ucraina - donna soldato

“LE DIFFERENZE TRA UOMINI E DONNE NON ESISTONO. ANZI ESISTONO: NOI ABBIAMO UNA MIRA MIGLIORE” - LE DONNE UCRAINE IMBRACCIANO LE ARMI PER DIFENDERE LA PATRIA: I DATI UFFICIALI DELL'ESERCITO PARLANO DEL 15% DI SOLDATESSE E SONO 36 MILA QUELLE IMPEGNATE ATTUALMENTE NELLA GUERRA CONTRO LA RUSSIA - “SONO VEGANA, NON UCCIDO NEANCHE GLI ANIMALI, FIGURATI UNA PERSONA. MA QUANDO HAI PAURA PUOI FARE SOLO DUE COSE, ARRENDERTI O COMBATTERE…

Monica Perosino per “la Stampa”

 

guerra russia ucraina - donna ferita

Che indossino una divisa militare o un giro di scotch giallo attorno alla manica della giacca, in questa guerra che scoppia di testosterone la messa a terra sono loro, le donne sul campo, quelle che combattono in battaglia, nella resistenza o nella lotta clandestina. I dati ufficiali dell'Esercito parlano del 15% di donne soldato, 36.000 impegnate attualmente nella guerra contro la Russia. Nell'ambito del cosiddetto programma di "modernizzazione militare" dell'Ucraina, le donne sono state autorizzate a ricoprire posizioni di combattimento dal giugno 2016. Impossibile stabilire esattamente quante siano quelle impegnate nella resistenza delle città e nelle reti di supporto a esercito e sfollati: «Sbagli, fare i conti è facile, sono tutte quante».

 

UCRAINA - DONNA SOLDATO

Tatiana ha 42 anni e «da oggi niente cognomi e fotografie», perché la tensione, qui a Dnipro, si alza, e «non voglio che i russi mettano le mani sulla mia faccia, è pericoloso». «Le foto solo da morte", dice Hanna ridendo. Fucile in spalla e mimetica, due figli a testa, si stanno occupando delle trincee sui ponti di Dnipro.

 

Sacchi di detriti e terra, ancora sacchi di detriti e terra, poi colpi di pala per compattare tutto. La barriera è alta già due metri. Hanna e Tatiana si sono arruolate nelle forze di difesa territoriali: «Stiamo fortificando i ponti, perché è da qui che arriveranno, ed è qui che li staremo ad aspettare». Paura sì, determinazione sì, voglia di sparare no.

 

una donna si rifugia in ucraina

«Non siamo qui per dimostrare nulla, per questo le sorelle sono essenziali in ogni guerra. Riportiamo le cose nel posto in cui dovrebbero stare, non ci tiriamo indietro mai, siamo coraggiose, ma non perdiamo mai di vista l'obiettivo», dice Hanna, 38 anni, che se la vita fosse normale oggi sarebbe nel suo laboratorio di ceramica. Suo marito sarebbe a riparare frigoriferi, e i due figli a scuola. Invece sono tutti fuori, nel freddo arrivato dalla Russia, pure il freddo, chi a raccogliere viveri per rifornire i bunker, chi a portare tè caldo e caffè alle prime linee fuori il centro abitato.

 

UCRAINA - DONNA SOLDATO

Tatiana non avrebbe mai immaginato di dover imbracciare un fucile: «Sono vegana, non uccido neanche gli animali, figurati una persona. Ma che ti devo dire, ho avuto paura per tanto tempo. Quando hai paura puoi fare solo due cose, arrenderti o combattere». Nelle città svuotate la rete di supporto logistico è retta dalle donne, sono loro che organizzano la resistenza, riforniscono i bunker, preparano molotov e aprono case, alberghi, uffici per ospitare gli sfollati. Ulyana, cameriera in un grande hotel del centro, è rimasta sola. La proprietaria, il custode, i cuochi, tutto il personale è fuggito, le 30 camere sono vuote.

 

UCRAINA - DONNA SOLDATO

Lei, «autorizzata dalla principale» tiene a sottolineare, ha iniziato col raccogliere viveri, medicinali, indumenti caldi nella cantina-bunker. Ora qui, prima del coprifuoco, si preparano armi e molotov per la resistenza, che poi verranno trasportati nei punti fortificati. «Non faccio niente di speciale», dice, mentre dirige le operazioni con il suo gilet marrone fatto a maglia e la divisa blu. Al fronte le donne sono ancora poche, e quelle in divisa ancora oggi storcono il naso ricordando l'idea del ministero della Difesa che, lo scorso luglio, addestrò le soldatesse a marciare in parata con in tacchi per il 30° anniversario dell'indipendenza dall'Unione Sovietica.

 

UCRAINA - DONNE SOLDATO

«È proprio questo il punto - dice Andriana, veterana del Donbass -. Già che ci siamo combattiamo anche contro il patriarcato». Ride, meglio dire sorride, poi spiega: «Questa guerra è il momento in cui, per forza di cose, non si fa più differenza tra sorelle e fratelli, e tutti vedranno che quando si combatte per gli stessi ideali le differenze tra uomini e donne non esistono. Anzi esistono: noi siamo più responsabili e abbiamo una mira migliore». Adesso Andriana ride di gusto.

 

Ma vuole aggiungere una cosa, torna sui suoi passi: «Le donne sono state il catalizzatore che ha portato il regime di 26 anni del dittatore bielorusso Lukashenko sull'orlo del collasso nell'estate del 2020. Ora in Ucraina, le donne si stanno preparando per affrontare un altro autocrate patriarcale arruolandosi nell'esercito ucraino». Doppia vittoria. Tre giorni fa, Iryna Tsvila, veterana del battaglione Sich, è stata uccisa mentre difendeva Kiev assieme al suo compagno Dmytro. Nome di battaglia "Marho", scriveva, poesie soprattutto, ma anche storie di guerra, lei che aveva visto il Donbass nel 2014: «È iniziato tutto con il Maidan, poi è scoppiata la guerra.

UCRAINA - DONNA SOLDATO

 

Quando ho iniziato a seppellire i miei amici ho capito che dovevo fare qualcosa, l'ho sentito nel cuore, dovevo essere lì anche se avessi dovuto fare il cuoco. Il mio primo compito è stato portare la mitragliatrice e ricaricarla, avevo le unghie che sanguinavano, ma non ho mai pensato di tornare a casa». Così scriveva nella raccolta di racconti "Ragazze che si tagliano i riccioli". Come esistono le associazioni di veterani, ci sono anche le associazioni di veterane. Pryimak Kateryna, 29 anni, nel 2014 era un paramedico della brigata di evacuazione, in questi giorni è a Kiev.

La donna ucraina inveisce contro un soldato russo 2

 

 «Noi che abbiamo combattuto - dice - normalmente aiutiamo le sorelle a tornare alla vita normale, oggi aiutiamo quelle che combattono a resistere». La vita al fronte è dura per tutti, «per noi donne l'unico problema - dice Yulia Mykytenko, 26 anni - è che ci sono ancora molti comandati alla vecchia maniera, ma anche loro si stanno rendendo contro che le donne sono soldati migliori degli uomini».

Ultimi Dagoreport

amadeus programmi sul nove like a star chissa chi e la corrida tha cage sukuzi music party

DAGOREPORT: AMADEUS TORNA IN RAI - IL RITORNO A VIALE MAZZINI POTREBBE MATERIALIZZARSI GRAZIE ALLO ZAMPONE DI FIORELLO, CHE NON VEDE L'ORA DI RITROVARE LA SUA "SPALLA" - CON "AMA" AL SUO FIANCO, L'EX ANIMATORE DEI VILLAGGI TURISTICI POTREBBE RINGALLUZZIRSI AL PUNTO DA AFFIANCARLO AL FESTIVALONE DI SANREMO 2027 - L'USCITA DI AMADEUS NON SAREBBE OSTACOLATA DA "NOVE" DI DISCOVERY, ANZI: I DIRIGENTI DELL’EMITTENTE AMERICANA NON VEDONO L’ORA DI RECEDERE DALL’ONEROSISSIMO CONTRATTO QUADRIENNALE CON L’EX DISC JOCKEY - SECONDO GLI “ADDETTI AI LIVORI”, LA CATENA DI FLOP INANELLATA DA "AMA" SUL "NOVE" HA PESATO SUL BILANCIO DI DISCOVERY: PER PUBBLICITÀ INCASSATA E RIMBORSATA PER MANCATO RAGGIUNGIMENTO DELLO SHARE STABILITO NEI CONTRATTI, SI PARLA DI UNA SOMMETTA INTORNO AI 15 MILIONI - A DIFFERENZA DI CROZZA E FAZIO, PERSONAGGI-FORMAT, AMADEUS SENZA UN PROGRAMMA FORTE E LA GIUSTA CORNICE DI UNA EMITTENTE GENERALISTA PRIMARIA COME RAI1, È DESTINATO A SCOMPARIRE NEL MUCCHIO…

giorgia e arianna meloni come le gemelle di shining - fotomontaggio del fatto quotidiano

DAGOREPORT – VI RICORDATE QUANDO GIORGIA MELONI DEFINIVA LA SORELLA ARIANNA UNA “PRIVATA CITTADINA SENZA INCARICHI”? DIMENTICATELO: È IN CORSO UN TENTATIVO DI TRASFORMARE LA PRIMOGENITA DI ANNA PARATORE IN UNA POLITICA NAVIGATA. ECCO COME NASCE L’IMBARAZZANTE NTERVISTA RILASCIATA OGGI DALL'EX MOGLIE DI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA AL “CORRIERE DELLA SERA”, IN CUI ARIANNA RICORDA QUANDO “GUIDAVA IL CAMION NEI VICOLI DI ROMA” PER IL PARTITO, E RIVENDICA: “DA 30 ANNI SIAMO IN POLITICA” – LA FIAMMA MAGICA VUOLE TOGLIERLE L’ETICHETTA DI “SORELLA D’ITALIA”. IL GUAIO È CHE ‘GNA FA: L’UNICO PREGIO CHE ANCHE I COLLEGHI DI PARTITO LE RICONOSCONO È… LA SOMIGLIANZA ALLA SORELLA

del vecchio la stampa angelucci elkann

DAGOREPORT - NON SI STA MAI TRANQUILLI: AL RISIKO FINANZIARIO (MPS-MEDIOBANCA) FINITO TRA LE CARTE DELLA PROCURA DI MILANO, ORA SI AGGIUNGE IL RISIKO EDITORIALE: LA VENDITA DI ‘’’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ AL GRECO KYRIAKOU DIVENTA, GIORNO DOPO GIORNO, UN BORDELLO DI VOCI E RUMORS - C’È CHI ASSICURA CHE LO SBARCO DEL GRECO NON VADA ASSOLUTAMENTE A GENIO AL BOSS DELL’IMPERO MEDIASET, PIER SILVIO BERLUSCONI – CHI SPIFFERA DI UN PRESUNTO INTERESSAMENTO DELLA FAMIGLIA ANGELUCCI, EDITORE DE “IL GIORNALE” E DI “LIBERO”, ALL’ACQUISIZIONE DEL QUOTIDIANO “LA STAMPA”, CHE ELKANN HA MESSO IN VENDITA PER LA SOMMETTA DI 65 MILIONI DI EURO, CHE NON RIENTREREBBE NEL PERIMETRO DEL GRECO CON L’ANTENNA. MA PER IL BOSS DELLA SANITÀ CARO AL GOVERNO L’UNICO MODO DI COMPRARI ''LA STAMPA'' È ALL’EDICOLA: ELKANN NON GLIELO VENDERÀ MAI - A PROPOSITO DI EDITORIA COME ULTIMA UMANA VOLUTTÀ, SI VOCIFERA CHE LEONARDINO DEL VECCHIO VOGLIA COMPRARSI NIENTEMENO CHE “IL FATTO QUOTIDIANO” (DAVVERO URGE LA RIAPERTURA DEI MANICOMI…)

giancarlo giorgetti luigi lovaglio milleri francesco gaetano caltagirone

SUL CASO MPS-MEDIOBANCA, L'ARTICOLO-BOMBA DEL GIORNO È SUL "CORRIERE", DA CUI SI EVINCE CHE LE DICHIARAZIONI RILASCIATE ALLA CONSOB DA CALTAGIRONE E DAL MINISTRO GIORGETTI SONO IN APERTO CONTRASTO - E’ LO STESSO IMPRENDITORE ROMANO AD AMMETTERE CHE IL MINISTRO LEGHISTA SONDÒ ALCUNI POTENZIALI INVESTITORI NELLE SETTIMANE PRECEDENTI ALLA OSCURA “GARA” CHE FECE INTASCARE IL 15% DI MPS, IN MANO AL TESORO, AL QUARTETTO DELFIN-CALTAGIRONE-ANIMA-BPM - UNA VERSIONE IN APERTO CONFLITTO CON QUELLA DI GIORGETTI, CHE IL 29 LUGLIO 2025 ALLA CONSOB DISSE: “NON C’È STATA ALCUNA INTERLOCUZIONE, CONTATTO O SCAMBIO” - A QUESTO PUNTO, CHI RISCHIA DI FINIRE NEI GUAI CON LA PROCURA DI MILANO NON SONO SOLO I “FURBETTI DEL CONCERTINO”, MA LA STESSA CONSOB GUIDATA DA PAOLO SAVONA CHE, COME AUTORITÀ DI VIGILANZA DEL MERCATO FINANZIARIO, NON HA RILEVATO NEL SUO DOCUMENTO DI “ASSOLUZIONE” SULLA PRESUNTA CONCERTAZIONE DEI CALTA-MELONI, NESSUNA DISCORDANZA TRA LE DICHIARAZIONI DI CALTAGIRONE E DI GIORGETTI…

la scala opera attilio fontana ignazio la russa daniela santanche santanchè matteo salvini

A PROPOSITO DI… QUANTO PIACE LA MATRICIANA ROMANA - IL FORFAIT DELLE ISTITUZIONI ALLA PRIMA DELLA SCALA, IVI COMPRESO LA SECONDA CARICA DELLO STATO, IL SICULO-MILANESE IGNAZIO LA RUSSA, HA SPINTO IL GOVERNATORE DEL PIRELLONE LOMBARDO, ATTILIO FONTANA, INDOSSATI I PANNI DI NOVELLO ALBERTO DA GIUSSANO A DICHIARARE: “ANCHE SE TUTTI APPREZZIAMO LA MATRICIANA, IL NORD DÀ FASTIDIO” – DÀ COSÌ FASTIDIO CHE NEL GOVERNO DELLA “PULZELLA” DELLA GARBATELLA, SIEDONO BEN 6 MINISTRI “LUMBARD” SU 24. E BEN 5 SONO DELLA LEGA – A RISPONDERE A FONTANA, CI HA PENSATO IL RODOMONTE DEL CARROCCIO, SALVINI: “TRA UNA MATRICIANA E UNA CARBONARA TROVI I SOLDI PER SISTEMARE LE CASE POPOLARI”…

pam bondi

DAGOREPORT - COME MAI L’INFORMAZIONE ITALICA SI È TOTALMENTE DISINTERESSATA DELLO SBARCO A ROMA DEL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA, LA FOSFORESCENTE SESSANTENNE PAM BONDI, ARRIVATA CON TANTO DI AEREO DI STATO IL 10 DICEMBRE? - EPPURE LA FEDELISSIMA DI TRUMP NON SI È TENUTA NASCOSTA: HA ALLOGGIATO ALL’HOTEL ST. REGIS, SI E’ ATTOVAGLIATA AL BOLOGNESE DI PIAZZA DEL POPOLO, HA INCONTRATO AL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA DI VIA ARENULA CARLETTO NORDIO, HA AVUTO L'INESPRIMIBILE GIOIA DI CONOSCERE IL VICEPREMIER MATTEO SALVINI A UN RICEVIMENTO DELL'AMBASCIATORE USA IN ITALIA, TILMAN J. FERTITTA. E, FORSE, LA BEN DOTATA DALLA NATURA PAMELONA HA PURE INCOCCIATO IL MINISTRO PIANTEDOSI - MA DELLA “VACANZA ROMANA” DELL'ITALOAMERICANA CARISSIMA A TRUMP, NON SI REGISTRA MANCO UNA RIGA SUI GIORNALONI DE' NOANTRI - VABBE', A NATALE BISOGNA ESSERE BUONI: MAGARI ERANO TUTTI TROPPO IMPEGNATI A SEGUIRE LA FESTILENZA DI ATREJU DEI FRATELLINI DI GIORGIA…