ebola in congo-9

“VUOI UN LAVORO? E ALLORA FAI SESSO CON ME” - 51 DONNE HANNO DENUNCIATO DI AVERE SUBITO ABUSI SESSUALI DA PARTE DI DIPENDENTI DELL'OMS E DI ALTRE ONG MANDATI IN CONGO DURANTE L’EPIDEMIA DI EBOLA – IN MOLTI CASI LE DENUNCE RIGUARDANO RICHIESTE DI PRESTAZIONI SESSUALI IN CAMBIO DI LAVORI UMILI REGOLATI DA CONTRATTI A TERMINE PAGATI DAI 50 AI 100 DOLLARI AL MESE – IL RACCONTO CHOC DI UNA VITTIMA: “MI HA DETTO DI TOGLIERMI I VESTITI E MI HA SBATTUTA CONTRO IL MURO…”

Antonio Grizzuti per “la Verità”

 

ebola in congo 8

Erano stati inviati allo scopo di alleviare le sofferenze delle popolazioni colpite dal virus dell' Ebola, e invece hanno finito per infliggere ferite che con tutta probabilità non guariranno mai. Sono 51 le donne che hanno denunciato di avere subito abusi sessuali da parte di dipendenti dell' Organizzazione mondiale della sanità (Oms) e di altre Ong, nel corso della recente epidemia scoppiata nella Repubblica democratica del Congo (Rdc).

 

È quanto emerge da una lunga inchiesta pubblicata dai giornalisti investigativi di Reuters e The New Humanitarian, agenzia di stampa quest' ultima che si occupa di approfondire storie e tematiche altrimenti dimenticate. Molti casi riguardano la richiesta di prestazioni sessuali in cambio di un' occupazione. Lavori umili regolati da contratti a termine e pagati pochissimo, dai 50 ai 100 dollari al mese, ma spesso indispensabili per sopravvivere e portare avanti la famiglia.

ebola in congo 9

 

Secondo la classifica del Fondo monetario internazionale, infatti, la Rdc è il quartultimo Stato al mondo per reddito pro capite. Come se non bastasse, in una terra già martoriata dai conflitti interni, a complicare le cose è sopraggiunta negli ultimi anni una terribile epidemia di Ebola. Nell' ondata che ha colpito le province di Kivu e Iburi, nella regione orientale del Paese che confina con l' Uganda, la febbre emorragica ha mietuto più di 2.200 morti.

Molti degli incontri si svolgevano in hotel utilizzati come quartier generale dalle organizzazioni coinvolte.

 

ebola in congo 11

«Mi ha chiesto di raggiungerlo in albergo», racconta una testimone ai giornalisti parlando di un funzionario dell' Oms. «Poi una volta in camera da letto mi fissava silenzioso», prosegue la malcapitata, «puoi ottenere un lavoro nella nostra organizzazione se fai sesso con me». E così, in preda all' angoscia, la povera donna cede all' orrendo ricatto: «Non volevo, ma ottenere il lavoro era più importante di quello che stava accadendo, e così ho accettato».

 

ebola in congo 10

Chi si è ribellato a questo sistema ha dovuto pagare le conseguenze. «Mi ha detto di togliermi i vestiti e mi ha sbattuta contro il muro», racconta un' addetta alle pulizie alle dipendenze di un medico, «ma io mi sono rifiutata e sono corsa via». Risultato: «Arrivati alla fine del mese, non mi hanno rinnovato il contratto». Alcune vittime spiegano di essere state stordite con cocktail a base di alcolici che magari, chissà, contenevano anche droghe per rendere la preda più docile. Una di loro si è svegliata nuda e sola in una stanza d' albergo, e ritiene di essere stata violentata. «Ho perso mio marito a causa dell' Ebola», ha confessato agli autori dell' inchiesta, «invece di aiuto, tutto quello che ho ottenuto è stato un altro trauma».

tedros adhanom ghebreyesus

 

Una parte dei responsabili proviene dalle diverse organizzazioni non governative attive nella regione. Coinvolte, oltre all' Oms, la International medical corps (8 denunce), l' Alliance for international medical action (5), l' Unicef (3), il World food programme (2), l' International rescue comittee e il Network of media for development (una denuncia ciascuno).

 

ebola in congo 3

Le Ong hanno scelto la linea dell' omertà. Solo 24 dei 34 soggetti tirati in ballo da Reuters e The New Humanitarian hanno accettato di fornire i dati richiesti, e solo una piccola parte di essi hanno ammesso di aver ricevuto denunce di abusi. Stessa musica anche dal ministro congolese della Salute, Eteni Longondo, il quale ha candidamente ammesso di non aver mai ricevuto alcuna segnalazione ufficiale dalle zone tormentate dall' epidemia. Un drammatico circuito vizioso che non fa altro che scoraggiare le persone che hanno subito maltrattamenti, minacce e violenze a puntare il dito contro i loro aggressori.

 

ebola in congo 2

Ma più della metà dei presunti carnefici, una trentina, sono alle dipendenze dell' Organizzazione mondiale della sanità. Tra loro figurano medici, funzionari, operatori sanitari e semplici impiegati.

Grazie alla complicità di una rete di autisti erano riusciti a mettere in piedi una sorta di «servizio navetta» che recapitava le sfortunate direttamente sul luogo dove si svolgevano le malefatte.

 

ebola in congo 1

Travolta dallo scandalo, l' Oms si è affrettata a gettare acqua sul fuoco. «L' Organizzazione mondiale della sanità, dirigenza e staff, esprime indignazione per i recenti rapporti sui presunti casi di sfruttamento e abusi sessuali nel contesto della risposta all' epidemia di Ebola nella Repubblica democratica del Congo», recita il comunicato diffuso a margine della pubblicazione dell' inchiesta.

 

«L' Oms applica un politica di tolleranza zero», si legge in fondo alla nota, «chiunque verrà identificato come coinvolto sarà ritenuto responsabile e dovrà affrontare gravi conseguenze, compreso il licenziamento immediato».

Ma se andiamo oltre la superficie delle formule di rito, di concreto c' è poco o nulla.

ebola in congo 5

Tutto viene rimandato ai risultati di una «approfondita analisi delle accuse» avviata dal direttore generale Tedros Adhanom Ghebreyesus. Poco più di un centinaio di parole per liquidare una questione gravissima, di fatto, a data da destinarsi.

 

Per carità, almeno sulla carta la massima autorità sanitaria a livello planetario ha attivato politiche molto severe per il contrasto delle violenze e degli abusi sessuali nel corso delle missioni all' estero. Tanto che sul sito ufficiale dell' organizzazione è presente un' intera sezione dedicata alla trasparenza di tali iniziative.

 

ebola in congo 4

Nel 2017, l' Oms ha adottato un codice di condotta assai stringente che obbliga gli enti e i collaboratori a segnalare episodi di questo tipo, riservandosi in caso di violazioni delle linee guida di revocare loro il mandato nonché di impedire la partecipazione ai bandi futuri. Oltre a una rete di protezione per i whistleblower (gli individui che segnalano una violazione, ndr), è stata attivata inoltre una «integrity hotline», che permette di inoltrare una denuncia telefonicamente o via email in forma completamente anonima.

ebola in congo 6

 

Tutto bene, dunque? Non proprio, perché i veri problemi sono altri. Prima di tutto, considerata la notevole influenza che gli autori delle violenze potevano esercitare sulle loro vittime, molte donne hanno rinunciato a sporgere denuncia nel timore di future ritorsioni.

 

Facile ipotizzare, dunque, che i casi scoperti dalle due agenzie di stampa rappresentino appena la punta dell' iceberg dei soggetti effettivamente colpiti. Secondo, quasi tutte le donne intercettate dai giornalisti non sapevano dell' esistenza della linea dedicata agli abusi. Un particolare che solleva molti sospetti sull' efficacia delle azioni messe in campo da parte dell' Oms contro gli abusi sessuali.

 

ebola in congo 7

Che stando ai fatti sembra essere tutto fumo e niente (o molto poco) arrosto. Terzo, anche quando le denunce vengono presentate, come dimostrano i dati complessivi forniti dall' Onu sulla condotta delle missioni, buona parte di esse viene archiviata (39%) oppure risulta ancora in sospeso (22%). Pessime credenziali, non c' è che dire, per i signori che pretendono di portarci in salvo dal tunnel del coronavirus.

epidemia di ebola in congo 2

Ultimi Dagoreport

consiglio supremo difesa mattarella meloni fazzolari bignami

DAGOREPORT - CRONACA DI UN COMPLOTTO CHE NON C’È: FRANCESCO SAVERIO GAROFANI, CONSIGLIERE DEL QUIRINALE, SI SARÀ ANCHE FATTO SCAPPARE UNA RIFLESSIONE SULLE DINAMICHE DELLA POLITICA ITALIANA IN VISTA DELLE ELEZIONI 2027. MA BELPIETRO HA MONTATO LA PANNA, UTILE A VENDERE QUALCHE COPIA IN PIÙ E A DARE UN ASSIST A FRATELLI D’ITALIA, SEMPRE PRONTA ALLA LAGNA VITTIMISTA – A QUEL TORDO DI GALEAZZO BIGNAMI È SCAPPATA LA FRIZIONE. E DOPO IL SUO ATTACCO AL COLLE, IL SOLITAMENTE CAUTO GIOVANBATTISTA FAZZOLARI È INTERVENUTO PRECIPITOSAMENTE PER SALVARGLI LA FACCIA (E LE APPARENZE CON IL COLLE) - BELPIETRO ESONDA: "ISTITUZIONALMENTE SCORRETTA LA REPLICA DEL QUIRINALE"

alessandra smerilli riccardo campisi alessandra smerilli papa leone xiv

DAGOREPORT - CHI POTRÀ AIUTARE PAPA PREVOST A RIPIANARE IL DEFICIT ECONOMICO DELLA SANTA SEDE? - LEONE XIV EREDITA DA BERGOGLIO UNA COMMISSIONE PER LA RACCOLTA FONDI PER LE CASSE DEL VATICANO, PRESIEDUTA DA MONSIGNOR ROBERTO CAMPISI E IN CUI C’E’ ANCHE LA SUORA ECONOMISTA ALESSANDRA SMERILLI – I DUE HANNO UNA FREQUENTAZIONE TALMENTE ESIBITA DA FARLI DEFINIRE LA “STRANA COPPIA”. SONO ENTRAMBI AMANTI DELLO SPORT, DELLE PASSEGGIATE, DEI VIAGGI, DEL NUOTO IN ALCUNE PISCINE ROMANE ED ANCHE NEL MARE DI VASTO, DOVE SPESSO I DUE SONO VISTI IN VACANZA - LA SALESIANA SMERILLI, IN TEORIA TENUTA A VIVERE IN UNA COMUNITÀ DELLA SUA CONGREGAZIONE, VIVE IN UN LUSSUOSO APPARTAMENTO A PALAZZO SAN CALLISTO, DOVE LA SERA È DI CASA MONSIGNOR CAMPISI, SPESSO CON ALTRI OSPITI ATTOVAGLIATI AL SUO TAVOLO…

nicola colabianchi beatrice venezi alessandro giuli gianmarco mazzi

FLASH! - DA ROMA SALGONO LE PRESSIONI PER CONVINCERE BEATRICE VENEZI A DIMETTERSI DA DIRETTORE DELL’ORCHESTRA DEL VENEZIANO TEATRO LA FENICE, VISTO CHE IL SOVRINTENDENTE NICOLA COLABIANCHI NON CI PENSA PROPRIO ALLE PROPRIE DIMISSIONI, CHE FAREBBERO DECADERE TUTTE LE CARICHE DEL TEATRO – ALLA RICHIESTA DI SLOGGIARE, SENZA OTTENERE IN CAMBIO UN ALTRO POSTO, L’EX PIANISTA DEGLI ANTICHI RICEVIMENTI DI DONNA ASSUNTA ALMIRANTE AVREBBE REPLICATO DI AVER FATTO NIENT’ALTRO, METTENDO SUL PODIO LA “BACCHETTA NERA”, CHE ESEGUIRE IL “SUGGERIMENTO” DI GIULI E CAMERATI ROMANI. DUNQUE, LA VENEZI E’ UN VOSTRO ‘’PROBLEMA”…

emmanuel macron giorgia meloni volodymyr zelensky vladimir putin

DAGOREPORT – MACRON E MELONI QUESTA VOLTA SONO ALLEATI: ENTRAMBI SI OPPONGONO ALL’USO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI IN EUROPA, MA PER RAGIONI DIVERSE. SE IL TOYBOY DELL’ELISEO NE FA UNA QUESTIONE DI DIRITTO (TEME LE RIPERCUSSIONI PER LE AZIENDE FRANCESI, IL CROLLO DELLA CREDIBILITÀ DEGLI INVESTIMENTI UE E IL RISCHIO DI SEQUESTRI FUTURI DI CAPITALI EUROPEI), PER LA DUCETTA È UNA QUESTIONE SOLO POLITICA. LA SORA GIORGIA NON VUOLE SCOPRIRSI A DESTRA, LASCIANDO CAMPO A SALVINI – CON LE REGIONALI TRA CINQUE GIORNI, IL TEMA UCRAINA NON DEVE DIVENTARE PRIORITARIO IN CAMPAGNA ELETTORALE: LA QUESTIONE ARMI VA RIMANDATA (PER QUESTO ZELENSKY NON VISITA ROMA, E CROSETTO NON È ANDATO A WASHINGTON)

giorgia meloni matteo salvini elly schlein luca zaia

DAGOREPORT - C’È UN ENORME NON DETTO INTORNO ALLE REGIONALI IN VENETO E CAMPANIA, E RIGUARDA LE AMBIZIONI DI ZAIA E DE LUCA DI...RIPRENDERSI LA GUIDA DELLE RISPETTIVE REGIONI! - NULLA VIETA AL “DOGE” E ALLO SCERIFFO DI SALERNO DI RICANDIDARSI, DOPO AVER “SALTATO” UN GIRO (GLI ERA VIETATO IL TERZO MANDATO CONSECUTIVO) – IN CAMPANIA PER DE LUCA SAREBBE UN GIOCO DA RAGAZZI: GLI BASTEREBBERO 5-6 CONSIGLIERI FEDELISSIMI PER TENERE PER LE PALLE FICO E POI FARLO CADERE PER RICANDIDARSI. IDEM PER IL "DOGE", CHE PERO' NON AVRA' DALLA SUA UNA LISTA DI "SUOI" CANDIDATI - A CONTARE SARANNO I VOTI RACCOLTI DAI SINGOLI PARTITI NECESSARI A "PESARSI" IN VISTA DELLE POLITICHE 2027: SE FRATELLI D’ITALIA SUPERASSE LA LEGA IN VENETO, CHE FINE FAREBBE SALVINI? E SE IN CAMPANIA, FORZA ITALIA OTTENESSE UN RISULTATO MIGLIORE DI QUELLO DI LEGA E FRATELLI D'ITALIA, COME CAMBIEREBBERO GLI EQUILIBRI ALL'INTERNO DELLA COALIZIONE DI MAGGIORANZA?

edmondo cirielli giovambattista fazzolari giorgia meloni

DAGOREPORT - C’È UN MISTERO NEL GOVERNO ITALIANO: CHE “FAZZO” FA FAZZOLARI? – IL SOTTOSEGRETARIO ALL’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA FA IL TUTTOLOGO, TRANNE OCCUPARSI DELL’UNICA COSA CHE GLI COMPETE, CIOE' L’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA - SI INDUSTRIA CON LE NOMINE, SI OCCUPA DI QUERELE TEMERARIE AI GIORNALISTI (NEL SENSO CHE LE FA), METTE IL NASO SULLE VICENDE RAI, MA NON FA NIENTE PER PLACARE GLI SCAZZI NEL CENTRODESTRA, DOVE SI LITIGA SU TUTTO, DALL'UCRAINA ALLA POLITICA ECONOMICA FINO ALLE REGIONALI – LO SHOW TRASH IN CAMPANIA E EDMONDO CIRIELLI IN VERSIONE ACHILLE LAURO: L’ULTIMA PROPOSTA? IL CONDONO…