noemi magni

“SVEGLIATI, NON ANDARTENE VIA” - LA TROMBA D’ARIA A FIUMICINO, L'AUTO CHE VOLA PER 25 METRI E LA MORTE DI NOEMI TRA LE BRACCIA DEL PADRE, LEADER DEI “CENTURIONI” DEL COLOSSEO: “PARLAVA INGLESE, FRANCESE E SPAGNOLO, FACEVA LA CHEF, ERA LA SUA PASSIONE” – IL TITOLARE DELLA STAZIONE DI SERVIZIO: “PENSAVO FOSSERO I LADRI INVECE C' ERA IL FINIMONDO…” LA RAGAZZA AVEVA UN APPUNTAMENTO CON IL FIDANZATO…

Rinaldo Frignani per il “Corriere della sera”

 

noemi magni

«Noemi, Noemi!». Papà Franco grida disperato mentre i vigili del fuoco e un medico del 118 si affannano attorno alla figlia priva di sensi nel prato accanto a una delle piste dell' aeroporto di Fiumicino.

 

Per più di mezz' ora tentano di rianimarla, poi sono costretti ad arrendersi. Noemi Magni, 26 anni, è morta così nella notte fra sabato e domenica, uccisa da una tromba d' aria che l' ha spazzata via con la Smart nella quale si era rifugiata nell' area di servizio WWG in viale Coccia di Morto, alle porte di Fiumicino, strada che collega la cittadina a Focene, dove la giovane abitava con i genitori e la sorella minore.

«Una ragazza stupenda, lavorava nel nostro chiosco sulla spiaggia.

 

noemi magni

Parlava inglese, francese e spagnolo, faceva la chef, era la sua passione», ha raccontato il padre, distrutto dal dolore, leader dei «centurioni del Colosseo». In via dei Nautili, a fianco alla stazione di rifornimento, è un viavai di amici e parenti. Lacrime e abbracci per una tragedia imprevedibile, impensabile. Nella quale potrebbe aver forse giocato un ruolo - che le indagini dei vigili urbani dovranno però accertare - il fatto che un defibrillatore sarebbe stato portato sul posto da un secondo mezzo di soccorso.

 

FIUMICINO TROMBA D ARIA

A cercare di confortare Franco Magni e la sua famiglia è stato il sindaco Esterino Montino, che ha annullato tutti gli spettacoli estivi e gli eventi culturali di ieri - come la consegna a Fregene del Premio Gregoretti al regista Matteo Garrone -, annunciando il lutto cittadino per il giorno dei funerali. A Focene Noemi - che sarà ricordata stasera con una veglia di preghiera - era conosciuta da molti. Da anni organizzava giochi e intrattenimenti per i clienti nel ristopub il «Coco Bongo Beach» accanto al Lido del Carabiniere.

 

noemi magni

«Un vulcano di ragazza, sempre con idee nuove, una giovane sorridente che ti metteva il buonumore addosso», spiega chi la conosceva. Tiziano De Santis, titolare dell' area di servizio, è stato svegliato alle 2.30 dall' allarme sul telefonino.

 

«Pensavo fossero i ladri invece c' era il finimondo. Gente che piangeva sconvolta, la stazione di rifornimento distrutta, le abitazioni vicine quasi crollate. Quella povera ragazza - aggiunge - veniva spesso qui da noi, a fare colazione o a comprare le sigarette». E l' altra notte, mentre Roma veniva spazzata da nubifragi che hanno causato danni, allagamenti e la chiusura di due fermate della metropolitana, Noemi era uscita proprio per acquistarne un pacchetto al distributore automatico nell' area di servizio.

 

FIUMICINO TROMBA D ARIA

Il vento spirava forte da ore, accompagnato da lampi e tuoni che coprivano perfino il frastuono degli aerei in decollo. La giovane aveva anche un appuntamento con il fidanzato, che doveva raggiungerla. Quando è arrivato però si è trovato davanti uno «scenario di guerra», come lo ha definito Montino. La tromba d' aria, che ha devastato 15 villette, l' ha colta di sorpresa: la Smart, con altre auto in sosta, è stata scaraventata a circa 25 metri di distanza, oltre un fossato che costeggia l' aeroporto.

 

 

 

LA FIGLIA MORTA TRA LE BRACCIA: «SVEGLIATI, NON ANDARTENE VIA»

 

Raffaella Troili per www.ilmessaggero.it

 

FIUMICINO TROMBA D ARIA

Della notte che ha portato via Noemi Magni si ricorderà quel boato inquietante, la tromba d'aria che è venuta dal mare e si è dissolta sulla strada, via Coccia di Morto, nel canale. E Franco Magni, un padre, un combattente. C'è chi sente ancora nelle orecchie le sue urla: «Gridava Noemi, non andartene via, l'ha trovata lui, andando dentro il canale inseguito da un poliziotto e un carabiniere, la figlia stava dall'altra parte del canale, poco lontano la smart nera». E chi quella scena: «Ha posato le sue orecchie sul petto della figlia»…

noemi magniLA SMART CONTRO IL GUARDRAIL FIUMICINO

 

Ultimi Dagoreport

spionaggio paragon spyware giorgia meloni fazzolari mantovano giorgetti orcel francesco gaetano caltagirone flavio cattaneo

DAGOREPORT - E TRE! DALLO SPIONAGGIO DI ATTIVISTI E DI GIORNALISTI, SIAMO PASSATI A TRE PROTAGONISTI DEL MONDO DEGLI AFFARI E DELLA FINANZA: CALTAGIRONE, ORCEL, CATTANEO - SE “STAMPA” E “REPUBBLICA” NON LI FANNO SMETTERE, VEDRETE CHE OGNI MATTINA SBUCHERÀ UN NUOVO E CLAMOROSO NOME AVVISATO DI AVERE UN BEL SPYWARE NEL TELEFONINO - COME NEL CASO DEGLI ACCESSI ABUSIVI ALLA PROCURA ANTIMAFIA (FINITI IN CHISSÀ QUALCHE SCANTINATO), I MANDANTI DELLO SPIONAGGIO NON POSSONO ESSERE TROPPO LONTANI DALL’AREA DEL SISTEMA DEL POTERE, IN QUANTO PARAGON FORNISCE I SUOI SERVIZI DI SPYWARE SOLO AD AUTORITÀ ISTITUZIONALI - A QUESTO PUNTO, IL CASO È CORNUTO: O SI SONO TUTTI SPIATI DA SOLI OPPURE IL GOVERNO MELONI DEVE CHIARIRE IN PARLAMENTO SE CI SONO APPARATI “FUORILEGGE”. PERCHÉ QUANDO IL POTERE ENTRA NEI CELLULARI DEI CITTADINI, NON C’È PIÙ DEMOCRAZIA…

matteo salvini roberto vannacci giorgia meloni massimiliano fedriga luca zaia

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI HA GLI OCCHI PUNTATI SULLA TOSCANA! NELLA REGIONE ROSSA SARÀ CONFERMATO EUGENIO GIANI, MA ALLA DUCETTA INTERESSA SOLO REGISTRARE IL RISULTATO DELLA LEGA VANNACCIZZATA – SE IL GENERALE, CHE HA RIEMPITO LE LISTE DI SUOI FEDELISSIMI E SI È SPESO IN PRIMA PERSONA, OTTENESSE UN RISULTATO IMPORTANTE, LA SUA PRESA SULLA LEGA SAREBBE DEFINITIVA CON RIPERCUSSIONI SULLA COALIZIONE DI GOVERNO – INOLTRE ZAIA-FEDRIGA-FONTANA SONO PRONTI A UNA “SCISSIONE CONTROLLATA” DEL CARROCCIO, CREANDO DUE PARTITI FEDERATI SUL MODELLO DELLA CDU/CSU TEDESCA - PER LA MELONI SAREBBE UNA BELLA GATTA DA PELARE: SALVINI E VANNACCI POTREBBERO RUBARLE VOTI A DESTRA, E I GOVERNATORI IMPEDIRLE LA PRESA DI POTERE AL NORD...

matteo salvini luca zaia giorgia meloni orazio schillaci

FLASH! – L’”HUFFPOST” RIPORTA CHE SALVINI VUOL CONVINCERE LUCA ZAIA A PORTARE IL SUO 40% DI VOTI IN VENETO MA SENZA CHE IL SUO NOME BRILLI SUL SIMBOLO – PER ACCETTARE IL CANDIDATO LEGHISTA STEFANI, LA MELONA INSAZIABILE, PAUROSA CHE L’EX GOVERNATORE VENETO PORTI VIA TROPPI VOTI A FDI, L’HA POSTO COME CONDIZIONE A SALVINI – PER FAR INGOIARE IL ROSPONE, OCCORRE PERÒ CHE ZAIA OTTENGA UN INCARICO DI PESO NEL GOVERNO. IL MAGGIORE INDIZIATO A LASCIARGLI LA POLTRONA SAREBBE ORAZIO SCHILLACI, MINISTRO TECNICO IN QUOTA FDI, ENTRATO IN COLLISIONE CON I TANTI NO-VAX DELLA FIAMMA - AVVISATE QUEI GENI DI PALAZZO CHIGI CHE ZAIA SUI VACCINI LA PENSA ESATTAMENTE COME SCHILLACI…

monique veaute

NO-CAFONAL! – ARCO DI TRIONFO PER MONIQUE VEAUTE, QUELLA VISPA RAGAZZA FRANCESE CHE NEL 1984 GIUNSE A ROMA PER LAVORARE ALL’ACCADEMIA DI FRANCIA DI VILLA MEDICI - DA ABILISSIMA CATALIZZATRICE DI GENIALI E VISIONARIE REALTÀ ARTISTICHE INTERNAZIONALI, DETTE VITA A UN FESTIVAL CHE SCOSSE LO STATO DI INERZIA E DI AFASIA CULTURALE IN CUI ERA PIOMBATA ROMA DOPO L’ERA DI RENATO NICOLINI – L'ONORIFICENZA DI ''COMMANDEUR DE L'ORDRE DES ARTS ET DES LETTRES'' NON POTEVA NON ESSERE CONSEGNATA DALL’AMBASCIATORE FRANCESE SE NON A VILLA MEDICI, DOVE 40 ANNI FA TUTTO È NATO….

de luca manfredi schlein tafazzi conte landini silvia salis

DAGOREPORT - LA MINORANZA DEL PD SCALDA I MOTORI PER LA RESA DEI CONTI FINALE CON ELLY SCHLEIN. L’ASSALTO ALLA GRUPPETTARA (“NON HA CARISMA, CON LEI SI PERDE DI SICURO”), CHE HA TRASFORMATO IL PD DA PARTITO RIFORMISTA IN UN INCROCIO TRA UN CENTRO SOCIALE E UN MEETUP GRILLINO – NONOSTANTE LA SONORA SCONFITTA SUBITA NELLE MARCHE E IL FLOP CLAMOROSO IN CALABRIA, LA SEGRETARIA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA RESISTE: TRINCERATA AL NAZARENO CON I SUOI FEDELISSIMI QUATTRO GATTI, NEL CASO CHE VADA IN PORTO LA RIFORMA ELETTORALE DELLA DUCETTA, AVREBBE SIGLATO UN ACCORDO CON LA CGIL DI “MASANIELLO” LANDINI, PER MOBILITARE I PENSIONATI DEL SINDACATO PER LE PRIMARIE – IL SILENZIO DEI ELLY ALLE SPARATE DI FRANCESCA ALBANESE - I NOMI DEL DOPO-SCHLEIN SONO SEMPRE I SOLITI, GAETANO MANFREDI E SILVIA SALIS. ENTRAMBI INADEGUATI A NEUTRALIZZARE L’ABILITÀ COMUNICATIVA DI GIORGIA MELONI – ALLARME ROSSO IN CAMPANIA: SE DE LUCA NON OTTIENE I NOMI DEI SUOI FEDELISSIMI IN LISTA, FICO RISCHIA DI ANDARE A SBATTERE…