“DI BEPPE GRILLO  RICORDO GLI SPETTACOLI IN CUI ESIGEVA DI ESSERE PAGATO IN NERO” - L’EX PROPRIETARIO DEL “COVO DI NORD EST” LELLO LIGUORI HA ANCORA IL DENTE AVVELENATO CON L’ELEVATO: “PRENDEVA 70 MILIONI DI LIRE, IO NE VERSAVO 10 AL SUO IMPRESARIO E ALTRI 60 A LUI SENZA FATTURA. E ADESSO FA IL MORALISTA" - "CHIUSI OGNI RAPPORTO CON LUI QUANDO SI INCONTRÒ CON BETTINO CRAXI .FU COSÌ MALEDUCATO CHE…”

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Giovanni Terzi per www.liberoquotidiano.it

 

Una vita avventurosa, colma di eventi indimenticabili che spesso si sovrappongono alle pagine più importanti della storia del nostro paese. Lello Liguori è stato per quasi quarant' anni il gestore del Covo di Nord Est, di Santa Margherita nonché dello Studio 54 di Milano ed altre decine di locali sparsi in tutta la nostra penisola.

Francis Turatello Francis Turatello

 

Oggi ha ottantasei anni e, pur essendo sia fisicamente che intellettualmente lucidissimo, sta trascorrendo questo periodo in una RSA a Milano in attesa di essere operato agli occhi che non vedono più come una volta.

 

Lello Liguori ebbe un ruolo anche nel cercare di risolvere il rapimento di Aldo Moro. Bettino Craxi, infatti, cercò, attraverso piste parallele, di ritrovare il politico italiano; una di queste venne affidata proprio a Lello Liguori che, nella deposizione avvenuta in commissione d'inchiesta 12 luglio 2017 presieduta dall'onorevole Fioroni, racconta due fatti inediti legate alle due "missioni" che gli erano state affidate.

 

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«In merito ai tentativi di liberare l'onorevole Moro, posso dire che anch' io vi presi parte» racconta Lello Liguori «il mio primo obiettivo era quello di cercare contatti presso il carcere di Cuneo con il bandito milanese Francis Turatello.

 

Mi fu chiesto di recarmi presso il carcere di Cuneo e di prendere contatti con un maresciallo degli Agenti di custodia a nome Incandela. In questo modo avrei potuto parlare con Turatello per sollecitarlo a prendere tutte le iniziative possibili muovendo il suo ambiente, compreso quello della Magliana.

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Il mio contatto con Turatello poteva essere facilitato dal fatto che già lo avevo conosciuto nell'ambiente dei locali a Milano. Addirittura una notte avevo avuto una lite con lui fuori dal locale Ciao Ciao di via Merlo. Io non avevo avuto paura a scontrarmi fisicamente con lui e, benché avessi avuto la peggio, avevo mostrato di non avere paura e per questo Turatello mi aveva mostrato rispetto».

BEPPE GRILLO BEPPE GRILLO

 

Ci fu poi una seconda missione?

«Dovevo incontrare Curcio e passare un po' per una persona di sinistra, anche perché mia figlia Monica frequentava il Leoncavallo».

 

Cosa successe?

«I contatti furono presi: Turatello lo rigirò alla banda della Magliana per avere notizie sul luogo di prigionia di Moro, mentre Curcio, fu molto più sulla difensiva e ricordo una frase sua un po' di scherno del tipo "tu vieni perché ti presenti come una persona di sinistra ma lo so che non sei dei nostri". Così finita questa missione riferii al mio amico Bettino Craxi».

 

BETTINO CRAXI BETTINO CRAXI

Lello la sua vita è stata piena di amori e di incontri. Quante mogli ha avuto?

«Quattro mogli ed undici figli. Ho amato e sono stato molto amato».

 

Negli anni del Covo era insieme alla bellissima Giuni Marchesi...

«Giuni è stato un grande amore, da lei ho avuto Raffaella che adesso ha cinquant' anni e vive in una struttura in Svizzera perché è nata senza la capacità di muovere ne braccia ne gambe».

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Cosa era successo?

«Eravamo con Giuni in un maneggio dove avevamo passato la giornata. All'imbrunire un cavallo scalciò verso la mia compagna e la bambina, ancora in grembo, si girò. Questo giramento provocò danni irrimediabili di tipo cerebrale a mia figlia. Quando nacque alla Mangiagalli a Milano aveva gli occhi chiusi. Per fortuna siamo riusciti a svegliarla ma nulla ci è stato permesso per evitare i danni permanenti».

 

Giuni è stata al suo fianco negli anni d'oro del Covo. Quali sono gli artisti che ricorda?

«Mina la ricordo perché non sapevamo più dove mettere le persone fu un successo incredibile».

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Ma da lei venne anche Frank Sinatra, Iglesias finanche Beppe Grillo...

«Del comico genovese ora leader politico ricordo gli spettacoli in cui esigeva di essere pagato in nero».

 

Non fatturava?

«Grillo prendeva settanta milioni di lire, io ne versavo dieci al suo impresario con un assegno e altri sessanta a lui senza fattura. Sono in causa per quattro fatture emesse senza iva».

 

Come ha conosciuto Grillo?

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«Aveva quattordici anni ed è sempre stato molto intraprendente. Voleva salire a tutti i costi sul palco del Covo è così fece più di venti spettacoli con me».

 

Ha ancora rapporti con lui?

«Non più. Chiusi ogni rapporto quando tanti anni fa si incontrò al Covo con Bettino Craxi. Fu così maleducato che il leader socialista se ne andò via. Poi mi ha sempre detto che mi avrebbe denunciato. So che c'è una denuncia e sono stato anche sentito dai Carabinieri in merito ai soldi in nero ma è la semplice e pura verità».

 

Perché è così arrabbiato con Grillo?

«Non mi piace la doppia morale. Adesso con il suo partito fa il moralista mentre prima si comportava in modo leggero come tanti altri».

 

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Poi entrò in Rai...

«Lo portai io in una trasmissione insieme a Smaila e Iacchetti. Lui riuscì a farsi prendere...».

 

Altri artisti straordinari passarono dal Covo. Di Frank Sinatra cosa ricorda?

«Venne al Covo e fece costruire un gabbiotto in alto come camerino. Era in compagnia di Roger Moore e dormivano a Montecarlo. Fu una serata strepitosa vendetti i biglietti a cinquecento mila lire».

 

Quanta gente teneva il Covo?

«Intorno alle duemila persone ma devo ammettere che ci furono serate dove ne entravano quasi il doppio».

 

Un altro grande nome fu Julio Iglesias...

beppe grillo luigi di maio beppe grillo luigi di maio

«Una persona meravigliosa. Il Covo era pieno di donne che lo adoravano. Mi chiese subito di vedere mia figlia Raffaella e si fece fotografare con lei».

 

C'è un ricordo triste?

«Il concerto di Whitney Huston. Una cantante meravigliosa ed una donna straordinariamente bella. L'andai a prendere a Reggio Emilia in albergo. La vidi in camera mentre si drogava davanti ai suoi manager. Così grande come artista ma così fragile come donna». Le parole di Lello Liguori raccontano una parte importante di quell'artista, Whitney Houston, che Oprah Winfrey aveva chiamato «The Voice». La stessa Huston in una intervista raccontò di se stessa «Nessuno mi fa fare qualcosa che non voglio fare. È una mia decisione. Quindi il mio più grande demone sono io. O sono il mio miglior amico o il mio peggior nemico».

 

Lello invece un ricordo divertente?

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«Chat Baker venne a suonare da noi e si invaghì della moglie di un fotografo amico. Voleva a tutti i costi portarsela a letto; così, sapendo dove alloggiava, entrammo in camera sua assieme al marito fotografo e lo immortalammo nudo... Diciamo che lasciò perdere la sua eventuale conquista... o almeno così credo».

 

Lei che progetti ha per il suo futuro?

«Tornare a casa dalla mia fidanzata».

 

Chi è la sua fidanzata?

«Una bellissima donna brasiliana di quarantadue anni. A parte gli occhi che hanno cataratta e glaucoma, per il resto io sono in grande forma e dimostro trent' anni di meno».

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