stazione brandizzo incidente

KEVIN, MICHAEL E I TRE GIUSEPPE: CHI ERANO I 5 OPERAI TRAVOLTI E UCCISI DA UN TRENO A BRANDIZZO - NELLA SQUADRA DUE GENERAZIONI CHE DAL SUD SI ERANO TRASFERITE AL NORD PER LAVORO -  KEVIN, IL PIÙ GIOVANE, AVEVA SOLO 22 ANNI E RASSICURAVA I SUOI SUL NUOVO LAVORO: “NON È PERICOLOSO” - MICHAEL ZANERA AVEVA 34 ANNI E POCHE ORE PRIMA AVEVA PUBBLICATO LA FOTO DI UNA CROCE COMPARSA DURANTE UNA SALDATURA: "DIO MI VUOLE DIRE QUALCOSA" - GIUSEPPE SORVILLO, 43 ANNI E DUE FIGLI, ERA STATO ASSUNTO DA POCHI MESI...

 

1-LE DUE GENERAZIONI ARRIVATE DAL SUD CHE IL DESTINO HA RIUNITO SULLO STESSO BINARIO

Estratto dell’articolo di Maurizio Crosetti per “la Repubblica”

 

kevin lagana

Kevin, Michael, Giuseppe, Giuseppe, Giuseppe. I battesimi tornano e migrano come destini, come quei tre nomi antichi ereditati dai nonni oppure i due più moderni, “inglesi” e giovani, all’interno dell’identica trama. E le geografie, sempre uguali.

 

Il lavoro da cercare al nord, l’ultima generazione come la prima, padri e figli insieme sul filo, cinquantenni e ventenni sul patibolo di una rotaia e la fine della storia è sempre la stessa: si muore di lavoro, quel lavoro che si fa per vivere.

 

Kevin Laganà era quasi un bambino. Aveva cominciato a sgobbare appena maggiorenne, felice di farlo. Perché, prima di ammazzarti, il lavoro può pure farti contento. Adesso di anni ne aveva 22. «Stai attento» gli ripetevano a casa. «Ma lui ci rispondeva che non era mica pericoloso».

 

La cugina Cinzia si stringe la testa con le mani. «I pezzi…, c’erano ancora dei pezzi…, ma Kevin non era un puzzle, era un ragazzo! Non ci hanno dato nessuna spiegazione, e la vita finisce accussì».

michael zanera

 

[…] Famiglia di origini messinesi, sono due i siciliani uccisi dal treno, e una terza vittima veniva dall’alto Casertano. Scorrono vite digitali nella modernità apparente, ma poi in quelle stanze ci sono le cose di sempre, come sessanta o settant’anni fa: il lavoro da cercare lontano, l’emigrazione, le periferie, i turni di notte, i pericoli immani, la fragilità di tutto. L’insensatezza. Come se il tempo e il futuro non servissero a niente.

 

Kevin lo raccontano sorridente sempre. Viveva col suo papà a Vercelli («Ma adesso dove le troviamo le parole per dirgli che è tutto vero, lui che stanotte non ci credeva?»). [...]

 

Michael Zanera di anni ne aveva 34. Lui è quello della croce infuocata apparsa nella saldatura. «È la prima volta che succede che mentre saldo una rotaia mi è uscito il crocifisso, Dio mi vuole dire qualcosa sicuramente». Lo ha scritto e filmato su Tik Tok, undici ore prima di morire. «Se lo sentiva, povero cugino mio, quando ho letto quel post mi sono sconvolto», ripete Alessandro che è cresciuto con lui. […]

 

giuseppe sorvillo

Gli scatti in palestra, le passeggiate col cagnolino Rocky, un amore sperato che non ingranava. «Michael l’ho cresciuto io, ultimamente era un po’ giù». Lo zio Marco Faraci vede ripassare tutte le ombre: «Il papà Massimiliano, perso l’anno scorso, la mamma che non sta bene, l’illusione di avere trovato una ragazza giusta in chat e invece no».

 

A volte Michael aveva il doppio turno, giorno più notte, per recuperare. «Si sforzava e faceva finta di niente». Per il suo ultimo compleanno non aveva chiesto regali, ma donazioni alla Lega per la lotta contro i tumori. «Prevenire è vivere», aveva scritto in un post. Terribile, adesso. […] Augurava sui social buona giornata e buona domenica, e anche buon primo maggio, che beffa. […]

 

Giuseppe Aversa aveva 49 anni e tifava forte Juve. Il profilo social mostra rigori, gol, non pochi campioni, gli sfottò all’Inter, un tappo di birra, il colpo di testa di Cristiano Ronaldo che volando buca le nuvole e appare dal finestrino di un aereo. “Dna gobbo” era uno dei profili che seguiva più volentieri, perché il calcio è una felicità semplice e un altrettanto semplice tormento.

giuseppe aversa

 

Poi, però, Giuseppe tornava serio. Nel 2019 postò la foto di un crollo del soffitto nella galleria autostradale Bertè, sulla Genova Voltri, forse non lo tranquillizzava vivere nel Paese della precarietà. E ancora qualche pensiero da lasciare lì, appoggiato come un mazzo di fiori o una bicicletta sul muro: «La felicità arriva quando smetti di lamentarti per i problemi che hai, e ringrazi Dio per quelli che non hai».

 

Il secondo Giuseppe, Lombardo, era il più vecchio: 52 anni. Di Kevin avrebbe potuto essere padre, come lo era della bimba con la tuta rossa che compare nella foto profilo su Facebook. Era venuto a lavorare in Piemonte nel 2001 da Marsala, contrada Matarocco, provincia di Trapani, dove adesso lo piangono in tanti. Cinque amici, e tra loro il secondo Giuseppe era il più riservato.

 

[…] L’ultimo Giuseppe si chiamava Sorvillo e di anni ne aveva 43: come esperienze e riferimenti, stava a metà tra i due ragazzi e i due cinquantenni. Molte fotografie lo mostrano serio, quasi triste. La famiglia era originaria di Sparanise, nell’agro celeno, provincia di Caserta. Abitava a Brandizzo, a una manciata di strade da dov’è morto, con la moglie Daniela e i due bambini, Nathan e Zoe che era la sua ballerina. […]

giuseppe saverio lombardo

 

Su quelle rotaie, Giuseppe Sorvillo lavorava soltanto da qualche mese, da quando cioè aveva lasciato il supermercato “Presto Fresco” dov’era addetto vendita. Ma per la sua famiglia, il nuovo lavoro era migliore. Una sorte, anche questa. E c’è sempre un sottofondo scettico, come di cose che non tornano, da parte di chi forse non si sentiva tranquillo, oppure non in pieno diritto di sicurezza.

 

Un’immagine postata da Giuseppe su Facebook, un po’ lo spiega: «L’Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro». Ma c’è Pinocchio che risponde, secco: «Stu c.!». Il resto sono immagini di viaggi e vacanze. Eppure, nello sguardo di Giuseppe c’è un’increspatura, come in alcune parole: «Le ferite del corpo col tempo guariscono, le ferite dell’anima con il tempo ti cambiano». […]

 

2-QUEL PRESAGIO DI MICHAEL E PEPPE CHE LAVORAVA LA NOTTE PER STARE CON I FIGLI DI GIORNO

Estratto dell’articolo di Erica Di Blasi per “il Messaggero”

ULTIMO POST DI MICHAEL ZANERA - OPERAIO TRAVOLTO DA UN TRENO A BRANDIZZO

 

«Mentre saldo la rotaia mi è comparso il crocifisso. È la prima volta che mi succede, Dio vuole dirmi qualcosa». Poche ore prima della tragedia Michael Zanera, 34 anni, aveva pubblicato un video proprio dai binari di Brandizzo dove poi ha trovato la morte. In sottofondo le note di "Power of love" dei Frankie Goes to Hollywood. Una coincidenza che fa pensare. […]

treno uccide 5 operai a brandizzo 1treno uccide cinque operai alla stazione di brandizzo torino 9treno uccide cinque operai alla stazione di brandizzo torino 7treno uccide cinque operai alla stazione di brandizzo torino 8treno uccide cinque operai alla stazione di brandizzo torino 6treno uccide cinque operai alla stazione di brandizzo torino 5treno uccide cinque operai alla stazione di brandizzo torino 1treno uccide cinque operai alla stazione di brandizzo torino 2treno uccide cinque operai alla stazione di brandizzo torino 4treno uccide cinque operai alla stazione di brandizzo torino 10treno uccide 5 operai a brandizzo

 

Ultimi Dagoreport

salvini rixi meloni bignami gavio

DAGOREPORT - I FRATELLINI D’ITALIA CI SONO O CI FANNO? SULLA QUESTIONE PEDAGGI, CI FANNO: FINGONO DI CASCARE DAL PERO DI FRONTE ALL’EMENDAMENTO LEGHISTA CHE AUMENTA IL COSTO DELLE AUTOSTRADE, MA SAPEVANO TUTTO DALL’INIZIO. QUELLO DEL CARROCCIO È STATO UN BALLON D’ESSAI PER VEDERE COSA SAREBBE SUCCESSO. MA DI FRONTE ALL’INDIGNAZIONE DI CONSUMATORI E OPPOSIZIONE LA MELONI HA ORDINATO LA RETROMARCIA – ORA IL CETRIOLONE PASSA AI CONCESSIONARI: CHE DIRANNO I VARI TOTO, BLACKSTONE, MACQUARIE E GAVIO DI FRONTE AL FORTE DIMAGRIMENTO DEI LORO DIVIDENDI? – I PIANI ECONOMICI FINANZIARI BLOCCATI E I MOLTI INCROCI DI GAVIO CON IL GOVERNO: HA APPENA VENDUTO 250MILA AZIONI DI MEDIOBANCA, FACENDO UN FAVORE, INDIRETTO A “CALTA” E ALLA SCALATA AL POTERE FINANZIARIO MILANESE PROPIZIATA DALLA FIAMMA MAGICA…

trump zelensky meloni putin

DAGOREPORT - DONALD TRUMP È STATO CHIARO CON ZELENSKY: SE CEDE LE QUATTRO REGIONI OCCUPATE DAI RUSSI, OLTRE LA CRIMEA, A PUTIN, USERÀ IL SUO SÌ PER MINACCIARE MOSCA. SE “MAD VLAD” NON ACCETTA DI CHIUDERE SUBITO IL CONFLITTO, ARMERÀ FINO AI DENTI KIEV – IL TYCOON PUTINIZZATO FINGE DISTANZA DALLO ZAR DEL CREMLINO: "VUOLE ANDARE FINO IN FONDO, CONTINUARE A UCCIDERE, NON VA BENE...". MA È SCHIACCIATO SULLE PRETESE DI MOSCA: HA PROMESSO A PUTIN CHE L’UCRAINA INDIRÀ ELEZIONI UN ATTIMO DOPO IL CESSATE IL FUOCO – LA RISATA DA VACCARO DEL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO DI FRONTE ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE BY GIORGIA MELONI: MA COSA VUOI RICOSTRUIRE SE C’È ANCORA LA GUERRA?

antonio tajani giorgia meloni neri nero bambini immigrati migranti matteo salvini

DAGOREPORT – AH, TAJANI DELLE MERAVIGLIE! RICICCIARE PER L'ENNESIMA VOLTA LO IUS SCHOLAE E, DOPO UN BATTAGLIERO RUGGITO, RINCULARE SUBITO A CUCCIA (''NON E' LA PRIORITA'"), E' STATO UN FAVORE FATTO A GIORGIA MELONI, DETERMINATA A SEMINARE ZIZZANIA TRA LE FILE LEGHISTE SPACCATE DA VANNACCI, PER CUI UNA PROPOSTA DI LEGGE PER LA CITTADINANZA AI RAGAZZI CHE COMPLETANO GLI STUDI IN ITALIA, E' PEGGIO DI UNA BESTEMMIA SULL'ALTARE - IL MINISTRO DEGLI ESTERI (SI FA PER DIRE: SUGLI AFFARI INTERNAZIONALI DECIDE TUTTO LA STATISTA DELLA GARBATELLA), UNA VOLTA APPOGGIATO IL BIANCO TOVAGLIOLO SUL BRACCIO, SI E' PRESTATO COSI' A SPARARE UN AVVISO A MATTEO SALVINI: SI PREGA DI NON TIRARE TROPPO LA CORDA, GRAZIE!

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin

DAGOREPORT – OGGI DONALD TRUMP CHIAMERÀ VOLODYMYR ZELENSKY E GLI PRESENTERÀ “L’OFFERTA” DI PUTIN: “MAD VLAD” VUOLE IL RICONOSCIMENTO DELLE ZONE ATTUALMENTE OCCUPATE DAI SUOI SOLDATI (OLTRE ALLA CRIMEA, CHE CONSIDERA RUSSA DAL 2014). IL PIANO DEL TYCOON È CONVINCERE L’EX COMICO UCRAINO A DARE L’OK, E POI TORNARE DA PUTIN E FINIRE LA GUERRA. CON UNA SOTTESA MINACCIA: SE, NONOSTANTE LE REGIONI ANNESSE, MOSCA CONTINUASSE IL CONFLITTO, A QUEL PUNTO GLI USA SAREBBERO PRONTI A RIEMPIRE DI ARMI KIEV PER FARE IL CULO A STELLE E STRISCE ALLO ZAR DEL CREMLINO - MA QUANTO CI SI PUO' ANCORA FIDARE DELLE PROMESSE DI TRUMP, VISTE LE CAZZATE CHE HA SPARATO FINORA?