bergoglio ratzinger

LA “PAPATA” BOLLENTE - BERGOGLIO VA A TROVARE RATZINGER PER GLI AUGURI DI PASQUA MA L’INCONTRO SERVE A STEMPERARE LE TENSIONI DOPO LA PUBBLICAZIONE DEGLI “APPUNTI” DEL PAPA EMERITO SULLA PEDOFILIA NELLA CHIESA - LA TESI SECONDO CUI RATZINGER NON SIA IL VERO AUTORE DEL TESTO VIENE SMENTITA DAL CARDINALE HERRANZ: “E’ LUCIDISSIMO…”. E INFATTI ORA ESCE IL SUO NUOVO LIBRO...

Lorenzo Bertocchi per “la Verità”

 

BERGOGLIO RATZINGER

Ieri pomeriggio, papa Francesco è andato a trovare Benedetto XVI al monastero Mater Ecclesiae «per rivolgergli di auguri di Pasqua». È il «nonno saggio in casa», ha detto più volte Francesco. La visita assume un significato particolare, non solo perché oggi il Papa emerito, Benedetto XVI, compie 92 anni, ma perché sembra voler chiudere le polemiche apertesi con gli «appunti» di Ratzinger sugli abusi nella Chiesa, che molti zelanti difensori del Papa regnante avevano letto come attacchi. Tesi che evidentemente Bergoglio non sposa.

 

Benedetto XVI è oggi un uomo anziano con molti acciacchi, ma «è lucidissimo». Lo ha dichiarato anche il cardinale spagnolo, Julián Herranz, nel corso del bel servizio che il Tg 2 dossier ha dedicato proprio a Benedetto XVI sabato scorso. E lo testimonia alla Verità una fonte che ha incontrato Joseph Ratzinger in questi ultimi mesi: «Segue benissimo la vita della Chiesa e del mondo».

 

BERGOGLIO RATZINGER

I corvi che in questi giorni si aggirano sul monastero Mater Ecclesiae, dove vive il Papa emerito, lo sanno, ma l' articolo apparso su Klerusblatt li hanno fatti alzare in volo minacciosi. L' ex vicedirettore dell' Osservatore Romano, Gianfranco Svideroschi, ha scritto che le condizioni fisiche di Ratzinger, «salute non solo fisica», ha precisato con nonchalance, pongono il dubbio che sia stato veramente lui a scrivere quelle 18 pagine di «appunti».

 

Le considerazioni del Papa emerito, fondate sulla concomitante azione del clima culturale del Sessantotto e del «collasso» della teologia morale cattolica, non può averle scritte un Benedetto XVI che si trova «nelle ore della dura vecchiaia e della severa malattia»; così sostiene il direttore del sito paravaticano Il Sismografo, Louis Badilla.

 

bergoglio ratzinger

Ma del Papa emerito, che non sarebbe in grado di mettere insieme le sue 18 pagine, esce proprio oggi un libro, Ebrei e cristiani. In dialogo con il rabbino Arie Folger (San Paolo), curato da Elio Guerriero, teologo e scrittore. Nel testo il rabbino e Ratzinger dissertano su un tema complesso e importante come quello del dialogo tra ebraismo e cristianesimo, anche con uno scambio epistolare e grazie a un «colloquio intenso», avvenuto al Mater Ecclesiae lo scorso 16 gennaio, come testimonia Folger nella prefazione del libro.

 

BERGOGLIO RATZINGER

Benedetto XVI quindi è capace di confrontarsi e scrivere di dialogo con l' ebraismo, ma per qualcuno è diventato improvvisamente incapace di ragionare su abusi e crisi della fede.

Gli «appunti» sarebbero «un' operazione» politico-mediatica, e la colpa è di chi è vicino a Ratzinger e lo utilizza per affari di bottega intra ed extra ecclesiali. Eppure la terapia al male degli abusi proposta da Ratzinger, sebbene con accenti diversi, sembra essere in linea con quella di Francesco.

 

Occorre rimettere Dio al suo posto, pena la perdita di un'autentica libertà. Ma improvvisamente, la questione del Papa emerito è divenuta un problema da affrontare con urgenza, come ha ricordato lo storico del cristianesimo Massimo Faggioli. L' emerito, ha scritto, deve restare «invisibile». «Vogliono zittirlo», ha risposto il cardinale Gerhard Müller in un' intervista alla Nuova Bussola quotidiana.

 

«Abbiamo lo scandalo di un ateo come Eugenio Scalfari che può impunemente affermare le sue interpretazioni di ciò che il Papa gli dice negli incontri privati, che viene trattato come autorevole interprete del Papa, e invece una figura come Ratzinger dovrebbe stare zitto? Ma dove siamo?». Lo stesso Müller, intervistato da Tgcom 24, ha ribadito come il testo sia completamente farina del sacco di Ratzinger.

 

BERGOGLIO RATZINGER

«È stato aiutato da una segretaria», ha spiegato il cardinale, «ma intellettualmente non ha bisogno di aiuti perché ha grande esperienza, si ricorda di tutti i responsabili della caduta della teologia morale che è una delle cause per cui avvengono questi abusi».

 

Forse è proprio questa memoria il vero motivo che ha fatto alzare in volo corvi e corvacci. Nelle sue riflessioni, Benedetto XVI individua nella caduta della teologia morale il punto dolente anche per la crisi degli abusi e della Chiesa. Sarà per questo che ieri dalla sua Germania gli è stato recapitato un gentile biglietto di auguri: una dichiarazione da parte del gruppo dei docenti tedeschi di teologia morale che ricordano all' ex capo della Dottrina della fede di essere «prigioniero dei suoi pregiudizi».

 

BERGOGLIO E RATZINGER A SAN PIETRO PER IL CONCISTORO

E scrivono che «il modo di presentare gli sviluppi del rinnovamento teologico-morale non attesta un adeguato tenore intellettuale». Insomma, Ratzinger sarebbe un po' corto di intelligenza. Per questi signori, Benedetto XVI, e, con lui, Giovanni Paolo II, sono sempre stati un problema, perché, come ha ricordato Ratzinger nei suoi «appunti», con l' enciclica Veritatis splendor, nel 1993, venne posto un rimedio alla tendenza per cui «non c' era più il bene, ma solo ciò che sul momento e a seconda delle circostanze è relativamente meglio».

 

È questa ancora oggi la questione cruciale. Fino a che punto si può articolare una libertà di coscienza senza un riferimento a quel «minimum morale inscindibilmente connesso con la decisione fondamentale di fede e che deve essere difeso, se non si vuole ridurre la fede a una teoria»? La risposta è già stata data, basta appunto leggere l' enciclica Veritatis splendor. Il problema è che molti teologi sedicenti cattolici vorrebbero passarla in breccia.

Ultimi Dagoreport

2025scala la russa

DAGOREPORT - LA DOMANDA CHE SERPEGGIAVA NEL FOYER DELLA SCALA, IERI SERA, ERA: “E ‘GNAZIO? DOVE STA LA RUSSA?”. COME MAI LA SECONDA CARICA DELLO STATO NON HA OCCUPATO LA POLTRONA DEL PALCO REALE, DOVE SI È SEMPRE DISTINTO NELLO STRAZIARE L’INNO DI MAMELI CON I SUOI SICULI ACUTI? IL PRESIDENTE DEL SENATO, TRA LA PRIMA DELLA SCALA SANTA E IL FESTIVAL DI SAN ATREJU, HA PREFERITO ATTOVAGLIARSI AL RISTORANTE “EL CAMINETO”, DIMORA DELLA SODALE SANTANCHÈ A CORTINA D’AMPEZZO...

john elkann mirja cartia dasiero theodore kyriakou

DAGOREPORT - DOMANI, FINALMENTE, GLI EMISSARI DI JOHN ELKANN SI DEGNERANNO DI INCONTRARE I CDR DI “REPUBBLICA” E “LA STAMPA” PER CHIARIRE LO STATO DELLA VENDITA DEL GRUPPO GEDI AL GRUPPO ANTENNA DI THEODORE KYRIAKOU. PER IL MAGNATE GRECO, I QUOTIDIANI SONO SOLO UN ANTIPASTO: IL SUO VERO OBIETTIVO SAREBBE ACQUISIRE UN'EMITTENTE TELEVISIVA - YAKI NON VEDE L'ORA DI LIQUIDARE IL GRUPPO EDITORIALE, PER FARE SEMPRE PIÙ AFFARI CON EXOR: LA CARTA RAPPRESENTA NEMMENO L'UN PER CENTO DELLA HOLDING, NON DÀ ALCUN GUADAGNO MA SOLO ROTTURE DI COJONI (E LA LINEA ANTI-TRUMP DEI DUE QUOTIDIANI È UNA ROGNA PER IL SEMPRE PIÙ AMERICANO JOHN) - KYRIAKOU HA SUBITO INIZIATO CON IL PIEDINO SBAGLIATO LA CAMPAGNA D’ITALIA: AVREBBE SCELTO COME ADVISOR NIENTEMENO CHE MIRJA CARTIA D’ASERO, EX AD DEL “SOLE 24 ORE” - RETTIFICA! CARTIA D'ASERO: "NON SONO ADVISOR DI ANTENNA O DI KYRIAKOU E NON MI OCCUPO DI EDITORIA DALL'USCITA DAL 'SOLE'"

francesca albanese carlotta vagnoli valeria fonte

DAGOREPORT - COS’HANNO IN COMUNE L’INDECENTE ASSALTO DEI PRO-PAL ALLA REDAZIONE DELLA “STAMPA” E IL "FEMMINISMO" BY CARLOTTA VAGNOLI E VALERIA FONTE? MOLTISSIMO: LA VIOLENZA, L’IDEOLOGIA TOSSICA, L’ACCONDISCENDENZA DI UNA CERTA STAMPA E DI QUEL MONDO EDITORIAL-GIORNALISTICO CHE HA TOLLERATO E SOSTENUTO, CON IMBARAZZANTE CONFORMISMO, QUALUNQUE NEFANDEZZA - E' UNA SVEGLIA PER CHI HA ALLISCIATO E POMPATO ACRITICAMENTE LA GALASSIA MOVIMENTISTA, CONVINTO CHE FOSSE LA PARTE GIUSTA DELLA STORIA - NON ERA NECESSARIO ARRIVARE ALL’IRRUZIONE DEI PRO-PAL E ALL’INCHIESTA DELLA PROCURA DI MONZA SU VAGNOLI-FONTE, PER CAPIRE QUANTA VIOLENZA SI NASCONDESSE DIETRO CERTI “ATTIVISTI” E I LORO METODI...

caltagirone milleri donnet nagel lovaglio giorgetti generali

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DEI “FURBETTI DEL CONCERTINO”? IL PRIMARIO OBIETTIVO DI ESPUGNARE IL “FORZIERE D’ITALIA”, ASSICURAZIONI GENERALI, ATTRAVERSO L’OPERAZIONE MPS-MEDIOBANCA, SI ALLONTANA SEMPRE PIÙ - L’ISCRIZIONE NEL REGISTRO DEGLI INDAGATI DI LOVAGLIO, CALTAGIRONE E MILLERI HA INTERROTTO LA TRATTATIVA CHE ERA IN CORSO PER CONVINCERE L’AD DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, IL CUI MANDATO SCADE FRA DUE ANNI, A RASSEGNARE LE DIMISSIONI. E L’IPOTESI CHE POSSANO IN CDA SFIDUCIARLO SEMBRA APPARIRE LONTANISSIMA - NEL MIRINO GIUDIZIARIO È FINITO ANCHE IL RUOLO DETERMINANTE DELLE CASSE DI PREVIDENZA, ENPAM (MEDICI), ENASARCO (AGENTI DI COMMERCIO), FORENSE (AVVOCATI), PER LEGGE VIGILATE DAL GOVERNO - ANCHE SE I “CONCERTI OCCULTATI” NON SONO CERTO UNA NOVITÀ PER IL MERCATO, LA SCALATA MEDIOBANCA COLPISCE IN QUANTO È LA PRIMA VOLTA CHE, A SUPPORTO DI PRIVATI, C’È DI MEZZO IL SOSTEGNO DELL'ARMATA BRACAMELONI CHE DOVREBBE OCCUPARSI DELL’INTERESSE PUBBLICO ANZICHÉ RIBALTARE I POTERI DELLA FINANZA ITALIANA...

giorgia meloni matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - A CHE SERVE QUEL FIGLIO DI PUTIN DI SALVINI? SERVE ECCOME A GIORGIA MELONI PER APPARECCHIARE, AL DI LÀ DELLE FRONTIERE, IL MIRACOLO DEL SUO CAMALEONTISMO - SE, IN CASA, LADY MACBETH DE’ NOANTRI GETTEREBBE QUEL ROMPICAZZO DELLA LEGA OGNI GIORNO DAL BALCONE DI PALAZZO CHIGI, IN POLITICA ESTERA IL COPIONE CAMBIA E IL SUO DISPREZZO SI TRASFORMA IN AMORE - C’È DA VOTARE IN PARLAMENTO IL DECRETO SULLA FORNITURA DI ARMI A KIEV? MANCA SOLO L’ITALIA PER RATIFICARE IL MES PER GARANTIRE I PAESI EUROPEI DAI RISCHI CHE POTREBBERO DERIVARE DALL'UTILIZZO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI? VOILÀ, FIATO ALLE TROMBE! ECCO FARSI AVANTI L’ ANTI-EUROPEISMO DEL ‘’PATRIOTA’’ ORBANIANO SALVINI CHE SI RIVELA UN OTTIMO SCHERMO PER LA MELONA PER PIAGNUCOLARE SULLA SPALLA DI URSULA VON DER LEYEN: ‘’NON È COLPA MIA… PURTROPPO HO UN ALLEATO DI GOVERNO CHE È UN PAZZO IRRIDUCIBILE E NON POSSO CORRERE IL RISCHIO DI FAR CADERE IL GOVERNO…BLA-BLA-BLA…”