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“O STIAMO CONTANDO MALE I MORTI DI COVID O LI STIAMO CURANDO MALE” - IL VIROLOGO ROBERTO BURIONI SUL TASSO DI MORTALITA' DEL COVID ANCORA ALTO IN ITALIA RISPETTO AL RESTO D’EUROPA: SIAMO PRIMI PER MORTALITÀ OGNI 100MILA NONOSTANTE IL CALO GENERALE  - IL BOLLETTINO: OGGI 35.004 NUOVI CASI (IERI SONO STATI 38.219) E 158 MORTI (IERI 175) – I POSTI LETTO OCCUPATI NEI REPARTI COVID ORDINARI SCENDONO DI 374 UNITÀ, MENTRE QUELLI IN TERAPIA INTENSIVA SONO 15 IN MENO DI IERI…

1. L'ULTIMO MISTERO DEL COVID I CONTAGI SCENDONO MA I MORTI AUMENTANO

Elena Dusi per la Repubblica

 

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Altri 1.022 morti per Covid in una settimana, 146 al giorno di media. L'Italia è prima per mortalità ogni 100mila abitanti in Europa occidentale, secondo la Johns Hopkins University.

Anche se il picco dei decessi sembra alle spalle, dopo quello dei contagi, con altre 175 persone che hanno perso la vita ieri rispunta la domanda che ci tormenta da inizio pandemia: perché tanti lutti nel nostro paese?

 

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Con un tweet se lo è chiesto il virologo Roberto Burioni del San Raffaele di Milano: «O li stiamo contando male (ma pare di no), o li stiamo curando male (posso sospettarlo, ma non ho elementi concreti per dirlo), o chissà cosa altro. Certamente le autorità devono chiarire subito la situazione ». Sarebbe utile sapere, per esempio, quante delle vittime sono state trattate con gli antivirali, che dovrebbero tagliare la mortalità delle persone più a rischio del 90%.

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Il dubbio viene sollevato anche da Matteo Villa, ricercatore dell'Ispi, Istituto per gli studi di politica internazionale, sempre su Twitter: «Nell'ultima settimana il numero di decessi Covid ufficiali ha di molto superato le nostre proiezioni. Prevedevamo un picco a 140 decessi al giorno. Siamo arrivati a 175. Davvero un'ondataccia». «Le nostre proiezioni - spiega Villa - si basano su un algoritmo con due parametri: numero dei casi e tasso di letalità. «È la prima volta che le proiezioni sbagliano tanto. Da circa una settimana abbiamo 30-40 decessi in più rispetto alle attese».

 

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Lo scostamento potrebbe dipendere dal modo di contare le vittime, come suggerisce Burioni. Sarebbe però sbagliato liquidare un numero così alto di fatalità come confusione fra morti di Covid e morti col Covid. E i motivi sono almeno due. Il primo è che un eccesso nella mortalità generale (cioè per tutte le cause) oggi in Italia esiste, anche se ridotto rispetto alle ondate precedenti. 

 

Eurostat calcola che in Italia a maggio - l'ultimo mese per cui è disponibile il calcolo - c'è stato il 5,8% di decessi in più rispetto ai tempi normali, cioè alla media dei mesi di maggio 2015-2019. Un eccesso compare anche da giugno a oggi nei dati del Sistema nazionale di sorveglianza della mortalità giornaliera. 

 

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«Anche il caldo sta dando un contributo» suggerisce Villa. Il secondo motivo per cui le tante vittime non possono essere solo questione di contabilità lo spiega Cesare Cislaghi, ex presidente dell'Associazione italiana di epidemiologia e professore all'università di Milano. 

 

«La popolazione italiana è di 60 milioni e 1.800 cittadini muoiono ogni giorno, per qualunque causa». La proporzione è 3 persone ogni 100mila. «Oggi 1,5 milioni di persone sono positive. In questo gruppo 3 persone ogni 100mila perderebbero la vita a prescindere dal Covid a causa della mortalità generale. Sono 45 persone al giorno. La differenza fra le 175 di ieri e 45 è la sovra- mortalità attribuibile all'epidemia ».

 

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 Ogni giorno poi i nuovi ingressi in terapia intensiva sono circa 30: vuol dire che meno di un quinto delle persone muore in questi reparti, attaccata a un ventilatore. «Il Covid uccide sempre meno con le polmoniti che richiedono la respirazione assistita» conferma l'epidemiologo. La cifra che emerge dai calcoli di Cislaghi non è piccola. Le vittime della pandemia in Italia hanno superato le 172mila. 

 

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La Germania, con 83 milioni di abitanti, è a 145mila. «Ma il tasso di letalità è andato sempre calando» osserva Cislaghi. «Effetto combinato di virus meno severo e immunizzazione massiccia della popolazione » secondo l'epidemiologo. Il tasso di letalità si stima dividendo i decessi per i casi di tre settimane prima (in media tra contagio e morte passano tre settimane). «A Natale, prima di Omicron e della vaccinazione estesa a tutti, avevamo il 2-3 per cento» ricorda Cislaghi. 

 

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«Oggi siamo al 2-2,5 per mille. La proporzione è scesa di 10 volte». Un altro dubbio, allora, è che a essere sbagliati siano i dati sui contagi. E qui Villa introduce la variabile vacanze: «Se in tempi normali un tampone positivo per molti vuol dire non andare al lavoro, in questo periodo si traduce in vacanza cancellata. È possibile che qualcuno eviti il test per non rovinarsi le ferie».

 

 

2. COVID IN ITALIA, IL BOLLETTINO DI OGGI 6 AGOSTO: 35.004 NUOVI CASI E 158 MORTI

BOLLETTINO 6 AGOSTO 2022

Paola Caruso per www.corriere.it

 

I dati di sabato 6 agosto. Il tasso di positività scende al 15,3% con 229.180 tamponi. Ricoveri: -374. Terapie intensive: -15

 

Sono 35.004 i nuovi casi di Covid in Italia (ieri sono stati 38.219, qui il bollettino). Sale così ad almeno 21.286.771 il numero di persone che hanno contratto il virus Sars-CoV-2 (compresi guariti e morti) dall’inizio dell’epidemia. I decessi odierni sono 158 (ieri 175), per un totale di 173.062 vittime da febbraio 2020.

 

tamponi 2

Le persone guarite o dimesse sono complessivamente 20.008.251 e 76.560 quelle che sono diventate negative nelle ultime 24 ore (ieri 66.155). Gli attuali positivi — i soggetti che hanno il virus — risultano essere in tutto 1.105.458, pari a -41.721 rispetto a ieri (-28.115 il giorno prima).

 

I tamponi e lo scenario

I tamponi totali (molecolari e antigenici) processati sono 229.180, ovvero 5.328 in più rispetto a ieri quando erano stati 223.852. Il tasso di positività è al 15,3% (l'approsssimazione 15,27%); ieri era 17,1%. Due le regioni oltre la soglia di 4 mila nuovi contagi: Lombardia (+ 4.328 casi ) e Veneto (+ 4.169 casi ).

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Il sistema sanitario

I posti letto occupati nei reparti Covid ordinari sono -374 (ieri -337), per un totale di 9.023 ricoverati. I posti letto occupati in terapia intensiva sono -15 (ieri -11) — si tratta del saldo tra le persone entrate e uscite in un giorno — per un totale di 336 malati gravi, con 26 ingressi in rianimazione (ieri 24).

 

I casi regione per regione

Il dato fornito qui sotto, suddiviso per regione, riguarda il numero dei nuovi casi registrati nelle ultime 24 ore. 

 

Lombardia: +4.328 casi (ieri +4.692)

Campania: +3.246 casi (ieri +3.323)

Veneto: +4.169 casi (ieri +4.470)

Lazio: +2.799 casi (ieri +3.221)

Emilia-Romagna: +2.713 casi (ieri +3.224)

Sicilia: +2.931 casi (ieri +2.825)

Puglia: +2.404 casi (ieri +2.729)

Piemonte: +1.943 casi (ieri +2.175)

Toscana: +1.777 casi (ieri +1.808)

Marche: +1.127 casi (ieri +1.325)

Liguria: +1.154 casi (ieri +1.210)

Abruzzo: +1.351 casi (ieri +1.572)

Calabria: +1.357 casi (ieri +1.624)

Friuli Venezia Giulia: +960 casi (ieri +934)

Sardegna: +848 casi (ieri +963)

Umbria: +690 casi (ieri +743)

P. A. Bolzano: +360 casi (ieri +385)

P. A. Trento: +391 casi (ieri +397)

Basilicata: +288 casi (ieri +296)

Molise: +100 casi (ieri +209)

Valle d’Aosta: +68 casi (ieri +94)

 

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