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“COLLEGA ACCOLTELLATO, MARIO PERDE TANTO SANGUE, RESPIRA A MALAPENA" - ECCO LA PRIMA CHIAMATA ALLA CENTRALE OPERATIVA DEL CARABINIERE ANDREA VARRIALE DOPO L'ACCOLTELLAMENTO DI MARIO CERCIELLO REGA – “ATTENTO, E’ UNA TRAPPOLA”, I MESSAGGI PRIMA DELL'OMICIDIO - I DUE AMERICANI FECERO PURE UN SOPRALLUOGO SUL LUOGO DELL'INCONTRO – RESTA UN MISTERO: CERCIELLO AVEVA LASCIATO L'ARMA IN CASERMA, VARRIALE L'AVEVA CON SÉ MA DIRA’ CHE ENTRAMBI ERANO DISARMATI. PERCHE’?

MARIO CERCIELLO REGA ANDREA VARRIALE

MARCO MENSURATI e FABIO TONACCI per repubblica.it

 

Questa è la prima, drammatica, telefonata del carabiniere Andrea Varriale alla Centrale operativa, subito dopo l'aggressione. Sono le 3.16 della notte tra il 25 e il 26 luglio scorso.

Il ventenne americano Finnegan Elder Lee ha appena inferto undici coltellate al vicebrigadiere Mario Cerciello Rega ed è fuggito con l'amico Natale Hjort. Cerciello, che era andato senza pistola all'appuntamento con i due americani per recuperare il borsello di Sergio Brugiatelli,  è a terra. Varriale chiama per chiedere soccorsi. Sia Cerciello che Varriale appartengono alla caserma Farnese. Ecco la trascrizione integrale della telefonata così come appare negli atti dell'indagine.

 

 Varriale: Centrale, centrale, allora, piazza Farnese...

MARIO CERCIELLO REGA E ANDREA VARRIALE

 

Operatore: Ti sento male eh

V: Vieni qua, vieni più di qua, ti prego vieni più di qua Mario, fermi all'incrocio

O: Guarda ti sento a tratti, se metti il cellulare vicino alla bocca cortesemente..

V: Centrale, piazza Farnese

O: Addò stai colle', se tu parli

V: Mario! Colle' colle' mi senti?

O: A tratti ti sento

V: zona Prati

O: dove?

V: Mario, Mario! Via Pietro Cossa via Pietro Cossa via Pietro Cossa subito un'ambulanza, collega accoltellato, subito

O: Ok, ok

V: Perde tanto sangue, sto tamponando

O: (rivolgendosi ad altro operatore) Chiama il 118

V: Fa veloce, che perde tanto sangue

O:  (rivolgendosi ad altro operatore) Chiama il 118, via Pietro Cossa, la pattuglia alfa charile Piazza Farnese, hanno accoltellato un collega

Gabriel Natale hjorth - omicidio cerciello

 

V: Mario, oh guardami Mario, Mario guardami...Mario ti prego! Collega accoltellato, collega accoltellato, Mario, Mario, Mario! Veloce il 118, veloce, Mario guardami!

O: Colle' ma tu stai per strada?

V: Sono per strada, per terra

O: Eh, a che altezza, che civico, sta arrivando sia la pattuglia che l'ambulanza, ma a che altezza?

V: 32, civico 32...Mario, oh Mario! Guarda qua, stai tranquillo, Mario, stai tranquillo, Mario...vi prego volate, vi prego perde un sacco di sangue sto tamponando io, Mario oh, Mario, Mario!

 

O: 32

V: Dai da piazza Cavour arrivate subito, perde un sacco di sangue il collega..guarda perde un sacco di sangue, è stato accoltellato. vi prego, vi prego, collega mi senti?

O: Sì, sta arrivando l'ambulanza è roba di secondi eh, stanno arrivando pure l'ausilio

V: Mamma quanto sangue mannaggia la miseria, Mario, dai dai dai che ce la fai

O: Via Pietro Cossa 32, vedono là sul posto

V: Dai, collega devono volare, Mario, dai!

O: Ma dove è stato accoltellato?

V: Sotto il braccio ma perde una cifra di sangue e respira a mala pena respira a mala pena, mi sono tolto la maglietta sto tamponando io perde una cifra di sangue

 

cerciello rega

O: Sì sì sì, 32

V: Mario dai dai, stanno arrivando Mario oh! Stanno arrivando, dai che stanno arrivando, dai che stanno arrivando, dai che stanno arrivando, compagno mio, eccoli li senti? Dai Mario, tranquillo dai, stanno arrivando, ecco li vedi?

Mario Cerciello Rega: sto male, sto male...

 

V: Ehi ehi, l'autoradio, l'autoradio mi sa che non mi ha visto

O: Guarda gli sono passati avanti l'autoradio

V: Ohhh (grida) porco diaz ma non mi vedono?

O: Ma dimmi, dimmi, dove li vedi?

V: E li ho visti passare sulla piazza qua

O: Sulla piazza, aspetta ti passo il collega sul primo canale che ce l'hai in diretta aspetta un attimo

V: E dai...

 

 

SERGIO BRUGIATELLI CON I DUE AMERICANI

 

"ATTENTO, È UNA TRAPPOLA"

Marco Mensurati e Fabio Tonacci per la Repubblica

 

«Collega accoltellato! Collega accoltellato... Mario, oh guardami, Mario!

Mario ti prego... Sono per strada, per terra, manda un' ambulanza, veloce, perde tanto sangue, mi sono tolto la maglietta e sto tamponando, respira a malapena... Dai Mario, tranquillo dai, stanno arrivando, eccoli li senti? ». Sono le 3.16 di una notte di mezza estate. Sull' asfalto di via Cesi, il vice brigadiere Mario Cerciello Rega sta per morire. Accanto a lui, il collega Andrea Varriale chiama i soccorsi. I killer sono scappati. La sua voce è quella di un uomo sgomento.

SERGIO BRUGIATELLI

 

La registrazione di questa telefonata, così come ogni altro particolare di quanto accaduto nella notte tra il 25 e il 26 luglio, è ricostruito nell' informativa del Nucleo investigativo dei Carabinieri di via Inselci, depositata alla procura di Roma per il Riesame chiesto dai legali degli americani accusati di omicidio, Gabriel Natale Hjorth (19 anni) e Elder Finnegan Lee (20). È il risultato dell' analisi di trenta telecamere sparse nei tre luoghi chiave della vicenda, dei telefonini (tabulati, chat e celle) dei protagonisti, e delle dichiarazioni dei testimoni.

 

mario cerciello rega

È un documento di duecento pagine, sintesi di un' indagine durata più di un mese e non ancora conclusa, che permette di fare un po' di chiarezza su un caso che ha sconvolto la città e generato molti dubbi. Uno dei quali relativo all' effettiva presenza in servizio di Cerciello Rega, che si presenta in borghese e disarmato all' appuntamento per recuperare il borsello di Sergio Brugiatelli, l' intermediario coi pusher di Trastevere a cui si erano rivolti i due americani. Dubbio che viene sciolto dall' esistenza di un ordine di servizio ufficiale (da mezzanotte alle sei di mattina) e dai video delle telecamere interne della sua caserma, la Farnese.

 

gabe natale copia

Il pelato e i polletti Tutto comincia poco dopo mezzanotte. Varriale, carabiniere di origini napoletane, sta per uscire insieme al compagno Cerciello per il turno anti-spaccio a Trastevere. Da un collega fuori servizio, il maresciallo Mauro D' Ambrosi, viene avvertito che Brugiatelli ha agganciato qualcuno in piazza Trilussa. D' Ambrosi gli invia anche una foto, dove si vedono Natale e Elder e, di spalle, Brugiatelli. « Tenimm sta situazione per le mani...il pelato con i muscoli (Brugiatelli, ndr ) dovrebbe cedere (la droga, ndr ) ». Varriale però non è in zona. «Se dovesse esserci qualche movimento, chiamami subito che arrivam ... caricamm rint a machina a ci purtamm! ». Il pedinamento di D' Ambrosi prosegue fino a Piazza Mastai.

 

Continua a tenere informato Varriale. «Sono due polletti che s' vonn accattà! Stanno chiedendo a tutti quanti. Appena vedo lo scambio cerco di intervenire. So proprio due polli! Ci sta il pelato che secondo me sta facendo da intermediario».

 

finnegan lee elder

L' ingaggio Brugiatelli scorta i due americani fino a Piazza Mastai dove troveranno un amico, Italo Pompei, disposto a vender loro un grammo di cocaina per 80 euro. In realtà, si tratta di una sòla. Pompei allunga a Natale un pezzo di carta con una pillola di tachipirina, poco prima che D' Ambrosi sbuchi alle sue spalle e cerchi di fermarlo. L' americano raccoglie da terra la pillola, la consegna e scappa. Secondo le testimonianze dei militari intervenuti, Natale «era consapevole di essere stato controllato da appartenenti alle forze di polizia in abiti borghesi».

 

Nella fuga i due ragazzi rubano il borsello di Brugiatelli. Che, stando alle carte, non è un informatore: dai tabulati che coprono tutto il 2019 non emerge mai alcun contatto tra lui, Cerciello e Varriale. Né ci sono telefonate tra i due militari e Italo Pompei. Brugiatelli si rivolge comunque a loro, arrivati in Piazza Mastai dopo il mancato acquisto di droga, per denunciare il furto.

 

finnegan lee elder copia

E saranno sempre Cerciello e Varriale ad occuparsi di recuperare il borsello, su preciso ordine della centrale operativa. «C' è la pattuglia di Monteverde che sta a Piazza Belli - spiega un appuntato a Cerciello alle 2.34 - stanno parlando con una persona a cui hanno rubato la borsa. Gli stanno a chiedere i soldi per farsela ridare, se si combina l' appuntamento ci vai te».

 

In avanscoperta L' incontro si fa. I due americani sono tornati al Meridien, il loro albergo nel quartiere Prati. Prima di andare all' appuntamento concordato con Brugiatelli, Natale ha una cosa importante da fare. Deve scegliere il punto giusto per lo scambio. Deve essere un «luogo isolato, non coperto da telecamere, e non frequentato da passanti». Scelgono le parole con cura, gli investigatori che parlano esplicitamente di «sopralluogo» in vista di «un agguato». quasi a indicare una premeditazione. Secondo loro non è un caso che a compiere questo sopralluogo sia Natale. Perché, dicono, è lui la mente, il maschio alfa della coppia.

gabe natale

 

I suoi movimenti sono ricostruiti dall' analisi di quattro telecamere (quelle dell' hotel Meridien, della banca Unicredit, del bar Kiarotti e della gioielleria Ghera). «Natale è uscito da solo dalla stanza numero 109 del Meridien, guardandosi intorno e indossando una felpa nera con cappuccio non calzato». Appena fuori, mette il cappuccio. Cammina verso quello che sarà il teatro dell' agguato (via Cesi) guardandosi attorno «allo scopo di individuare telecamere». Quando arriva di fronte alla parte più isolata della strada si ferma un istante «ruotando il busto» verso il punto più buio. Proprio lì, poco dopo, cadrà Cerciello. Poi torna in hotel.

 

La premonizione in chat Sono passate le tre. Lasciato Brugiatelli in macchina, Cerciello e Varriale vanno verso l' appuntamento. Camminano lungo via Cesi, uno sul marciapiede destro e uno sul marciapiede sinistro. Non si fidano di Brugiatelli e quella situazione evidentemente non gli piace. La notte è immobile, cercano di non fare alcun rumore. Varriale - che sembra essere il più preoccupato dei due - ha una premonizione. Prende il suo telefono e su whatsapp scrive tre messaggini a Cerciello. Il primo alle 03.13: «Stai attento». Il secondo e il terzo, un minuto dopo: «Potrebbe essere un diversivo». «Magari è un altro posto».

mario cerciello rega

 

64 secondi per morire Il posto era proprio quello. Da alcuni minuti, inquadrate a loro insaputa dalla telecamera del bar Kiarotti Wine, due ombre sono nascoste dietro una Bmw parcheggiata. Di lì possono controllare la scena. E ora stanno seguendo i movimenti dei due carabinieri. Alle 3.12 (due minuti prima dell' ultimo whatsapp di Varriale a Cerciello) la telecamera della gioielleria Ghera inquadra prima Natale che passa con il telefono in mano, poi Elder, con le mani in tasca. Alle 3.15, passano anche i due carabinieri. Alle 3.16 - un minuto e quattro secondi dopo - la telecamera riprende i due americani che scappano verso l' hotel. Cerciello è a terra, colpito da undici pugnalate.

mario cerciello rega

 

La confusione Varriale è disperato. «Ci hanno preso a coltellate, sti bastardi», urla via radio. È a torso nudo, con la camicia tampona il costato del collega moribondo. In questo stato, alla prima pattuglia che arriva, fornisce indicazioni fuorvianti: «Si ricercano due persone di colore marocchini hanno accoltellato il collega», dice la pattuglia via radio alla centrale che a quel punto «non riesce più a comprendere se l' episodio del furto del borsello fosse collegato a quello dell' aggressione». Ma non è l' unica comunicazione strampalata che Varriale, sotto shock, consegna ai colleghi. Dirà che sia lui sia Cerciello erano disarmati. Cosa non vera, perché se in effetti Cerciello aveva inspiegabilmente lasciato l' arma in caserma, lui l' aveva con sé. E questo ad oggi, resta, forse, l' unico vero mistero di questo caso.

mario cercielloomicidio Cerciello - uno degli interrogati e rilieviGABE NATALEomicidio cerciello - il video della fuga dei ladri della borsa a trasteveremario cerciellomario cerciellomario cerciello rega

 

i due americani fermati per la morte di mario cerciello rega

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