sgomberi accampamenti migranti parigi

MA È MACRON O SALVINI? – IL GOVERNO FRANCESE HA PRESENTATO 20 MISURE PER REGOLARE L’IMMIGRAZIONE, CHE SEMBRANO USCITE DAL PROGRAMMA DEL CAPITONE: QUOTE PER GLI ECONOMICI, ASSISTENZA SANITARIA E RICONGIUNGIMENTI LIMITATI – E SI COMINCIA SUBITO: LA POLIZIA HA SGOMBERATO DUE ACCAMPAMENTI IMPROVVISATI ALLA PERIFERIA DI PARIGI, DOVE VIVEVANO OLTRE 1.600 MIGRANTI – SENTITE QUALCUNO GRIDARE ALLA DISUMANITÀ O AL FASCISMO?

 

Leonardo Martinelli per “la Stampa”

macron alle antille con maschioni 3

 

Quote per i migranti econonomici(con l' obiettivo di attirare i professionisti che mancano a certi settori) e l' aspirazione ad accogliere 500mila studenti stranieri entro il 2027 (quasi il doppio di quelli attuali). Ma al tempo stesso, lotta contro gli illegali, limitando l' assistenza sanitaria che viene loro concessa.

 

«Al tempo stesso» è una formula tipica del frasario macroniano, la volontà (un po' democristiana) di combinare gli opposti, di dare un colpo al cerchio e uno alla botte (una politica né di destra, né di sinistra).

 

MACRON PHILIPPE

Ieri il premier Edouard Philippe ha dovuto applicare quel principio all' immigrazione. Il Governo ha presentato venti misure per trovare «un giusto equilibrio», ha detto il primo ministro, tra apertura e repressione: «Vogliamo riprendere il controllo della nostra politica migratoria».

 

SARKOZY MACRONblitz della polizia francese contro i migranti 5

A dire il vero, di quote in Francia aveva sempre parlato la destra (Nicolas Sarkozy, che poi non era riuscito a metterle in pratica) e anche le altre misure fanno pensare a quello schieramento, almeno secondo i parametri di una vecchia politica. Chiaramente Emmanuel Macron non vuole lasciare questo terreno di gioco a Marine Le Pen.

gendarmi francesi e migranti

 

CHRISTOPHE CASTANER E MATTEO SALVINI A PARIGI

Una delle nuove misure è la limitazione dell' assistenza sanitaria ai richiedenti asilo e ai clandestini, che ogni anno costa alla Francia più di un miliardo. Secondo il Governo, ci sarebbero tanti abusi. Nella classifica delle nazionalità che domandano lo status di rifugiato, si piazzano al secondo posto i georgiani e al terzo gli albanesi, poi scartati perché provengono da democrazie.

christophe castaner se la spassa in discoteca 5

 

Lo farebbero solo per beneficiare temporaneamente in Francia di cure di buon livello e gratuite. Finora l' accesso alla copertura sanitaria universale scattava subito. Ieri, invece, Philippe ha annunciato che si dovranno attendere tre mesi, a parte le cure urgenti (e poi, nei primi 9 mesi di copertura, saranno esclusi interventi come quello alla cataratta e le protesi ad anche e ginocchi). Dopo l' eventuale rifiutato dell' asilo politico, oggi sono concessi 12 mesi supplementari di copertura, ormai ridotti a sei.

 

migranti confine

Ieri accanto al premier, Christophe Castaner, ministro degli Interni, ha annunciato anche la creazione di tre nuovi centri di identificazione ed espulsione dei clandestini, a Lione, Bordeaux e Orléans. Castaner ha promesso 16.000 posti in più per i rifugiati, ma anche lo sgombero - entro fine anno - degli accampamenti nella zona Nord di Parigi. Quanto al ricongiungimento familiare, sarà mantenuto ma le frodi verrano sanzionate con il pugno duro, vedi i padri di nazionalità francese o con regolare permesso di soggiorno che riconoscono minori solo per dare loro la possibilità di venire in Francia.

macron alle antille con maschioni 2

 

MACRON CASTANER

A «compensare» tutto questo ci saranno le quote, con cifre precise, per quantificare chi potrà immigrare regolarmente in Francia, se avrà le capacità professionali richieste nei settori a corto di manodopera locale. Parigi sposa il sistema anglosassone, ben radicato negli Usa ma anche in Canada e in Australia. Le quote per professione (e non per nazionalità) saranno fissate una volta all' anno, a partire dal 2020. Ma ieri la ministra della Giustizia, Nicolle Belloubet, ha fatto subito polemica. «Non ho mai pensato - ha detto - che le quote fossero la risposta ai problemi dell' immigrazione. Dove le hanno applicate, non hanno mai funzionato».

sgomberi campi migranti parigi 9

 

Da "www.corriere.it"

 

La polizia parigina ha sgomberato stamattina due accampamenti improvvisati dove vivevano oltre 1.600 migranti. Gli sgomberi sono avvenuti in una zona a nord della capitale francese e nel sobborgo di Saint Denis. L’operazione è avvenuta dopo che ieri il ministro dell’Interno Christophe Castaner aveva promesso di rimuovere entro fine dell’anno tutti i campi improvvisati sorti a Parigi.

sgomberi campi migranti parigi 8

 

La polizia parigina su Twitter ha riferito che nell’operazione sono stati sgomberati in tutto 1.606 persone. I migranti, riporta Franceinfo, sono temporaneamente stati trasferiti all’interno di alcune palestre. Il vicesindaco di Parigi, Dominique Versini, ha riferito sempre a Franceinfo che centinaia di migranti che vivevano nei due campi improvvisati si sono dileguati prima dello sgombero, per non essere identificati.

 

sgomberi campi migranti parigi 7

Si è trattato del 59esimo sgombero effettuato a partire dal 2015. Da quando il grande accampamento improvvisato che sorgeva a Calais è stato sgomberato nel 2016, migliaia di migranti si sono trasferiti nelle zone a nord della capitale. Alcuni di questi migranti, circa il 15-20 per cento, ha spiegato Versini, sono rifugiati che, nonostante abbiano ottenuto il diritto d’asilo, non sono stati in grado di trovare un alloggio regolare.

sgomberi campi migranti parigi 6sgomberi campi migranti parigi 4sgomberi campi migranti parigi 2sgomberi campi migranti parigi 10sgomberi campi migranti parigi 1sgomberi campi migranti parigi 5

blitz della polizia francese contro i migranti 6blitz della polizia francese contro i migranti 1migranti mentone 1migranti mentone 2MACRON CASTANERmigranti mentonemigranti polizia francese 1migranti polizia francese 2blitz della polizia francese contro i migranti 2migranti ventimigliamigranti polizia franceseblitz della polizia francese contro i migranti 4

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni vox ursula von der leyen santiago abascal

DAGOREPORT - SE I MEDIA DI CASA NOSTRA, DEL VIDEO-MESSAGGIO DI GIORGIA MELONI ALL'EVENTO MADRILENO DI VOX, HANNO RIPRESO SOLO LA PARTE DEL DISCORSO RIGUARDANTE L’ASSASSINIO DI CHARLIE KIRK, SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO COME MARTIRE DELL’ODIO E DELLA VIOLENZA DELLA SINISTRA, I CAPOCCIONI DI BRUXELLES HANNO SBARRATO GLI OCCHI PER UN ALTRO MOTIVO - CHE CI FACEVA LA MELONI, EX PRESIDENTE DEL GRUPPO DEI CONSERVATORI EUROPEI ALL’EVENTO “EUROPA VIVA 2025” DI VOX, IL PARTITO DI ESTREMA DESTRA SPAGNOLO CHE DAL 2023 È STATO ARRUOLATO DA “PATRIOTI PER L’EUROPA”, L’EUROGRUPPO ANTI-UE CREATO DAL DUCETTO UNGHERESE E FILO-PUTINIANO, VIKTOR ORBAN, DI CUI FA PARTE ANCHE LA LEGA DI SALVINI? - ALLA FACCIA DEL CAMALEONTISMO DELLA “GIORGIA DEI DUE MONDI”, BASCULANTE TRA UN VIAGGETTO E UN ABBRACCIO CON I DEMOCRISTIANI TEDESCHI URSULA VON DER LEYEN E FEDRICH MERZ, A CATALIZZARE L’IRRITAZIONE DEI VERTICI DELL’UNIONE È STATO IL TEMA DELL'EVENTO DI VOX CHE, TRA DIBATTITI SU IMMIGRAZIONE ILLEGALE, LAVORO, CASA E SICUREZZA, SPUTAVA IN FACCIA AI POTERI FORTI DI BRUXELLES - LA MANIFESTAZIONE DI VOX HA DIMOSTRATO, PER L’ENNESIMA VOLTA, L’ISTRIONICA PERSONALITÀ DI COMUNICATRICE DELLA PREMIER ALLA FIAMMA. TALENTO LATITANTE TRA I NUMEROSI GALLI DEL  CENTROSINISTRA... - VIDEO

FLASH! – MENTRE SVANISCE LA MILANO DEI ‘’POTERI FORTI’’ E DEI “SALOTTI BUONI”, FINITI SOTTO IL TALLONE DEI “BARBARI ROMANI”, SI ALZA LA VOCE DEL 92ENNE GIOVANNI BAZOLI - IL GRANDE VECCHIO, CHE INSIEME A GUZZETTI HA RIDISEGNATO IL SISTEMA BANCARIO, HA CONSEGNATO ALLA FELTRINELLI LA SUA AUTOBIOGRAFIA (LA FIGLIA CHIARA, NONCHÉ COMPAGNA DEL SINDACO DI MILANO BEPPE SALA, LAVORA ALLA FONDAZIONE FELTRINELLI) – IL LIBRO PARTE DALLA GUERRA AI NAZIFASCISMO E LA PASSIONE PER ALESSANDRO MANZONI, CONTINUA CON LA CELEBRAZIONE DI NINO ANDREATTA, LE VICENDE DEL BANCO AMBROSIANO, FINO ALLA CREAZIONE DI INTESA SANPAOLO…

giorgia meloni kirk renzi salvini tajani

DAGOREPORT - LA STRATEGIA DELLA DISTRAZIONE DI GIORGIA MELONI: PER LA DESTRA DE’ NOANTRI, IL DELITTO KIRK NON È UNA STORIA AMERICANA DEFLAGRATA ALL’INTERNO DEL MONDO DEI “MAGA” TRUMPIANI. NO, È ROBA DA BRIGATE ROSSE IN VIAGGIO PREMIO NEGLI USA - ECCO: IL CADAVERE DI UN ATTIVISTA DI UN PAESE DOVE LE ARMI LE COMPRI DAL TABACCAIO È GIUNTO AL MOMENTO GIUSTO PER ESSERE SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO AD ARTE DALLA PROPAGANDA DI PALAZZO CHIGI, COPRENDO CON DICHIARAZIONI FUORI DI SENNO LE PROPRIE DIFFICOLTÀ - CHE LA DESTRA DI GOVERNO SIA IN PIENA CAMPAGNA ELETTORALE, INQUIETA (EUFEMISMO) PER L’ESITO DELLE REGIONALI D’AUTUNNO, IL CUI VOTO SARÀ DIRIMENTE IN VISTA DELLE POLITICHE 2027, ALLE PRESE CON UN PAESE CHE SENZA LA FORTUNA DEI 200 MILIARDI DEL PNRR SAREBBE IN RECESSIONE COME LA FRANCIA E LA GERMANIA, NE È CONSAPEVOLE LO STESSO ESECUTIVO, IN PIENO AFFANNO PER TROVARE LE RISORSE NECESSARIE ALLA FINANZIARIA DI FINE D’ANNO - RENZI: “LA PREMIER SEMINA ZIZZANIA E CREA TENSIONE PER EVITARE DI PARLARE DI STIPENDI E SICUREZZA. MA SOPRATTUTTO PER EVITARE CHE NASCA UN VERO MOVIMENTO A DESTRA. OCCHIO: SE VANNACCI FA COME FARAGE, LA MELONI VA A CASA. LA POLITICA È PIÙ SEMPLICE DI QUELLO CHE SI CREDA. GIORGIA MELONI ALIMENTA LA PAURA PERCHÉ LEI HA PAURA…” - VIDEO

emanuele orsini romana liuzzo luiss sede

FLASH! – IL PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA, EMANUELE ORSINI, HA COMINCIATO IL "RISANAMENTO" DELL’UNIVERSITÀ "LUISS GUIDO CARLI" ALLONTANANDO DALLA SEDE DELL’ATENEO ROMANO LO SPAZIO OCCUPATO DALLA "FONDAZIONE GUIDO CARLI" GUIDATA DALL’INTRAPRENDENTE ROMANA LIUZZO, A CUI VENIVA VERSATO ANCHE UN CONTRIBUTO DI 350 MILA EURO PER UN EVENTO ALL’ANNO (DAL 2017 AL 2024) - ORA, LE RESTA SOLO UNA STANZETTA NELLA SEDE LUISS DI VIALE ROMANIA CHE SCADRÀ A FINE ANNO – PRIMA DELLA LUISS, LA FONDAZIONE DELLA LIUZZO FU "SFRATTATA" DA UN PALAZZO DELLA BANCA D’ITALA NEL CENTRO DI ROMA...

rai giampaolo rossi gianmarco chiocci giorgia meloni bruno vespa scurti fazzolari

DAGOREPORT - RIUSCIRÀ GIAMPAOLO ROSSI A DIVENTARE IL CENTRO DI GRAVITÀ DELL’INDOMABILE BARACCONE RAI? - IL “FILOSOFO” DEL MELONISMO HA TENUTO DURO PER NON ESSERE FATTO FUORI DAL FUOCO AMICO DEL DUPLEX SERGIO-CHIOCCI. A “SALVARE” IL MITE ROSSI ARRIVÒ IL PRONTO SOCCORSO Di BRUNO VESPA, CON IL SUO CARICO DI MEZZO SECOLO DI VITA VISSUTA NEL FAR WEST DI MAMMA RAI - A RAFFORZARE LA SUA LEADERSHIP, INDEBOLENDO QUELLA DI CHIOCCI, È INTERVENUTA POI LA FIAMMA MAGICA DI PALAZZO CHIGI, “BRUCIANDO” IN PIAZZA IL DESIDERIO DI GIORGIA DI ARRUOLARLO COME PORTAVOCE - L’OPERAZIONE DI ROSSI DI ESSERE IL BARICENTRO IDEOLOGO E PUNTO DI RIFERIMENTO DI TELE-MELONI, SI STA SPOSTANDO SUI TALK-SHOW E L’INTRATTENIMENTO, A PARTIRE DALLA PROBABILE USCITA DI PAOLO DEL BROCCO, DA UNA DOZZINA DI ANNI ALLA GUIDA “AUTONOMA” DELLA CONSOCIATA RAI CINEMA, IN SCADENZA AD APRILE 2026 - IL NOME CHE SCALPITA PER ANDARLO A SOSTITUIRE, È UN AMICO FIDATO DI ROSSI, L’ATTUALE DIRETTORE DEL DAY-TIME, LO SCRITTORE-POETA-CANTANTE-SHOWMAN ANGELO MELLONE - MENTRE A RAI FICTION...