catiuscia marini

“METTETELA DENTRO” – IL CASO DEL CONCORSO TRUCCATO A PERUGIA È L’ESEMPIO PERFETTO PER CAPIRE COSA SUCCEDE ALL’INTERNO DELLE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE IN ITALIA – GLI ORDINI DELLA PRESIDENTE CATIUSCIA MARINI PER FAR PASSARE LA NUORA DI UN EX FUNZIONARIO DELLA COOP E LA PREOCCUPAZIONE DEI VERTICI DELL’AZIENDA SANITARIA DI NON RIUSCIRE A FARLA PASSARE, PER COLPA DI UNA PIÙ BRAVA: “SE NON RIUSCIAMO MI AMMAZZA”

Marco Mensurati per “la Repubblica”

CATIUSCIA MARINI

 

«Mettetela dentro», assumete quella ragazza. Così aveva ordinato la presidente della Regione Umbria Catiuscia Marini ai suoi referenti della Sanità. E quelli, senza dire una sola parola, avevano obbedito.

 

Anche perché quella gara era già ampiamente truccata e una raccomandazione in più o una in meno, per loro, non faceva differenza. Poche cose possono spiegare meglio la vita quotidiana di certe amministrazioni pubbliche in Italia, come la cronaca del "concorso per quattro posti da assistente amministrativo di categoria C, riservato ai disabili", indetto dall' Azienda Ospedaliera di Perugia e ricostruito passo dopo passo dai pm che stanno indagando sulla sanità umbra. Il concorso, come detto, era truccato sin dall' inizio.

 

E la Marini lo sapeva perfettamente visto che non ha avuto problemi a chiedere in prima persona a Emilio Duca e Maurizio Valorosi (direttore generale e direttore amministrativo dell' Azienda) di far arrivare le domande dello scritto alla sua protetta, Anna Cataldi, la nuora di un ex funzionario storico (deceduto) della Lega Coop. «Mettetela dentro».

 

CATIUSCIA MARINI NICOLA ZINGARETTI

È il 10 maggio del 2018. Le domande vengono recapitate alla ragazza. Che però non è l' unica raccomandata di quel concorso. Duca lo spiega chiaramente a Rosi Francone, il presidente della commissione d' esame. «Cerqueglini e Pannacci (altri due candidati, ndr) sono roba di Bocci e Barberini», il segretario regionale del pd e l' assessore alla Sanità - entrambi ai domiciliari. Tifi, invece, è stato segnalato direttamente da Valorosi. Infine c' è la Cataldi. «La Presidente mi ha segnalato questa qui, sta Cataldi».

 

Allo scritto, la prima delle tre prove, le cose vanno male, però. Spiega la Franconi: «La Cataldi ha fatto una bella prova; ma ce ne è un' altra che sta andando molto molto bene». Meglio della Cataldi. L' "altra" si chiama Cristina Saccia e, per qualche giorno, sarà l' incubo di Duca & co, preoccupati di non poter, a causa sua, accontentare i voleri della Marini. «Se non riusciamo - si sfogherà Duca con un amico - m' ammazza».

 

Catiuscia Marini

Alla fine della prova pratica - la seconda in programma - il problema non è ancora risolto, la Saccia è ancora davanti alla Cataldi. Le pressioni sulla presidente Franconi aumentano e Duca cerca di rassicurarla: «Il concorso lo gestirà il sistema nel suo insieme e si cercherà di tutelare chi è dentro il sistema».

 

Il sistema cercherà di dare il suo meglio in occasione dell' esame orale, l' ultimo, il decisivo. La situazione è disperata anche perché la Franconi ha spiegato a Duca che c' è un altro problema. Oltre ad essere più brava della candidata della Marini, la Saccia ha un' altra "colpa": «è pure laureata». Mentre la Cataldi ha un diploma all' istituto tecnico commerciale. Duca e Valorosi pensano di assumerla in un altro concorso, «ma il problema - dice sconsolato Duca - è che non c' ha una raccomandazione».

CATIUSCIA MARINI E GIANPIERO BOCCI

 

La soluzione è quella di far arrivare ai quattro candidati «che devono vincere» le domande dell' esame orale. Alla Cataldi verranno inviate tramite Valentino Valentini, il consigliere politico della Presidente della Regione Umbria. A quel punto è tutto pronto. Così come ricapitola Duca a Valorosi: «Allora: alla Franconi ce sta una che l' ha segnalata la Marini e sta andando bene, poi c' è una che non è raccomandata da nessuno che però è brava e che però non c' è posto per metterla dentro, perché ci sono due persone di Bocci e quel Tifi».

 

La prova orale nonostante i raccomandati conoscessero le domande in anticipo, riesce ugualmente ad andare male. Lo spiega la stessa Franconi. Tira fuori dalla borsa un foglio con la graduatoria finale e comincia a raccontare: «Allora: Tifi se non lo fermavo mi raccontava tutto il diritto amministrativo». Ma Duca va di fretta, a lui interessa sapere della Cataldi, la donna della Marini, ne indica il nome sul foglietto che la Franconi ha messo sul tavolo. Franconi: «La Cataldi o si è emozionata o non ho capito bene che cosa sia successo (...) Le Cerquiglini però è stata brava. (...

Catiuscia Marini

) Invece chi è andata abbastanza bene a sto orale è stata la Saccia Ma siccome c' è la Cataldi qua, io».

 

Il resto è tutto nel verbale n.4 della commissione esaminatrice. Al primo posto si piazza Tifi, al secondo Pannacci, al terzo Cerqueglini, al quarto la Cataldi. Il palazzo è servito. La Saccia, solo quinta. Questa la sua valutazione: «La candidata ha una sufficiente conoscenza e padronanza degli argomenti richiesti, una discreta capacità di analisi e professionalità». Nelle settimane successive, la donna decide di provare a fare ricorso e richiede l' accesso formale agli atti del concorso.

 

Duca e Valorosi si agitano moltissimo, di tutti quelli che hanno truccato - la procura gliene contesta otto - quello era senza dubbio il più delicato, l' unico che poteva condurre direttamente alla presidente della Regione. Occorre parlarle. Promettergli un concorso tutto per lei «Effettivamente osserva Valorosi - ci sono diciassette scoperture nelle categorie protette...».

Ultimi Dagoreport

2025mellone

CAFONAL! - DIMENTICATE I GRANDI MATTATORI, ANGELO MELLONE È CAPACE DI SPETALARE FIORELLO IN 15 SECONDI - ATTORE, CANTANTE, SCRITTORE, POETA, SHOWMAN MA SOPRATTUTTO GRAN CAPO DELL'INTRATTENIMENTO DAYTIME DELLA RAI, IL BEL TENEBROSO DI TELE-MELONI, IN ATTESA DI VOLARE A SAN VITO LO CAPO (TRAPANI), PRESIDENTE DI GIURIA DELL'IRRINUNCIABILE CAMPIONATO DEL MONDO DI COUS COUS, ANZICHÉ SBATTERSI COME UN MOULINEX PER METTER SU TRASMISSIONI DECENTI PER RICONQUISTARE LA SUPREMAZIA DELLA RAI SU MEDIASET, LO RITROVIAMO COL SUO OUTFIT DA CHANSONNIER MAUDIT, ESIBIRE IL SUO STRAZIANTE RECITAR CANTANDO AL “JAZZ&IMAGE LIVE COLOSSEO FESTIVAL 2025” AL PARCO DEL CELIO, ACCOLTO DA UN FOLTO PARTERRE DI INVITATI CON L’APPLAUSO INCORPORATO (MATANO, CERNO, DESARIO, RONCONE, STRABIOLI, GINO CASTALDO, DARIO SALVATORI E TANTE RAI-GIRLS CAPITANATE DALLE PANTERONE-MILF, ANNA FALCHI ED ELEONORA DANIELE) - DEL RESTO, DITEMI VOI COME SI FA A FREGARSENE DELL’INVITO DEL DIRIGENTE RESPONSABILE DI UNA PLETORA DI PROGRAMMI, RISPONDENDO AL TARANTOLATO TARANTINO: “GRAZIE, MA NEMMENO SOTTO ANESTESIA”? - VIDEO

gaza giorgia meloni donald trumpm benjamin netanyahu

QUANTO A LUNGO PUÒ ANDARE AVANTI IL TRASFORMISMO CHIAGNE E FOTTI DI GIORGIA MELONI DECLINATO IN SALSA ISRAELO-PALESTINESE? - L’ITALIA HA DATO IL SUO VOTO FAVOREVOLE AL RICONOSCIMENTO DI "DUE POPOLI, DUE STATI" ALL'ASSEMBLEA DELL'ONU DEL 22 SETTEMBRE - MA, FRA UNA SETTIMANA, SU INIZIATIVA DI FRANCIA E ARABIA SAUDITA, IL CONSIGLIO DELL'ONU E' CHIAMATO A VOTARE IL RICONOSCIMENTO DELLO STATO PALESTINESE: CHE FARA' LA "GIORGIA DEI DUE MONDI"? - FRANCIA, AUSTRALIA, BELGIO, CANADA, FINLANDIA, MALTA, PORTOGALLO E REGNO UNITO ENTRERANNO A FAR PARTE DEI 147 STATI DEI 193 MEMBRI DELL’ONU CHE RICONOSCONO LA PALESTINA - DIMENTICANDO PER UN MOMENTO LE STRAGI DI GAZA, LA PREMIER VOTERA' CONTRO O SI ASTERRA' PER COMPIACERE TRUMP E L’AMICO NETANYAHU? TROVERA' IL CORAGGIO DI UNIRSI AL RESTO DEL MONDO, VATICANO COMPRESO? AH, SAPERLO...

giorgia meloni vox ursula von der leyen santiago abascal

DAGOREPORT - SE I MEDIA DI CASA NOSTRA, DEL VIDEO-MESSAGGIO DI GIORGIA MELONI ALL'EVENTO MADRILENO DI VOX, HANNO RIPRESO SOLO LA PARTE DEL DISCORSO RIGUARDANTE L’ASSASSINIO DI CHARLIE KIRK, SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO COME MARTIRE DELL’ODIO E DELLA VIOLENZA DELLA SINISTRA, I CAPOCCIONI DI BRUXELLES HANNO SBARRATO GLI OCCHI PER UN ALTRO MOTIVO - CHE CI FACEVA LA MELONI, EX PRESIDENTE DEL GRUPPO DEI CONSERVATORI EUROPEI ALL’EVENTO “EUROPA VIVA 2025” DI VOX, IL PARTITO DI ESTREMA DESTRA SPAGNOLO CHE DAL 2023 È STATO ARRUOLATO DA “PATRIOTI PER L’EUROPA”, L’EUROGRUPPO ANTI-UE CREATO DAL DUCETTO UNGHERESE E FILO-PUTINIANO, VIKTOR ORBAN, DI CUI FA PARTE ANCHE LA LEGA DI SALVINI? - ALLA FACCIA DEL CAMALEONTISMO DELLA “GIORGIA DEI DUE MONDI”, BASCULANTE TRA UN VIAGGETTO E UN ABBRACCIO CON I DEMOCRISTIANI TEDESCHI URSULA VON DER LEYEN E FEDRICH MERZ, A CATALIZZARE L’IRRITAZIONE DEI VERTICI DELL’UNIONE È STATO IL TEMA DELL'EVENTO DI VOX CHE, TRA DIBATTITI SU IMMIGRAZIONE ILLEGALE, LAVORO, CASA E SICUREZZA, SPUTAVA IN FACCIA AI POTERI FORTI DI BRUXELLES - LA MANIFESTAZIONE DI VOX HA DIMOSTRATO, PER L’ENNESIMA VOLTA, L’ISTRIONICA PERSONALITÀ DI COMUNICATRICE DELLA PREMIER ALLA FIAMMA. TALENTO LATITANTE TRA I NUMEROSI GALLI DEL  CENTROSINISTRA... - VIDEO

FLASH! – MENTRE SVANISCE LA MILANO DEI ‘’POTERI FORTI’’ E DEI “SALOTTI BUONI”, FINITI SOTTO IL TALLONE DEI “BARBARI ROMANI”, SI ALZA LA VOCE DEL 92ENNE GIOVANNI BAZOLI - IL GRANDE VECCHIO, CHE INSIEME A GUZZETTI HA RIDISEGNATO IL SISTEMA BANCARIO, HA CONSEGNATO ALLA FELTRINELLI LA SUA AUTOBIOGRAFIA (LA FIGLIA CHIARA, NONCHÉ COMPAGNA DEL SINDACO DI MILANO BEPPE SALA, LAVORA ALLA FONDAZIONE FELTRINELLI) – IL LIBRO PARTE DALLA GUERRA AI NAZIFASCISMO E LA PASSIONE PER ALESSANDRO MANZONI, CONTINUA CON LA CELEBRAZIONE DI NINO ANDREATTA, LE VICENDE DEL BANCO AMBROSIANO, FINO ALLA CREAZIONE DI INTESA SANPAOLO…

giorgia meloni kirk renzi salvini tajani

DAGOREPORT - LA STRATEGIA DELLA DISTRAZIONE DI GIORGIA MELONI: PER LA DESTRA DE’ NOANTRI, IL DELITTO KIRK NON È UNA STORIA AMERICANA DEFLAGRATA ALL’INTERNO DEL MONDO DEI “MAGA” TRUMPIANI. NO, È ROBA DA BRIGATE ROSSE IN VIAGGIO PREMIO NEGLI USA - ECCO: IL CADAVERE DI UN ATTIVISTA DI UN PAESE DOVE LE ARMI LE COMPRI DAL TABACCAIO È GIUNTO AL MOMENTO GIUSTO PER ESSERE SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO AD ARTE DALLA PROPAGANDA DI PALAZZO CHIGI, COPRENDO CON DICHIARAZIONI FUORI DI SENNO LE PROPRIE DIFFICOLTÀ - CHE LA DESTRA DI GOVERNO SIA IN PIENA CAMPAGNA ELETTORALE, INQUIETA (EUFEMISMO) PER L’ESITO DELLE REGIONALI D’AUTUNNO, IL CUI VOTO SARÀ DIRIMENTE IN VISTA DELLE POLITICHE 2027, ALLE PRESE CON UN PAESE CHE SENZA LA FORTUNA DEI 200 MILIARDI DEL PNRR SAREBBE IN RECESSIONE COME LA FRANCIA E LA GERMANIA, NE È CONSAPEVOLE LO STESSO ESECUTIVO, IN PIENO AFFANNO PER TROVARE LE RISORSE NECESSARIE ALLA FINANZIARIA DI FINE D’ANNO - RENZI: “LA PREMIER SEMINA ZIZZANIA E CREA TENSIONE PER EVITARE DI PARLARE DI STIPENDI E SICUREZZA. MA SOPRATTUTTO PER EVITARE CHE NASCA UN VERO MOVIMENTO A DESTRA. OCCHIO: SE VANNACCI FA COME FARAGE, LA MELONI VA A CASA. LA POLITICA È PIÙ SEMPLICE DI QUELLO CHE SI CREDA. GIORGIA MELONI ALIMENTA LA PAURA PERCHÉ LEI HA PAURA…” - VIDEO