cartabia gratteri

“I PROCESSI PER MAFIA E TERRORISMO NON CADRANNO IN PRESCRIZIONE” - LA MINISTRA CARTABIA REPLICA A GRATTERI PRECISANDO CHE LE ACCUSE DA ERGASTOLO NON SONO SOGGETTE A IMPROCEDIBILITÀ E PER I REATI PIU’ GRAVI SI PREVEDE, IN OGNI CASO, UNA POSSIBILITÀ DI PROROGA – I GRILLINI SI PREPARANO ALLE BARRICATE E PRESENTANO UNA PIOGGIA DI EMENDAMENTI. CONTE ALL'ASSEMBLEA DEI PARLAMENTARI CINQUESTELLE: “HO DETTO A DRAGHI CHE C'È UN LIMITE DA NON SUPERARE”. MA IL PREMIER E’ PRONTO A METTERE LA FIDUCIA...

Da corriere.it

gratteri cartabia

«Spesso, si e’ detto in questi giorni che i procedimenti di mafia e terrorismo andranno in fumo. Non e’ cosi’, perche’ i procedimenti che sono puniti con l’ergastolo, e spesso lo sono quelli per mafia, non sono soggetti ai termini dell’improcedibilità. E per i reati piu’ gravi si prevede, in ogni caso, una possibilità di proroga».
 
Lo ha detto la ministra della Giustizia, Marta Cartabia, durante il question time alla Camera, nel rispondere ad un’interrogazione su dati ed effetti relativi all’introduzione di meccanismi di improcedibilità nell’ambito del processo penale, con particolare riferimento alla durata massima del giudizio di impugnazione presso le Corti d’appello.

cartabia gratteri

 
A sollevare il nodo della durata dei processi e del pericolo che la nuova riforma facesse cadere in prescrizione i reati di criminalità organizzata era stato tra gli altri il procuratore di Catanzaro Nicola Gratteri, che era stato ascoltato dalla commissione giustizia proprio in merito alla riforma del processo penale. La ministra Cartabia ha sottolineato che anche le accuse di terrorismo non subiranno il «taglio» dovuto ai nuovi tempi del processo.

 

 

PIOGGIA DI EMENDAMENTI, GIUSTIZIA VERSO LA FIDUCIA

Marco Conti per “il Messaggero”

 

cartabia

«Non possiamo lasciare alle nuove generazioni il mostro della giustizia che ci è stato raccontato, non abituiamoci a cose come questa». Marta Cartabia, ministro della Giustizia, tiene il punto e lo fa a Napoli dove ci sono 57.400 processi pendenti.

 

«Un paziente grave», lo definisce il ministro proprio mentre in Parlamento la sua riforma del processo penale viene investita da una pioggia di emendamenti, soprattutto M5S. I parlamentari grillini restano sulle barricate e, appoggiati da una parte della magistratura, difendono la cancellazione della prescrizione voluta dal ministro Alfonso Bonafede.

 

Al fine processo mai, l'ala più dura del MoVimento non intende rinunciare e si prepara a fare le barricate anche se, dopo la salita di Conte a palazzo Chigi, qualche accenno di trattativa si avverte ma senza toccare l'impianto della riforma Cartabia in linea con uno stato di diritto. I 917 emendamenti presentati dal MoVimento la dicono però lunga sulle contorsioni in atto nei gruppi parlamentari grillini.

conte grillo ristorante marina di bibbona

 

Nel tentativo di trovare una mediazione si stanno spendendo Giuseppe Conte e il ministro degli Esteri Luigi Di Maio. I due trovano sponde anche nel Pd, ma al Nazareno sono consapevoli che Mario Draghi sul punto non intende fare passi indietro rispetto a quanto promesso a Bruxelles dove ieri sono tornati a farsi sentire con una relazione sullo stato della giustizia italiana che lascia poco spazio all'ottimismo.

 

draghi e cartabia a santa maria capua vetere 7

Soprattutto si teme che Conte intenda applicare anche stavolta la solita tattica del rinvio in modo da scavallare l'estate, entrare nel semestre bianco, e poter trattare senza temere le urne. Draghi però non molla, nè la riforma, nè i tempi entro i quali intende farla votare anche a costo di mettere la fiducia il 23 del mese. Nel frattempo si lavora a mini ritocchi. In tutto una decina di punti, tra i quali anche la prescrizione.

 

«Siamo pronti a lavorare, con serenità, in commissione per trovare un punto d'incontro», sostiene Antonio Satta, capogruppo grillino in commissione Giustizia. I 917 emendamenti funzionano da cortina fumogena dietro la quale si nasconde l'unico punto che sta a cuore ai 5Stelle: lasciare alle toghe la decisione sulla durata di un processo.

VIGNETTA KRANCIC - ROBERTO FICO - ROCCO CASALINO - GIUSEPPE CONTE - BEPPE GRILLO

 

I grillini cercano quindi di prolungare il più possibile i termini della prescrizione. Tra le ipotesi quella di portarla da due a tre anni in primo grado e da un anno a un anno e mezzo per l'appello. I dem continuano a fare sponda ai 5Stelle, anche se faticano a trovare con l'alleato un punto di sintesi che sia in grado anche di non riaprire la trattativa con il resto della maggioranza.

 

MARTA CARTABIA

Ieri il capogruppo Pd in Commissione, Alfredo Bazoli, ha presentato le proposte del partito racchiuse in diciannove emendamenti. Una serie di contatti ci sono stati anche ieri tra Palazzo Chigi, con il sottosegretario Roberto Garofoli, ed esponenti della maggioranza.

 

Dal Quirinale si segue con attenzione l'iter di una riforma determinante per i fondi del Recovery Fund e sulla quale, in attesa del parere del Csm, non ci sono rilievi. Continua però il pressing di una parte della magistratura che a breve potrebbe dover fare i conti anche con i referendum sui quali i Radicali stanno raccogliendo le firme.

 

MARTA CARTABIA

 Per il procuratore di Catanzaro, Nicola Gratteri, il 50% dei processi finiranno sotto la scure dell'improcedibilità (anche se la riforma riguarda i processi per reati dopo il 2020) mentre il procuratore nazionale antimafia Federico Cafiero De Raho parla di una diminuzione della sicurezza del Paese. Malgrado i tempi dei processi in Italia siano anticostituzionali, le resistenze continuano ad essere forti, ma non scalfiscono il ministro Cartabia la quale sottolinea come i termini dei processi previsti nella riforma «non sono termini inventati, sono quelli che il nostro ordinamento e l'Europa definisce come termini della ragionevole durata del processo, che è un principio costituzionale».

 

ALESSANDRO DI BATTISTA ATTOVAGLIATO IN BOLIVIA

L'argomento rappresenta una bandierina che, più di altre, il MoVimento fatica ad ammainare anche perché l'ex deputato M5S - sempre in vacanza - Alessandro Di Battista, non lesina critiche ai suoi ex compagni di partito. Parlando ieri sera per la prima volta da leader all'assemblea dei gruppi pentastellati, Giuseppe Conte ha affrontato ovviamente l'argomento accennando anche all'incontro avuto con Draghi.

 

«Al premier Mario Draghi, sulla giustizia - ha detto Conte - ho fatto un discorso di chiarezza. Sulla giustizia il M5S ha una storia articolata e complessa, alcuni toni a volte hanno consentito ad altri di schiacciare l'immagine del M5S come un Movimento manettaro e giustizialista, ma noi abbiamo all'interno una solida cultura della giustizia.

 

Non dobbiamo più lasciarci schiacciare da questa immagine». Poi il passaggio più coraggioso, per gran parte dell'uditorio: «Saremo in prima linea per rivendicare con forza che il M5S è attentissimo allo stato di diritto e alla tutela del diritto», due aspetti che passano dal concetto di «presunzione d'innocenza e dall'obiettivo di garantire una durata ragionevole del processo».

luigi di maio foto di bacco (7)MARTA CARTABIA

Ultimi Dagoreport

amadeus programmi sul nove like a star chissa chi e la corrida tha cage sukuzi music party

DAGOREPORT: AMADEUS TORNA IN RAI - IL RITORNO A VIALE MAZZINI POTREBBE MATERIALIZZARSI GRAZIE ALLO ZAMPONE DI FIORELLO, CHE NON VEDE L'ORA DI RITROVARE LA SUA "SPALLA" - CON "AMA" AL SUO FIANCO, L'EX ANIMATORE DEI VILLAGGI TURISTICI POTREBBE RINGALLUZZIRSI AL PUNTO DA AFFIANCARLO AL FESTIVALONE DI SANREMO 2027 - L'USCITA DI AMADEUS NON SAREBBE OSTACOLATA DA "NOVE" DI DISCOVERY, ANZI: I DIRIGENTI DELL’EMITTENTE AMERICANA NON VEDONO L’ORA DI RECEDERE DALL’ONEROSISSIMO CONTRATTO QUADRIENNALE CON L’EX DISC JOCKEY - SECONDO GLI “ADDETTI AI LIVORI”, LA CATENA DI FLOP INANELLATA DA "AMA" SUL "NOVE" HA PESATO SUL BILANCIO DI DISCOVERY: PER PUBBLICITÀ INCASSATA E RIMBORSATA PER MANCATO RAGGIUNGIMENTO DELLO SHARE STABILITO NEI CONTRATTI, SI PARLA DI UNA SOMMETTA INTORNO AI 15 MILIONI - A DIFFERENZA DI CROZZA E FAZIO, PERSONAGGI-FORMAT, AMADEUS SENZA UN PROGRAMMA FORTE E LA GIUSTA CORNICE DI UNA EMITTENTE GENERALISTA PRIMARIA COME RAI1, È DESTINATO A SCOMPARIRE NEL MUCCHIO…

giorgia e arianna meloni come le gemelle di shining - fotomontaggio del fatto quotidiano

DAGOREPORT – VI RICORDATE QUANDO GIORGIA MELONI DEFINIVA LA SORELLA ARIANNA UNA “PRIVATA CITTADINA SENZA INCARICHI”? DIMENTICATELO: È IN CORSO UN TENTATIVO DI TRASFORMARE LA PRIMOGENITA DI ANNA PARATORE IN UNA POLITICA NAVIGATA. ECCO COME NASCE L’IMBARAZZANTE NTERVISTA RILASCIATA OGGI DALL'EX MOGLIE DI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA AL “CORRIERE DELLA SERA”, IN CUI ARIANNA RICORDA QUANDO “GUIDAVA IL CAMION NEI VICOLI DI ROMA” PER IL PARTITO, E RIVENDICA: “DA 30 ANNI SIAMO IN POLITICA” – LA FIAMMA MAGICA VUOLE TOGLIERLE L’ETICHETTA DI “SORELLA D’ITALIA”. IL GUAIO È CHE ‘GNA FA: L’UNICO PREGIO CHE ANCHE I COLLEGHI DI PARTITO LE RICONOSCONO È… LA SOMIGLIANZA ALLA SORELLA

del vecchio la stampa angelucci elkann

DAGOREPORT - NON SI STA MAI TRANQUILLI: AL RISIKO FINANZIARIO (MPS-MEDIOBANCA) FINITO TRA LE CARTE DELLA PROCURA DI MILANO, ORA SI AGGIUNGE IL RISIKO EDITORIALE: LA VENDITA DI ‘’’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ AL GRECO KYRIAKOU DIVENTA, GIORNO DOPO GIORNO, UN BORDELLO DI VOCI E RUMORS - C’È CHI ASSICURA CHE LO SBARCO DEL GRECO NON VADA ASSOLUTAMENTE A GENIO AL BOSS DELL’IMPERO MEDIASET, PIER SILVIO BERLUSCONI – CHI SPIFFERA DI UN PRESUNTO INTERESSAMENTO DELLA FAMIGLIA ANGELUCCI, EDITORE DE “IL GIORNALE” E DI “LIBERO”, ALL’ACQUISIZIONE DEL QUOTIDIANO “LA STAMPA”, CHE ELKANN HA MESSO IN VENDITA PER LA SOMMETTA DI 65 MILIONI DI EURO, CHE NON RIENTREREBBE NEL PERIMETRO DEL GRECO CON L’ANTENNA. MA PER IL BOSS DELLA SANITÀ CARO AL GOVERNO L’UNICO MODO DI COMPRARI ''LA STAMPA'' È ALL’EDICOLA: ELKANN NON GLIELO VENDERÀ MAI - A PROPOSITO DI EDITORIA COME ULTIMA UMANA VOLUTTÀ, SI VOCIFERA CHE LEONARDINO DEL VECCHIO VOGLIA COMPRARSI NIENTEMENO CHE “IL FATTO QUOTIDIANO” (DAVVERO URGE LA RIAPERTURA DEI MANICOMI…)

giancarlo giorgetti luigi lovaglio milleri francesco gaetano caltagirone

SUL CASO MPS-MEDIOBANCA, L'ARTICOLO-BOMBA DEL GIORNO È SUL "CORRIERE", DA CUI SI EVINCE CHE LE DICHIARAZIONI RILASCIATE ALLA CONSOB DA CALTAGIRONE E DAL MINISTRO GIORGETTI SONO IN APERTO CONTRASTO - E’ LO STESSO IMPRENDITORE ROMANO AD AMMETTERE CHE IL MINISTRO LEGHISTA SONDÒ ALCUNI POTENZIALI INVESTITORI NELLE SETTIMANE PRECEDENTI ALLA OSCURA “GARA” CHE FECE INTASCARE IL 15% DI MPS, IN MANO AL TESORO, AL QUARTETTO DELFIN-CALTAGIRONE-ANIMA-BPM - UNA VERSIONE IN APERTO CONFLITTO CON QUELLA DI GIORGETTI, CHE IL 29 LUGLIO 2025 ALLA CONSOB DISSE: “NON C’È STATA ALCUNA INTERLOCUZIONE, CONTATTO O SCAMBIO” - A QUESTO PUNTO, CHI RISCHIA DI FINIRE NEI GUAI CON LA PROCURA DI MILANO NON SONO SOLO I “FURBETTI DEL CONCERTINO”, MA LA STESSA CONSOB GUIDATA DA PAOLO SAVONA CHE, COME AUTORITÀ DI VIGILANZA DEL MERCATO FINANZIARIO, NON HA RILEVATO NEL SUO DOCUMENTO DI “ASSOLUZIONE” SULLA PRESUNTA CONCERTAZIONE DEI CALTA-MELONI, NESSUNA DISCORDANZA TRA LE DICHIARAZIONI DI CALTAGIRONE E DI GIORGETTI…

la scala opera attilio fontana ignazio la russa daniela santanche santanchè matteo salvini

A PROPOSITO DI… QUANTO PIACE LA MATRICIANA ROMANA - IL FORFAIT DELLE ISTITUZIONI ALLA PRIMA DELLA SCALA, IVI COMPRESO LA SECONDA CARICA DELLO STATO, IL SICULO-MILANESE IGNAZIO LA RUSSA, HA SPINTO IL GOVERNATORE DEL PIRELLONE LOMBARDO, ATTILIO FONTANA, INDOSSATI I PANNI DI NOVELLO ALBERTO DA GIUSSANO A DICHIARARE: “ANCHE SE TUTTI APPREZZIAMO LA MATRICIANA, IL NORD DÀ FASTIDIO” – DÀ COSÌ FASTIDIO CHE NEL GOVERNO DELLA “PULZELLA” DELLA GARBATELLA, SIEDONO BEN 6 MINISTRI “LUMBARD” SU 24. E BEN 5 SONO DELLA LEGA – A RISPONDERE A FONTANA, CI HA PENSATO IL RODOMONTE DEL CARROCCIO, SALVINI: “TRA UNA MATRICIANA E UNA CARBONARA TROVI I SOLDI PER SISTEMARE LE CASE POPOLARI”…

pam bondi

DAGOREPORT - COME MAI L’INFORMAZIONE ITALICA SI È TOTALMENTE DISINTERESSATA DELLO SBARCO A ROMA DEL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA, LA FOSFORESCENTE SESSANTENNE PAM BONDI, ARRIVATA CON TANTO DI AEREO DI STATO IL 10 DICEMBRE? - EPPURE LA FEDELISSIMA DI TRUMP NON SI È TENUTA NASCOSTA: HA ALLOGGIATO ALL’HOTEL ST. REGIS, SI E’ ATTOVAGLIATA AL BOLOGNESE DI PIAZZA DEL POPOLO, HA INCONTRATO AL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA DI VIA ARENULA CARLETTO NORDIO, HA AVUTO L'INESPRIMIBILE GIOIA DI CONOSCERE IL VICEPREMIER MATTEO SALVINI A UN RICEVIMENTO DELL'AMBASCIATORE USA IN ITALIA, TILMAN J. FERTITTA. E, FORSE, LA BEN DOTATA DALLA NATURA PAMELONA HA PURE INCOCCIATO IL MINISTRO PIANTEDOSI - MA DELLA “VACANZA ROMANA” DELL'ITALOAMERICANA CARISSIMA A TRUMP, NON SI REGISTRA MANCO UNA RIGA SUI GIORNALONI DE' NOANTRI - VABBE', A NATALE BISOGNA ESSERE BUONI: MAGARI ERANO TUTTI TROPPO IMPEGNATI A SEGUIRE LA FESTILENZA DI ATREJU DEI FRATELLINI DI GIORGIA…