selvaggia lucarelli estetista cinica cristina fogazzi

“IL TEMPO DELLO SFOGGIO VANAGLORIOSO 2.0 DI CIÒ CHE SI PUÒ COMPRARE CON I SOLDI È FINITO” – SELVAGGIA LUCARELLI FA LA CERETTA (A STRAPPO) A CRISTINA FOGAZZI, IN ARTE "ESTETISTA CINICA" E AGLI INFLUENCER CHE NON HANNO CAPITO CHE LA GENTE NE HA LE PALLE PIENE DELL'OSTENTAZIONE: "SE I FERRAGNEZ, DOPO UN INCIAMPO PUBBLICO, UTILIZZAVANO I BAMBINI IN QUALITÀ DI 'SCUDO REPUTAZIONALE', LEI USA ALLO STESSO MODO I DIPENDENTI A CUI DÀ 'DA MANGIARE'. ED È BUFFO CHE ACCUSI I SUOI DETRATTORI DI CLASSISMO QUANDO SPESSO USA UN’ESPRESSIONE COSÌ CLASSISTA PER DEFINIRE COLORO CHE RAPPRESENTANO LA SUA FORZA LAVORO…” - VIDEO

Estratto dell’articolo di Selvaggia Lucarelli per il “Fatto Quotidiano”

 

selvaggia lucarelli

Cristina Fogazzi, in arte Estetista Cinica, è l’imprenditrice travolta dalle critiche perché per celebrare un anno di “Overskin”, il brand make-up della sua azienda Veralab, ha affittato la Pinacoteca di Brera e la Biblioteca Braidense sborsando 95.000 euro.

 

L’aspetto più interessante della vicenda è l’ondata di proteste e indignazione che ha travolto Cristina Fogazzi e quello che l’accaduto racconta, perché è molto di più di un semplice “inciampo reputazionale” che travolge Veralab (l’azienda si riprenderà, non è certo la sua fine). È il sintomo acuto di un cambiamento in atto nel mondo degli influencer provocato dallo scandalo Pandoro e un sintomo che si traduce in una insofferenza sempre più manifesta nei confronti dell’esibizione del privilegio 2.0 in tutte le sue sfumature.

 

la festa dell estetista cinica alla pinacoteca di brera 7

Gli influencer più lungimiranti hanno intercettato la rivoluzione in divenire e il rischio che oggi si corre nel riproporre sui social il modello Ferragnez (ostentazione del lusso, sovraesposizione dei minori), altri non sanno decodificare il cambiamento e persistono nello sfoggio di regali, acquisti, status.

 

L’Estetista Cinica, un’imprenditrice di talento che ha fondato la sua fortuna sulla lungimiranza nel comprendere le potenzialità dell’e-commerce e sulle sue doti comunicative arrivando a fatturare 70 milioni di euro, è inciampata più volte, negli ultimi tempi, sul mostro che lei stessa ha creato.

 

Il mostro è un brand (VeraLab) che è pericolosamente vicino al personal brand (Estetista Cinica/Cristina Fogazzi), visto che tutti identificano le sue creme e i suoi prodotti con la sua persona.

 

selvaggia lucarelli

Fogazzi ha iniziato la sua scalata nell’imprenditoria puntando sulla genuinità, sulla narrazione della piccola estetista di provincia che grazie all’intuito e al lavoro è riuscita a fondare un impero.

 

Negli anni la sua comunicazione da “familiare” è diventata sempre più simile a quella dell’influencer e imprenditrice che ce l’ha fatta, diventando uno strano ibrido: da una parte c’è lei che continua a giocarsi la carta della donna semplice che mostra pancia e cellulite, che si punta il telefono sul viso e lancia anatemi con l’accento bresciano contro chiunque la critichi […] dall’altra l’imprenditrice che inizia a comprarsi tutti gli spazi e gli influencer possibili per adv (Chiara Ferragni compresa), al fine di dimostrare che Veralab sia una potenza sul mercato.

 

la festa dell estetista cinica alla pinacoteca di brera 1

Piano piano, il suo stesso marchio ha iniziato a diventare una specie di influencer che si imbuca ovunque, una sorta di proiezione del suo slancio di onnipotenza con tutte le criticità del caso: Veralab ha il suo carro brandizzato al Pride (perché come i Ferragnez insegnano i diritti civili fanno posizionamento), Veralab conquista l’albero di Natale in piazza Duomo a Milano, Veralab va al Festival di Venezia, Veralab è sponsor di Sanremo (con delle agghiaccianti installazioni tipo trenini e persone travestite da spumoni detergenti), il tutto con Cristina Fogazzi in prima linea a raccontare sui social la sua emozione: l’emozione dei soldi che comprano spazi commerciali e che sono pure una chiara estensione del suo ego.

 

selvaggia lucarelli

[…] l’esibizione di quella che molti definiscono “cricca dell’estetista” ha iniziato a innervosire i vecchi, affezionati follower. Anche la scelta di alcune influencer quali Paola Turani per promuovere i prodotti Veralab ha provocato non poca insofferenza. Turani è nota per l’ostentazione continua di regali, beni di lusso e per i famosi “home tour” della sua villa.

 

[…] l’esibizione volgare del privilegio provoca orde di commenti risentiti e critici. Cristina Fogazzi  […] Non ha compreso […] che Il tempo dello sfoggio vanaglorioso 2.0 di ciò che si può comprare con i soldi è finito. Inutile poi fare vittimismo perché non viene trattata come un’azienda, ma venga identificata come “Cristina Fogazzi ex povera” perché questa identificazione l’ha creata lei, decidendo di essere influencer prima ancora che imprenditrice.

 

la festa dell estetista cinica alla pinacoteca di brera 3

Fogazzi, negli anni, ha espresso le sue simpatie per Calenda, ha accusato Elly Schlein di determinare la morte del Pd, ha rilasciato interviste dando lezioni di etica e giornalismo, ha scelto con cura le cause su cui spendersi facendo ben attenzione a escludere quelle che potevano intaccare il suo business (Ucraina sì, Gaza no). Come i Ferragnez hanno usato la beneficenza per posizionarsi e per superare il complesso dell’avidità, lei ha usato l’arte (biblioteca compresa) per tentare di posizionarsi e superare il complesso di essere “un’estetista”. […]

 

Molti definiscono Fogazzi “una che si muove come Berlusconi” perché appena individua un nemico prova a portarlo dalla sua parte, a offrirgli lavoro, amicizia, inviti, collaborazioni. E, se i Ferragnez dopo un inciampo pubblico utilizzavano i bambini in qualità di “scudo reputazionale”, lei usa spesso e allo stesso modo i suoi dipendenti dicendo che sì magari ha sbagliato, ma “ho decine di dipendenti a cui do da mangiare”.

 

SELVAGGIA LUCARELLI

Ed è buffo che accusi i suoi detrattori di classismo quando spesso usa un’espressione così classista per definire coloro che rappresentano la sua forza lavoro e che danno da mangiare a lei, la quale banchetta seduta davanti a tavole ben più ricche di quelle dei suoi lavoratori. Insomma Fogazzi, così attenta alla data di scadenza delle sue creme, dovrebbe capire che anche la sua modalità di comunicazione aveva una data di scadenza. E ha continuato a usarla, senza accorgersi che è arrivata l’ora di sostituirla.

la festa dell estetista cinica alla pinacoteca di brera 11la festa dell estetista cinica alla pinacoteca di brera 9la festa dell estetista cinica alla pinacoteca di brera 8la festa dell estetista cinica alla pinacoteca di brera 2la festa dell estetista cinica alla pinacoteca di brera 10la festa dell estetista cinica alla pinacoteca di brera 5la festa dell estetista cinica alla pinacoteca di brera 12la festa dell estetista cinica alla pinacoteca di brera 4la festa dell estetista cinica alla pinacoteca di brera 6

selvaggia lucarelliselvaggia lucarelliSELVAGGIA LUCARELLI

Ultimi Dagoreport

giulio berruti maria elena boschi

L’INIZIO DELLA STORIA TRA L’ONOREVOLE MARIA ELENA BOSCHI E GIULIO BERRUTI, DENTISTA-ATTORE, È STATO FELICE, ALLIETATO DI SGUARDI ADORANTI SOTTO I FLASH DI “CHI”. L’INTRECCIO È CONTINUATO PER CINQUE ANNI TRA QUADRETTI FAMILIARI LIALESCHI PIENI DI BUONA VOLONTÀ MA SEMPRE PIÙ CARICHI DI TENSIONI. SAPPIAMO CHE NON C'È PIÙ GRANDE DOLORE, A PARTE I CALCOLI RENALI, DI UN AMORE FALLITO. QUINDI, ANNUNCIAMO COL DOVUTO RISPETTO, CHE È SCESO DEFINITIVAMENTE IL SIPARIO SULLA COPPIA BOSCHI E BERRUTI. BUONA FORTUNA A TUTTI...

conte appendino taverna bettini fassino roberto fico lorusso

INVECE DI COMPORTARSI DA "LADY MACBETH DEI MURAZZI", QUALCHE ANIMA PIA RICORDI A CHIARA APPENDINO CHE DIVENTÒ SINDACA DI TORINO GRAZIE NON SOLO AI GRILLONZI MA SOPRATTUTTO ANCHE AI TANTI VOTI DEL CENTRODESTRA CHE, DETESTANDO FASSINO, VOTARONO LA SPILUNGONA - QUELLA MIRACOLATA DELLA APPENDINO SI DEVE SCIACQUARE LA BOCCA PRIMA DI PARLARE DI GOFFREDO BETTINI COME “IL MALE DEL M5S” PERCHÉ, COME DICE CONTE, MERITEREBBE “UN MONUMENTO”– LO SCAZZO CON LA TAVERNA CHE LE HA RICORDATO COME SE FOSSERO STATE IN VIGORE LE REGOLE DI GRILLO “LEI NON AVREBBE AVUTO CARICHE…”

cdp cassa depositi e prestiti giovanbattista fazzolari fabio barchiesi giorgia meloni giancarlo giorgetti dario scannapieco francesco soro

DAGOREPORT - QUALCOSA DEVE ESSERE SUCCESSO IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE. CHE VIRUS HA COLPITO PALAZZO CHIGI PER PASSARE DA AMATO E LETTA A TALE GIOVAMBATTISTA FAZZOLARI, UN TIPINO CHE FINO AL 2018, RICOPRIVA IL RUOLO DI DIRIGENTE DI SECONDA FASCIA ALLA REGIONE LAZIO? - CHE È SUCCESSO A CASSA DEPOSITI E PRESTITI (CDP), HOLDING PUBBLICA CHE GESTISCE I 300 MILIARDI DI RISPARMIO POSTALE DEGLI ITALIANI, PER RITROVARCI VICEDIRETTORE GENERALE, CON AMPIE DELEGHE, DAL PERSONALE E GLI INVESTIMENTI ALLA COMUNICAZIONE, IL 43ENNE FABIO BARCHIESI, CHE ORA ASSUME ANCHE LA CARICA DI AD DI CDP EQUITY, LA PIÙ IMPORTANTE SOCIETÀ DEL GRUPPO? - COME SI FA A RICOPRIRE DI RUOLI NEVRALGICI DI POTERE L’EX FISIOTERAPISTA DI MALAGO' CHE NON HA MAI RICOPERTO IL RUOLO DI AMMINISTRATORE NEMMENO NEL SUO CONDOMINIO, CHE BALBETTA UN INGLESE APPENA SCOLASTICO E HA ALLE SPALLE UNA LAUREA IN ECONOMIA OTTENUTA, PRESSO LA SELETTIVA UNIVERSITÀ TELEMATICA UNICUSANO, A CUI SI AGGIUNGE UNA CATTEDRA, A CONTRATTO, ALLA LINK, L’ILLUSTRISSIMA UNIVERSITÀ DI VINCENZO SCOTTI? - ALL’ANNUNCIO DELLA NUOVA CARICA DI BARCHIESI, LO SCONCERTO (EUFEMISMO) È PIOMBATO NELLE STANZE DEL MEF, PRIMO AZIONISTA DI CDP, MENTRE PER LE FONDAZIONI BANCARIE L’ULTIMA PRESA DI POTERE DEL DUPLEX FAZZO-BARCHIESI, IN SOLDONI, E' “IL PIÙ GROSSO SCANDALO POLITICO-FINANZIARIO MAI VISTO NEL BELPAESE...”

maurizio landini giorgia meloni

IL SESSISMO È NELLA CONVENIENZA DI CHI GUARDA – LA SINISTRA DIFENDE LANDINI CHE HA DEFINITO “CORTIGIANA” GIORGIA MELONI: PENSATE COSA SAREBBE SUCCESSO NEL "CAMPO LARGO" E NEI GIORNALI D'AREA SE L’AVESSE DETTO SALVINI DI UNA BOLDRINI QUALSIASI. AVREMMO AVUTO PAGINATE SUL SESSISMO DEL BIFOLCO PADANO. MA IL SEGRETARIO DELLA CGIL È "UN COMPAGNO CHE SBAGLIA", E ALLORA VA DIFESO: “È SOLO UN EQUIVOCO” – NON CHE LA DESTRA DIFETTI DI IPOCRISIA: GIORGIA MELONI SI INDIGNA PER "CORTIGIANA" EPPURE E' LA MIGLIORE ALLEATA DI TRUMP, UNO CHE SI VANTAVA DI "AFFERRARE TUTTE LE DONNE PER LA FICA”

flavio cattaneo ignazio la russa giorgia meloni carlo calenda matteo salvini

DAGOREPORT - IL CONTESTO IN CUI È ESPLOSO LO SCONTRO-CON-SCAZZO TRA CARLO CALENDA, E L’AD DI ENEL, FLAVIO CATTANEO, HA COLPITO GLI HABITUÉ DEI PALAZZI ROMANI - IL DURO SCAMBIO NON È AVVENUTO IN UN TALK DE LA7, BENSÌ A UN GALLONATISSIMO CONVEGNO DI COLDIRETTI, LA FILO-GOVERNATIVA ASSOCIAZIONE CHE RAGGRUPPA 1,6 MILIONI DI IMPRENDITORI AGRICOLI (LA PRIMA USCITA PUBBLICA DI MELONI PREMIER FU A UN CONVEGNO COLDIRETTI) - L’INVITO AL CALENDA FURIOSO, DA MESI SMANIOSO DI ROMPERE LE OSSA A CATTANEO, È STATO “LETTO” NEI PALAZZI ROMANI COME UN SEGNO DI “DISTACCO” TRA LA STATISTA DELLA SGARBATELLA E L’AD DI ENEL, IL CUI MANDATO SCADE LA PROSSIMA PRIMAVERA DEL 2026 – E QUANDO IN UN SUCCESSIVO TWEET CALENDA COINVOLGE I GRAN MENTORI DELL'INARRESTABILE CARRIERA DI CATTANEO, LA RUSSA E SALVINI, SI ENTRA IN QUEL LUNGO E SOTTERRANEO CONFLITTO DI POTERE CHE FECE SBOTTARE ‘GNAZIO: “GIORGIA VUOLE CONTROLLARE TUTTO: PALAZZO CHIGI, IL SUO PARTITO, QUELLI DEGLI ALTRI, MA È IMPOSSIBILE’’ -  ORA IL DESTINO CINICO E BARO VUOLE CHE SUL CAPOCCIONE DI CATTANEO, OLTRE ALLA MANGANELLATA DI CALENDA, SIA ARRIVATO UNO SGRADITO OSPITE, UN NON IDENTIFICATO SPYWARE CHE L’HA SPIATO NOTTE E DÌ... - VIDEO - LA VIGNETTA ANTI-CALENDA DI "OSHO": "A PROPOSITO DE UTILI, VOLEMO PARLA' DELL'UTILITÀ DI AZIONE?"

chiara appendino roberto fico giuseppe conte vincenzo de luca elly schlein

DAGOREPORT - GENTILE CHIARA APPENDINO, È CONSAPEVOLE CHE IN POLITICA, COME NELLA VITA, ‘’NON SI PUÒ AVERE LA SIRINGA PIENA E LA MOGLIE IN OVERDOSE”? MA E' DAVVERO CONVINTA CHE, CON UN M5S “PIÙ AUTONOMO DAL PD”, IL PARTITO DI CONTE SAREBBE RIUSCITO A SVENTOLARE LE CANDIDATURE DI TRIDICO IN CALABRIA E DI FICO IN CAMPANIA, DOVE NEL 2020 M5S HA PRESO IL 9,9% MENTRE DE LUCA INTASCÒ IL 69,4%? – OGGI LA VITTORIA DI FICO, FINO A IERI DATA PER SICURA, STA TROVANDO UNA STRADA ACCIDENTATA - A SALVARE LA BARACCA CI DOVRÀ PENSARE LO SCERIFFO DI SALERNO – COME ELLY, CHE DOPO AVERLO DISPREZZATO, E' SCESA A MITI CONSIGLI, ANCHE FICO DEVE ACCETTARE LE “PRIORITÀ” DI DE LUCA OPPURE VERRÀ ABBANDONATO AL SUO DESTINO DI PERDENTE, FACENDO FELICE IL CANDIDATO DI FRATELLI D’ITALIA, EDMONDO CIRIELLI...