silvio marina berlusconi

“MIO PADRE AL QUIRINALE? LA SOLA IPOTESI HA SCATENATO LA MACCHINA DEL FANGO” - MARINA BERLUSCONI: “GRAZIE A DRAGHI CI SIAMO LIBERATI DI MOLTI APPRENDISTI STREGONI. GLI ITALIANI INIZIANO A COMPRENDERE COME UN GRUPPO DI TOGHE ABBIA CONDIZIONATO GLI ULTIMI TRENT'ANNI. CERTI PM E CERTE TESTATE SI CONCEPISCONO GIUSTIZIERI, VOTATI ALL'ANNIENTAMENTO DEL "NEMICO". CHE POCHEZZA CERTA POLITICA CHE SBATTE IN FACCIA ALL'AVVERSARIO L'ACCUSA DI "FASCISTA". LA CANCEL CULTURE NON E’ DIVERSA DALL'INTEGRALISMO DEI TALEBANI”

Daniele Manca per il “Corriere della Sera”

 

Marta Fascina Silvio Berlusconi Marina Berlusconi

«Questo momento di grazia del libro scalda il cuore. Non parlo solo da editore e da lettrice, ma da cittadina di questo Paese. Perché, nonostante il virus stia rialzando la testa, è uno dei segnali che autorizzano fiducia e ottimismo in un'Italia che a sua volta vive un momento di grazia».

 

Un'Italia che per lei, immagino, sarebbe ancora più lanciata se al Quirinale salisse Silvio Berlusconi

«Mio padre non ha mai avanzato la sua candidatura, e quindi stiamo ai dati di fatto. Poi, se chiedete a una figlia, cosa pensate che risponda?».

 

La voce di Marina Berlusconi al telefono dalla Mondadori è ferma. La marcia del governo Draghi la convince e parla di un Paese che «oggi piace e si piace di più». Ma ci tiene a sottolineare che il suo punto di vista è innanzitutto quello di presidente della casa editrice e Fininvest.

 

marina berlusconi

«Nel 2021 per la Mondadori ci attendiamo una marginalità sensibilmente migliore anche sul 2019 - dice - e, al netto delle acquisizioni, niente debito, anzi, liquidità in cassa. Gli ottimi numeri dei primi nove mesi sono stati appena pubblicati, così come quelli di Mediaset, che in Italia e in Spagna è molto cresciuta per ricavi e utili, prevede un anno record ed è riuscita ad avviare il progetto paneuropeo».

 

Torna sull'«anno indimenticabile del libro», che nella primavera del 2000 era di fatto a vendite zero, poi ha imboccato una ripresa stupefacente e chiuderà un 2021 in fortissimo aumento. Un risultato che «premia la strategia Mondadori, sempre più concentrata sul core business. Le aziende stanno investendo e noi anche quest' anno sul libro abbiamo investito parecchio, a partire dall'acquisizione di De Agostini Scuola che l'Antitrust ha appena approvato».

silvio e marina berlusconi

 

Ma Marina Berlusconi va oltre. «Sì, credo che questa nuova primavera del libro rappresenti qualcosa di importante un po' per tutti. Certo, i numeri vanno pesati, alcune analisi risultano contraddittorie. Però in ogni caso un Paese che legge di più è un Paese che ha più futuro».

 

Ma n questa ripresa del libro anche il governo avrà avuto la sua parte o no?

«Gli va dato atto di una saggia politica di incentivi, ma ha contato molto la spinta di editori e librai. L'abitudine alla lettura acquisita nei lock down almeno per ora non si è persa. E poi non è solo questione di dati, ma anche di clima»

DRAGHI BERLUSCONI

 

Clima?

«Mi hanno colpito le code al Salone di Torino, il fatto che il libro sia protagonista anche sui social Ma i motivi di ottimismo, se mi guardo attorno, non riguardano certo solo la lettura

 

Sta sostenendo che la tragedia del Covid alla fine ci sta almeno cambiando in meglio?

«Dico solo che l'Italia di oggi mi pare diversa. È come se stessimo provando a mostrare quello di cui siamo capaci e quello che potremmo essere: sembriamo un Paese più responsabile, più maturo. In concreto, erano almeno 60 anni che il nostro Pil non cresceva oltre il 6 per cento, anche se il tema inflazione ora non va sottovalutato. Siamo tra i primissimi al mondo per le vaccinazioni anti-Covid, e spero affronteremo con lo stesso spirito la nuova ondata in arrivo. Ma ci metta anche lo sport, che da sempre rafforza senso d'appartenenza e ottimismo: quest' anno abbiamo vinto tantissimo".

 

draghi berlusconi

E' innegabile che però l'inquilino di Palazzo Chigi sia molto diverso da quelli a cui eravamo abituati.

«Non sottovaluto certo l'effetto Draghi. Ha restituito il giusto peso a valori come serietà, autorevolezza, europeismo. Con lui ci siamo liberati di molti apprendisti stregoni e siamo tornati all'etica della competenza. Draghi ha avuto un ruolo fondamentale nella creazione del clima nuovo che mi pare di avvertire, e che va al di là del suo stesso lavoro. Guardi per esempio la giustizia » .

LUCA PALAMARA - ALESSANDRO SALLUSTI - PATRIZIA GROPPELLI A FORTE DEI MARMI

 

Sentire da lei che ci siano dei miglioramenti persino sulla giustizia è singolare, non era la sua bestia nera?

«Mi lasci dire. Nessuno si aspettava che una denuncia della lottizzazione giudiziaria come Il Sistema di Palamara e Sallusti vendesse più di 200 mila copie. Credo che il successo di quel libro, così come la valanga di firme per i referendum sulla giustizia o lo spazio che i media dedicano alle sconcertanti faide tra toghe, possano indicare che gli italiani cominciano a prendere coscienza di quanto la giustizia incida sulla loro vita».

 

marina berlusconi

Veramente gli italiani una consapevolezza ce l'avevano già in termini di lentezze, invasioni di campo

«Sì, però iniziano a comprendere anche come un gruppo di toghe ristretto, ma onnipotente, abbia condizionato questi ultimi trent' anni. Aumentano le riflessioni critiche, e autocritiche, su vicende fino a ieri tabù come Tangentopoli. Anche se per tornare ad essere un Paese normale di strada ce n'è ancora tantissima, lo stiamo vedendo».

 

libro di sallusti e palamara

Ma se suo padre è stato appena assolto in uno dei vari rami del processo Ruby ter... Almeno di questo sarà contenta.

«E ci mancherebbe! Quello è un processo che sfugge davvero ad ogni logica La realtà è che mio padre non solo andrebbe assolto, ma meriterebbe un risarcimento morale pressoché incalcolabile per le ingiustizie subite. E invece certi pubblici ministeri e certe testate continuano imperterriti a concepirsi come "giustizieri", votati all'annientamento, per furore ideologico o semplicemente per calcolo, del "nemico". Che si chiama Silvio Berlusconi».

 

Ma il Centro destra oggi è pronto a candidarlo anche al Quirinale...

«Io so soltanto che è bastata l'ipotesi, l'ipotesi, di una sua candidatura perché, come il riflesso condizionato del cane di Pavlov, le truppe giustizialiste ricominciassero a spargere gas tossici».

 

Non aveva appena finito di parlare di "clima nuovo" nel Paese e sulla giustizia?

marina berlusconi

«Sì, mi pare comunque che un numero crescente di italiani si renda conto di come queste presunte inchieste siano nate solo per schizzare fango. Posso fare un paragone magari azzardato?»

 

E cioè?

«Mi vien da dire che, mentre in altri Paesi l'ottusa chiusura ideologica della cancel culture abbatte le statue di Cristoforo Colombo e autori grandissimi vengono censurati - perché censura è la parola giusta - in base a giudizi moralistici del tutto estranei alla loro arte, noi italiani forse, e sottolineo dieci volte forse, proviamo a superare vecchi preconcetti e a valutare con spirito più aperto».

 

matteo salvini e giorgia meloni incontrano silvio berlusconi nella sua villa a roma 8

Abbattere le statue e censurare è un conto, ma che il razzismo esista è un altro.

«Certo, ma quel che succede nei Paesi anglosassoni, a cominciare dagli Stati Uniti, mette paura. Si combatte il razzismo con un'altra forma di razzismo, si pretende di sfigurare la storia perché troppo «bianca». È così diversa la cancel culture dall'integralismo dei talebani che hanno distrutto le statue dei Buddha, patrimonio dell'umanità? Ecco, mi pare che in Italia le voci contro questa cancrena del pensiero contemporaneo siano sempre più numerose. Direi che sembriamo più refrattari al contagio» .

 

marina e silvio berlusconi

Un resta pur sempre un momento. C'è anche chi come i no vax, no green pass oggi manifesterà in questa Italia dei "no".

«Infatti non m' illudo... Della Repubblica dei pm ho appena detto. E le manifestazioni dei no vax le seguo anche io. Vedo anche io la pochezza di certa politica che pretende di evitarsi ogni confronto sbattendo in faccia all'avversario l'accusa di "fascista". Impressiona anche me la potenza di certe lobby che frenano ad esempio anche i più timidi tentativi per arginare lo strapotere dei colossi del web, sempre più incombenti sulle nostre economie e sulle nostre vite»

 

matteo salvini silvio berlusconi

Che fine ha fatto il suo ottimismo?

«Guardi, magari non ci riusciremo, ma io penso che questo momento positivo si debba comunque provare ad afferrarlo. Da mio padre ho imparato che l'ottimismo può rendere possibile perfino l'impossibile, non solo per un imprenditore. Che altro è l'acquisizione di Dea Scuola, il maggior investimento della Mondadori da 15 anni, se non un atto di fiducia in un Paese fiaccato dalla pandemia? Certo, noi italiani siamo più inclini a compiacerci dei nostri difetti, ma siamo anche capaci di reagire ai momenti peggiori. E oggi penso che il modo migliore di fare qualcosa per il nostro Paese sia quello di provare, almeno provare , a crederci. Nonostante tutto».

Ultimi Dagoreport

moravia mussolini

‘’CARO DUCE TI SCRIVO...’’, FIRMATO ALBERTO MORAVIA - “AMMIRO L'OPERA DEL REGIME IN TUTTI I VARI CAMPI IN CUI SI È ESPLICATA E IN PARTICOLARE IN QUELLO DELLA CULTURA. DEBBO SOGGIUNGERE CHE LA PERSONALITÀ INTELLETTUALE E MORALE DELLA ECCELLENZA VOSTRA, MI HA SEMPRE SINGOLARMENTE COLPITO PER IL FATTO DI AVERE NEL GIRO DI POCHI ANNI SAPUTO TRASFORMARE E IMPRONTARE DI SÉ LA VITA DEL POPOLO ITALIANO” (1938) - LE 998 PAGINE DEI “TACCUINI” DI LEONETTA CECCHI PIERACCINI SONO UNA PREZIOSISSIMA MEMORIA, PRIVA DI MORALISMO E DI SENTIMENTALISMO, PER FICCARE IL NASO NEL COSTUME DELL’ITALIA LETTERARIA E ARTISTICA FINITA SOTTO IL TALLONE DELLA DITTATURA FASCISTA - DAL DIARIO DI LEONETTA PIERACCINI, SPICCANO LA VITA E LE OPERE E LA SERVILE E UMILIANTE LETTERA A MUSSOLINI DEL “SEMI-EBREO” ALBERTO PINCHERLE, IN ARTE MORAVIA – ALTRA NOTA: “SIMPATIA DI MORAVIA PER HITLER. EGLI DICE CHE DEGLI UOMINI POLITICI DEL MOMENTO È QUELLO CHE PIÙ GLI PIACE PERCHÉ GLI PARE NON SIA MOSSO DA AMBIZIONE PERSONALE PER QUELLO CHE FA...”

leonardo maria del vecchio - gabriele benedetto - andrea riffeser monti - marco talarico - luigi giacomo mascellaro

DAGOREPORT - ELKANN NON FA IN TEMPO A USCIRE DALLA SCENA CHE, ZAC!, ENTRA DEL VECCHIO JR: DAVVERO, NON SI PUÒ MAI STARE TRANQUILLI IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE - GIÀ L’ACQUISIZIONE DEL 30% DE ‘’IL GIORNALE’’ DA PARTE DEL VIVACISSIMO LEONARDINO DEL VECCHIO, ANTICIPATA IERI DA DAGOSPIA, HA SUSCITATO “OH” DI SORPRESA. BUM! BUM! STAMATTINA SONO SALTATI I BULBI OCULARI DELLA FINANZA E DELLA POLITICA ALL’ANNUNCIO DELL'EREDE DELL VECCHIO DI VOLER ACQUISIRE IL TERZO POLO ITALIANO DELL’INFORMAZIONE, IN MANO ALLA FAMIGLIA RIFFESER MONTI: “LA NAZIONE” (FIRENZE), “IL RESTO DEL CARLINO” (BOLOGNA) E “IL GIORNO” (MILANO) - IN POCHI ANNI DI ATTIVITÀ, LMDV DI DEL VECCHIO HA INVESTITO OLTRE 250 MILIONI IN PIÙ DI 40 OPERAZIONI, SOSTENUTE DA UN FINANZIAMENTO DI 350 MILIONI DA INDOSUEZ (GRUPPO CRÉDIT AGRICOLE) - LA LINEA POLITICA CHE FRULLA NELLA TESTA TRICOLOGICAMENTE FOLTA DELL'INDIAVOLATO LMDV, A QUANTO PARE, NON ESISTE - DEL RESTO, TRA I NUOVI IMPRENDITORI SI ASSISTE A UN RITORNO AD ALTO POTENZIALE ALLO "SPIRITO ANIMALE DEL CAPITALISMO", DOVE IL BUSINESS, ANCHE IL PIU' IRRAZIONALE, OCCUPA IL PRIMO POSTO E LA POLITICA E' SOLO UN DINOSAURO DI BUROCRAZIA…

roberto occhiuto corrente sandokan antonio tajani pier silvio e marina berlusconi 2025occhiuto roscioli

CAFONAL! FORZA ITALIA ''IN LIBERTÀ'' - DALLA CALABRIA, PASSANDO PER ARCORE, ARRIVA LO SFRATTO DEFINITIVO A TAJANI DA ROBERTO OCCHIUTO: “SONO PRONTO A GUIDARE IL PARTITO FONDATO DA SILVIO BERLUSCONI’’ - PARLA IL GOVERNATORE DELLA CALABRIA E, A PARTE L'ACCENTO CALABRO-LESO, SEMBRA DI SENTIRE MARINA & PIER SILVIO: “BASTA GALLEGGIARE INTORNO ALL'8%. MELONI NON È SUFFICIENTE AL CENTRODESTRA. BISOGNA RAFFORZARE L'ALA LIBERALE DELLA COALIZIONE" - A FAR TRABOCCARE LA PAZIENZA DELLA FAMIGLIA BERLUSCONI È STATA LA PROSPETTIVA DI UN CONGRESSO NAZIONALE CHE AVREBBE DATO A TAJANI, GASPARRI E BARELLI IL POTERE DI COMPORRE LE LISTE PER LE POLITICHE NEL 2027. A SPAZZARE VIA LE VELLEITÀ DEI TAJANEI, È ARRIVATA DA MILANO LA MINACCIA DI TOGLIERE DAL SIMBOLO DEL PARTITO IL NOME "BERLUSCONI", CHE VALE OLTRE LA METÀ DELL'8% DI FORZA ITALIA - DA LOTITO A RONZULLI, DALL’EX MELONIANO MANLIO MESSINA A NICOLA PORRO: NELLA NUTRITA TRUPPA CHE SI È PRESENTATA AL CONVEGNO DI OCCHIUTO, SPICCAVA FABIO ROSCIOLI, TESORIERE DI FORZA ITALIA ED EMISSARIO (E LEGALE PERSONALE) DI MARINA E PIER SILVIO...

amadeus programmi sul nove like a star chissa chi e la corrida tha cage sukuzi music party

DAGOREPORT: AMADEUS TORNA IN RAI - IL RITORNO A VIALE MAZZINI POTREBBE MATERIALIZZARSI GRAZIE ALLO ZAMPONE DI FIORELLO, CHE NON VEDE L'ORA DI RITROVARE LA SUA "SPALLA" - CON "AMA" AL SUO FIANCO, L'EX ANIMATORE DEI VILLAGGI TURISTICI POTREBBE RINGALLUZZIRSI AL PUNTO DA AFFIANCARLO AL FESTIVALONE DI SANREMO 2027 - L'USCITA DI AMADEUS NON SAREBBE OSTACOLATA DA "NOVE" DI DISCOVERY, ANZI: I DIRIGENTI DELL’EMITTENTE AMERICANA NON VEDONO L’ORA DI RECEDERE DALL’ONEROSISSIMO CONTRATTO QUADRIENNALE CON L’EX DISC JOCKEY - SECONDO GLI “ADDETTI AI LIVORI”, LA CATENA DI FLOP INANELLATA DA "AMA" SUL "NOVE" HA PESATO SUL BILANCIO DI DISCOVERY: PER PUBBLICITÀ INCASSATA E RIMBORSATA PER MANCATO RAGGIUNGIMENTO DELLO SHARE STABILITO NEI CONTRATTI, SI PARLA DI UNA SOMMETTA INTORNO AI 15 MILIONI - A DIFFERENZA DI CROZZA E FAZIO, PERSONAGGI-FORMAT, AMADEUS SENZA UN PROGRAMMA FORTE E LA GIUSTA CORNICE DI UNA EMITTENTE GENERALISTA PRIMARIA COME RAI1, È DESTINATO A SCOMPARIRE NEL MUCCHIO…

giorgia e arianna meloni come le gemelle di shining - fotomontaggio del fatto quotidiano

DAGOREPORT – VI RICORDATE QUANDO GIORGIA MELONI DEFINIVA LA SORELLA ARIANNA UNA “PRIVATA CITTADINA SENZA INCARICHI”? DIMENTICATELO: È IN CORSO UN TENTATIVO DI TRASFORMARE LA PRIMOGENITA DI ANNA PARATORE IN UNA POLITICA NAVIGATA. ECCO COME NASCE L’IMBARAZZANTE NTERVISTA RILASCIATA OGGI DALL'EX MOGLIE DI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA AL “CORRIERE DELLA SERA”, IN CUI ARIANNA RICORDA QUANDO “GUIDAVA IL CAMION NEI VICOLI DI ROMA” PER IL PARTITO, E RIVENDICA: “DA 30 ANNI SIAMO IN POLITICA” – LA FIAMMA MAGICA VUOLE TOGLIERLE L’ETICHETTA DI “SORELLA D’ITALIA”. IL GUAIO È CHE ‘GNA FA: L’UNICO PREGIO CHE ANCHE I COLLEGHI DI PARTITO LE RICONOSCONO È… LA SOMIGLIANZA ALLA SORELLA

del vecchio la stampa angelucci elkann

DAGOREPORT - NON SI STA MAI TRANQUILLI: AL RISIKO FINANZIARIO (MPS-MEDIOBANCA) FINITO TRA LE CARTE DELLA PROCURA DI MILANO, ORA SI AGGIUNGE IL RISIKO EDITORIALE: LA VENDITA DI ‘’’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ AL GRECO KYRIAKOU DIVENTA, GIORNO DOPO GIORNO, UN BORDELLO DI VOCI E RUMORS - C’È CHI ASSICURA CHE LO SBARCO DEL GRECO NON VADA ASSOLUTAMENTE A GENIO AL BOSS DELL’IMPERO MEDIASET, PIER SILVIO BERLUSCONI – CHI SPIFFERA DI UN PRESUNTO INTERESSAMENTO DELLA FAMIGLIA ANGELUCCI, EDITORE DE “IL GIORNALE” E DI “LIBERO”, ALL’ACQUISIZIONE DEL QUOTIDIANO “LA STAMPA”, CHE ELKANN HA MESSO IN VENDITA PER LA SOMMETTA DI 65 MILIONI DI EURO, CHE NON RIENTREREBBE NEL PERIMETRO DEL GRECO CON L’ANTENNA. MA PER IL BOSS DELLA SANITÀ CARO AL GOVERNO L’UNICO MODO DI COMPRARI ''LA STAMPA'' È ALL’EDICOLA: ELKANN NON GLIELO VENDERÀ MAI - A PROPOSITO DI EDITORIA COME ULTIMA UMANA VOLUTTÀ, SI VOCIFERA CHE LEONARDINO DEL VECCHIO VOGLIA COMPRARSI NIENTEMENO CHE “IL FATTO QUOTIDIANO” (DAVVERO URGE LA RIAPERTURA DEI MANICOMI…)