ex ilva taranto giancarlo giorgetti

“MISE” EN SCENE – GIANCARLO GIORGETTI AVRÀ IL SUO BEL DA FARE CON LE 99 CRISI INDUSTRIALI GIÀ APERTE (E QUELLE CHE SI APRIRANNO NEI PROSSIMI MESI): OGGI IL PRIMO VERTICE SULL’EX ILVA. A TARANTO SI RISCHIA LO SPEGNIMENTO DEI FORNI AD APRILE DOPO LA SENTENZA DEL TAR – PER ALITALIA TORNANO IN PISTA I TEDESCHI DI LUFTHANSA…

Lu.Mo. per “La Stampa”

 

giancarlo giorgetti 2

Il governo «proteggerà tutti i lavoratori» ma le imprese «dovranno cambiare, anche radicalmente». E la scelta di quali attività accompagnare nel futuro è il difficile compito che spetterà alla politica economica. Il premier Mario Draghi l' ha detto chiedendo la fiducia al Parlamento e ha tratteggiato la strategia che seguirà nei prossimi mesi: internazionalizzazione e accesso al capitale per le pmi.

 

Investimenti, credito d' imposta al Sud e potenziamento di Industria 4.0 per favorire la transizione tecnologica e la sostenibilità ambientale. Sono le linee guida che il governo seguirà per aggredire le 99 crisi industriali sul tavolo del Mise. Il polo dell' acciaio, da Taranto a Piombino, continua a soffrire e tra i nodi da sciogliere c' è ancora Alitalia che potrebbe essere salvata da un' operazione con Lufthansa.

 

Alitalia

ILVA DI TARANTO

È uno dei dossier più delicati sul tavolo di Palazzo Chigi da dodici anni. Fu il governo Berlusconi del 2008 a occuparsi per primo della compagnia di bandiera sbarrando la strada a Air France.

 

Giuseppe Leogrande

Oggi, dopo sette governi, siamo arrivati a una nuova società, Italia Trasporto Aereo, che doveva decollare ad aprile ma è ferma. Il commissario di Alitalia, Giuseppe Leogrande, ha chiesto altri 150 milioni di euro e ha annunciato di non poter pagare gli stipendi di febbraio se non arriveranno i ristori anti covid, sui quali dovrà pronunciarsi Bruxelles. Per uscire da questo vicolo cieco è tornata in campo l' ipotesi di una fusione con Lufthansa. Un' operazione complicata che fonti vicine al dossier non smentiscono ma che è tutta da costruire.

 

alitalia

ArcelorMittal

A Taranto continua l' emergenza ambientale e occupazionale. La sentenza del Tar di Lecce ha disposto lo spegnimento degli impianti entro il 14 aprile per un pericolo sanitario «permanente ed immanente».

 

Una situazione che secondo le organizzazioni sindacali potrebbe sfociare in tensioni sociali perché i posti di lavoro coinvolti sono 20 mila. Lo Stato è chiamato a intervenire direttamente nella vicenda visto che il 10 dicembre scorso è entrato nella gestione delle acciaierie rilevando, attraverso Invitalia, il 50% di ArcelorMittal con un aumento di capitale da 400 milioni di euro.

 

GIANCARLO GIORGETTI

Il governo precedente aveva in mente un progetto ambizioso da realizzare con il Recovery plan: mettere in campo un piano di investimenti e un processo di decarbonizzazione dello stabilimento. Ma i tempi sono stretti perché l' interruzione della produzione dell' acciaio potrebbe mettere in difficoltà le filiere della manifattura.

 

incendio all'ilva di taranto 5

Jindal

È in alto mare il rilancio dell' acciaieria di Piombino. Manca il piano industriale per la costruzione di un forno elettrico nello stabilimento ex Lucchini e la crisi del governo Conte non ha fatto che peggiorare le cose. Il futuro della fabbrica toscana e dei suoi 1.500 lavoratori in cassa integrazione resta incerto. Per rilanciare il sito servirebbero almeno 200 milioni.

 

Jabil

acciaieria piombino

L' intesa dell' estate scorsa firmata dall' ex ministra Nunzia Catalfo prevedeva il ricollocamento di 190 persone in altre realtà, ma solo una sessantina hanno trovato un posto. Ci sono quindi 130 operai che a Marcianise rischiano il posto. Con il calo della produzione anche gli altri 350 dipendenti, ancora impiegati nel complesso che opera nel settore dei componenti elettrici, temono contraccolpi.

 

Sider Alloys

È la società svizzera che ha rilevato l' Alcoa mettendo in campo un progetto da 150 milioni di euro per rilevare gli impianti nel polo dell' alluminio di Portovesme, nella Sardegna occidentale. Qui ci sono 500 persone che da dicembre sono senza reddito perché sono scaduti gli ammortizzatori sociali avviati nove anni fa.

 

Ex Embraco

incendio all'ilva di taranto

Sono confermati i licenziamenti per 400 operai dello stabilimento di Riva di Chieri, specializzato in frigoriferi. Non ci sono concrete prospettive di salvaguardia perché la newco con la Acc di Belluno è ferma al palo.

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