uomini tacchi

MA ‘NDO VAI SE IL TACCO NON CE L’HAI? – IL TACCO TORNA NELLE SCARPIERE DEGLI UOMINI: ALLE SFILATE ORMAI È UN MUST, MA SE PENSATE SIA SOLO UN’ESIBIZIONE DA PASSERELLA VI SBAGLIATE DI GROSSO - SAM SMITH, JARED LETO E HARRY STYLES SONO STATI VISTI SPESSO, NON SOLO SUL RED CARPET, CON TANTO DI TACCHI A CONFERMA CHE C’È UN RITORNO AL PASSATO - SI GIOCA AI CONFINI DELLA SESSUALITÀ: NEL 1700 A VENEZIA…

 

Anna Franco per “il Messaggero”

 

sam smith 3

La vita è un susseguirsi di alti e bassi. Mentre le donne scendono dallo stiletto a favore di scarpe spianate, gli uomini salgono sui tacchi. Magari con plateau per rendere più facile l'operazione, ma aggiungendo almeno 6 centimetri sotto il tallone. I 30 secondi in cui il modello tedesco Leon Dame ha calcato la passerella spring/summer 2020 di Maison Margiela sono diventati virali sui social e il video è rimbalzato ovunque su Internet.

 

Il corrispettivo parigino di Jennifer Lopez col Jungle Dress da Versace, pochi giorni prima, a Milano. Il motivo? Il ragazzo ha chiuso la sfilata calzando un paio di stivali aderenti in vernice nera dotati di un notevole tacco a spillo. La sua falcata era volutamente ondeggiante proprio a causa di questo difficile orpello.

 

random identities

NEBBIA IN PASSERELLA

A gennaio le stagioni della moda si sono aperte con Pitti Uomo che ha salutato il ritorno di Stefano Pilati (ex direttore creativo di Saint Laurent e Zegna) e della sua nuova creatura Random Identities. Un debutto attesissimo che ha visto incerti solo i modelli, un po' persi tra la nebbia in pedana e i cuissard in pelle scamosciata. Tutti, rigorosamente, con tacco largo e plateau.

 

marc jacobs 2

Eppure queste calzature, disponibili da meno di un mese, sono già esaurite nei numeri più alti, quelli che in genere sono acquistati dagli uomini. Evidentemente, lo stilista ha indovinato il trend affermando di volersi «affrancare dalle convenzioni di genere e stagionalità».

 

Ma se Pilati è uscito in passerella con un paio di stivali piatti, Hedi Slimane, alla guida di Celine, si è presentato tacchettato come i suoi modelli per i saluti finali della collezione estiva. Calzavano tutti una sorta di texani rialzati, indifferentemente sotto i jeans o il completo gessato. Haider Ackermann ha sottolineato l'attuale idiosincrasia tra uomo e donna partendo dai piedi. Ai primi spettavano calzature appuntite e con tacco. Alle seconde rimanevano solo delle ballerine rasoterra.

leon dame 1

 

E non pensate di uscire fuori dal trend il prossimo inverno. Rick Owens ha già sottolineato che senza zeppe (possibilmente metallizzate) e tacchettoni non si è nessuno. Marc Jacobs insegna: il suo Instagram è pieno di scatti in cui il designer americano posa, con naturalezza e studiata teatralità, con ankle boots dotati di platform e rialzi vari. Probabilmente, stando alle foto, ne ha una scarpiera piena in ogni gradazione di colore.

 

jared leto

LA GRANDE RINUNCIA

Esibizioni da passerella? Forse. Ma gli attori Sam Smith e Jared Leto e il cantante Harry Styles sono stati visti spesso, non solo sul red carpet, con tanto di tacchi. E non è una questione di altezza, visto che il primo arriva di suo a 1,88 e gli altri due a 1,80 e 1,85. Insomma, non avrebbero bisogno di alcun supporto.

 

«È l'atto finale della risposta alla cosiddetta grande rinuncia del 1800, quando gli uomini, che prima non disdegnavano gli ornamenti, decisero di affidarsi a colori più compassati e al classico completo inamidato per dare un'aura più severa alle loro professioni, sulla scia di un maschilismo nemmeno troppo latente - afferma Patrizia Calefato, docente di Sociologia della cultura e della comunicazione all'università di Bari - Adesso, invece, si sono riscoperti nuovi modi di abbigliarsi, anche guardando a mondi fuori da quello occidentale.

 

harry styles 2

Si gioca con i confini della sessualità, al di là che si sia etero o omosessuale. Ma è anche un ritorno al passato: nel 1700, a Venezia, gli uomini portavano i tacchi. Le uniche donne a fare altrettanto erano le prostitute di alto bordo». Proprio così: ai soldati persiani del XV secolo questi supporti erano utili per tenere fermi i piedi nelle staffe e nel 1673 Luigi XIV notificò che solo lui e la sua cerchia di nobili potevano calzare tacchi con la suola rossa. Insomma, Christian Louboutin non ha inventato nulla.

 

CONTROCULTURA

«All'epoca avere centimetri sotto al tallone era una regola di stile, il punto di vista dominante nella società - afferma Romana Andò, preside del corso di laurea magistrale in Fashion stylist a La Sapienza di Roma - Poi, David Bowie and company negli anni Settanta sono tornati a questa moda, come sfida e controcultura alla visione di massa.

sam smith

 

Oggi direi che il fenomeno ha una dimensione più individuale, di ribellione contro un'identità stabilita a priori. Col gender fluid, invece, si può sperimentare una personalità diversa». Agli uomini, intanto, si può consigliare di frequentare un corso di portamento, come facevano le donne negli Anni Cinquanta.

harry styles hedi slimanehedi slimane 1random identities 2marc jacobs leon dame marc jacobs 1random identities 1

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni regionali de luca zaia salvini conte stefani decaro fico

DAGOREPORT: COME SI CAMBIA IN 5 ANNI - PER CAPIRE COME SIA ANDATA DAVVERO, OCCORRE ANALIZZARE I VOTI ASSOLUTI RIMEDIATI DAI PRINCIPALI PARTITI, RISPETTO ALLE REGIONALI DEL 2022 - LA LEGA HA BRUCIATO IL 52% DEI VOTI IN VENETO. NEL 2020 LISTA ZAIA E CARROCCIO AVEVANO OTTENUTO 1,2 MILIONI DI PREFERENZE, QUESTA VOLTA SOLO 607MILA. CONSIDERANDO LE TRE LE REGIONI AL VOTO, SALVINI HA PERSO 732MILA VOTI, IL 47% - TONFO ANCHE PER I 5STELLE: NEL TOTALE DELLE TRE REGIONI HANNO VISTO SFUMARE IL 34% DELLE PREFERENZE OTTENUTE 5 ANNI FA – IL PD TIENE (+8%), FORZA ITALIA IN FORTE CRESCITA (+28,3%), FDI FA BOOM (MA LA TENDENZA IN ASCESA SI È STOPPATA) – I DATI PUBBLICATI DA LUIGI MARATTIN....

luca zaia matteo salvini alberto stefani

DAGOREPORT – DOPO LA VITTORIA DEL CENTRODESTRA IN VENETO, SALVINI NON CITA QUASI MAI LUCA ZAIA NEL SUO DISCORSO - IL “DOGE” SFERZA VANNACCI (“IL GENERALE? IO HO FATTO L'OBIETTORE DI COSCIENZA”) E PROMETTE VENDETTA: “DA OGGI SONO RICANDIDABILE” – I RAS LEGHISTI IN LOMBARDIA S’AGITANO PER L’ACCORDO CON FRATELLI D’ITALIA PER CANDIDARE UN MELONIANO AL PIRELLONE NEL 2028 - RICICCIA CON PREPOTENZA LA “SCISSIONE” SUL MODELLO TEDESCO CDU-CSU: UN PARTITO “DEL TERRITORIO”, PRAGMATICO E MODERATO, E UNO NAZIONALE, ESTREMISTA E VANNACCIZZATO…

luca zaia roberto vannacci matteo salvini

NON HA VINTO SALVINI, HA STRAVINTO ZAIA – IL 36,38% DELLA LEGA IN VENETO È STATO TRAINATO DA OLTRE 200 MILA PREFERENZE PER IL “DOGE”. MA IL CARROCCIO DA SOLO NON AVREBBE COMUNQUE VINTO, COME INVECE CINQUE ANNI FA: ALLE PRECEDENTI REGIONALI LA LISTA ZAIA PRESE DA SOLA IL 44,57% E IL CARROCCIO IL 16,9% - SE SALVINI PIANGE, MELONI NON RIDE: NON È RIUSCITA A PRENDERE PIÙ VOTI DELLA LEGA IN VENETO E IN CAMPANIA È TALLONATA DA FORZA ITALIA (11,93-10,72%). PER SALVINI E TAJANI SARÀ DIFFICILE CONTRASTARE LA RIFORMA ELETTORALE - PER I RIFORMISTI DEL PD SARÀ DURA DARE UN CALCIO A ELLY SCHLEIN, AZZERATE LE AMBIZIONI DI GIUSEPPE CONTE COME CANDIDATO PREMIER - "LA STAMPA": "IL VOTO È LA RIVINCITA DELLA ‘LEGA NORD’ SU QUELLA SOVRANISTA E VANNACCIANA: LA SFIDA IDEOLOGICA DA DESTRA A MELONI NON FUNZIONA. IL PARTITO DEL NORD COSTRINGERÀ SALVINI AD ESSERE MENO ARRENDEVOLE SUI TAVOLI DELLE CANDIDATURE. SUL RESTO È LECITO AVERE DUBBI…”

xi jinping vladimir putin donald trump

DAGOREPORT – L'INSOSTENIBILE PIANO DI PACE DI TRUMP, CHE EQUIVALE A UNA UMILIANTE RESA DELL'UCRAINA, HA L'OBIETTIVO DI  STRAPPARE LA RUSSIA DALL’ABBRACCIO ALLA CINA, NEMICO NUMERO UNO DEGLI USA - CIÒ CHE IL TYCOON NON RIESCE A CAPIRE È CHE PUTIN LO STA PRENDENDO PER IL CULO: "MAD VLAD" NON PUÒ NÉ VUOLE SFANCULARE XI JINPING - L’ALLEANZA MOSCA-PECHINO, INSIEME AI PAESI DEL BRICS E ALL'IRAN, È ANCHE “IDEOLOGICA”: COSTRUIRE UN NUOVO ORDINE MONDIALE ANTI-OCCIDENTE – IL CAMALEONTISMO MELONI SI INCRINA OGNI GIORNO DI PIÙ: MENTRE IL VICE-PREMIER SALVINI ACCUSA GLI UCRAINI DI ANDARE “A MIGNOTTE” COI NOSTRI SOLDI, LA MELONI, DAL PIENO SOSTEGNO A KIEV, ORA NEGA CHE IL PIANO DI TRUMP ACCOLGA PRATICAMENTE SOLO LE RICHIESTE RUSSE ("IL TEMA NON È LAVORARE SULLA CONTROPROPOSTA EUROPEA, HA SENSO LAVORARE SU QUELLA AMERICANA: CI SONO MOLTI PUNTI CHE RITENGO CONDIVISIBILI...")

donald trump volodymyr zelensky vladimir putin servizi segreti gru fsb cia

DAGOREPORT - L’OSCENO PIANO DI PACE SCODELLATO DA TRUMP, CHE EQUIVALE A UNA CAPITOLAZIONE DELL’UCRAINA, ANDAVA CUCINATO BENE PER FARLO INGOIARE A ZELENSKY - E, GUARDA LA COINCIDENZA!, ALLA VIGILIA DELL’ANNUNCIO DEL PIANO TRUMPIANO SONO ESPLOSI GLI SCANDALI DI CORRUZIONE A KIEV, CHE VEDONO SEDUTO SU UN CESSO D’ORO TIMUR MINDICH, L’EX SOCIO DI ZELENSKY CHE LO LANCIÒ COME COMICO - PER OTTENERE ZELENSKY DIMEZZATO BASTAVA POCO: È STATO SUFFICIENTE APRIRE UN CASSETTO E DARE ALLA STAMPA IL GRAN LAVORIO DEI SERVIZI SEGRETI CHE “ATTENZIONANO” LE TRANSIZIONI DI DENARO CHE DA USA E EUROPA VENGONO DEPOSITATI AL GOVERNO DI KIEV PER FRONTEGGIARE LA GUERRA IN CORSO…