controlli a milano per pasqua

ITALIA, STATO DI POLIZIA: CONTROLLATO UN ITALIANO SU QUATTRO DURANTE L'EMERGENZA CORONAVIRUS - LE MASCHERINE NON CI SONO, I TAMPONI SI FANNO CON IL CONTAGOCCE, DEI TRACCIAMENTI NEPPURE A PARLARNE, I SOLDI PER AZIENDE, AUTONOMI E CASSINTEGRATI SONO UN MIRAGGIO, IN COMPENSO LA MACCHINA SANZIONATORIA FUNZIONA ALLA GRANDE. RECORD DI VERBALI. LE MULTE FRUTTANO 150 MILIONI...

Paolo Bracalini per “il Giornale”

 

CONTROLLI SULLE STRADE DI ROMA

A quasi tre mesi dall' inizio della pandemia si può dire che l' unica cosa che abbia funzionato veramente in Italia sono stati i controlli per multare chi esce di casa. Le mascherine non ci sono (grazie al genio di Arcuri, il commissario alla sparizione delle mascherine), i posti in terapia intensiva sono pochi, i tamponi si fanno con il contagocce, dei tracciamenti neppure a parlarne, i soldi per aziende, autonomi e cassintegrati sono un miraggio, gli aiuti alle famiglie altrettanto, in compenso la macchina sanzionatoria funziona alla grande.

 

Il governo (per la precisione il ministro dell' Interno, con una direttiva ai prefetti in seguito al Dpcm annunciato da Conte l' 8 marzo, la famosa notte dell' assalto ai treni per lasciare la Lombardia) ha messo in campo un apparato di mezzi e agenti mai visto prima: elicotteri, droni, satelliti, posti di blocco, agenti in borghese, volanti sguinzagliate ovunque, fuoristrada per pattugliare le spiagge, forze aeronavali all' opera per catturare chi si fa un giro in canoa. Se si dispiegasse questo esercito per contrastare la delinquenza, l' Italia sarebbe probabilmente il Paese più sicuro al mondo.

 

controlli polizia a ostia 3

Con i cittadini «colpevoli» di fare una corsa o di prendere il sole al parco, invece, lo Stato italiano si è dimostrato inflessibile e occhiuto. E infatti i numeri sono da record, o meglio da Stato di polizia. Un report del Viminale certifica che dall' 11 marzo all' 11 maggio sono stati controllati quasi 14 milioni di italiani (13.877.487 per l' esattezza). In sostanza un italiano su quattro è stato fermato da forze dell' ordine o vigili. Sono stati sanzionati in 321.255, altre 115mila persone sono state denunciate per non osservanza di provvedimenti amministrativi (art. 650 codice penale). Le denunce penali ex art. 650 cp sono state poi sostituite dalla sanzione amministrativa pecuniaria di 200 euro. Poi ci sono gli esercizi commerciali. Ne sono stati controllati 5.362.460, sanzionati 9.179, mentre oltre 1500 sono stati fatti chiudere dalle forze dell' ordine sempre per il mancato rispetto delle misure di contenimento disposte dal premier Conte e dai suoi (molti) consiglieri.

 

Il tutto per un «bottino» complessivo di quanto? Facciamo due calcoli. L' importo minimo della sanzione previsto dal dl «Misure urgenti per fronteggiare l' emergenza epidemiologica da COVID-19» è di 400 euro, che possono però arrivare fino a 3mila euro. In più, si legge all' articolo 4, «se il mancato rispetto delle predette misure avviene mediante l' utilizzo di un veicolo le sanzioni sono aumentate fino a un terzo». Se però, come per le multe del codice della strada, si paga entro 30 giorni, si ha uno sconto e la sanzione diventa di 280 euro. Calcolando la sanzione standard di 400 euro, cioè non l' importo più alto ma neppure quello ridotto, e aggiungendo le sanzioni da 200 euro per le denunce ex art. 650 cp, viene fuori un incasso totale già di tutto rispetto: circa 150 milioni di euro.

controlli carabinieri via aurelia foto mezzelani gmt03

 

Certo ci saranno molti che cercheranno di non pagarle, o faranno ricorso (già diversi studi legali hanno proposto class action per farle annullare). Ma parliamo solo delle sanzioni fatte finora, c' è ancora tutta la fase 2 da multare, ci sono i bar e ristoranti con le assurde regole di distanziamento dei tavoli, quelle per chi va in spiaggia. Si prevede insomma un' estate povera per gli italiani, ma molto ricca di verbali.

 

A chi vanno questi soldi? La fetta maggiore se la prende lo Stato, perché sono violazioni di una legge emanata dallo Stato, a Regioni e Comuni vanno invece gli importi dovuti alla violazione di provvedimenti e ordinanze regionali e comunali.

 

controlli

Una selva di regole, spesso poco chiare, cambiate più volte come è successo per i cinque diversi modelli di autocertificazione. Sanzioni poi comminate anche in casi limite, a volte senza pietà. Fioccano sul web le guide per difendersi e fare ricorso, alcuni avvocati si fanno promotori di class action e assistenza legale gratuita per gli italiani. Abbandonati dallo Stato quando li deve aiutare, controllati a vista dallo stesso Stato quando li deve multare.

controlli

Ultimi Dagoreport

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin valery zaluzhny

DAGOREPORT - ZELENSKY, FINITO NELLA TENAGLIA PUTIN-TRUMP E SOSTENUTO SOLO PARZIALMENTE DA UNA UNIONE EUROPEA BALCANIZZATA, CERCA LA MOSSA DEL CAVALLO PER SPARIGLIARE LE CARTE E SALVARE IL SALVABILE: PORTARE L’UCRAINA A ELEZIONI NEL GIRO DI 2-3 MESI. SAREBBE UNA VITTORIA DI PUTIN, CHE HA SEMPRE CHIESTO DI RIMUOVERE IL PRESIDENTE (DEFINITO “DROGATO”, “TOSSICOMANE”, “MENDICANTE”). IN CAMBIO “MAD VLAD” DOVREBBE ACCONSENTIRE A UNA TREGUA PER PERMETTERE IL VOTO, SOTTO ATTENTO CONTROLLO DEGLI OSSERVATORI OCSE – IN POLE POSITION L’EX CAPO DI STATO MAGGIORE, VALERY ZALUZHNY. MA SIAMO SICURI CHE UN INTEGERRIMO GENERALE COME LUI SIA DISPOSTO A METTERE LA FACCIA SULLA RESA?

giorgia meloni volodymyr zelensky viktor orban vladimir putin antonio costa

DAGOREPORT – IL PROSSIMO CONSIGLIO EUROPEO INIZIERÀ IL 18 DICEMBRE, MA NON SI SA QUANDO FINIRÀ, NÉ COME: IN BALLO C'E' IL FUTURO DELL'UNIONE - DA TRUMP ALL'UCRAINA, I 27 LEADER DOVRANNO PRENDERE DECISIONI CRUCIALI E NON PIU' PROCASTINABILI, PENA LA TOTALE IRRILEVANZA NELLA GEOGRAFIA MONDIALE - E QUI VIENE IL BELLO: CHI SI METTERA' DI TRAVERSO PONENDO IL DIRITTO DI VETO E MANDANDO ALL'ARIA TUTTO? ORBAN FARÀ IL SOLITO GUASTAFESTE FILO PUTIN? E GIORGIA MELONI, CHE HA FATTO ORMAI LA SUA DEFINITIVA SCELTA TRUMPIANA, PRESSATA DAL SUO VICE PREMIER SALVINI CHE HA GIÀ CONSEGNATO L'UCRAINA ALLA RUSSIA, RIUSCIRÀ A CONTINUARE A TENERE IL PIEDINO IN DUE STAFFE? AH, SAPERLO....

a lume di candela federica panicucci fabio rovazzi tommaso cerno pio e amedeo elonoire casalegno barbara d urso

DAGOREPORT BY CANDELA - BARBARA D’URSO E IL PROGETTO ARENATO CON URBANO CAIRO - NUOVO SHOW DI PIO E AMADEO SU CANALE5 IN PRIMAVERA - FEDERICA PANICUCCI CONDURRÀ CAPODANNO IN MUSICA" SU CANALE 5: AL SUO FIANCO POTREBBE TORNARE FABIO ROVAZZI. TRA I DUE, L’ANNO SCORSO, NON ERA SCATTATA LA SCINTILLA - SI CERCA CONDUTTORE SOVRANISTA PER NUOVO TALK DI RAI2: POTREBBE ESSERE COINVOLTO IL MELONIANO CERNO - RAI1 E CANALE 5 COPRIRANNO I LORO BUCHI “SPOSTANDO” IN PRIMA SERATA “AFFARI TUOI”, “L’EREDITÀ” E "LA RUOTA DELLA FORTUNA" - ELENOIRE CASALEGNO SI PAPPA DUE NUOVE CONDUZIONI - NELLA REDAZIONE DI ''LIBERO'' ESPLODE IL “TAXI GATE” - UNA VIVACE SIGNORINA STA CERCANDO DI VENDERE A DIVERSI GIORNALI, PROVE ALLA MANO, LA SUA "RELAZIONE SEGRETA" CON L'ATTACCANTE FIDANZATISSIMO. INDIZIO: LUI GIOCA IN UNA SQUADRA DI ALTA CLASSIFICA IN SERIE A E IN NAZIONALE. DI CHI SI TRATTA?

luca matilde bernabei sandokan can yaman

DAGOREPORT – IL TRIONFO DI “SANDOKAN” SU RAI1 FA GODERE LA LUX VIDE MA I FRATELLI BERNABEI, LUCA E MATILDE, BRINDANO SEPARATI – LUCA, CHE E’ COLUI CHE FORTEMENTE VOLUTO RIPORTARE IN TV LO SCENEGGIATO E LO HA PRODOTTO, A MAGGIO SCORSO HA LASCIATO LA FU SOCIETA’ DI FAMIGLIA (FONDANDO LA SUA “OHANA) – DI LUCA NON C’E’ TRACCIA NEI COMUNICATI ED ERA ASSENTE SIA ALL’ANTEPRIMA CHE ALLA CONFERENZA STAMPA – VUOI VEDERE CHE GLI SCAZZI DI FAMIGLIA FANNO PIU’ MALE DELLA “TIGRE DI MOMPRACEM”? AH, SAPERLO…

2025scala la russa

DAGOREPORT - LA DOMANDA CHE SERPEGGIAVA NEL FOYER DELLA SCALA, IERI SERA, ERA: “E ‘GNAZIO? DOVE STA LA RUSSA?”. COME MAI LA SECONDA CARICA DELLO STATO NON HA OCCUPATO LA POLTRONA DEL PALCO REALE, DOVE SI È SEMPRE DISTINTO NELLO STRAZIARE L’INNO DI MAMELI CON I SUOI SICULI ACUTI? IL PRESIDENTE DEL SENATO, TRA LA PRIMA DELLA SCALA SANTA E IL FESTIVAL DI SAN ATREJU, HA PREFERITO ATTOVAGLIARSI AL RISTORANTE “EL CAMINETO”, DIMORA DELLA SODALE SANTANCHÈ A CORTINA D’AMPEZZO...

john elkann theodore kyriakou repubblica

DAGOREPORT - DOMANI, FINALMENTE, GLI EMISSARI DI JOHN ELKANN SI DEGNERANNO DI INCONTRARE I CDR DI “REPUBBLICA” E “LA STAMPA” PER CHIARIRE LO STATO DELLA VENDITA DEL GRUPPO GEDI AL GRUPPO ANTENNA DI THEODORE KYRIAKOU. PER IL MAGNATE GRECO, I QUOTIDIANI SONO SOLO UN ANTIPASTO: IL SUO VERO OBIETTIVO SAREBBE ACQUISIRE UN'EMITTENTE TELEVISIVA - YAKI NON VEDE L'ORA DI LIQUIDARE IL GRUPPO EDITORIALE, PER FARE SEMPRE PIÙ AFFARI CON EXOR: LA CARTA RAPPRESENTA NEMMENO L'UN PER CENTO DELLA HOLDING, NON DÀ ALCUN GUADAGNO MA SOLO ROTTURE DI COJONI (E LA LINEA ANTI-TRUMP DEI DUE QUOTIDIANI È UNA ROGNA PER IL SEMPRE PIÙ AMERICANO JOHN) - KYRIAKOU HA SUBITO INIZIATO CON IL PIEDINO SBAGLIATO LA CAMPAGNA D’ITALIA: AVREBBE SCELTO COME ADVISOR NIENTEMENO CHE MIRJA CARTIA D’ASERO, EX AD DEL “SOLE 24 ORE” - RETTIFICA! CARTIA D'ASERO: "NON SONO ADVISOR DI ANTENNA O DI KYRIAKOU E NON MI OCCUPO DI EDITORIA DALL'USCITA DAL 'SOLE'"