macron brigitte mascherina

LOCKDOWN? NO GRAZIE - IERI QUASI 5MILA NUOVI CASI DI CORONAVIRUS IN FRANCIA MA MACRON NON VUOLE SAPERNE DI RICHIUDERE IL PAESE: “FAREBBE TROPPI DANNI, IL RISCHIO ZERO NON ESISTE MAI. BISOGNA RICORRERE A CONFINAMENTI MIRATI” - LA GERMANIA TORNA AI LIVELLI DI CONTAGIO DI APRILE: I NUOVI POSITIVI SONO SOPRATTUTTO TURISTI TEDESCHI DI RITORNO DALL'ESTERO…

Leonardo Martinelli per “la Stampa”

 

coronavirus fase due a parigi 6

Per l'Oms, nonostante la ripresa delle contaminazioni, l'Europa può affrontare la pandemia senza dover bloccare l'intera società. «Possiamo gestire il coronavirus mantenendo in marcia l'economia e il sistema educativo», ha ribadito ieri Hans Kluge, responsabile per il Vecchio continente dell'Organizzazione mondiale della sanità. I numeri, però, continuano a preoccupare. E confermano una ripresa delle contaminazioni, soprattutto in Francia, Germania e Spagna.

 

Le autorità del Paese iberico hanno annunciato ieri pomeriggio un totale di nuovi casi pari a 3349 per le ultime 24 ore, più basso dei 3715 del giorno precedente (sono stati 845 in Italia, ma in aumento). 122 persone sono morte di Covid-19 in Spagna nell'ultima settimana, un numero raddoppiato rispetto a quella precedente, anche se siamo ben lontani dai record toccati a fine marzo, quando i decessi sfioravano le mille unità al giorno. Con più di 370mila di positivi, comunque, la Spagna resta il Paese più colpito dell'Europa occidentale.

coronavirus francia 2

 

Nelle ultime due settimane i nuovi casi sono stati 120 ogni 100mila abitanti (43 in Francia, 17 in Germania e 9,65 in Italia). In realtà ieri i dati più allarmanti sono arrivati dalla Francia, che nella serata, per le ultime 24 ore, ha annunciato 4771 nuove contaminazioni, in netto aumento rispetto alle 3776 della giornata precedente (è il livello più alto da metà aprile). Con 12 morti si resta lontani dai record di quattro mesi fa. Parigi imporrà la mascherina dal primo settembre in tutti gli uffici e i posti di lavoro, compresi gli open space. Intanto si estende quello negli spazi esterni.

 

coronavirus francia 1

Ieri è entrato in vigore l'obbligo per l'intera città a Tolosa e a Nizza. In quest' ultimo centro, particolarmente turistico, il tasso di positività è passato da 1,2 a 6 (calcolato su 100mila abitanti). Per Emmanuel Macron, intervistato da Paris Match, ha sottolineato che «il rischio zero non esiste mai» e che «non si può richiudere tutto il Paese». Si è detto favorevole a «strategie molto localizzate, come abbiamo fatto nel dipartimento (ndr, equivalente francese della provincia) della Mayenne. Bisogna ricorrere a confinamenti mirati».

 

coronavirus scuola germania 6

Considerata a lungo come un modello nella gestione della pandemia, anche la Germania vede la situazione deteriorarsi negli ultimi giorni. Ieri mattina sono stati annunciati i dati relativi alle precedenti 24 ore: 1707 nuovi casi e dieci morti. Sono cifre che in tre settimane sono raddoppiate, ritornando ai livelli di fine aprile. Le autorità tedesche notano che i nuovi contagi sono relativi soprattutto a turisti tedeschi di ritorno dall'estero.

 

Ieri Berlino ha inserito una parte delle coste croate (c'è Spalato ma non Dubrovnik) nella lista dei territori giudicati a rischio, per i quali s' imporrà l'obbligo di un test e di una quarantena, una volta rientrati in Germania. Quanto al futuro vaccino, ancora Macron, ricevendo Angela Merkel nella sua residenza estiva, il forte di Brégançon, sulla costa mediterranea, ha sottolineato che «esistono prospettive ragionevoli di ottenerlo nei prossimi mesi».

 

negazionisti del coronavirus a berlino 11

La Commissione europea, da parte sua, ha concluso ieri un accordo con il produttore tedesco CureVac, prenotando 225 milioni di dosi del vaccino che la società sta mettendo a punto, quando le sperimentazioni saranno terminate. È il quarto contratto di questo tipo, sottoscritto da Bruxelles (ne sono già stati conclusi con la francese Sanofi, 300 milioni di dosi, con l'americana Johnson & Johnson, 400 milioni, e con il gruppo britannico-svedese AstraZeneca, 300 milioni). Quanto alla Russia e al suo vaccino, lo Sputnik 5, che tanto scetticismo genera nel resto del mondo, Mosca ha annunciato che sarà testato dalla prossima settimana su più di 45mila persone.

Ultimi Dagoreport

spionaggio paragon spyware giorgia meloni fazzolari mantovano giorgetti orcel francesco gaetano caltagirone flavio cattaneo

DAGOREPORT - E TRE! DALLO SPIONAGGIO DI ATTIVISTI E DI GIORNALISTI, SIAMO PASSATI A TRE PROTAGONISTI DEL MONDO DEGLI AFFARI E DELLA FINANZA: CALTAGIRONE, ORCEL, CATTANEO - SE “STAMPA” E “REPUBBLICA” NON LI FANNO SMETTERE, VEDRETE CHE OGNI MATTINA SBUCHERÀ UN NUOVO E CLAMOROSO NOME AVVISATO DI AVERE UN BEL SPYWARE NEL TELEFONINO - COME NEL CASO DEGLI ACCESSI ABUSIVI ALLA PROCURA ANTIMAFIA (FINITI IN CHISSÀ QUALCHE SCANTINATO), I MANDANTI DELLO SPIONAGGIO NON POSSONO ESSERE TROPPO LONTANI DALL’AREA DEL SISTEMA DEL POTERE, IN QUANTO PARAGON FORNISCE I SUOI SERVIZI DI SPYWARE SOLO AD AUTORITÀ ISTITUZIONALI - A QUESTO PUNTO, IL CASO È CORNUTO: O SI SONO TUTTI SPIATI DA SOLI OPPURE IL GOVERNO MELONI DEVE CHIARIRE IN PARLAMENTO SE CI SONO APPARATI “FUORILEGGE”. PERCHÉ QUANDO IL POTERE ENTRA NEI CELLULARI DEI CITTADINI, NON C’È PIÙ DEMOCRAZIA…

matteo salvini roberto vannacci giorgia meloni massimiliano fedriga luca zaia

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI HA GLI OCCHI PUNTATI SULLA TOSCANA! NELLA REGIONE ROSSA SARÀ CONFERMATO EUGENIO GIANI, MA ALLA DUCETTA INTERESSA SOLO REGISTRARE IL RISULTATO DELLA LEGA VANNACCIZZATA – SE IL GENERALE, CHE HA RIEMPITO LE LISTE DI SUOI FEDELISSIMI E SI È SPESO IN PRIMA PERSONA, OTTENESSE UN RISULTATO IMPORTANTE, LA SUA PRESA SULLA LEGA SAREBBE DEFINITIVA CON RIPERCUSSIONI SULLA COALIZIONE DI GOVERNO – INOLTRE ZAIA-FEDRIGA-FONTANA SONO PRONTI A UNA “SCISSIONE CONTROLLATA” DEL CARROCCIO, CREANDO DUE PARTITI FEDERATI SUL MODELLO DELLA CDU/CSU TEDESCA - PER LA MELONI SAREBBE UNA BELLA GATTA DA PELARE: SALVINI E VANNACCI POTREBBERO RUBARLE VOTI A DESTRA, E I GOVERNATORI IMPEDIRLE LA PRESA DI POTERE AL NORD...

matteo salvini luca zaia giorgia meloni orazio schillaci

FLASH! – L’”HUFFPOST” RIPORTA CHE SALVINI VUOL CONVINCERE LUCA ZAIA A PORTARE IL SUO 40% DI VOTI IN VENETO MA SENZA CHE IL SUO NOME BRILLI SUL SIMBOLO – PER ACCETTARE IL CANDIDATO LEGHISTA STEFANI, LA MELONA INSAZIABILE, PAUROSA CHE L’EX GOVERNATORE VENETO PORTI VIA TROPPI VOTI A FDI, L’HA POSTO COME CONDIZIONE A SALVINI – PER FAR INGOIARE IL ROSPONE, OCCORRE PERÒ CHE ZAIA OTTENGA UN INCARICO DI PESO NEL GOVERNO. IL MAGGIORE INDIZIATO A LASCIARGLI LA POLTRONA SAREBBE ORAZIO SCHILLACI, MINISTRO TECNICO IN QUOTA FDI, ENTRATO IN COLLISIONE CON I TANTI NO-VAX DELLA FIAMMA - AVVISATE QUEI GENI DI PALAZZO CHIGI CHE ZAIA SUI VACCINI LA PENSA ESATTAMENTE COME SCHILLACI…

monique veaute

NO-CAFONAL! – ARCO DI TRIONFO PER MONIQUE VEAUTE, QUELLA VISPA RAGAZZA FRANCESE CHE NEL 1984 GIUNSE A ROMA PER LAVORARE ALL’ACCADEMIA DI FRANCIA DI VILLA MEDICI - DA ABILISSIMA CATALIZZATRICE DI GENIALI E VISIONARIE REALTÀ ARTISTICHE INTERNAZIONALI, DETTE VITA A UN FESTIVAL CHE SCOSSE LO STATO DI INERZIA E DI AFASIA CULTURALE IN CUI ERA PIOMBATA ROMA DOPO L’ERA DI RENATO NICOLINI – L'ONORIFICENZA DI ''COMMANDEUR DE L'ORDRE DES ARTS ET DES LETTRES'' NON POTEVA NON ESSERE CONSEGNATA DALL’AMBASCIATORE FRANCESE SE NON A VILLA MEDICI, DOVE 40 ANNI FA TUTTO È NATO….

de luca manfredi schlein tafazzi conte landini silvia salis

DAGOREPORT - LA MINORANZA DEL PD SCALDA I MOTORI PER LA RESA DEI CONTI FINALE CON ELLY SCHLEIN. L’ASSALTO ALLA GRUPPETTARA (“NON HA CARISMA, CON LEI SI PERDE DI SICURO”), CHE HA TRASFORMATO IL PD DA PARTITO RIFORMISTA IN UN INCROCIO TRA UN CENTRO SOCIALE E UN MEETUP GRILLINO – NONOSTANTE LA SONORA SCONFITTA SUBITA NELLE MARCHE E IL FLOP CLAMOROSO IN CALABRIA, LA SEGRETARIA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA RESISTE: TRINCERATA AL NAZARENO CON I SUOI FEDELISSIMI QUATTRO GATTI, NEL CASO CHE VADA IN PORTO LA RIFORMA ELETTORALE DELLA DUCETTA, AVREBBE SIGLATO UN ACCORDO CON LA CGIL DI “MASANIELLO” LANDINI, PER MOBILITARE I PENSIONATI DEL SINDACATO PER LE PRIMARIE – IL SILENZIO DEI ELLY ALLE SPARATE DI FRANCESCA ALBANESE - I NOMI DEL DOPO-SCHLEIN SONO SEMPRE I SOLITI, GAETANO MANFREDI E SILVIA SALIS. ENTRAMBI INADEGUATI A NEUTRALIZZARE L’ABILITÀ COMUNICATIVA DI GIORGIA MELONI – ALLARME ROSSO IN CAMPANIA: SE DE LUCA NON OTTIENE I NOMI DEI SUOI FEDELISSIMI IN LISTA, FICO RISCHIA DI ANDARE A SBATTERE…