berlusconi reddito di cittadinanza

“UNA PAGHETTA OFFENSIVA” – BERLUSCONI DEMOLISCE IL REDDITO DI CITTADINANZA, FIORE ALL’OCCHIELLO DEI GRILLINI, FERMO A QUOTA 493 EURO: GLI IMPORTI EROGATI SU BASE MENSILE SONO MOLTO DISTANTI DA QUELLI PROMESSI DAI PENTASTELLATI (780 EURO) - HANNO RINUNCIATO GIÀ IN CINQUEMILA PERCHE'...

silvia berlusconi 1

(ANSA) "Sappiamo che purtroppo negli ultimi tempi sono stati trecentomila i giovani che hanno lasciato l'Italia per cercare un lavoro adatto alle loro aspirazioni, che in Italia non trovavano. Dobbiamo sapere che esistono oggi in Italia due milioni di ragazze e ragazzi che non studiano e non lavorano.

 

Questo governo, invece di credere nel loro futuro e di offrire prospettive concrete, propone come unica soluzione il reddito di cittadinanza", una "paghetta offensiva di 493 euro in media". Lo afferma Silvio Berlusconi in un video postato sui suoi profili social. "Quindi - prosegue - bisogna trovare delle soluzioni diverse.

 

    Noi abbiamo approfondito il problema" e "proponiamo la detassazione, cioè una fiscalità di vantaggio, per le aziende che investono e assumono giovani e, in relazione ai giovani assunti, una detassazione e una decontribuzione dei contratti di lavoro: tre anni per il praticantato e i successivi tre anni per i contratti di primo impiego".

   

 

 

 

IL REDDITO FERMO A QUOTA 493 EURO

Francesco Bisozzi per “il Messaggero”

 

reddito di cittadinanza

Per il reddito di cittadinanza, a ormai quasi una anno dal varo della misura, è tempo di bilanci. Gli ultimi numeri diramati dall' Inps però non sorridono al bonus: se da un lato il sussidio ha imbarcato un milione di famiglie, per un totale di 2,4 milioni di persone coinvolte, che non sono poche ma che sono comunque di meno rispetto alle previsioni iniziali sulla platea dei beneficiari, visto che l' Ufficio parlamentare di bilancio aveva stimato un bacino di 1.177.000 di famiglie mentre l' Istat addirittura di 1,3 milioni di nuclei, dall' altro gli importi erogati su base mensile sono molto distanti da quelli promessi dai grillini, pari in media a 493,42 euro anziché a 780.

 

LE CIFRE

reddito di cittadinanza

I nuclei percettori si concentrano al Sud e nelle isole, con la Campania in testa, dove raggiungono il 61% del totale. Poi le regioni del Nord, dove abita il 24% delle famiglie toccate dal sostegno, e infine quelle del Centro, a quota 15%. La fase 2, quella dell' accompagnamento all' inserimento lavorativo dei circa 800 mila beneficiari, intanto non decolla.

 

Ed è partita in ritardo anche la fase 3, quella dei patti per l'inclusione sociale, che obbliga i sussidiati che non sono in condizione di cercarsi un impiego remunerato con l' aiuto dei navigator di lavorare gratis per i Comuni. Altro cancro, i furbetti del reddito di cittadinanza: alla fine dello scorso anno la Guardia di finanza ha avviato controlli su 600 mila percettori. Finora hanno perso il diritto al beneficio in 56 mila.

 

La maggior parte degli esclusi è stata tagliata fuori a seguito di una variazione della situazione reddituale. In circa 5 mila hanno chiesto invece di poter rinunciare al bonus, perché delusi dai bassi importi erogati: 210 mila famiglie ricevono meno di 200 euro al mese. A inizio gennaio il numero dei nuclei che avevano presentato domanda per il reddito ammontava a 1,6 milioni.

di maio reddito di cittadinanza

 

Circa 1,1 milione (il 67%) sono state accolte, 88 mila risultano ancora in lavorazione e 457 mila sono state respinte. A fronte delle 56 mila famiglie che strada facendo hanno perso il diritto al bonus per motivi vari, oggi si contano 916 mila nuclei percettori del rdc, con 2,4 milioni di persone coinvolte, e 126 mila famiglie (per un totale di 143 mila persone coinvolte) che ricevono invece la pensione di cittadinanza.

 

La Campania, con il 19% delle prestazioni erogate, risulta essere la regione che ospita il maggior numero dei beneficiari, seguita dalla Sicilia (17%), dal Lazio e dalla Puglia, a quota 9%. Nella sola Capitale sono in tutto 66.956 le famiglie che arrivano a fine mese grazie al reddito, a Palermo e Catania più di 100 mila, oltre 127 mila a Napoli.

 

Capitolo stranieri: nel 90% dei casi la prestazione viene erogata a cittadini italiani, mentre nel 6% a extra-comunitari in possesso di un permesso di soggiorno e nel 3% dei casi a cittadini europei. Per quanto riguarda le somme versate sulle card, nel primo mese di erogazione del bonus sono state pagate 570 mila prestazioni per un importo medio di 498 euro, mentre nei mesi successivi tale cifra è diminuita progressivamente. Risultato, oggi 210 mila famiglie possono contare su meno di 200 euro al mese, 178 mila incassano dai 200 ai 400 euro, altre 307 mila prendono tra 400 e 600 euro, mentre sono circa 350 mila i nuclei con un plafond di spesa mensile compreso tra 600 e 1.200 euro.

 

di maio reddito di cittadinanza

 

 

 

 

 

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni regionali de luca zaia salvini conte stefani decaro fico

DAGOREPORT: COME SI CAMBIA IN 5 ANNI - PER CAPIRE COME SIA ANDATA DAVVERO, OCCORRE ANALIZZARE I VOTI ASSOLUTI RIMEDIATI DAI PRINCIPALI PARTITI, RISPETTO ALLE REGIONALI DEL 2022 - LA LEGA HA BRUCIATO IL 52% DEI VOTI IN VENETO. NEL 2020 LISTA ZAIA E CARROCCIO AVEVANO OTTENUTO 1,2 MILIONI DI PREFERENZE, QUESTA VOLTA SOLO 607MILA. CONSIDERANDO LE TRE LE REGIONI AL VOTO, SALVINI HA PERSO 732MILA VOTI, IL 47% - TONFO ANCHE PER I 5STELLE: NEL TOTALE DELLE TRE REGIONI HANNO VISTO SFUMARE IL 34% DELLE PREFERENZE OTTENUTE 5 ANNI FA – IL PD TIENE (+8%), FORZA ITALIA IN FORTE CRESCITA (+28,3%), FDI FA BOOM (MA LA TENDENZA IN ASCESA SI È STOPPATA) – I DATI PUBBLICATI DA LUIGI MARATTIN....

luca zaia matteo salvini alberto stefani

DAGOREPORT – DOPO LA VITTORIA DEL CENTRODESTRA IN VENETO, SALVINI NON CITA QUASI MAI LUCA ZAIA NEL SUO DISCORSO - IL “DOGE” SFERZA VANNACCI (“IL GENERALE? IO HO FATTO L'OBIETTORE DI COSCIENZA”) E PROMETTE VENDETTA: “DA OGGI SONO RICANDIDABILE” – I RAS LEGHISTI IN LOMBARDIA S’AGITANO PER L’ACCORDO CON FRATELLI D’ITALIA PER CANDIDARE UN MELONIANO AL PIRELLONE NEL 2028 - RICICCIA CON PREPOTENZA LA “SCISSIONE” SUL MODELLO TEDESCO CDU-CSU: UN PARTITO “DEL TERRITORIO”, PRAGMATICO E MODERATO, E UNO NAZIONALE, ESTREMISTA E VANNACCIZZATO…

luca zaia roberto vannacci matteo salvini

NON HA VINTO SALVINI, HA STRAVINTO ZAIA – IL 36,38% DELLA LEGA IN VENETO È STATO TRAINATO DA OLTRE 200 MILA PREFERENZE PER IL “DOGE”. MA IL CARROCCIO DA SOLO NON AVREBBE COMUNQUE VINTO, COME INVECE CINQUE ANNI FA: ALLE PRECEDENTI REGIONALI LA LISTA ZAIA PRESE DA SOLA IL 44,57% E IL CARROCCIO IL 16,9% - SE SALVINI PIANGE, MELONI NON RIDE: NON È RIUSCITA A PRENDERE PIÙ VOTI DELLA LEGA IN VENETO E IN CAMPANIA È TALLONATA DA FORZA ITALIA (11,93-10,72%). PER SALVINI E TAJANI SARÀ DIFFICILE CONTRASTARE LA RIFORMA ELETTORALE - PER I RIFORMISTI DEL PD SARÀ DURA DARE UN CALCIO A ELLY SCHLEIN, AZZERATE LE AMBIZIONI DI GIUSEPPE CONTE COME CANDIDATO PREMIER - "LA STAMPA": "IL VOTO È LA RIVINCITA DELLA ‘LEGA NORD’ SU QUELLA SOVRANISTA E VANNACCIANA: LA SFIDA IDEOLOGICA DA DESTRA A MELONI NON FUNZIONA. IL PARTITO DEL NORD COSTRINGERÀ SALVINI AD ESSERE MENO ARRENDEVOLE SUI TAVOLI DELLE CANDIDATURE. SUL RESTO È LECITO AVERE DUBBI…”

xi jinping vladimir putin donald trump

DAGOREPORT – L'INSOSTENIBILE PIANO DI PACE DI TRUMP, CHE EQUIVALE A UNA UMILIANTE RESA DELL'UCRAINA, HA L'OBIETTIVO DI  STRAPPARE LA RUSSIA DALL’ABBRACCIO ALLA CINA, NEMICO NUMERO UNO DEGLI USA - CIÒ CHE IL TYCOON NON RIESCE A CAPIRE È CHE PUTIN LO STA PRENDENDO PER IL CULO: "MAD VLAD" NON PUÒ NÉ VUOLE SFANCULARE XI JINPING - L’ALLEANZA MOSCA-PECHINO, INSIEME AI PAESI DEL BRICS E ALL'IRAN, È ANCHE “IDEOLOGICA”: COSTRUIRE UN NUOVO ORDINE MONDIALE ANTI-OCCIDENTE – IL CAMALEONTISMO MELONI SI INCRINA OGNI GIORNO DI PIÙ: MENTRE IL VICE-PREMIER SALVINI ACCUSA GLI UCRAINI DI ANDARE “A MIGNOTTE” COI NOSTRI SOLDI, LA MELONI, DAL PIENO SOSTEGNO A KIEV, ORA NEGA CHE IL PIANO DI TRUMP ACCOLGA PRATICAMENTE SOLO LE RICHIESTE RUSSE ("IL TEMA NON È LAVORARE SULLA CONTROPROPOSTA EUROPEA, HA SENSO LAVORARE SU QUELLA AMERICANA: CI SONO MOLTI PUNTI CHE RITENGO CONDIVISIBILI...")

donald trump volodymyr zelensky vladimir putin servizi segreti gru fsb cia

DAGOREPORT - L’OSCENO PIANO DI PACE SCODELLATO DA TRUMP, CHE EQUIVALE A UNA CAPITOLAZIONE DELL’UCRAINA, ANDAVA CUCINATO BENE PER FARLO INGOIARE A ZELENSKY - E, GUARDA LA COINCIDENZA!, ALLA VIGILIA DELL’ANNUNCIO DEL PIANO TRUMPIANO SONO ESPLOSI GLI SCANDALI DI CORRUZIONE A KIEV, CHE VEDONO SEDUTO SU UN CESSO D’ORO TIMUR MINDICH, L’EX SOCIO DI ZELENSKY CHE LO LANCIÒ COME COMICO - PER OTTENERE ZELENSKY DIMEZZATO BASTAVA POCO: È STATO SUFFICIENTE APRIRE UN CASSETTO E DARE ALLA STAMPA IL GRAN LAVORIO DEI SERVIZI SEGRETI CHE “ATTENZIONANO” LE TRANSIZIONI DI DENARO CHE DA USA E EUROPA VENGONO DEPOSITATI AL GOVERNO DI KIEV PER FRONTEGGIARE LA GUERRA IN CORSO…