la rivolta a torino instagram ragazzi

“RAGA, COME SI FESTEGGIA DOPO AVER SFASCIATO LE VETRINE?” - I RAGAZZI DELLA PERIFERIA DI TORINO HANNO RIVENDICATO I SACCHEGGI SU INSTAGRAM CON IL MOTTO: "SE FAI UNA COSA E NON LO FAI SAPERE AI TUOI FOLLOWER NON ESISTI" - IL MITO DEL PORTAFOGLIO GONFIO, DELL’ALTA MODA COME SIMBOLO DEL SUCCESSO ,LA MUSICA TRAP E LO SCONTRO CON UN MONDO BORGHESE CHE LI RIGETTA, LI SCHIFA E NON LI AIUTA

Lodovico Poletto per “la Stampa”

 

LA RIVOLTA A TORINO - LA VETRINA DI GUCCI DISTRUTTA

«Raga, come si festeggia dopo aver sfasciato le vetrine?». Ballano sui ritmi del trap i ragazzi di Barriera: vestiti neri, torso nudo, risate, sullo sfondo un divano due posti di vera finta pelle e la tv accesa. Un trofeo rubato da Geox. Le foto davanti alla vetrata di Gucci in frantumi. Dito medio alzato nello scatto in posa: «Non è un gioco». «Forse questa è l' ultima storia che farò. 30 k o butto tutto, non rischio per un video».

 

Hanno i visi dei ragazzi di Barriera. E nel sangue la musica del trap francese. Pistole di plastica nei video e la voglia di fare soldi, in fretta. -Kaprio- è il nome del trapper che si fa immortalare così: con medio alzato. Ha una filosofia di vita e un motto: «La fame è la porta che ti conduce alla ricchezza».

 

LA RIVOLTA A TORINO - I RAGAZZI RIVENDICANO I SACCHEGGI SU INSTAGRAM

Hanno casa ai giardini che sono stati dello spaccio, in quella piazza che tutti chiamano Alimonda ed è diventata, nel tempo, il simbolo della Torino che fatica a trovare una sua dimensione, i ragazzi del trap made in Torino. Hanno video su youtube, e canzoni che parlano di violenza, di soldi, e «fanculo a tutti» - Kaprio - c' era l' altra notte: lo racconta il suo profilo Instagram. E la sua banlieue è lì a 300 metri dal palazzo del Comune. I video svelano molto. I passamontagna, e le risate. Il saccheggio nel nome della moda, «vietata» se non hai il portafoglio gonfio.

 

«Gucci» è lo stile di chi con quella musica ha fatto i soldi. Due miti: la moda e il denaro. Lo sono anche Chanel (altra vetrina sfondata nella notte del delirio di Torino) e un po' anche Vuitton (idem come sopra). Guardi i video e ti si apre un mondo. Saltano fuori nomi e storie. «Se fai una cosa e non lo fai sapere al tuo mondo, ai tuoi followers, non esisti» dice chi di quel mondo se ne intende. Rubi? Lo dici. Ti scontri con la polizia? Lo dici. Sul web.

 

LA RIVOLTA A TORINO - I RAGAZZI RIVENDICANO I SACCHEGGI SU INSTAGRAM

Lo fecero anche i ragazzi di piazza San Carlo, quella banda di ladri che nella primavera di tre anni fa, durante la finale di Champions League, sparò peperoncino sulla folla che guardava la Juve contro il Real in piazza San Carlo, facendo quasi 2 mila feriti e due morti. Festeggiarono con video su Instagram. Celebrarono un bottino di portafogli e collanine: poche centinaia di euro. Li hanno presi anche per questo.

 

Quelli dell'altra notte arrivano dallo stesso mondo. Dalle periferie dell' immigrazione.

Dagli stessi giardini. E hanno lo stesso sogno: entrare in quel mondo che a loro, senza lavoro, con una stanza nelle case popolari, sembra vietato.

 

LA RIVOLTA A TORINO - I RAGAZZI RIVENDICANO I SACCHEGGI SU INSTAGRAM

La politica non c' entra. Non c' entrava neanche il 7 di agosto, quando un gruppo di ragazzi assaltò il tram che attraversa Barriera. Inchiodato in mezzo alla strada. Con i ragazzi - immigrati di seconda generazione - che scalano le fiancate e salgono sul tetto. Paralizzano il traffico. Si filmano. E i video finiscono nella canzone di un altro trapper. Soldi. In disagio sociale. Il mondo di Sfera Ebbasta. I tatuaggi sotto gli occhi. I vestiti e la moda. Allora, in tanti, ridevano boriosi in centro. Ma era già il disagio che diventava musica. Il video era di Yakuza.

 

gli antagonisti devastano torino durante la protesta contro il dpcm 21

Lo guardi adesso e vedi la periferia con i nuovi torinesi che avanzano. È l' immagine di un altro Quarto stato, ma che vuole denaro facile e vestiti firmati. Scavi in quel mondo e trovi un' altra canzone di un altro trapper dove appare una pistola puntata a una testa. Era finta, s' è scoperto: ma è il linguaggio che impressiona. E i casermoni davanti a cui tutto questo viene filmato narrano di un mondo che nessuno ha intercettato. E tantomeno cercato di aiutare. Infischiandosene di tutto i ragazzi si ritrovano ai guardini Alimonda. In tanti, l' altra sera, sono partiti da lì. Passamontagna in tasca e un unico obiettivo in testa: i negozi del lusso. Per poi sentirsi ricchi qualche ora. E dirlo su Instagram.

gli antagonisti devastano torino durante la protesta contro il dpcm 9

Ultimi Dagoreport

salvini rixi meloni bignami gavio

DAGOREPORT - I FRATELLINI D’ITALIA CI SONO O CI FANNO? SULLA QUESTIONE PEDAGGI, CI FANNO: FINGONO DI CASCARE DAL PERO DI FRONTE ALL’EMENDAMENTO LEGHISTA CHE AUMENTA IL COSTO DELLE AUTOSTRADE, MA SAPEVANO TUTTO DALL’INIZIO. QUELLO DEL CARROCCIO È STATO UN BALLON D’ESSAI PER VEDERE COSA SAREBBE SUCCESSO. MA DI FRONTE ALL’INDIGNAZIONE DI CONSUMATORI E OPPOSIZIONE LA MELONI HA ORDINATO LA RETROMARCIA – ORA IL CETRIOLONE PASSA AI CONCESSIONARI: CHE DIRANNO I VARI TOTO, BLACKSTONE, MACQUARIE E GAVIO DI FRONTE AL FORTE DIMAGRIMENTO DEI LORO DIVIDENDI? – I PIANI ECONOMICI FINANZIARI BLOCCATI E I MOLTI INCROCI DI GAVIO CON IL GOVERNO: HA APPENA VENDUTO 250MILA AZIONI DI MEDIOBANCA, FACENDO UN FAVORE, INDIRETTO A “CALTA” E ALLA SCALATA AL POTERE FINANZIARIO MILANESE PROPIZIATA DALLA FIAMMA MAGICA…

trump zelensky meloni putin

DAGOREPORT - DONALD TRUMP È STATO CHIARO CON ZELENSKY: SE CEDE LE QUATTRO REGIONI OCCUPATE DAI RUSSI, OLTRE LA CRIMEA, A PUTIN, USERÀ IL SUO SÌ PER MINACCIARE MOSCA. SE “MAD VLAD” NON ACCETTA DI CHIUDERE SUBITO IL CONFLITTO, ARMERÀ FINO AI DENTI KIEV – IL TYCOON PUTINIZZATO FINGE DISTANZA DALLO ZAR DEL CREMLINO: "VUOLE ANDARE FINO IN FONDO, CONTINUARE A UCCIDERE, NON VA BENE...". MA È SCHIACCIATO SULLE PRETESE DI MOSCA: HA PROMESSO A PUTIN CHE L’UCRAINA INDIRÀ ELEZIONI UN ATTIMO DOPO IL CESSATE IL FUOCO – LA RISATA DA VACCARO DEL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO DI FRONTE ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE BY GIORGIA MELONI: MA COSA VUOI RICOSTRUIRE SE C’È ANCORA LA GUERRA?

antonio tajani giorgia meloni neri nero bambini immigrati migranti matteo salvini

DAGOREPORT – AH, TAJANI DELLE MERAVIGLIE! RICICCIARE PER L'ENNESIMA VOLTA LO IUS SCHOLAE E, DOPO UN BATTAGLIERO RUGGITO, RINCULARE SUBITO A CUCCIA (''NON E' LA PRIORITA'"), E' STATO UN FAVORE FATTO A GIORGIA MELONI, DETERMINATA A SEMINARE ZIZZANIA TRA LE FILE LEGHISTE SPACCATE DA VANNACCI, PER CUI UNA PROPOSTA DI LEGGE PER LA CITTADINANZA AI RAGAZZI CHE COMPLETANO GLI STUDI IN ITALIA, E' PEGGIO DI UNA BESTEMMIA SULL'ALTARE - IL MINISTRO DEGLI ESTERI (SI FA PER DIRE: SUGLI AFFARI INTERNAZIONALI DECIDE TUTTO LA STATISTA DELLA GARBATELLA), UNA VOLTA APPOGGIATO IL BIANCO TOVAGLIOLO SUL BRACCIO, SI E' PRESTATO COSI' A SPARARE UN AVVISO A MATTEO SALVINI: SI PREGA DI NON TIRARE TROPPO LA CORDA, GRAZIE!

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin

DAGOREPORT – OGGI DONALD TRUMP CHIAMERÀ VOLODYMYR ZELENSKY E GLI PRESENTERÀ “L’OFFERTA” DI PUTIN: “MAD VLAD” VUOLE IL RICONOSCIMENTO DELLE ZONE ATTUALMENTE OCCUPATE DAI SUOI SOLDATI (OLTRE ALLA CRIMEA, CHE CONSIDERA RUSSA DAL 2014). IL PIANO DEL TYCOON È CONVINCERE L’EX COMICO UCRAINO A DARE L’OK, E POI TORNARE DA PUTIN E FINIRE LA GUERRA. CON UNA SOTTESA MINACCIA: SE, NONOSTANTE LE REGIONI ANNESSE, MOSCA CONTINUASSE IL CONFLITTO, A QUEL PUNTO GLI USA SAREBBERO PRONTI A RIEMPIRE DI ARMI KIEV PER FARE IL CULO A STELLE E STRISCE ALLO ZAR DEL CREMLINO - MA QUANTO CI SI PUO' ANCORA FIDARE DELLE PROMESSE DI TRUMP, VISTE LE CAZZATE CHE HA SPARATO FINORA?