daniela santanchè luca ruffino

LA “PITONESSA” E L’AMICO DI FRATELLI D’ITALIA – A OTTOBRE, QUANDO DANIELA SANTANCHÉ HA CEDUTO LE SUE PARTECIPAZIONI DI “VISIBILIA EDITORE”, È ENTRATO COME SOCIO DI MAGGIORANZA LUCA REALE RUFFINO. DUE SETTIMANE DOPO È SCATTATA L'ISTANZA DI FALLIMENTO PER LA SOCIETÀ (VICENDA PER LA QUALE LA MINISTRA NON RISULTA INDAGATA) – IMPRENDITORE DEL SETTORE DELLE AMMINISTRAZIONI CONDOMINIALI, RUFFINO È VICINO AI VERTICI LOMBARDI DI FRATELLI D'ITALIA – MA PERCHE' HA DECISO DI ACCOLLARSI UNA SOCIETA’ IN PROFONDO ROSSO E CON DEBITI CON IL FISCO?

Sandro De Riccardis per https://milano.repubblica.it

 

daniela santanche

Più che un affare, sembra il soccorso degli amici di Fratelli d'Italia. La data spartiacque è il 18 ottobre scorso. Visibilia editore comunica che Daniela Santanché "non detiene alcuna partecipazione nella società". Contestualmente appare il nuovo acquirente. "Nell'azionariato - si legge nella stessa nota - sono entrati Luca Giuseppe Reale Ruffino con il 12,94 per cento del capitale, e Sif Italia, spa controllata sempre da Ruffino che ne è anche a.d., con l'8,78 per cento".

 

Una nuova compagine che arriva dopo l'esposto dei soci di minoranza che, lo scorso giugno, hanno denunciato "gravi irregolarità nella gestione della società", gravata da un dissesto di circa tre milioni e mezzo di euro. Due settimane dopo, scatta l'istanza di fallimento e la procura indaga la neoministra del Turismo per bancarotta e falso in bilancio.

 

luca ruffino

I pm Roberto Fontana e Maria Gravina indagano, insieme al Nucleo di polizia economico finanziario della Guardia di Finanza di Milano, sui bilanci di Visibilia dal 2016 al 2020. "Da istanza in procura, Santanché non risulta indagata", ha dichiarato ieri l'avvocato della ministra, Nicolò Pelanda.

 

I soci autori dell'esposto restano attendisti sulle mosse del nuovo azionista di maggioranza. Ma si pongono numerose domande sul senso dell'operazione. "Perché si acquista una società gravata da debiti con il fisco e l'istituto di previdenza, e su cui pende un esposto per gravi irregolarità nella gestione e con operazioni finanziarie illogiche?", si chiede Giuseppe Zeno, imprenditore che ha acquistato il maggior numero di azioni di Visibilia con lo scopo di sviluppare il comparto on line, oggi assente, e di valorizzarne asset e valore di borsa.

 

VISIBILIA EDITORE

"Perché si acquista una società il cui bilancio non è stato certificato da due distinte società di revisione? Io, come imprenditore, sarei stato più prudente: se ho intenzione di acquistare, sottoscrivo prima una lettera d'intenti con cui il venditore accetta di farmi visionare i libri contabili, in modo da verificare lo stato di salute della società".

 

Del nuovo socio di maggioranza di Visibilia, Luca Reale Ruffino, 59 anni, si sa che è uno dei più grandi imprenditori del settore delle amministrazioni condominiali. Con un passato nell'Udc, è stato membro del coordinamento regionale lombardo del Pdl, sponda Alleanza Nazionale, vicino al gotha regionale del partito diventato poi Fratelli d'Italia. Nel 2012, con due esponenti di FdI, è coinvolto in un'indagine della procura di Milano.

 

DANIELA SANTANCHE

Uno è Romano La Russa, fratello del presidente del Senato e in quegli anni assessore alla Sicurezza nella giunta Formigoni. L'altro è l'ex parlamentare Marco Osnato, sempre di Fratelli d'Italia, genero di Romano La Russa, allora consigliere comunale a Milano per il Popolo delle Libertà ma anche dirigente di Aler, l'Azienda di edilizia pubblica lombarda.

 

Proprio le gare di appalto Aler erano al centro dell'inchiesta, dalla quale tutti e tre gli indagati sono usciti con un'assoluzione definitiva. "Un incubo durato sette anni, assolto da un reato assurdo, sono stato nel tritacarne mediatico dell'era Formigoni, durante i quali un'imputazione fantasiosa mi ha costretto alla vergogna", aveva commentato Ruffino dopo l'assoluzione in Cassazione, nel 2018, con la formula "perché il fatto non sussiste".

luca ruffino

 

Ruffino era accusato di un finanziamento da diecimila euro versato per la stampa di manifesti e altro materiale elettorale per le campagne di Osnato (comunali 2011) e La Russa (Regionali 2010). Finanziamenti considerati poi regolari dai giudici della Suprema Corte.

 

Ora l'imprenditore si fa avanti per salvare la società della neoministra Santanché, gravata non solo dal milione di debito col fisco, ma anche dai due milioni e 700 mila euro di debito erariale e previdenziale indicati nell'ultimo bilancio.

 

luca ruffino

Per la Guardia di Finanza di Milano, siamo di fronte a una "irreversibilità dello stato di crisi" con "assenza di prospettive di continuità aziendale". Eppure dopo l'istanza di fallimento presentata dalla procura, Visibilia ha comunicato che "i soci Luca Giuseppe Reale Ruffino e Sif Italia hanno espresso la volontà di procedere alla nomina di un nuovo organo amministrativo.

 

Questa ristrutturazione - continua la nota - sarà fatta con l'obiettivo di permettere alla società di adempiere alle obbligazioni nei confronti dell'Agenzia delle entrate". Anche con "la sottoscrizione di un nuovo prestito obbligazionario convertibile da parte di Negma Group Ldt, fondo delle British Virgin Island". Nell'assemblea di venerdì prossimo il compagno di Santanché, Dimitri Kunz D'Asburgo Lorena, dovrà lasciare le cariche di presidente e ad ai nuovi amministratori. Riuscirà poi Ruffino a salvare la nave che affonda?

Articoli correlati

ALT! DANIELA SANTANCHE NON E INDAGATA. A CONFERMARLO E IL DOCUMENTO DELLA PROCURA DI MILANO...

TRA UN MESE IL TRIBUNALE POTREBBE DECRETARE IL FALLIMENTO DELLA VISIBILIA DI DANIELA SANTANCHE\'

I PICCOLI AZIONISTI DELLA SOCIETA EDITORIALE DELLA \'PITONESSA\', INFURIATI DOPO AVER PERSO TUTTO...

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni maurizio belpietro francesco saverio garofani sergio mattarella

DAGOREPORT - IL “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE MELONI” NON ESISTE: LO “SCOOP” DELLA “VERITÀ” È STATO CONFEZIONATO CON L’OBIETTIVO DI PRENDERE DI MIRA SERGIO MATTARELLA, COME MASSIMA RAPPRESENTANZA DI QUEL "DEEP STATE" CHE I CAMERATI DI PALAZZO CHIGI HANNO SUL GOZZO – LA STATISTA DELLA SGARBATELLA SOGNA L’EGEMONIA ISTITUZIONALE: BOCCIATO IL PREMIERATO, VUOLE CAMBIARE CON LA FORZA IL SISTEMA MODIFICANDO LA LEGGE ELETTORALE E INSERENDO IL NOME DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO SULLA SCHEDA (COSI' DA BYPASSARE DI FATTO I POTERI DI NOMINA DEL PREMIER CHE SPETTANO AL COLLE) - MA NON TUTTO FILA LISCIO: LEGA E FORZA ITALIA SI OPPONGONO PERCHE' NON VOGLIONO ESSERE CANNIBALIZZATI DA FDI E IN CAMPANIA E PUGLIA SI PROSPETTA UNA BATOSTA PER IL CENTRODESTA - DA QUESTO DERIVA QUEL NERVOSISMO, CON VITTIMISMO PARACULO ANNESSO, CHE HA SPINTO GIORGIA MELONI A CAVALCARE IL “COMPLOTTO DEL COLLE” – E SE FDI, PER BOCCA DI BIGNAMI E MALAN, NON AVESSE RINCULATO, DAL QUIRINALE SAREBBE PARTITO UN SILURO A TESTATA MULTIPLA...

francesco saverio garofani sergio mattarella giorgia meloni maurizio belpietro

DAGOREPORT - MA QUALE “COMPLOTTO DEL QUIRINALE CONTRO GIORGIA MELONI”! DIETRO ALLA DIFFUSIONE DELLE PAROLE DI FRANCESCO SAVERIO GAROFANI ALLA “VERITÀ” DI BELPIETRO C'E' UNA “GOLA PROFONDA” UN PO’ PASTICCIONA, CHE SI E' FATTA SGAMARE IN MEZZA GIORNATA - DAGOSPIA È IN GRADO DI AGGIUNGERE ALCUNI DETTAGLI SULLA CENA DI GIOVEDÌ 13 NOVEMBRE ALLA TERRAZZA BORROMINI. A TAVOLA C’ERANO SEDICI PERSONE: OLTRE ALL’ORGANIZZATORE, LUCA DI BARTOLOMEI E A FRANCESCO GAROFANI, C’ERANO MANAGER, CONSULENTI, UN AD DI UNA BANCA, DUE CRONISTI SPORTIVI E…UN GIORNALISTA CHE IN PASSATO HA LAVORATO IN UN QUOTIDIANO DI DESTRA, GIA' DIRETTO DA BELPIETRO. SARÀ UN CASO CHE LA MAIL A FIRMA “MARIO ROSSI”, DA CUI È NATO LO “SCANDALO”, SIA STATA INVIATA ANCHE AL MELONIANO "IL GIORNALE" (CHE PERO' L'HA IGNORATA)? - IL CONTESTO ERA CONVIVIALE, SI PARLAVA DI CALCIO E DEL PD, MA GAROFANI NON HA MAI PRONUNCIATO LA PAROLA “SCOSSONE”, CHE INFATTI NELLA MAIL ORIGINALE NON C’È - L’AUDIO? ANCHE SE CI FOSSE, BELPIETRO NON POTREBBE PUBBLICARLO PERCHÉ SAREBBE STATO CARPITO ILLEGALMENTE...

maurizio belpietro giorgia meloni la verita

DAGOREPORT - IL GIOCO DI PRESTIGIO DI MAURIZIO BELPIETRO: LO "SCOOP" SUL PRESUNTO “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” È BASATO SULLE PAROLE “PROVVIDENZIALE SCOSSONE”, CHE IL CONSIGLIERE DEL COLLE, FRANCESCO SAVERIO GAROFANI, AVREBBE PRONUNCIATO ALLA CENA DOPO L’EVENTO IN RICORDO DI AGOSTINO DI BARTOLOMEI. MA NELLA MAIL ANONIMA CHE SEGNALA LA VICENDA A "LA VERITA'" QUELLE DUE PAROLE NON SONO VIRGOLETTATE: SEMBRANO ESSERE UN RAGIONAMENTO DELL’AUTORE, IL MISTERIOSO "MARIO ROSSI" – “LINKIESTA”: “PER CAPIRE COSA PENSI MELONI BISOGNA LEGGERE ‘LA VERITÀ’, ESATTAMENTE COME PER CAPIRE COSA PENSI GIUSEPPE CONTE BISOGNA LEGGERE ‘IL FATTO’. QUANTI SI BEVONO OGGI LA FAVOLA DELLA SVOLTA ATLANTISTA ED EUROPEISTA DI MELONI, FAREBBERO BENE A LEGGERE ‘LA VERITÀ’, SMACCATAMENTE FILO-PUTINIANO, NO VAX E NO EURO. LA VERITÀ DEL GOVERNO MELONI STA LÌ”

tommaso cerno antonio giampaolo angelucci alessandro sallusti il giornale

FLASH! – COME PREVISTO, ANTONIO E GIAMPAOLO ANGELUCCI HANNO DECISO CHE, A PARTIRE DAL PRIMO DICEMBRE, AVVERRÀ IL CAMBIO DI DIREZIONE DE “IL GIORNALE” CON L’ARRIVO DI TOMMASO CERNO CHE, A SUA VOLTA, VERRÀ RIMPIAZZATO A “IL TEMPO” DA DANIELE CAPEZZONE – MALGRADO LA PROPOSTA DI ANDARE ALLA DIREZIONE EDITORIALE DE “IL GIORNALE”, AL POSTO DI VITTORIO FELTRI, CHE PASSEREBBE A QUELLA DI “LIBERO”, ALESSANDRO SALLUSTI NON L’HA PRESA BENE: IL BIOGRAFO DI GIORGIA MELONI LO CONSIDERA UNA DIMINUTIO PER IL SUO PRESTIGIO E MIREREBBE A DARE VITA A UN PROGETTO MEDIATICO CON NICOLA PORRO…