IL LAVORO UCCIDE – I VIGILI DEL FUOCO HANNO ESTRATTO DALLE MACERIE DEL CANTIERE DELLA ESSELUNGA A FIRENZE IL CORPO DELL'ULTIMO OPERAIO DISPERSO: È IL MAROCCHINO BOUZEKRY RACHIMI, LA QUINTA VITTIMA – LA POLIZIA POSTALE TORNA NELLA SEDE DELLA DITTA CHE HA FORNITO LA TRAVE CROLLATA PER CERCARE LE MAIL SUI MATERIALI UTILIZZATI. IL SOSPETTO È CHE PARTE DELLA DOCUMENTAZIONE SIA STATA CANCELLATA

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Estratto dell’articolo di Valentina Errante per “Il Messaggero”

 

crollo in un cantiere a firenze 1 crollo in un cantiere a firenze 1

Adesso il bilancio è ufficialmente di cinque vittime. Ieri sera i vigili del fuoco hanno estratto dalle macerie del cantiere il corpo dell'ultimo operaio disperso: il marocchino Bouzekry Rachimi (56 anni). Intanto, la polizia postale dell'Aquila, dopo le perquisizioni e le acquisizioni di sabato e domenica, è tornata - alla ricerca di contratti, ordini di materiali, ma soprattutto email e documenti cancellati - nella sede di Atri (in provincia di Teramo) della Rdb.

 

Dall'azienda leader nella produzione di prefabbricati, che aveva fornito la trave di cemento armato di 15 tonnellate, crollata venerdì nel cantiere della Esselunga a Firenze, gli uomini della polizia postale hanno portato via gli hard disk dei computer, lavorando per cercare i documenti cancellati.

 

crollo in un cantiere a firenze 2 crollo in un cantiere a firenze 2

Nella filiale di Piacenza, dove è stata "materialmente" prodotta la trave, hanno invece acquisito le schede tecniche relative a quel tipo di prefabbricati in calcestruzzo.

 

Su delega della procura guidata da Filippo Spiezia, che indaga per omicidio colposo aggravato e crollo colposo contro ignoti, gli agenti hanno anche bussato alla sede di un'azienda in provincia di Parma, che aveva un subappalto nel cantiere e si occupa di posa in opera e trasporto di prefabbricati. Anche in questo caso l'interesse riguarda il possibile materiale cancellato.

 

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[…] Il sospetto della procura di Firenze, che adesso disporrà una perizia tecnica, è che il travetto che avrebbe dovuto sorreggere la trave, caduta subito dopo la posa in opera, non fosse in cemento armato. La fornitura del prefabbricato comprende infatti anche i piloni con i supporti su cui poggiano le travi. Gli accertamenti riguardano anche il dente del pilone che la sorreggeva.

 

Le verifiche puntano dunque a stabilire se, rispetto al contratto, la società abbia poi consegnato nel cantiere Esselunga di via dei Mariti, dove la trave si è staccata provocando un effetto domino nei piani inferiori, materiale diverso rispetto agli accordi. E se la circostanza emerga da documenti e email cancellate subito dopo la tragedia di venerdì.

 

Per questa ragione sono state disposte le acquisizioni e le perquisizioni, per evitare proprio che materiale probatorio importante potesse andare disperso. Sul reperto del travetto e sul dente saranno invece i tecnici nominati dai pm a rispondere.

 

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L'altro filone dell'indagine riguarda invece i contratti di lavoro degli operai impegnati nel cantiere. Secondo i registri acquisiti dagli inquirenti, la mattina di venerdì, in via dei Mariti, si trovavano una ventina di lavoratori, ma da una prima visione delle telecamere cittadine sarebbe emerso che era invece presente un numero superiore di persone: nelle immagini, si vedono operai con il casco in testa che dopo il crollo abbandonano l'area.

 

I cinque lavoratori magrebini morti lavoravano per la «Go Costruzioni» di Villongo (Bergamo) e stavano realizzando un pavimento due piani più sotto quando la trave è precipitata provocando un effetto domino di solai, pilastri e piani inferiori.

 

[…] nonostante due delle vittime fossero senza permesso di soggiorno, secondo una prima verifica, i contratti di lavoro con l'azienda bergamasca sarebbero stati regolarmente registrati. Le verifiche sono in corso per capire se siano stati utilizzati documenti falsi […]

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