Filippo Facci per “Libero quotidiano”
Il 10 aprile 2020 scrissi che la giornalista non-professionista Selvaggia Lucarelli era un’incompetente, e che farla scrivere di Covid (sul Fatto Quotidiano) era una follia. Scrissi che aveva pubblicato delle sciocchezze e che faceva disinformazione. In un tweet, poi, invocai la pensione anticipata piuttosto che si potesse credere «che questa gossipara spargizizzania, che porta male a tutto quel che tocca ed è diventata nota perlopiù perle sue tette da vecchia matrona, possa essere accomunata allo stesso mestiere che faccio io».
SELVAGGIA LUCARELLI E FILIPPO FACCI
Allora lei mi querelò: disse che l'avevo anche definita «ignorante» e «attempata stagista del giornalismo tradizionale». Era vero. Disse che le avevo dedicato «insulti di stampo sessista», «discriminazioni di genere» e che avevo «denigrato la sua capacità professionale». Confermo l'ultima cosa.
Però, il 20 ottobre 2020, un pm chiese l'archiviazione della querela. Finita? No, lei non se ne fece una ragione, e si oppose. Ma un giudice, il 18 maggio 2021, confermò l'archiviazione. Finita? No, la signora mi aveva anche denunciato all'Ordine dei giornalisti, scrivendo una mail con incipit «Caro Alessandro» e con «un abbraccio» finale. Però, il 9 novembre, cioè l'altro giorno, l'Ordine ha disposto il non luogo a procedere: ha detto, in pratica, che non gliene frega niente. Ora vorrei solo aggiungere, circa la signorina Lucarelli, a bocce ferme: che due palle.
selvaggia lucarelli e filippo facci