alec baldwin rust dave halls hannah gutierrez reed

“QUEL FIGLIO DI PUTTANA DELL’AIUTO REGISTA MI AVEVA APPENA URLATO DIETRO” - LA COLT CON CUI HA SPARATO ALEC BALDWIN ERA STATA CARICATA CON PROIETTILI VERI PER UN GIOCO! -  DURANTE LA CHIAMATA AL 911 LA “SCRIPT SUPERVISOR” MAMIE MITCHELL, TIRA IN BALLO DAVE HALLS, L’UOMO CHE HA DATO LA PISTOLA CARICA A ALEC BALDWIN. HALLS GIÀ IN PASSATO ERA STATO ACCUSATO DI NON AVER RISPETTATO I PROTOCOLLI DI SICUREZZA E ANCHE PER IL SUO “COMPORTAMENTO SESSUALE INAPPROPRIATO”

 

 

 

1 - CASO BALDWIN, NEI GUAI L'AIUTO-REGISTA «NEGLIGENTE»

Matteo Persivale per il "Corriere della Sera"

 

alec baldwin abbraccia matthew hutchins

«Quel figlio di p… dell'aiuto regista». La registrazione della chiamata al 911, il pronto intervento, dice tutto. La voce è di Mamie Mitchell, che era accanto a Halyna Hutchins quando la direttrice della fotografia, giovedì scorso, è stata centrata al petto da un proiettile sparato da Alec Baldwin con una pistola di scena sul set del film western Rust .

 

Mitchell, una delle poche veterane della troupe, era la «script supervisor», la persona cioè che ha il compito fondamentale di controllare che tutto - dai capelli degli attori all'arredamento del set - resti identico tra un ciak e l'altro, per ovvie ragioni di continuità logica. Ecco le sue parole: «Siamo al Bonanza Ranch, una pistola di scena ha sparato per errore il regista e la direttrice della fotografia sono stati colpiti: venite subito con le ambulanze».

alec baldwin

 

E poi, rivolgendosi a qualcun altro, non all'operatore: «Quel figlio di p dell'aiuto regista a pranzo mi aveva appena urlato dietro hai visto come gridava? Eppure è lui che ha la responsabilità di controllare le pistole, quel fottuto». Sta parlando di Dave Halls, aiuto regista che aveva prelevato la pistola da un carrello (ce n'erano altre due) e come da protocollo di sicurezza aveva gridato «pistola scarica» e l'aveva data a Baldwin.

 

Baldwin, protagonista e anche co-produttore del film, appena si è accorto di aver sparato ha immediatamente gridato «perché mi avete dato una pistola carica?». L'aiuto regista è nei guai: Maggie Goll, che nel 2019 ha lavorato con lui, ha spiegato alla Nbc che Halls «non aveva creato un ambiente di lavoro sicuro nessuna corsia antincendio stabilita, uscite bloccate ... le riunioni di sicurezza erano inesistenti Halls non ha mai tenuto riunioni sulla sicurezza quando sul set è stata usata una pistola». La produzione era assicurata, ma pare inevitabile una causa civile da parte degli eredi di Hutchins, 42 anni, sposata, un bimbo piccolo. «Qualcuno deve essere stato per forza negligente - ha detto al Los Angeles Times il professore della USC Gould School of Law Gregory Keating - La questione è capire chi è stato negligente, e come spartire la responsabilità».

 

dave halls

2 - LE INCREDIBILI FALLE SUL SET DI BALDWIN «SPARI PER GIOCO CON PALLOTTOLE VERE»

Anna Guaita per “il Messaggero”

 

Chi aveva giocato a tiro a segno con la Colt che Alec Baldwin ha poi usato nella scena che si è conclusa con l'uccisione della fotografa Halyna Hutchins? Ogni giorno che passa, nuovi inquietanti particolari contribuiscono a delineare un quadro di sciatteria e noncuranza sul set del western Rust, teatro dell'incidente che è costato la vita a Halyna e ha portato in ospedale anche il regista Joel Souza.

 

 

LA SICUREZZA

hannah gutierrez reed

In forma privata, vari dipendenti del set raccontano ai media americani che sin dai primissimi giorni nel ranch vicino a Santa Fe si erano contate numerose violazioni del protocollo di sicurezza. Tra queste anche un atteggiamento spavaldo nell'uso delle armi, al punto che qualcuno si era divertito a sparare per davvero con reali pallottole, e questo potrebbe spiegare come mai un proiettile sia rimasto nella Colt che l'assistente alla regia Dave Halls ha passato a Baldwin.

 

il set di rust dopo lo sparo

Ma non si spiega come mai sia Halls, sia la capo armiera, Hannah Gutierrez Reed, non abbiano prima controllato ognuna delle tre pistole che erano state messe su un carrello a disposizione dell'attore. Nuove testimonianze sono giunte da ex colleghi sia di Halls che della Gutierrez, secondo i quali in film precedenti il loro comportamento era stato negligente proprio nel maneggiare le armi.

 

dave halls

Vari esperti hanno confidato a Variety, la rivista considerata la bibbia di Hollywood, che per fare economia spesso i film low-budget, com' era Rust, ricorrono a personale non sindacalizzato, ma questo significa portare sul set giovani ancora alle prime armi, che non hanno abbastanza esperienza, come sembra fosse la 24enne Gutierrez.

 

La rivista ha dedicato ieri un lungo servizio sul suo sito per lamentare il fatto che negli ultimi dieci anni la crescente popolarità dei servizi in streaming ha raddoppiato la produzione di spettacoli, e la fretta di produrre e guadagnare ha spinto l'industria ad abbassare il livello di qualità del personale che assume.

 

alec baldwin sul set di rust

Per di più questo personale è soggetto a turni di lavoro massacranti e ciò facilita le sviste. Sul set di Rust la scarsa sicurezza pare sia stata dovuta anche alle crescenti economie. Un gruppo di sei dipendenti del set hanno fatto la valigia dopo che erano stati trasferiti da un normale motel a uno scalcinato, e a quel punto la produzione del film ha assunto nuovi dipendenti, scegliendoli fra personale non sindacalizzato.

 

LE INDAGINI

Tutto ciò fa intuire che la tragedia si trasferirà presto in tribunale. In questo momento ci sono tre inchieste sui fatti dello scorso giovedì, una aperta dalla polizia di Santa Fe e dalla procuratrice Mary Carmack-Altwies, una dall'assicurazione che copriva la produzione e una dalla Occupational safety and health administration del Dipartimento del lavoro.

halyna hutchins

 

Esperti di legge pensano che ci sia la possibilità che qualcuno venga incriminato per omicidio colposo. Ci sarebbe un precedente nel caso del regista Randall Miller, che ha fatto due anni di carcere per aver dimostrato incuria sul set del film «Midnight Runner», nel 2014, quando una addetta alla cinepresa rimase schiacciata da un treno su una ferrovia che doveva essere deserta. Nel caso della morte di Halyna Hutchins però sia il regista Souza sia l'attore Alec Baldwin erano stati assicurati dall'assistente alla regia Halls che la pistola era scarica.

 

Anche sulle responsabilità dei produttori del film, responsabili davanti all'assicurazione di far rispettare i protocolli di sicurezza, le cose sono un po' fumose: i produttori sono sette, e fra questi c'è lo stesso Baldwin, il quale però è stato lui stesso vittima della superficialità dei controlli.

hannah gutierrez reedhalyna hutchins 3Dave Hallsalec baldwin al telefono con la figlia prima dell'incidentehalyna hutchins 1il set di rust. sparatoria sul set di rust tweethalyna hutchins sparatoria sul set di rust tweet halyna hutchins 2il set di rust hannah gutierrez reed 1il cast di rust matthew hutchins alec baldwin

 

 

joel souza il set di rust dopo lo sparo 1il set di rust dopo lo sparo

 

Ultimi Dagoreport

elly schlein giuseppe conte roberto fico vincenzo de luca eugenio giani

DAGOREPORT - PARAFRASANDO NANNI MORETTI, CON LEADER DEL CALIBRO DI ELLY SCHLEIN E DI GIUSEPPE CONTE, ''IL CENTROSINISTRA NON VINCERA' MAI'' - IN TOSCANA, I DUE "GENI" HANNO TENTATO DI ESTROMETTERE IL “CACICCO” EUGENIO GIANI, REO DI SANO RIFORMISMO, CHE SI È DIMOSTRATO CAVALLO VINCENTE – IN CAMPANIA, INVECE, RISCHIANO DI ANDARE A SBATTERE CON IL CAVALLO SBAGLIATO, IL FICO DI GIUSEPPE CONTE, CHE TRABALLA NEI SONDAGGI: URGE UN FORTE IMPEGNO DI RACCOLTA VOTI DEL "CACICCO" TANTO DISPREZZATO DA ELLY: VINCENZO DE LUCA (CHE A SALERNO SE LA DEVE VEDERE CON IL CONCITTADINO E CANDIDATO DEL CENTRODESTRA, CIRIELLI) – CON L’INCONSISTENZA STORICA DEL M5S A LIVELLO LOCALE, IL “CAMPOLARGO” VA AL PIU' PRESTO ACCANTONATO: TROPPI "PRINCIPI" DIVERSI TRA PD E M5S PER UN'ALLEANZA, MEGLIO UNA COALIZIONE IN CUI OGNUNO CORRE COL SUO PROGRAMMA CERCANDO DI MASSIMIZZARE IL CONSENSO - SOLO DOPO IL VOTO, IN CASO DI VITTORIA, SI TROVA L'ACCORDO (E COME DIMOSTRA LA COALIZiONE DEL GOVERNO MELONI, LA GESTIONE DEL POTERE È IL MIGLIOR PROGRAMMA...) - VIDEO

giorgia meloni guido crosetto

IL "FRATELLASTRO" CROSETTO FA BALLARE GLI OTOLITI DI GIORGIA MELONI: “SE GLI STATI EUROPEI NON RINUNCIANO ALLA LORO SOVRANITÀ IN ALCUNI SETTORI, SONO MORTI. SULLA DIFESA DOBBIAMO METTERE ASSIEME I 27 PAESI UE IN UN SOLO PROGETTO COMUNE” – LA POSIZIONE DEL MINISTRO DELLA DIFESA È ALL’OPPOSTO DI QUELLA SOVRANISTA DELLA DUCETTA, CHE PIÙ VOLTE IN PASSATO HA REMATO CONTRO IL PROGETTO DI UN ESERCITO UNICO EUROPEO: “SAREBBE UNA INUTILE DUPLICAZIONE. IL SISTEMA DI DIFESA OCCIDENTALE È BASATO SULLA NATO, E NELLA NATO CI SONO ESERCITI NAZIONALI CHE COOPERANO TRA DI LORO. IO VOGLIO PIUTTOSTO UNA COLONNA EUROPEA DELLA NATO” – CHISSA' CHI ALLA FINE DIRA' L'ULTIMA PAROLA... - VIDEO

mauro gambetti papa leone mazza baseball san pietro pipi sagrato

DAGOREPORT: IL PISCIO NON VA LISCIO – PAPA LEONE XIV E’ FURIOSO DOPO IL SACRILEGIO COMPIUTO DALL’UOMO CHE HA FATTO PIPI’ SULL’ALTARE DELLA BASILICA DI SAN PIETRO – IL PONTEFICE HA ORDINATO UN RITO RIPARATORIO “URGENTE” E, SOPRATTUTTO, HA FATTO IL CULO AL CARDINALE GAMBETTI, ARCIPRETE DELLA BASILICA VATICANA, CON UN CONFRONTO “TEMPESTOSO”: E’ IL TERZO GRAVE EPISODIO IN POCO PIU’ DI DUE ANNI AVVENUTO NELLA CHIESA PIU’ IMPORTANTE DEL MONDO – NEL MIRINO FINISCONO ANCHE GLI UOMINI DELLA GENDARMERIA VATICANA, INCAPACI DI INTERVENIRE TEMPESTIVAMENTE E DI PREVENIRE GESTI SACRILEGHI DELLO SVALVOLATO DI TURNO – VIDEO!

spionaggio paragon spyware giorgia meloni fazzolari mantovano giorgetti orcel francesco gaetano caltagirone flavio cattaneo

DAGOREPORT - E TRE! DALLO SPIONAGGIO DI ATTIVISTI E DI GIORNALISTI, SIAMO PASSATI A TRE PROTAGONISTI DEL MONDO DEGLI AFFARI E DELLA FINANZA: CALTAGIRONE, ORCEL, CATTANEO - SE “STAMPA” E “REPUBBLICA” NON LI FANNO SMETTERE, VEDRETE CHE OGNI MATTINA SBUCHERÀ UN NUOVO E CLAMOROSO NOME AVVISATO DI AVERE UN BEL SPYWARE NEL TELEFONINO - COME NEL CASO DEGLI ACCESSI ABUSIVI ALLA PROCURA ANTIMAFIA (FINITI IN CHISSÀ QUALCHE SCANTINATO), I MANDANTI DELLO SPIONAGGIO NON POSSONO ESSERE TROPPO LONTANI DALL’AREA DEL SISTEMA DEL POTERE, IN QUANTO PARAGON FORNISCE I SUOI SERVIZI DI SPYWARE SOLO AD AUTORITÀ ISTITUZIONALI - A QUESTO PUNTO, IL CASO È CORNUTO: O SI SONO TUTTI SPIATI DA SOLI OPPURE IL GOVERNO MELONI DEVE CHIARIRE IN PARLAMENTO SE CI SONO APPARATI “FUORILEGGE”. PERCHÉ QUANDO IL POTERE ENTRA NEI CELLULARI DEI CITTADINI, NON C’È PIÙ DEMOCRAZIA…

matteo salvini roberto vannacci giorgia meloni massimiliano fedriga luca zaia

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI HA GLI OCCHI PUNTATI SULLA TOSCANA! NELLA REGIONE ROSSA SARÀ CONFERMATO EUGENIO GIANI, MA ALLA DUCETTA INTERESSA SOLO REGISTRARE IL RISULTATO DELLA LEGA VANNACCIZZATA – SE IL GENERALE, CHE HA RIEMPITO LE LISTE DI SUOI FEDELISSIMI E SI È SPESO IN PRIMA PERSONA, OTTENESSE UN RISULTATO IMPORTANTE, LA SUA PRESA SULLA LEGA SAREBBE DEFINITIVA CON RIPERCUSSIONI SULLA COALIZIONE DI GOVERNO – INOLTRE ZAIA-FEDRIGA-FONTANA SONO PRONTI A UNA “SCISSIONE CONTROLLATA” DEL CARROCCIO, CREANDO DUE PARTITI FEDERATI SUL MODELLO DELLA CDU/CSU TEDESCA - PER LA MELONI SAREBBE UNA BELLA GATTA DA PELARE: SALVINI E VANNACCI POTREBBERO RUBARLE VOTI A DESTRA, E I GOVERNATORI IMPEDIRLE LA PRESA DI POTERE AL NORD...

matteo salvini luca zaia giorgia meloni orazio schillaci

FLASH! – L’”HUFFPOST” RIPORTA CHE SALVINI VUOL CONVINCERE LUCA ZAIA A PORTARE IL SUO 40% DI VOTI IN VENETO MA SENZA CHE IL SUO NOME BRILLI SUL SIMBOLO – PER ACCETTARE IL CANDIDATO LEGHISTA STEFANI, LA MELONA INSAZIABILE, PAUROSA CHE L’EX GOVERNATORE VENETO PORTI VIA TROPPI VOTI A FDI, L’HA POSTO COME CONDIZIONE A SALVINI – PER FAR INGOIARE IL ROSPONE, OCCORRE PERÒ CHE ZAIA OTTENGA UN INCARICO DI PESO NEL GOVERNO. IL MAGGIORE INDIZIATO A LASCIARGLI LA POLTRONA SAREBBE ORAZIO SCHILLACI, MINISTRO TECNICO IN QUOTA FDI, ENTRATO IN COLLISIONE CON I TANTI NO-VAX DELLA FIAMMA - AVVISATE QUEI GENI DI PALAZZO CHIGI CHE ZAIA SUI VACCINI LA PENSA ESATTAMENTE COME SCHILLACI…