stupro di gruppo

“VENITE, CI UBRIACHIAMO E CE STA ‘A ROBA” – EMERGONO DETTAGLI SCONCERTANTI NELLE CHAT DEI RAGAZZI ROMANI CHE HANNO PARTECIPATO ALLA FESTA DI CAPODANNO IN CUI UNA 16ENNE È STATA STUPRATA – LA POVERA RAGAZZA, FIGLIA DI UN DIPLOMATICO, È RIMASTA IN BALIA DEI SUOI CINQUE CARNEFICI PER ALMENO TRE ORE. LA VIOLENTAVANO A TURNO E ALLA FINE HANNO ESIBITO UNA MAGLIETTA SPORCA DI SANGUE COME TROFEO. NESSUNO DEI PARTECIPANTI ALLA FESTA È INTERVENUTO IN SUA DIFESA, NEMMENO LE AMICHE

 

 

 

Romina Marceca e Andrea Ossino per “la Repubblica – ed. Roma”

 

LA VILLA IN VIA PODERE VECCHIO (ROMA) DOVE E' STATA VIOLENTATA LA 16ENNE A CAPODANNOA

Priva di sensi, a 16 anni, è rimasta in balìa di quei ragazzi con cui avrebbe voluto festeggiare l'ultimo giorno del 2020. In cinque, per almeno tre ore, hanno abusato del suo corpo. È stata trascinata in camera, poi in bagno e di nuovo in quella stanza angusta. Entravano a turno. Certe volte insieme.

 

L'hanno spogliata, poi l'hanno rivestita con abiti non suoi. E hanno esibito la maglietta di uno di loro sporca di sangue come fosse un trofeo. Nessuno dei trenta partecipanti al festino è intervenuto, neanche le sue amiche. «Lasciata sola », ha raccontato lei.

 

STUPRO CAPODANNO 1

Ma non si possono nascondere lesioni giudicate guaribili in 30 giorni. E neanche la sofferenza che questa ragazzina sta cercando di sconfiggere a un anno dallo stupro. Lo sfogo raccolto dal padre della vittima è arrivato fino ai carabinieri. Quindi le inchieste della Procura e dei pm che si occupano di reati commessi da minorenni. E le misure cautelari.

 

STUPRO DI GRUPPO

Il giudice che ha firmato gli atti che hanno costretto Patrizio Ranieri e Claudio Nardinocchi agli arresti domiciliari, mentre per Flavio Ralli è scattato l'obbligo di firma, racconta di una sedicenne trattata come un oggetto, con disprezzo.

 

Emerge anche una realtà più profonda, dove i figli della borghesia pariolina si organizzano con coetanei dei quartieri periferici a Nord di Roma per trascorrere una notte all'insegna del sesso e dello sballo. «Ci ubriachiamo e ce sta 'a roba»

 

«Ho delle amiche che cercano dove passare il Capodanno». Inizia così il percorso verso la festa. Lo scopo del party è rivelato nelle conversazioni su WhatsApp: «Ci ubriachiamo e ce sta 'a roba».

 

droga dello stupro 5

L'amicizia tra una "pariolina" e un ragazzo di Primavalle porta due comitive a organizzarsi. Viene creata una chat, "Capodanno 2021". Ci sono una trentina di partecipanti, coincidono quasi tutti con i nomi presenti nella lista stilata per entrare nella villa al Quartaccio. In quella casa, affittata al compagno della madre di uno degli organizzatori del party, e sfruttata poi dal ragazzo, arrivano figli di professionisti, impiegati e disoccupati.

 

E anche la vittima, la figlia di un diplomatico spagnolo. In altre chat come "gang scuola" si parla di droghe e psicofarmaci, di unguenti e alcolici: tutto il necessario per imbandire un tavolo dedicato allo sballo. Lo hanno riempito di cocaina, Roipnol, Xanax, vodka, whisky, olio di cannabis.

 

E si sono abbuffati, dividendo le spese, vendendo a chi arrivava a mani vuote. Per questo la procura dei minori indaga anche sul giro di droga, oltre ad aver individuato altri due ragazzini che hanno violentato la sedicenne.

DROGA DELLO STUPRO 4

 

Abusata per tre ore

Sono almeno in cinque i giovani che hanno approfittato della vittima. L'effetto della cocaina avrebbe lasciato il posto a quello dell'acido valproico, rivelano le analisi sul sangue della minorenne. Quella sostanza rende vulnerabile chi la assume.

 

E lei, a 16 anni, era molto vulnerabile. Priva di sensi. Così per almeno tre ore è stata abusata. Qualcuno dopo aver approfittato del suo corpo ne ha mostrato le prove, come se si trattasse di una preda. E invece è poco più di una bambina che nessuno ha aiutato. Poi da denigrare: «Quella è una poco di buono.

 

STUPRO CAPODANNO 5

Non è stata costretta. Era tutta ubriaca», dicevano. « Mi sono risvegliata in una stanza, c'era la mia amica. Siamo andate insieme a casa sua, non ricordavo nulla», ricostruirà invece la vittima, mentre i lividi presenti sul suo corpo daranno credito alla narrazione. Le altre feste L'orrore di quella notte non avrebbe turbato i partecipanti al party. Erano pronti a rincorrere il "binge drinking", l'abbuffata di alcolici, anche dopo, nel giorno della Befana. L'appuntamento però sarebbe sfumato. Quello di Capodanno potrebbe non essere stato l'unico evento organizzato.

 

«Facevano le feste anche durante il lockdown e in estate, ma non avevamo denunciato. Era gente poco raccomandabile », dicono i vicini. Venivano soprattutto dalla vicina via di Torrevecchia, da Primavalle. Anche, e non solo, dalle adiacenti case popolari. «Mettiamoci d'accordo su cosa dire » A destare sospetti sull'abitualità del rito, sono anche le conversazioni tra alcuni indagati. Venuti a conoscenza dell'indagine avrebbero cercato di proteggersi.

 

« Mettiamoci d'accordo su cosa dire», scrivevano. « La situazione è greve » . E ancora: «Digli che non mi conosci e che non ho fatto niente». Una tattica che non sarebbe servita a molto. Adesso saranno gli avvocati a gestire la linea difensiva, che al momento sembra alternarsi tra un «Era consenziente, c'era anche la mia ragazza», e la negazione: «Non l'ho nemmeno sfiorata, non c'entro con questa storia»

STUPRO CAPODANNO 2

 

I giudici ricostruiranno la verità. Intanto un dato è certo: « Ancora adesso è chiusa in se stessa,, non vuole parlare di quanto accaduto. Sul banco degli imputati il nostro team di avvocati farà di tutto per far salire anche il padrone della villa che ha permesso tutto questo», dice Bo Guerreschi, la presidente della onlus che sta assistendo la vittima. La villa La villa in via del Podere Vecchio, a Roma Nord, dove nella notte del Capodanno 2021 si è consumata la violenza sessuale ai danni di una ragazza spagnola 16enne, al termine di un festino a base di alcol e droga.

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