rissa strada

“L’EREDITA’ SPETTA A ME”, “NO, LA CASA E’ MIA” - E SCATTA LA RISSA A UN FUNERALE A ROMA: I PARENTI DI UN’ANZIANA DECEDUTA SE LE SONO SUONATE RIVENDICANDO L’EREDITA’ E LA PROPRIETA’ DI UNA CASA (CHE DOVRA’ ESSERE DIVISA TRA FRATELLI, CUGINI E ZII) - ALLA FUNZIONE ERANO IN 19: DA UNA PARTE I DUE CAPO FAMIGLIA CHE SI SPINTONAVANO E SI INSULTAVANO, DALL'ALTRA, LE DONNE CHE SPAVENTATE CORREVANO IN CERCA DI RIPARO VERSO LA SAGRESTIA: “APRITE, APRITE CHE QUI SI AMMAZZANO” - ECCO COME E’ FINITA

Flaminia Savelli per “il Messaggero”

 

RISSA IN STRADA

Avevano pregato e pianto insieme durante il funerale appena celebrato per l'anziana donna: zia, sorella e cugina. Eppure con la bara già nel carro funebre su corone di fiori e biglietti d'addio, le antiche ruggini tra i due rami della famiglia hanno riacceso la lite. E questa volta i toni si sono alzati talmente tanto che è stato necessario l'intervento delle forze dell'ordine e di un'ambulanza.

 

Una scena quella di ieri mattina davanti alla chiesa Santa Maria Liberatrice a Testaccio, che ricorda non troppo da lontano la celebre pellicola di Mario Monicelli, Parenti Serpenti (1992). A scatenare la rabbia della famiglia è stata l'eredità e una casa che con la morte dell'anziana dovrà essere divisa tra fratelli, cugini e zii.

 

RISSA IN STRADA

LA FUNZIONE

«La casa spetta a me, è mia non ti devo niente» urlavano dal piazzale della chiesa, mentre il sagrestano stava ancora riorganizzando l'altare dopo la funzione appena celebrata per Maria Teresa Rizzo, 80enne e deceduta per malattia martedì. Un funerale a cui hanno partecipato in 19, solo i familiari più stretti per il rispetto delle norme anti Covid. Ma non appena il vice parroco ha congedato il gruppo con la formula di rito: «Andate in pace» invece si è scatenato l'inferno tra fratelli e cugine. Da una parte i due capo famiglia che si spintonavano, si insultavano rivendicando il diritto di proprietà.

 

RISSA IN STRADA

Dall'altra, le donne che spaventate correvano in cerca di riparo verso il cancello della sagrestia che era stato chiuso. «Aprite, aprite che qui si ammazzano!» gridavano le signore terrorizzate. In mezzo il carro funebre, con la bara già caricata con le corone dei fiori, ma bloccato davanti alla chiesa per la maxi rissa. Tutto davanti agli occhi increduli dei residenti affacciati dai vicini balconi: una scena da commedia all'italiana e neanche delle più riuscite. Quando gli agenti della polizia e i carabinieri, sono arrivati dopo numerose segnalazioni, la lite era ancora nel vivo.

 

Ma neanche alla vista degli uomini in divisa si sono placati gli animi inferociti. Solo quando le due fazioni della famiglia sono state separate e allontanate - per diversi metri - è tornata la tranquillità a piazza Santa Maria Liberatrice. Con il racconto della rissa che faceva il giro di tutto il rione. Intanto nei prossimi giorni, i parenti divisi per l'eredità della signora Rizzi, decideranno se procedere con la denuncia.

 

RISSA IN STRADA

I SOCCORSI

«Ho visto uno di loro che sferrava pugni proprio davanti al poliziotto, non si fermava più» racconta Dario Latini, che poco distante dalla chiesa gestisce un negozio di abbigliamento. Pure lui è diventato testimone involontario della maxi rissa tra parenti - serpenti. «Ma non sono del quartiere, qui tra di noi, queste cose non succedono» precisa il negoziante tenendo le distanze da quanto avvenuto.

 

rissa in strada

È stata poi chiamata anche un'ambulanza: una delle sorelle, la più anziana, per la concitazione e la paura ha accusato un malore. Quando i sanitari del 118 sono arrivati sul posto l'hanno trovata seduta su una sedia, dietro il cancello della chiesa. È stata medicata e visitata sul posto ma non è stato necessario il trasporto in ospedale.

 

«Ho soccorso per primo la signora perché ha avuto un mancamento. Era agitata e spaventata. Ma il cancello l'ho richiuso subito perché la situazione al limite» racconta il sagrestano che, attirato dalle grida era poi uscito verso la piazza. «Sono episodi che non sono giustificabili. Era stato appena celebrato un funerale, sono molto mortificato» commenta invece amareggiato don Maurizio Spreafico, il parroco di Santa Maria Liberatrice che conclude: «Tutto ciò con il Natale appena trascorso. Un'occasione per le famiglie di ritrovarsi e appianare i vecchi rancori». Ma non per la famiglia Rizzo.

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - A CHE SERVE QUEL FIGLIO DI PUTIN DI SALVINI? SERVE ECCOME A GIORGIA MELONI PER APPARECCHIARE, AL DI LÀ DELLE FRONTIERE, IL MIRACOLO DEL SUO CAMALEONTISMO - SE, IN CASA, LADY MACBETH DE’ NOANTRI GETTEREBBE QUEL ROMPICAZZO DELLA LEGA OGNI GIORNO DAL BALCONE DI PALAZZO CHIGI, IN POLITICA ESTERA IL COPIONE CAMBIA E IL SUO DISPREZZO SI TRASFORMA IN AMORE - C’È DA VOTARE IN PARLAMENTO IL DECRETO SULLA FORNITURA DI ARMI A KIEV? MANCA SOLO L’ITALIA PER RATIFICARE IL MES PER GARANTIRE I PAESI EUROPEI DAI RISCHI CHE POTREBBERO DERIVARE DALL'UTILIZZO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI? VOILÀ, FIATO ALLE TROMBE! ECCO FARSI AVANTI L’ ANTI-EUROPEISMO DEL ‘’PATRIOTA’’ ORBANIANO SALVINI CHE SI RIVELA UN OTTIMO SCHERMO PER LA MELONA PER PIAGNUCOLARE SULLA SPALLA DI URSULA VON DER LEYEN: ‘’NON È COLPA MIA… PURTROPPO HO UN ALLEATO DI GOVERNO CHE È UN PAZZO IRRIDUCIBILE E NON POSSO CORRERE IL RISCHIO DI FAR CADERE IL GOVERNO…BLA-BLA-BLA…”

elly schlein dario franceschini roberto speranza onorato renzi orlando

DAGOREPORT - ELLY SARÀ ANCHE LA "SEGRETARIA DI TUTTI", COME HA DETTO A MONTEPULCIANO, MA NON INTENDE ASCOLTARE NESSUNO - IL "CORRENTONE" DI FRANCESCHINI-SPERANZA-ORLANDO SI E' ROTTO IL CAZZO DEL "QUI, COMANDO IO!" DELLA DUCETTA DEL NAZARENO: CARA SCHLEIN, HAI UN MESE DI TEMPO PER CAMBIARE MUSICA, CONDIVIDENDO CON NOI LA LINEA DEL PARTITO, O ANDIAMO ALLA GUERRA - IN BALLO C'È SOPRATTUTTO LA COMPOSIZIONE DELLE LISTE ELETTORALI 2027, CHE LA SIGNORINA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA VUOLE RIEMPIRE DI CANDIDATI A SUA IMMAGINE E SOMIGLIANZA, LASCIANDO A TERRA DINOSAURI E CACICCHI D'ANTAN - ANCHE L'ALTRA FRONDA, QUELLA DEI RIFORMISTI GUIDATI DA GUERINI, GORI, SENSI ECC., E' SUL PIEDE DI GUERRA - MENTRE IL NASCENTE PARTITO DI CENTRO, FORMATO DAI CIVICI DI ONORATO-BETTINI E DAI CATTOLICI DI RUFFINI-PRODI, TEME L'ABILITA' MANOVRIERA DI RENZI – LA PROTERVIA DI ELLY, CON L'ASSEMBLEA DEL 14 DICEMBRE PER OTTENERE I "PIENI POTERI", RISCHIA DI FAR SALTARE IN ARIA UN CENTROSINISTRA UNITARIO... 

federica mogherini stefano sannino putin travaglio belpietro

DAGOREPORT – POSSIBILE CHE FEDERICA MOGHERINI E STEFANO SANNINO, SPECCHIATI ESPONENTI ITALIANI A BRUXELLES, SIANO DIVENTATI DI COLPO DUE MASCALZONI DA ARRESTARE PER "FRODE IN APPALTI PUBBLICI"? - VALE LA PENA SOTTOLINEARE LE PAROLE DELL'EURODEPUTATO DEL PD, DARIO NARDELLA: “NON VORREI CHE SI TRASFORMASSE IN UN FUOCO DI PAGLIA CON L'UNICO EFFETTO DI DANNEGGIARE ANCORA UNA VOLTA L'IMMAGINE DELL'ITALIA” - DEL RESTO, A CHI GIOVA SPUTTANARE L'EUROPA, IN UN MOMENTO IN CUI SI ERGE COME UNICO ARGINE ALLA RESA DELL’UCRAINA CHE STANNO APPARECCHIANDO TRUMP & PUTIN? - A GODERE SONO INFATTI "MAD VLAD" E I SUOI TROMBETTIERI, CHE HANNO ASSOCIATO LO “SCANDALO DI BRUXELLES'' AI CESSI D’ORO DI KIEV DELL'AMICO DI ZELENSKY - BASTA GUARDARE COSA SCRIVONO OGGI BELPIETRO SU "LA VERITA'" (''UE CORROTTA COME L'UCRAINA. FERMATA LA BIONDINA DEL PD") E TRAVAGLIO SU "IL FATTO QUOTIDIANO" ("BASSI RAPPRESENTATI... CI FACCIAMO SEMPRE RICONOSCERE")...

procuratore milano viola procura milano luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

FLASH! – MA GUARDA UN PO’... “EMERGE CHE IN AMBIENTI GIUDIZIARI SI È VALUTATO DI ESEGUIRE LE PERQUISIZIONI SOLO LA SCORSA SETTIMANA E NON A SETTEMBRE PER NON CONDIZIONARE L'ESITO DELL'OPS SU MEDIOBANCA ANCHE PERCHÉ LE INDAGINI NON SONO CHIUSE. ABBASTANZA PER IPOTIZZARE CHE IL RUOLO DELLA PROCURA POSSA DIVENTARE CRUCIALE NELLA FORMAZIONE DELLE LISTE PER IL RINNOVO DEI PROSSIMI CDA. IN PRIMAVERA TOCCHERÀ AI VERTICI DI BPM E DI MPS…” (BALESTRERI E SIRAVO PER “LA STAMPA”)