MA NON ERA MEGLIO OSTIA? - I TOUR OPERATOR TEDESCHI CANCELLANO I PACCHETTI VACANZA PER L’EGITTO (MENTRE GLI ITALIANI CI SI FIONDANO)

I gruppi turistici Tui e Thomas Cook hanno cancellato tutti i pacchetti vacanza verso l'Egitto fino a metà settembre - E l’avviso riguarda anche i resort sul mare più lontani dagli scontri - Sono circa 19.000 gli italiani, che fregandosene della guerra civile, sono andati a svaccanzare in Egitto…

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Dal "Sole24Ore.com"

violenza in egittoviolenza in egitto

I gruppi turistici tedeschi Tui e Thomas Cook hanno annunciato di aver cancellato tutti i pacchetti vacanza verso l'Egitto fino a metà settembre, sulla scia dell'escalation di violenze nel Paese africano. «Tui cancellerà tutti i viaggi verso l'Egitto fino al 15 settembre compreso, in risposta all'ultima valutazione della situazione nel Paese da parte del ministero degli Esteri», ha fatto sapere il gruppo in una nota.

Il governo di Berlino, infatti, sconsiglia ai propri cittadini di viaggiare ovunque in Egitto in questa fase. L'avvertimento, diffuso dal ministero degli Esteri tedesco, riguarda anche i resort sul mare più lontani dall'epicentro dei sanguinosi scontri di questi giorni, registrati al Cairo e in altre città.

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Thomas Cook ha preso una decisione analoga, sempre fino al 15 settembre. «Data l'attuale situazione in Egitto e l'aggiornamento sulla sicurezza da parte del ministero degli Esteri, i tour operator tedeschi di Thomas Cook - Neckermann Reisen, Thomas Cook, Bucher Last Minute e Oger Tours - non porterà nessun nuovo vacanziero in Egitto e cancellerà ogni viaggio già prenotato», ha annunciato la società in un comunicato.

In precedenza, il ministero degli Esteri di Berlino aveva sconsigliato ogni viaggio in Egitto, vista la situazione del momento e «l'imprevedibilità degli sviluppi». Durante la gionata della rabbia cortei sono segnalati anche nelle zone dei resort, a Hurghada.

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La Farnesina, dal canto suo, per la prima volta dell'inizio delle proteste avverte anche di possibili problemi nelle località turistiche, per possibili «azioni dimostrative» e la possibilità di «disagi» legati al coprifuoco. Sono circa 19.000 gli italiani nelle località turistiche in Egitto, in aumento di circa 5.000 unità rispetto alla scorsa settimana, hanno riferito all'Ansa i tour operator.

«Si sconsigliano - afferma il sito Viaggiare sicuri - i viaggi nel Paese con destinazioni diverse dai resorts situati nelle località turistiche del Mar Rosso (Sharm el Sheikh, Marsa Alam, Berenice e Hurgada) ed in quelle della costa nord (Marsa Mathrou, El Alamein), dove al momento non si registrano incidenti, anche se, in ragione del continuo evolvere degli eventi non sono da escludere azioni dimostrative legate alla situazione di generale instabilità del Paese. Si suggerisce fortemente di evitare escursioni fuori dalle istallazioni turistiche ed in particolare nelle città. Lo stato di emergenza ed il coprifuoco potrebbero comunque creare disagi anche nelle suddette località turistiche».

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Anche il Foreign Office britannico ha avvisato i turisti inglesi in vacanza sul Mar Rosso, in particolare proprio a Hurgada, a restare all'interno dei loro resort. «La polizia di Hurgada - si legge in una nota del ministero - ha sollecitato i turisti a rimanere in hotel e vi preghiamo di seguire quell'indicazione e a evitare tutte le manifestazioni e i raduni». «Nel momento in cui avrete notizia di manifestazioni di protesta lì vicino vi preghiamo di lasciare subito l'area».

I tour operator inglesi Thomson e First Choice hanno contato 11.769 turisti in Egitto, la maggior parte a Sharm el Sheikh. «La maggior parte dei nostri clienti - hanno fatto sapere le due agenzie - sono a Sharm, che è a una certa distanza dal Cairo e dove non si sono ancora registrati incidenti».

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