esplosione ponte kerch crimea sergey surovikin vladimir putin 2

“C’È UN SANO DESIDERIO DI VENDETTA” – IL GOVERNATORE DELLA CRIMEA INSEDIATO DAL CREMLINO, SERGEI AKSYNOV, FA CAPIRE CHE PRETENDE UNA REAZIONE DA PARTE DI PUTIN ALL’ESPLOSIONE DEL PONTE DI CRIMEA – “MAD VLAD” È SOTTO PRESSIONE DEI FALCHI, CHE GLI CHIEDONO UNA RISPOSTA DURA. LUI PER IL MOMENTO NON PARLA, MA HA NOMINATO UN NUOVO COMANDANTE DELLA COSIDDETTA OPERAZIONE SPECIALE, IL GENERALE SERGEY SUROVIKIN, CHE VANTA IL POCO RASSICURANTE SOPRANNOME DI “ARMAGEDDON”

sergey surovikin

GOVERNATORE CRIMEA, 'C'È UN SANO DESIDERIO DI VENDETTA'

(ANSA) - "Naturalmente si sono scatenate le emozioni e c'è un sano desiderio di vendetta": lo ha detto il governatore della Crimea insediato dal Cremlino, Sergei Aksyonov, riferendosi all'esplosione provocata ieri mattina da un camion bomba che ha distrutto parzialmente il ponte di Crimea. "La situazione è gestibile: è spiacevole, ma non fatale", ha aggiunto, secondo quanto riporta il Guardian.

 

CHI È IL NUOVO COMANDANTE DELLE TRUPPE RUSSE CHE STANNO COMBATTENDO IN UCRAINA

Marta Allevato per AGI

 

esplosione ponte kerch crimea vista dal satellite

Poche ore dopo l'esplosione sul ponte di Kerch in Crimea - infrastruttura strategica che connette alla Russia la penisola annessa da Mosca nel 2014 - il ministero della Difesa russo ha annunciato la nomina di un nuovo comandante dell'operazione militare speciale in Ucraina, ufficializzando di fatto una posizione su cui finora aveva mantenuto il massimo riserbo.

 

Si tratta di Serghei Surovikin, classe 1966 originario di Novosibirsk, e noto nell'esercito col soprannome di "generale Armageddon", secondo quanto riferiscono alcuni canali Telegram russi, specializzati in questioni militari.

 

vladimir putin con il governatore di crimea sergei aksyonov

Surovikin ha grande esperienza di combattimento: è veterano della guerra civile in Tagikistan negli anni '90, della seconda guerra in Cecenia negli anni 2000 e dell'intervento russo in Siria lanciato nel 2015.

 

Dal 31 ottobre 2017 Surovikin è a capo delle Forze aerospaziali. Nel 2021, il presidente russo Vladimir Putin gli ha conferito il grado di generale e in questi mesi è stato a capo del distretto militare meridionale nell'aerea di quella che Mosca chiama "operazione speciale" in Ucraina.

 

È noto, tra le altre cose, per il basso numero di perdite che subiscono di solito le sue truppe.

 

esplosione ponte kerch crimea

Il giornale Novaya Gazeta ha ricordato che nel 1991, Surovikin, per decisione del Comitato di emergenza statale - come si autodefinì allora il gruppo che si mise alla testa del fallito golpe - guidò personalmente una colonna di veicoli blindati, che durante il putsch di agosto schiacciarono alcuni manifestanti.

 

Per questo fu arrestato e ha trascorso circa sette mesi nel centro di detenzione preventiva di Matrosskaya Tishina.

 

il generale russo sergey surovikin 9

Il nome del predecessore di Surovikin non è mai stato rivelato ufficialmente, ma secondo i media russi si trattava del generale Aleksnder Dvornikov, anche lui veterano della seconda guerra cecena e comandante delle Forze russe in Siria dal 2015 al 2016.

 

Questa decisione, resa insolitamente pubblica da Mosca, arriva dopo una serie di battute d'arresto dell'esercito russo in Ucraina, che hanno provocato critiche all'interno dell'establishment.

 

Il leader ceceno Ramzan Kadyrov ha biasimato in particolare il comando militare, mentre un parlamentare ed ex militare, Andrei Kartapolov, ha pubblicamente invitato l'esercito a "smetterla di mentire" sulle sue sconfitte.

 

esplosione ponte tra crimea e russia 1

MOSCA ACCUSA GLI UCRAINI, I FALCHI CHIEDONO VENDETTA NUOVO GENERALE AL VERTICE: È IL DURO DELLA GUERRA ALL'ISIS

Marco Imarisio per il “Corriere della Sera”

 

«E allora?». La domanda è lecita, soprattutto se arriva da Margarita Simonyan. Nel novembre del 2018, la direttrice di Russia Today aveva scritto la sceneggiatura del film Ponte della Crimea : fatto con amore che, come si evince dal titolo, non era pregiudizialmente contrario alla nuova infrastruttura appena inaugurata da Vladimir Putin.

 

sergey surovikin

La pellicola ebbe recensioni tiepide persino dai media di Stato, ma questo non toglie nulla all'attualità del quesito posto dalla uno dei volti più famosi della propaganda televisiva. Adesso, cosa succede? L'esplosione della scorsa notte è ancora rubricata alla voce incidente. La procura generale ha aperto un'inchiesta, il presidente ha firmato un decreto con il quale vengono da subito rafforzate le misure di sicurezza sul ponte, e sul principale gasdotto di Krasnodar, che potrebbe essere bersaglio di eventuali attacchi. Almeno a livello ufficiale, non ci sono ancora certezze. Ma quelle immagini le hanno viste tutti, di prima mattina. E molti ne hanno tratto le dovute conseguenze.

 

il generale russo sergey surovikin 8

Il primo è stato Vladimir Konstantinov, capo del Parlamento della Crimea. «I danni sono opera di vandali ucraini» ha scritto. Maria Zakharova, portavoce del ministero degli Esteri, è stata molto più diretta. «L'azione di danneggiamento di una infrastruttura civile da parte del regime di Kiev dimostra la natura terroristica di quest' ultimo».

 

Meno succinto e più esplicito il commento di Sergey Mironov, capogruppo alla Duma di Russia Giusta-Per la verità, spesso accusato di voler fare il primo della classe, che questa volta dice quello che molti altri stanno solo pensando. «Questo fatto dimostra che l'operazione militare speciale è finita. È ora di combattere! Senza più guardare ai rimproveri da parte dell'Occidente. Dobbiamo fare quello che spetta a noi. Andiamo fino in fondo. Non c'è via di ritorno. È ora di rispondere».

 

esplosione ponte crimea

Alla fine di maggio, il quotidiano Komsomolskaya Pravda aveva dedicato un ampio servizio al ponte di Kerch. «Questo sito strategico che ha collegato la penisola con il resto del Paese è protetto da terra, mare, sott' acqua, dall'aria e dallo spazio». Le indagini diranno quel che è successo. Ma non è solo Simonyan, la cui immagine pubblica deve molto a quel ponte, a chiedere una reazione.

 

È questo il sottinteso del suo succinto messaggio. Il 17 luglio, in uno dei suoi tonitruanti post mattutini, Dmitry Medvedev aveva scritto che, se quel ponte fosse stato attaccato, la risposta sarebbe stata «un Giorno del giudizio, veloce e spietato». Fioccano le ipotesi su quel che accadrà, come al solito tentando di entrare nella testa del presidente russo. Quella dell'analista politica Tatiana Stanovaya sembra la più attinente ai fatti. «Tutti stanno aspettando la sua mossa, ma la storia dimostra che Putin rimanda sempre la sua reazione. E spesso nelle sue guerre ingoia gli smacchi, non replicando sempre con la violenza, ma piuttosto cercando di sminuire l'accaduto».

sergey surovikin

 

L'unica eccezione è avvenuta di recente, quando al ritiro delle truppe da Kharkiv hanno fatto seguito i referendum per l'annessione e la mobilitazione parziale. Perché in Russia le pressioni più forti sul Cremlino arrivano dal fronte bellicista, dagli ultranazionalisti che sempre più stanno alzando la voce.

 

Anche la nomina di un nuovo comandante dell'operazione militare speciale può essere letta come una ulteriore concessione a quella parte di apparato che da giorni chiede la rimozione dei vertici della Difesa. Il generale Sergey Surovikin ha infatti fama di essere un duro, che ha sconfitto l'Isis in Siria con bombardamenti a tappeto. La conferma indiretta arriva dal plauso di Ramzan Kadyrov, che in questo momento rappresenta il partito della guerra totale. «Un vero soldato, esperto, volitivo e lungimirante che farà cambiare per il meglio la situazione. E noi certamente lo aiuteremo a raggiungere i suoi obiettivi». Il leader ceceno è contento. Chissà fino a quando durerà la sua soddisfazione. Anche questa è una domanda di una certa importanza.

il generale russo sergey surovikin 6il generale russo sergey surovikin 4esplosione ponte tra crimea e russia 2esplosione ponte kerch crimea 4il generale russo sergey surovikin 7

Ultimi Dagoreport

chiara appendino roberto fico giuseppe conte vincenzo de luca elly schlein

DAGOREPORT - GENTILE CHIARA APPENDINO, È CONSAPEVOLE CHE IN POLITICA, COME NELLA VITA, ‘’NON SI PUÒ AVERE LA SIRINGA PIENA E LA MOGLIE IN OVERDOSE”? MA E' DAVVERO CONVINTA CHE, CON UN M5S “PIÙ AUTONOMO DAL PD”, IL PARTITO DI CONTE SAREBBE RIUSCITO A SVENTOLARE LE CANDIDATURE DI TRIDICO IN CALABRIA E DI FICO IN CAMPANIA, DOVE NEL 2020 M5S HA PRESO IL 9,9% MENTRE DE LUCA INTASCÒ IL 69,4%? – OGGI LA VITTORIA DI FICO, FINO A IERI DATA PER SICURA, STA TROVANDO UNA STRADA ACCIDENTATA - A SALVARE LA BARACCA CI DOVRÀ PENSARE LO SCERIFFO DI SALERNO – COME ELLY, CHE DOPO AVERLO DISPREZZATO, E' SCESA A MITI CONSIGLI, ANCHE FICO DEVE ACCETTARE LE “PRIORITÀ” DI DE LUCA OPPURE VERRÀ ABBANDONATO AL SUO DESTINO DI PERDENTE, FACENDO FELICE IL CANDIDATO DI FRATELLI D’ITALIA, EDMONDO CIRIELLI...

elly schlein giuseppe conte roberto fico vincenzo de luca eugenio giani

DAGOREPORT - PARAFRASANDO NANNI MORETTI, CON LEADER DEL CALIBRO DI ELLY SCHLEIN E DI GIUSEPPE CONTE, ''IL CENTROSINISTRA NON VINCERA' MAI'' - IN TOSCANA, I DUE "GENI" HANNO TENTATO DI ESTROMETTERE IL “CACICCO” EUGENIO GIANI, REO DI SANO RIFORMISMO, CHE SI È DIMOSTRATO CAVALLO VINCENTE – IN CAMPANIA, INVECE, RISCHIANO DI ANDARE A SBATTERE CON IL CAVALLO SBAGLIATO, IL FICO DI GIUSEPPE CONTE, CHE TRABALLA NEI SONDAGGI: URGE UN FORTE IMPEGNO DI RACCOLTA VOTI DEL "CACICCO" TANTO DISPREZZATO DA ELLY: VINCENZO DE LUCA (CHE A SALERNO SE LA DEVE VEDERE CON IL CONCITTADINO E CANDIDATO DEL CENTRODESTRA, CIRIELLI) – CON L’INCONSISTENZA STORICA DEL M5S A LIVELLO LOCALE, IL “CAMPOLARGO” VA AL PIU' PRESTO ACCANTONATO: TROPPI "PRINCIPI" DIVERSI TRA PD E M5S PER UN'ALLEANZA, MEGLIO UNA COALIZIONE IN CUI OGNUNO CORRE COL SUO PROGRAMMA CERCANDO DI MASSIMIZZARE IL CONSENSO - SOLO DOPO IL VOTO, IN CASO DI VITTORIA, SI TROVA L'ACCORDO (E COME DIMOSTRA LA COALIZiONE DEL GOVERNO MELONI, LA GESTIONE DEL POTERE È IL MIGLIOR PROGRAMMA...) - VIDEO

giorgia meloni guido crosetto

IL "FRATELLASTRO" CROSETTO FA BALLARE GLI OTOLITI DI GIORGIA MELONI: “SE GLI STATI EUROPEI NON RINUNCIANO ALLA LORO SOVRANITÀ IN ALCUNI SETTORI, SONO MORTI. SULLA DIFESA DOBBIAMO METTERE ASSIEME I 27 PAESI UE IN UN SOLO PROGETTO COMUNE” – LA POSIZIONE DEL MINISTRO DELLA DIFESA È ALL’OPPOSTO DI QUELLA SOVRANISTA DELLA DUCETTA, CHE PIÙ VOLTE IN PASSATO HA REMATO CONTRO IL PROGETTO DI UN ESERCITO UNICO EUROPEO: “SAREBBE UNA INUTILE DUPLICAZIONE. IL SISTEMA DI DIFESA OCCIDENTALE È BASATO SULLA NATO, E NELLA NATO CI SONO ESERCITI NAZIONALI CHE COOPERANO TRA DI LORO. IO VOGLIO PIUTTOSTO UNA COLONNA EUROPEA DELLA NATO” – CHISSA' CHI ALLA FINE DIRA' L'ULTIMA PAROLA... - VIDEO

mauro gambetti papa leone mazza baseball san pietro pipi sagrato

DAGOREPORT: IL PISCIO NON VA LISCIO – PAPA LEONE XIV E’ FURIOSO DOPO IL SACRILEGIO COMPIUTO DALL’UOMO CHE HA FATTO PIPI’ SULL’ALTARE DELLA BASILICA DI SAN PIETRO – IL PONTEFICE HA ORDINATO UN RITO RIPARATORIO “URGENTE” E, SOPRATTUTTO, HA FATTO IL CULO AL CARDINALE GAMBETTI, ARCIPRETE DELLA BASILICA VATICANA, CON UN CONFRONTO “TEMPESTOSO”: E’ IL TERZO GRAVE EPISODIO IN POCO PIU’ DI DUE ANNI AVVENUTO NELLA CHIESA PIU’ IMPORTANTE DEL MONDO – NEL MIRINO FINISCONO ANCHE GLI UOMINI DELLA GENDARMERIA VATICANA, INCAPACI DI INTERVENIRE TEMPESTIVAMENTE E DI PREVENIRE GESTI SACRILEGHI DELLO SVALVOLATO DI TURNO – VIDEO!

spionaggio paragon spyware giorgia meloni fazzolari mantovano giorgetti orcel francesco gaetano caltagirone flavio cattaneo

DAGOREPORT - E TRE! DALLO SPIONAGGIO DI ATTIVISTI E DI GIORNALISTI, SIAMO PASSATI A TRE PROTAGONISTI DEL MONDO DEGLI AFFARI E DELLA FINANZA: CALTAGIRONE, ORCEL, CATTANEO - SE “STAMPA” E “REPUBBLICA” NON LI FANNO SMETTERE, VEDRETE CHE OGNI MATTINA SBUCHERÀ UN NUOVO E CLAMOROSO NOME AVVISATO DI AVERE UN BEL SPYWARE NEL TELEFONINO - COME NEL CASO DEGLI ACCESSI ABUSIVI ALLA PROCURA ANTIMAFIA (FINITI IN CHISSÀ QUALCHE SCANTINATO), I MANDANTI DELLO SPIONAGGIO NON POSSONO ESSERE TROPPO LONTANI DALL’AREA DEL SISTEMA DEL POTERE, IN QUANTO PARAGON FORNISCE I SUOI SERVIZI DI SPYWARE SOLO AD AUTORITÀ ISTITUZIONALI - A QUESTO PUNTO, IL CASO È CORNUTO: O SI SONO TUTTI SPIATI DA SOLI OPPURE IL GOVERNO MELONI DEVE CHIARIRE IN PARLAMENTO SE CI SONO APPARATI “FUORILEGGE”. PERCHÉ QUANDO IL POTERE ENTRA NEI CELLULARI DEI CITTADINI, NON C’È PIÙ DEMOCRAZIA…

matteo salvini roberto vannacci giorgia meloni massimiliano fedriga luca zaia

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI HA GLI OCCHI PUNTATI SULLA TOSCANA! NELLA REGIONE ROSSA SARÀ CONFERMATO EUGENIO GIANI, MA ALLA DUCETTA INTERESSA SOLO REGISTRARE IL RISULTATO DELLA LEGA VANNACCIZZATA – SE IL GENERALE, CHE HA RIEMPITO LE LISTE DI SUOI FEDELISSIMI E SI È SPESO IN PRIMA PERSONA, OTTENESSE UN RISULTATO IMPORTANTE, LA SUA PRESA SULLA LEGA SAREBBE DEFINITIVA CON RIPERCUSSIONI SULLA COALIZIONE DI GOVERNO – INOLTRE ZAIA-FEDRIGA-FONTANA SONO PRONTI A UNA “SCISSIONE CONTROLLATA” DEL CARROCCIO, CREANDO DUE PARTITI FEDERATI SUL MODELLO DELLA CDU/CSU TEDESCA - PER LA MELONI SAREBBE UNA BELLA GATTA DA PELARE: SALVINI E VANNACCI POTREBBERO RUBARLE VOTI A DESTRA, E I GOVERNATORI IMPEDIRLE LA PRESA DI POTERE AL NORD...