccio di pubblico e privato. Ad esempio il gigante delle analisi da laboratorio Quest Diagnostic sta lanciando il suo test.

donald trump

 

Un’altra societa’ di diagnostica, abbiamo letto, avrebbe la possibilità di produrre kit a 10 dollari. Le fondazioni filantropiche, le università sono al lavoro per trovare il modo di testare la popolazione in modo economico. Il problema è la catena delle autorizzazioni (e il costo) che porta all’analisi di laboratorio. Quante volte un cittadino americano prima di fare un esame, un’operazione chiama la sua assicurazione per capire quanto dovrà pagare ?!!!

tampone faringeo come funziona

Ecco perche’ il coronavirus è la grande occasione per la Casa Bianca e chi aspira ad entrarci. Test gratuito. Lo slogan che fa vincere e ci salva.

tampone faringeo 6tampone faringeo 5

Ultimi Dagoreport

consiglio supremo difesa mattarella meloni fazzolari bignami

DAGOREPORT - CRONACA DI UN COMPLOTTO CHE NON C’È: FRANCESCO SAVERIO GAROFANI, CONSIGLIERE DEL QUIRINALE, SI SARÀ ANCHE FATTO SCAPPARE UNA RIFLESSIONE SULLE DINAMICHE DELLA POLITICA ITALIANA IN VISTA DELLE ELEZIONI 2027. MA BELPIETRO HA MONTATO LA PANNA, UTILE A VENDERE QUALCHE COPIA IN PIÙ E A DARE UN ASSIST A FRATELLI D’ITALIA, SEMPRE PRONTA ALLA LAGNA VITTIMISTA – A QUEL TORDO DI GALEAZZO BIGNAMI È SCAPPATA LA FRIZIONE. E DOPO IL SUO ATTACCO AL COLLE, IL SOLITAMENTE CAUTO GIOVANBATTISTA FAZZOLARI È INTERVENUTO PRECIPITOSAMENTE PER SALVARGLI LA FACCIA (E LE APPARENZE CON IL COLLE) - BELPIETRO ESONDA: "ISTITUZIONALMENTE SCORRETTA LA REPLICA DEL QUIRINALE"

alessandra smerilli riccardo campisi alessandra smerilli papa leone xiv

DAGOREPORT - CHI POTRÀ AIUTARE PAPA PREVOST A RIPIANARE IL DEFICIT ECONOMICO DELLA SANTA SEDE? - LEONE XIV EREDITA DA BERGOGLIO UNA COMMISSIONE PER LA RACCOLTA FONDI PER LE CASSE DEL VATICANO, PRESIEDUTA DA MONSIGNOR ROBERTO CAMPISI E IN CUI C’E’ ANCHE LA SUORA ECONOMISTA ALESSANDRA SMERILLI – I DUE HANNO UNA FREQUENTAZIONE TALMENTE ESIBITA DA FARLI DEFINIRE LA “STRANA COPPIA”. SONO ENTRAMBI AMANTI DELLO SPORT, DELLE PASSEGGIATE, DEI VIAGGI, DEL NUOTO IN ALCUNE PISCINE ROMANE ED ANCHE NEL MARE DI VASTO, DOVE SPESSO I DUE SONO VISTI IN VACANZA - LA SALESIANA SMERILLI, IN TEORIA TENUTA A VIVERE IN UNA COMUNITÀ DELLA SUA CONGREGAZIONE, VIVE IN UN LUSSUOSO APPARTAMENTO A PALAZZO SAN CALLISTO, DOVE LA SERA È DI CASA MONSIGNOR CAMPISI, SPESSO CON ALTRI OSPITI ATTOVAGLIATI AL SUO TAVOLO…

nicola colabianchi beatrice venezi alessandro giuli gianmarco mazzi

FLASH! - DA ROMA SALGONO LE PRESSIONI PER CONVINCERE BEATRICE VENEZI A DIMETTERSI DA DIRETTORE DELL’ORCHESTRA DEL VENEZIANO TEATRO LA FENICE, VISTO CHE IL SOVRINTENDENTE NICOLA COLABIANCHI NON CI PENSA PROPRIO ALLE PROPRIE DIMISSIONI, CHE FAREBBERO DECADERE TUTTE LE CARICHE DEL TEATRO – ALLA RICHIESTA DI SLOGGIARE, SENZA OTTENERE IN CAMBIO UN ALTRO POSTO, L’EX PIANISTA DEGLI ANTICHI RICEVIMENTI DI DONNA ASSUNTA ALMIRANTE AVREBBE REPLICATO DI AVER FATTO NIENT’ALTRO, METTENDO SUL PODIO LA “BACCHETTA NERA”, CHE ESEGUIRE IL “SUGGERIMENTO” DI GIULI E CAMERATI ROMANI. DUNQUE, LA VENEZI E’ UN VOSTRO ‘’PROBLEMA”…

emmanuel macron giorgia meloni volodymyr zelensky vladimir putin

DAGOREPORT – MACRON E MELONI QUESTA VOLTA SONO ALLEATI: ENTRAMBI SI OPPONGONO ALL’USO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI IN EUROPA, MA PER RAGIONI DIVERSE. SE IL TOYBOY DELL’ELISEO NE FA UNA QUESTIONE DI DIRITTO (TEME LE RIPERCUSSIONI PER LE AZIENDE FRANCESI, IL CROLLO DELLA CREDIBILITÀ DEGLI INVESTIMENTI UE E IL RISCHIO DI SEQUESTRI FUTURI DI CAPITALI EUROPEI), PER LA DUCETTA È UNA QUESTIONE SOLO POLITICA. LA SORA GIORGIA NON VUOLE SCOPRIRSI A DESTRA, LASCIANDO CAMPO A SALVINI – CON LE REGIONALI TRA CINQUE GIORNI, IL TEMA UCRAINA NON DEVE DIVENTARE PRIORITARIO IN CAMPAGNA ELETTORALE: LA QUESTIONE ARMI VA RIMANDATA (PER QUESTO ZELENSKY NON VISITA ROMA, E CROSETTO NON È ANDATO A WASHINGTON)

giorgia meloni matteo salvini elly schlein luca zaia

DAGOREPORT - C’È UN ENORME NON DETTO INTORNO ALLE REGIONALI IN VENETO E CAMPANIA, E RIGUARDA LE AMBIZIONI DI ZAIA E DE LUCA DI...RIPRENDERSI LA GUIDA DELLE RISPETTIVE REGIONI! - NULLA VIETA AL “DOGE” E ALLO SCERIFFO DI SALERNO DI RICANDIDARSI, DOPO AVER “SALTATO” UN GIRO (GLI ERA VIETATO IL TERZO MANDATO CONSECUTIVO) – IN CAMPANIA PER DE LUCA SAREBBE UN GIOCO DA RAGAZZI: GLI BASTEREBBERO 5-6 CONSIGLIERI FEDELISSIMI PER TENERE PER LE PALLE FICO E POI FARLO CADERE PER RICANDIDARSI. IDEM PER IL "DOGE", CHE PERO' NON AVRA' DALLA SUA UNA LISTA DI "SUOI" CANDIDATI - A CONTARE SARANNO I VOTI RACCOLTI DAI SINGOLI PARTITI NECESSARI A "PESARSI" IN VISTA DELLE POLITICHE 2027: SE FRATELLI D’ITALIA SUPERASSE LA LEGA IN VENETO, CHE FINE FAREBBE SALVINI? E SE IN CAMPANIA, FORZA ITALIA OTTENESSE UN RISULTATO MIGLIORE DI QUELLO DI LEGA E FRATELLI D'ITALIA, COME CAMBIEREBBERO GLI EQUILIBRI ALL'INTERNO DELLA COALIZIONE DI MAGGIORANZA?

edmondo cirielli giovambattista fazzolari giorgia meloni

DAGOREPORT - C’È UN MISTERO NEL GOVERNO ITALIANO: CHE “FAZZO” FA FAZZOLARI? – IL SOTTOSEGRETARIO ALL’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA FA IL TUTTOLOGO, TRANNE OCCUPARSI DELL’UNICA COSA CHE GLI COMPETE, CIOE' L’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA - SI INDUSTRIA CON LE NOMINE, SI OCCUPA DI QUERELE TEMERARIE AI GIORNALISTI (NEL SENSO CHE LE FA), METTE IL NASO SULLE VICENDE RAI, MA NON FA NIENTE PER PLACARE GLI SCAZZI NEL CENTRODESTRA, DOVE SI LITIGA SU TUTTO, DALL'UCRAINA ALLA POLITICA ECONOMICA FINO ALLE REGIONALI – LO SHOW TRASH IN CAMPANIA E EDMONDO CIRIELLI IN VERSIONE ACHILLE LAURO: L’ULTIMA PROPOSTA? IL CONDONO…