vladimir putin volodymyr zelensky ucraina

“LA RUSSIA NON PUÒ CONTINUARE A ESISTERE NELLA SUA FORMA ATTUALE” – NONOSTANTE I MOLTI INVITI AMERICANI AD ABBASSARE I TONI, GLI UCRAINI CONTINUANO A SPARARLE GROSSE E ORA INVOCANO UN CAMBIO DI REGIME A MOSCA – ZELENSKY E COMPAGNIA CONTINUANO A INVOCARE COME CONDIZIONE PER UN NEGOZIATO IL RITIRO COMPLETO DEI SOLDATI DI PUTIN. E DAL CREMLINO RISPONDONO: “L’OPERAZIONE CONTINUA PERCHÉ KIEV RIFIUTA I NEGOZIATI”

 

 

 

Da www.rainews.it

 

mykhailo podolyak

Kiev: "Russia non può continuare a esistere in questa forma"

La Russia "non può continuare a esistere nella sua forma attuale" e deve "sottoporsi a una trasformazione politica".

 

Lo ha affermato su Twitter, il consigliere presidenziale ucraino, Mikhailo Podolyak. "La Russia non può continuare a esistere nella sua forma attuale e con questa elite", ha scritto su Twitter, "la Russia deve perdere, essere punita per aver violato il diritto internazionale e subire una trasformazione politica. Prima lo capiscono tutti, meno vittime ci saranno".

 

PUTIN ZELENSKY

"Non c'è bisogno di aver paura della verità", ha aggiunto Podolyak.     A ottobre, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha firmato un decreto che esclude formalmente la possibilita' di negoziati con Mosca finché al Cremlino siederà Vladimir Putin.

 

Cremlino: operazione continua perché Kiev rifiuta negoziati

La Russia continua a perseguire i suoi obiettivi nell'operazione militare in Ucraina perché Kiev "rifiuta i negoziati". Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov citato dalla Tass.

 

zelensky a kherson 2

Onu: torture su prigionieri di guerra russi e ucraini

Numerosi prigionieri di guerra in mano ai russi o agli ucraini subiscono torture, maltrattamenti e umiliazioni. Lo ha affermato oggi l'Onu a Ginevra. Sia l'Ucraina che la Federazione Russa sono parti della Terza Convenzione di Ginevra che stabilisce i requisiti relativi al trattamento dei prigionieri di guerra. Ha detto alla stampa Matilda Bogner, capo della  Missione Onu di monitoraggio dei diritti umani, ricordando  l'obbligo fondamentale di uno Stato di  trattare sempre con umanità tutti i prigionieri di guerra.

 

MURALE BACIO PUTIN ZELENSKY

Lavrov, proposte di pace Zelensky "non realistiche"

Le proposte presentate dalpresidente Volodymyr Zelensky al vertice del G20 per la pace in Ucraina sono "non realistiche e non adeguate". Lo ha detto il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov intervenendo al summit. La Russia vuole vedere "fatti concreti, e non parole"sull'influenza esercitata dall'Occidente su Zelensky perché accetti di negoziare, ha aggiunto Lavrov.

 

G20 nella bozza del comunicato i leader chiedono ritiro Russia da Ucraina

 I leader del G20 nella loro dichiarazione al vertice di Bali chiederanno il ritiro della Russia dai territori occupati in Ucraina. Lo si legge nella bozza del comunicato, visionato da Associated Press.

 

droni ucraini attaccano navi russe in crimea 2

Il G20 nella sua dichiarazione, "deplora nei termini più forti l'aggressione da parte della Federazione Russa" e "chiede il suo completo e incondizionato ritiro dal territorio dell'Ucraina". La bozza di comunicato ha anche reso noto che esistono opinioni diverse sulla situazione e sulle sanzioni contro la Russia, affermando che il G20 non è il forum per risolvere le questioni di sicurezza.

 

"Non tornare in città liberate senza ok forze armate"

controffensiva ucraina nella regione di kherson 2

L'ucraino Vitaly Kim, governatore della regione Mykolaiv, ha esortato a non tornare nelle città ucraine liberate fino a quando le forze armate di Kiev non daranno l'ok. "Non ci si illuda: fino a quando le Forze Armate non confermeranno che l'insediamento è stato liberato, non si può nemmeno pensare di andarci", ha detto. Kim ha rilasciato la sua dichiarazione dopo che informazioni sull'abbandono di Kinbrunska Kosa e Oleshok, da parte delle truppe di invasione russe, sono apparse su Internet. Tuttavia, questa mattina, tali informazioni sono state smentite.

 

putin zelensky

Cremlino: le parole di Zelensky confermano la riluttanza di Kiev a negoziare

Il Cremlino ha reagito alla dichiarazione del presidente ucraino Volodymyr Zelensky secondo cui non ci sarebbe stata una "Minsk-3". Il portavoce di Putin Dmitry Peskov ha detto - secondo le agenzie russe - che questo "conferma assolutamente" la tesi sulla riluttanza di Kiev a negoziare.

 

Zelensky al G20: ecco le condizioni dell'Ucraina per la pace

Dieci condizioni per la pace. Sono quelle illustrate dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un intervento in video collegamento con il G20 di Bali. Zelensky (rivolgendosi al "G19", senza la Russia) ha sottolineato che l'Ucraina non può accettare "compromessi" su "sovranità, territorio e indipendenza" e che il Paese è "sempre stato un leader negli sforzi di mantenimento della pace".

militari russi si arrendono

 

"Se la Russia afferma che vuol porre fine alla guerra lo dimostri con le azioni" ma, ha assicurato, "non permetteremo alla Russia di guadagnare tempo, rafforzarsi e poi iniziare una nuova azione di terrore e di destabilizzazione globale. Non ci sarà una Minsk-3, che la Russia violerà subito dopo l'accordo".

 

volodymyr zelensky antony blinken

Zelensky ha quindi tratteggiato la "formula ucraina per la pace. Pace per l'Ucraina, l'Europa e il mondo". Le "proposte" sono dieci: "sicurezza nucleare; sicurezza alimentare; sicurezza energetica; liberazione di tutti i prigionieri e deportati; attuazione della Carta delle Nazioni Unite e ripristino dell'integrità territoriale dell'Ucraina e dell'ordine mondiale; ritiro delle truppe russe e cessazione delle ostilità; ristabilire la giustizia; contrasto dell'ecocidio; prevenzione dell'escalation; fissare la fine della guerra"."L'Ucraina - ha concluso - offre ai principali stati del mondo di essere co-creatori di pace insieme a noi".

 

Macron a Xi, pressioni su Putin per tornare a negoziare

volodimyr zelensky 2

Nel suo colloquio prima del G20 con Xi Jinping, il presidente francese Emmanuel Macron ha chiesto al leader cinese di far tornare il presidente russo Vladimir Putin al tavolo del negoziato. Lo ha fatto sapere l'Eliseo.

 

Von Der Leyen: dobbiamo porre fine a questa guerra

 "Dobbiamo porre fine a questa guerra. La guerra russa non è solo ingiustificata, non provocata e illegale, ma sta causando immense sofferenze in Ucraina e danni all'economia globale". Lo ha detto la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, intervenendo al G20 di Bali."Come molti a questo tavolo - ha sottolineato - l'Ue condanna questa guerra.

 

controffensiva ucraina nella regione di kharkiv 6

E il G20 ora deve collaborare per affrontare le gravi conseguenze globali" del conflitto.Per quanto riguarda la crisi alimentare, ha detto, "sosteniamo con tutto il cuore l'iniziativa per i cereali del Mar Nero mediata dal Segretario generale Guterres e dal presidente Erdogan. Deve essere estesa. Inoltre, nell'Unione Europea, abbiamo istituito percorsi di trasporto alternativi per portare prodotti agroalimentari dall'Ucraina, che chiamiamo Solidarity Lanes.

il video messaggio in bianco e nero di volodymyr zelensky 2

 

Da maggio, più di 15 milioni di tonnellate sono state esportate attraverso queste rotte e stiamo ulteriormente aumentando la loro capacità". Inoltre "stiamo aumentando il nostro aiuto globale per la sicurezza alimentare di altri 210 milioni di euro" portando il totale a 8 miliardi nei prossimi 3 anni. Per quanto riguarda l'energia, ha accusato, la Russia "invece di vendere gas, preferisce bruciare gas", "questo restringe il mercato globale dell'energia e porta a prezzi alle stelle".

 

"Sosteniamo pertanto - ha detto - l'introduzione di un prezzo massimo del petrolio. Ciò andrà a beneficio anche dei paesi a basso e medio reddito". Però "la nostra migliore risposta è accelerare la transizione verde verso l'energia pulita" che è "l'unica risposta sia alla crisi energetica che alla crisi climatica".

 

Ultimi Dagoreport

francesco saverio garofani sergio mattarella giorgia meloni maurizio belpietro

DAGOREPORT - MA QUALE “COMPLOTTO DEL COLLE CONTRO GIORGIA MELONI”! DIETRO ALLA DIFFUSIONE DELLE PAROLE DI FRANCESCO SAVERIO GAROFANI ALLA “VERITÀ” DI BELPIETRO C'E' UNA “GOLA PROFONDA” UN PO’ PASTICCIONA, CHE SI E' FATTA SGAMARE IN MEZZA GIORNATA - DAGOSPIA È IN GRADO DI AGGIUNGERE ALCUNI DETTAGLI SULLA CENA DI GIOVEDÌ 13 NOVEMBRE ALLA TERRAZZA BORROMINI. A TAVOLA C’ERANO SEDICI PERSONE: OLTRE ALL’ORGANIZZATORE, LUCA DI BARTOLOMEI, E A FRANCESCO GAROFANI C’ERANO MANAGER, CONSULENTI, UN AD DI UNA BANCA, DUE CRONISTI SPORTIVI E…UN GIORNALISTA CHE IN PASSATO HA LAVORATO IN UN QUOTIDIANO DI DESTRA, GIA' DIRETTO DA BELPIETRO. SARÀ UN CASO CHE LA MAIL A FIRMA “MARIO ROSSI”, DA CUI È NATO LO “SCANDALO”, SIA STATA INVIATA ANCHE AL MELONIANO "IL GIORNALE" (CHE PERO' L'HA IGNORATA) - IL CONTESTO ERA CONVIVIALE, SI PARLAVA DI CALCIO E DEL PD, MA GAROFANI NON HA MAI PRONUNCIATO LA PAROLA “SCOSSONE”, CHE INFATTI NELLA MAIL ORIGINALE NON C’È - L’AUDIO? FORSE NON ESISTE. D'ALTRONDE SE CI FOSSE, PERCHÉ BELPIETRO NON LO PUBBLICA?

maurizio belpietro giorgia meloni la verita

DAGOREPORT - IL GIOCO DI PRESTIGIO DI MAURIZIO BELPIETRO: LO "SCOOP" SUL PRESUNTO “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” È BASATO SULLE PAROLE “PROVVIDENZIALE SCOSSONE”, CHE IL CONSIGLIERE DEL COLLE, FRANCESCO SAVERIO GAROFANI, AVREBBE PRONUNCIATO ALLA CENA DOPO L’EVENTO IN RICORDO DI AGOSTINO DI BARTOLOMEI. MA NELLA MAIL ANONIMA CHE SEGNALA LA VICENDA A "LA VERITA'" QUELLE DUE PAROLE NON SONO VIRGOLETTATE: SEMBRANO ESSERE UN RAGIONAMENTO DELL’AUTORE, IL MISTERIOSO "MARIO ROSSI" – “LINKIESTA”: “PER CAPIRE COSA PENSI MELONI BISOGNA LEGGERE ‘LA VERITÀ’, ESATTAMENTE COME PER CAPIRE COSA PENSI GIUSEPPE CONTE BISOGNA LEGGERE ‘IL FATTO’. QUANTI SI BEVONO OGGI LA FAVOLA DELLA SVOLTA ATLANTISTA ED EUROPEISTA DI MELONI, FAREBBERO BENE A LEGGERE ‘LA VERITÀ’, SMACCATAMENTE FILO-PUTINIANO, NO VAX E NO EURO. LA VERITÀ DEL GOVERNO MELONI STA LÌ”

maurizio belpietro giorgia meloni francesco saverio garofani

A CIASCUNO LA SUA “VERITÀ” - L’ARTICOLO PUBBLICATO DAL QUOTIDIANO DI BELPIETRO SUL "PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” È PRATICAMENTE IDENTICO ALLA MAIL RICEVUTA DA MOLTI ALTRI QUOTIDIANI, DA UN ANONIMO CHE SI FIRMAVA "MARIO ROSSI", CHE HANNO DECISO DI IGNORARE LA VICENDA PERCHÉ NON VERIFICABILE - PERCHE' BELPIETRO HA DECISO DI DARE SPAZIO E RISALTO A UNA STORIA COSI' AMBIGUA? HA IN MANO ANCHE UN AUDIO O CI SONO ALTRE RAGIONI? DI CERTO, L'EX ALLIEVO DI VITTORIO FELTRI È UN PO' IN DIFFICOLTÀ: LE COPIE VENDUTE DAL SUO GIORNALE CALANO E "LA VERITÀ" STA DIVENTANDO POST-VERITÀ, CON LO SPAZIO CONCESSO A COMPLOTTISTI, NO VAX E PUTINIANI - FORSE CREARE UN PO’ DI CACIARA CON IL GAROFANI-GATE SERVE A RIPORTARE IL QUOTIDIANO SOTTO I RIFLETTORI - DI SICURO HA FATTO UN FAVORE A GIORGIA MELONI. DEL RESTO, FU LEI NEL 2023 A OPPORSI ALLA VENDITA DEL GIORNALE AD ANGELUCCI, E A TROVARE IN FEDERICO VECCHIONI, AD DI "BONIFICHE FERRARESI" E CARO A LOLLOBRIGIDA, IL "SALVATORE" PRONTO A RILEVARE IL 25% DELLA SOCIETA' EDITRICE BY BELPIETRO - DA ALLORA FIOCCANO INSERZIONI DELLE PARTECIPATE E PEZZI PRO-GIORGIA...

matteo salvini giorgia meloni donald trump vladimir putin sergio mattarella

DAGOREPORT - COME MAI GLI ARTICOLI DELLA “VERITÀ” SUL “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” ARRIVANO IL GIORNO DOPO LA RIUNIONE DEL CONSIGLIO SUPREMO DI DIFESA, DI CUI GAROFANI È SEGRETARIO, IN CUI SI È RIBADITA LA LINEA DI “PIENO SOSTEGNO ITALIANO ALL’UCRAINA”? - LA LINEA PRO-KIEV DI GIORGIA MELONI SI E' AFFIEVOLITA DA TEMPO (HA MESSO IN “PAUSA” L'ADESIONE DELL'ITALIA AL PIANO PURL PER LE ARMI USA A KIEV) E SALVINI E' IL SOLITO "FIGLIO DI PUTIN" CHE SI OPPONE A OGNI SOSTEGNO A ZELENSKY - NON SOLO: MATTARELLA, ORMAI DA ANNI, INFIOCINA I SOVRANISMI DI MEZZO MONDO, HA PIU' VOLTE CRITICATO TRUMP, PUTIN, ORBAN, NETANYAHU E AFD (GUARDA CASO TUTTI AMICI DI MELONI E SALVINI) - SE L'AUDIO DI GAROFANI ESISTE, E CERTIFICA UN "COMPLOTTO" E NON UN SEMPLICE RAGIONAMENTO POLITICO, PERCHÉ BELPIETRO NON LO PUBBLICA? IL COLLOQUIO DELL'EX DEPUTATO DEL PD È STATO CARPITO AL RISTORANTE IN UNA "CHIACCHERATA TRA AMICI". SE ESISTE L'AUDIO, CHI LO HA REGISTRATO? UN AMICO? UN PRIVATO CITTADINO CHE HA RICONOSCIUTO GAROFANI, NONOSTANTE FOSSE UN VOLTO POCO NOTO? O IL CONSIGLIERE DI MATTARELLA ERA "ATTENZIONATO"? DA CHI?

tommaso foti galeazzo bignami

CHIAGNI E FOTI – A VOLERE QUEL FENOMENO DI GALEAZZO BIGNAMI COME CAPOGRUPPO DI FDI ALLA CAMERA FU TOMMASO FOTI, CHE SCELSE IL CAMERATA BOLOGNESE COME SUO SUCCESSORE. QUANDO CI FU IL PASSAGGIO DI CONSEGNE, FOTI ASSICURÒ CHE NON AVREBBE POTUTO SCEGLIERE UN SUCCESSORE MIGLIORE (PENSA COM'ERANO GLI ALTRI PRETENDENTI) - DI SICURO BIGNAMI NON È MAI STATO TROPPO ISTITUZIONALE NEGLI INTERVENTI IN AULA: SPESSO PROVOCATORIO, OGNI VOLTA CHE PARLA IRRITA L'OPPOSIZIONE. PARE CHE UNA TELEFONATA DA PALAZZO CHIGI E UN CONSIGLIO “PATERNO” BY FOTI LO AVESSERO INDOTTO A MAGGIOR EQUILIBRIO. SINO A IERI…