vladimir putin stalin tinder

LOVE ME TINDER – LA RUSSIA VUOLE I DATI DELL’APP DI INCONTRI PER “QUESTIONI DI SICUREZZA”, MA LA SOCIETÀ NON HA INTENZIONE DI CEDERE MATERIALE SENSIBILE A PUTIN - LE APPLICAZIONI DI DATING SONO MOLTO USATE A MOSCA E SAN PIETROBURGO, ANCHE DAGLI STRANIERI – CENSURA PER IL VIDEOGAME ZOZZONE “SEX WITH STALIN” IN CUI BISOGNA INSEGNARE A BAFFONE A... – VIDEO

Micol Flammini per “il Foglio”

 

vladimir putin tinder

Le autorità russe hanno ordinato a Tinder, l' app di appuntamenti romantici, di cedere i dati dei suoi utenti alle agenzie di intelligence. E' una questione di sicurezza, ha fatto sapere la Roskomnadzor, l' autorità che si occupa di comunicazioni, ripetendo la solita storia alla quale credono in pochi: Mosca si preoccupa di prevenire gli attacchi terroristici e anche quelli informatici, non ha intenzione di intrufolarsi nella vita dei suoi cittadini.

 

tinder

Cittadini sempre più irrequieti, soprattutto da quando il governo ha iniziato a giocare con internet, a togliere spazi sempre più grandi di libertà, fino alla firma di Vladimir Putin, il mese scorso, della legge che vorrebbe isolare la Russia dalla rete globale e creare un internet sul modello cinese. Mosca si è consultata anche con Pechino e Fang Binxing, il creatore del Grande Firewall, il sistema di censura del web cinese, in diverse occasioni è andato in Russia in questi anni.

 

vladimir putin tinder 2

Per molti l' idea sembra impossibile da realizzare, sia sul piano tecnico, che Mosca dovrà prima sperimentare, sia sul piano economico: per dotarsi di una rete in grado di funzionare in modo autonomo e sovrano, la Russia dovrebbe investire 20 miliardi di rubli (oltre 270 milioni di eu ro). E infine sul piano politico: per i russi internet vuol dire libertà, la stampa ha iniziato ad assopirsi già diverso tempo fa, rimane la rete, rimangono i blog, rimane YouTube a creare discussioni e opposizione.

 

tinder

Le grandi manifestazioni russe sono iniziate così, organizzate tutte sui social, con aeroplani in difesa di Telegram lanciati per le strade, con cartelli che chiedevano di mettere giù le mani da internet. Per cui, dopo una serie di leggi per rafforzare il controllo sulla rete, sicuro che prima o poi i russi si lasceranno convincere che si tratta di una questione di sicurezza, il Cremlino vuole anche Tinder. "Le autorità cercano di controllare tutto quello che accade online - ha detto il rappresentante di Roskomsvoboda, gruppo che difende la libertà online, Alexander Isavnin - Sembra di essere tornati ai tempi dell' Unione sovietica". All' inizio dell' anno è anche stata approvata una legge che punisce con il carcere o con una multa chi offende online Vladimir Putin, e il concetto di offesa è molto ampio e dai confini sfumati, tutto rischia di diventare offesa o dissenso.

 

il videogioco sex with stalin 1

Tinder è l' ultima applicazione a essere stata colpita. Mosca ha iniziato a stilare il suo elenco di servizi obbligati a fornire informazioni al governo già nel 2014, nella lista sono finiti social network e servizi di messaggistica come Snapchat, VKontakte, la versione russa di Facebook, e anche WeChat, l' app di messaggistica cinese. Lo scorso anno Telegram, applicazione creata da Pavel Durov, è finita nell' elenco e si è rifiutata di cedere i dati ai servizi di intelligence. La Roskomnadzor ha cercato di chiuderle l' applicazione con tentativi molto goffi, gli ingegneri di Telegram infatti riuscivano a creare canali di comunicazione alternativi per sfuggire al bando, e dopo un' ingloriosa caccia al topo si scoprì che addirittura i membri della Duma continuavano a comunicare con Telegram.

tinder social 2vladimir putin tinder 1

 

Sono oltre 150 i servizi online che secondo la legge sono obbligati a memorizzare per sei mesi dati, messaggi e immagini e cederli al governo se vengono richiesti dai servizi di intelligence. All' inizio del 2019 la censura federale aveva anche avviato un' azione amministrativa contro Facebook e contro Twitter, che non avevano rispettato le leggi sui dati che impongono alle piattaforme social di archiviarli su server situati in Russia, ai social sono stati concessi nove mesi per conformarsi alle leggi di Mosca.

 

il videogioco sex with stalin 2

"Abbiamo ricevuto una richiesta di registrazione presso le autorità russe e ci siamo registrati - ha fatto sapere Tinder con un comunicato stampa - Ma non vuol dire che condivideremo i dati personali degli utenti con enti di regolamentazione e finora nessun dato è stato consegnato al governo". L' applicazione di incontri esiste dal 2012 e ormai è presente in oltre centonovanta paesi, e in Russia è tra le più usate, soprattutto a Mosca e a San Pietroburgo dove il 39 per cento delle app che vengono scaricate sono app di dating.

il videogioco sex with stalin 3

 

Tinder viene utilizzato molto anche dagli stranieri che si trasferiscono in Russia, per lavoro, studio o turismo, e l' idea che i servizi di intelligence, tra swipe e sexting, possano decidere di tracciare la mappa degli incontri ha fatto anche sorridere ma soprattutto preoccupare. Gli Stati Uniti ad esempio, avevano già espresso il loro punto di vista quando nel 2016, Grindr, l' app usata da "gay, bi, trans and queer people" era passata sotto il controllo della cinese Kunlun, che si occupa di videogame.

 

Grindr, come Tinder, immagazzina dati personali, messaggi, anche scambi di informazioni sulla condizione sanitaria di chi la usa. Tra i vari utenti, 27 milioni di persone, potrebbero esserci anche fun zionari di sicurezza, dipendenti di agenzie governative, statali. Negli ultimi anni gli Stati Uniti hanno avuto paura che tutti questi dati potessero finire nelle mani di Pechino e diventare fonti di ricatto, se la Cina avesse chiesto a Kunlun di cedere le informazioni, l' azienda lo avrebbe fatto.

 

il videogioco sex with stalin 4

Così a marzo, gli americani sono riusciti a riprendere il controllo Grindr dopo le insistenze del Cfius, Comitato per gli investimenti stranieri negli Stati Uniti. Anche con Tinder ci sono paure simili, le app di dating, di incontri e di fughe amorose, sono un ricettacolo di dati che potrebbero essere ancora più delicati di altri, potrebbero esporre e rendere ricattabili i cittadini e quindi anche governi.

 

tinder rivoluziona gli appuntamenti

La piazza russa si sta già organizzando, pronta a fare della libertà virtuale una battaglia. Ma in una società spesso accusata di essere sessuofobica, il fatto che anche l' app più famosa per appuntamenti sia diventata oggetto di desiderio da parte delle agenzie di intelligence ha suscitato il sospetto, e l' ironia, che il Cremlino voglia cominciare a occuparsi anche dell' intimità delle persone. "Non facciamo sesso in Unione sovietica" è una battuta pronunciata da una signora durante un programma televisivo negli anni Ottanta, quando iniziava a nascere un po' di interesse sulle abitudini degli americani, eterni nemici, e la loro libertà sessuale suscitava molta curiosità.

 

Il sesso è poi rimasto un tabù anche dopo la caduta del comunismo e l' arrivo del putinismo. Tanta pudicizia apparente fa ancora sorridere e considerando che Tinder è tra i più grandi galeotti - in Russia come in tutto il mondo - l' iscrizione dell' app nella lista di chi dovrà cedere i dati ha tirato fuori anche l' ironia di chi ha visto nella decisione il tentativo di dire: "Non facciamo sesso nemmeno in Russia".

 

il videogioco sex with stalin

Nei giorni in cui Tinder attirava l' attenzione delle autorità russe è anche uscito un videogioco dell' azienda programmatrice russa Boobs Dev, interamente dedicato a Stalin e dal titolo "Il sesso con Stalin". Nel videogioco appare il leader nudo, in atteggiamenti e posizioni intime e l' obiettivo è quello di cambiare il corso della storia insegnando l' amore al dittatore comunista: "Insegna qual è il vero amore a questi baffoni", si legge nella presentazione. Insomma, è l' alternativa per chi avrà paura che usando Tinder il Cremlino potrà venire a conoscenza di dati, nomi, segreti, messaggi e tradimenti.

Ultimi Dagoreport

2025mellone

CAFONAL! - DIMENTICATE I GRANDI MATTATORI, ANGELO MELLONE È CAPACE DI SPETALARE FIORELLO IN 15 SECONDI - ATTORE, CANTANTE, SCRITTORE, POETA, SHOWMAN MA SOPRATTUTTO GRAN CAPO DELL'INTRATTENIMENTO DAYTIME DELLA RAI, IL BEL TENEBROSO DI TELE-MELONI, IN ATTESA DI VOLARE A SAN VITO LO CAPO (TRAPANI), PRESIDENTE DI GIURIA DELL'IRRINUNCIABILE CAMPIONATO DEL MONDO DI COUS COUS, ANZICHÉ SBATTERSI COME UN MOULINEX PER METTER SU TRASMISSIONI DECENTI PER RICONQUISTARE LA SUPREMAZIA DELLA RAI SU MEDIASET, LO RITROVIAMO COL SUO OUTFIT DA CHANSONNIER MAUDIT, ESIBIRE IL SUO STRAZIANTE RECITAR CANTANDO AL “JAZZ&IMAGE LIVE COLOSSEO FESTIVAL 2025” AL PARCO DEL CELIO, ACCOLTO DA UN FOLTO PARTERRE DI INVITATI CON L’APPLAUSO INCORPORATO (MATANO, CERNO, DESARIO, RONCONE, STRABIOLI, GINO CASTALDO, DARIO SALVATORI E TANTE RAI-GIRLS CAPITANATE DALLE PANTERONE-MILF, ANNA FALCHI ED ELEONORA DANIELE) - DEL RESTO, DITEMI VOI COME SI FA A FREGARSENE DELL’INVITO DEL DIRIGENTE RESPONSABILE DI UNA PLETORA DI PROGRAMMI, RISPONDENDO AL TARANTOLATO TARANTINO: “GRAZIE, MA NEMMENO SOTTO ANESTESIA”? - VIDEO

gaza giorgia meloni donald trumpm benjamin netanyahu

QUANTO A LUNGO PUÒ ANDARE AVANTI IL TRASFORMISMO CHIAGNE E FOTTI DI GIORGIA MELONI DECLINATO IN SALSA ISRAELO-PALESTINESE? - L’ITALIA HA DATO IL SUO VOTO FAVOREVOLE AL RICONOSCIMENTO DI "DUE POPOLI, DUE STATI" ALL'ASSEMBLEA DELL'ONU DEL 22 SETTEMBRE - MA, FRA UNA SETTIMANA, SU INIZIATIVA DI FRANCIA E ARABIA SAUDITA, IL CONSIGLIO DELL'ONU E' CHIAMATO A VOTARE IL RICONOSCIMENTO DELLO STATO PALESTINESE: CHE FARA' LA "GIORGIA DEI DUE MONDI"? - FRANCIA, AUSTRALIA, BELGIO, CANADA, FINLANDIA, MALTA, PORTOGALLO E REGNO UNITO ENTRERANNO A FAR PARTE DEI 147 STATI DEI 193 MEMBRI DELL’ONU CHE RICONOSCONO LA PALESTINA - DIMENTICANDO PER UN MOMENTO LE STRAGI DI GAZA, LA PREMIER VOTERA' CONTRO O SI ASTERRA' PER COMPIACERE TRUMP E L’AMICO NETANYAHU? TROVERA' IL CORAGGIO DI UNIRSI AL RESTO DEL MONDO, VATICANO COMPRESO? AH, SAPERLO...

giorgia meloni vox ursula von der leyen santiago abascal

DAGOREPORT - SE I MEDIA DI CASA NOSTRA, DEL VIDEO-MESSAGGIO DI GIORGIA MELONI ALL'EVENTO MADRILENO DI VOX, HANNO RIPRESO SOLO LA PARTE DEL DISCORSO RIGUARDANTE L’ASSASSINIO DI CHARLIE KIRK, SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO COME MARTIRE DELL’ODIO E DELLA VIOLENZA DELLA SINISTRA, I CAPOCCIONI DI BRUXELLES HANNO SBARRATO GLI OCCHI PER UN ALTRO MOTIVO - CHE CI FACEVA LA MELONI, EX PRESIDENTE DEL GRUPPO DEI CONSERVATORI EUROPEI ALL’EVENTO “EUROPA VIVA 2025” DI VOX, IL PARTITO DI ESTREMA DESTRA SPAGNOLO CHE DAL 2023 È STATO ARRUOLATO DA “PATRIOTI PER L’EUROPA”, L’EUROGRUPPO ANTI-UE CREATO DAL DUCETTO UNGHERESE E FILO-PUTINIANO, VIKTOR ORBAN, DI CUI FA PARTE ANCHE LA LEGA DI SALVINI? - ALLA FACCIA DEL CAMALEONTISMO DELLA “GIORGIA DEI DUE MONDI”, BASCULANTE TRA UN VIAGGETTO E UN ABBRACCIO CON I DEMOCRISTIANI TEDESCHI URSULA VON DER LEYEN E FEDRICH MERZ, A CATALIZZARE L’IRRITAZIONE DEI VERTICI DELL’UNIONE È STATO IL TEMA DELL'EVENTO DI VOX CHE, TRA DIBATTITI SU IMMIGRAZIONE ILLEGALE, LAVORO, CASA E SICUREZZA, SPUTAVA IN FACCIA AI POTERI FORTI DI BRUXELLES - LA MANIFESTAZIONE DI VOX HA DIMOSTRATO, PER L’ENNESIMA VOLTA, L’ISTRIONICA PERSONALITÀ DI COMUNICATRICE DELLA PREMIER ALLA FIAMMA. TALENTO LATITANTE TRA I NUMEROSI GALLI DEL  CENTROSINISTRA... - VIDEO

FLASH! – MENTRE SVANISCE LA MILANO DEI ‘’POTERI FORTI’’ E DEI “SALOTTI BUONI”, FINITI SOTTO IL TALLONE DEI “BARBARI ROMANI”, SI ALZA LA VOCE DEL 92ENNE GIOVANNI BAZOLI - IL GRANDE VECCHIO, CHE INSIEME A GUZZETTI HA RIDISEGNATO IL SISTEMA BANCARIO, HA CONSEGNATO ALLA FELTRINELLI LA SUA AUTOBIOGRAFIA (LA FIGLIA CHIARA, NONCHÉ COMPAGNA DEL SINDACO DI MILANO BEPPE SALA, LAVORA ALLA FONDAZIONE FELTRINELLI) – IL LIBRO PARTE DALLA GUERRA AI NAZIFASCISMO E LA PASSIONE PER ALESSANDRO MANZONI, CONTINUA CON LA CELEBRAZIONE DI NINO ANDREATTA, LE VICENDE DEL BANCO AMBROSIANO, FINO ALLA CREAZIONE DI INTESA SANPAOLO…

giorgia meloni kirk renzi salvini tajani

DAGOREPORT - LA STRATEGIA DELLA DISTRAZIONE DI GIORGIA MELONI: PER LA DESTRA DE’ NOANTRI, IL DELITTO KIRK NON È UNA STORIA AMERICANA DEFLAGRATA ALL’INTERNO DEL MONDO DEI “MAGA” TRUMPIANI. NO, È ROBA DA BRIGATE ROSSE IN VIAGGIO PREMIO NEGLI USA - ECCO: IL CADAVERE DI UN ATTIVISTA DI UN PAESE DOVE LE ARMI LE COMPRI DAL TABACCAIO È GIUNTO AL MOMENTO GIUSTO PER ESSERE SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO AD ARTE DALLA PROPAGANDA DI PALAZZO CHIGI, COPRENDO CON DICHIARAZIONI FUORI DI SENNO LE PROPRIE DIFFICOLTÀ - CHE LA DESTRA DI GOVERNO SIA IN PIENA CAMPAGNA ELETTORALE, INQUIETA (EUFEMISMO) PER L’ESITO DELLE REGIONALI D’AUTUNNO, IL CUI VOTO SARÀ DIRIMENTE IN VISTA DELLE POLITICHE 2027, ALLE PRESE CON UN PAESE CHE SENZA LA FORTUNA DEI 200 MILIARDI DEL PNRR SAREBBE IN RECESSIONE COME LA FRANCIA E LA GERMANIA, NE È CONSAPEVOLE LO STESSO ESECUTIVO, IN PIENO AFFANNO PER TROVARE LE RISORSE NECESSARIE ALLA FINANZIARIA DI FINE D’ANNO - RENZI: “LA PREMIER SEMINA ZIZZANIA E CREA TENSIONE PER EVITARE DI PARLARE DI STIPENDI E SICUREZZA. MA SOPRATTUTTO PER EVITARE CHE NASCA UN VERO MOVIMENTO A DESTRA. OCCHIO: SE VANNACCI FA COME FARAGE, LA MELONI VA A CASA. LA POLITICA È PIÙ SEMPLICE DI QUELLO CHE SI CREDA. GIORGIA MELONI ALIMENTA LA PAURA PERCHÉ LEI HA PAURA…” - VIDEO