MA LA SERA A CASA DI LUCA – LOTTI DAI PM SMENTISCE LA FUGA DI NOTIZIE SUL CASO CONSIP: “A MARRONI NON HO DETTO NIENTE DELL’INCHIESTA PERCHÉ NON POTEVO RIFERIRE CIÒ CHE NON SAPEVO” – L'ECO DEL CASO CSM E LE OMBRE SULL’INCONTRO CON LUIGI MARRONI, CHE SECONDO IL PM NON HA RAGIONE DI MENTIRE. L’EX SOTTOSEGRETARIO INVECE…

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Giovanni Bianconi per il “Corriere della Sera”

 

luca lotti esce dal tribunale di roma dopo l'udienza preliminare sul caso consip 4 luca lotti esce dal tribunale di roma dopo l'udienza preliminare sul caso consip 4

Terminata l' udienza preliminare in cui è imputato di favoreggiamento, Luca Lotti lascia il tribunale dicendo: «Non mettevo bocca sulle nomine nelle Procure». Dalle intercettazioni dei suoi dialoghi con il collega deputato del Pd Cosimo Ferri, il pm Luca Palamara e alcuni ex componenti del Consiglio superiore della magistratura si evince il contrario, ma lui insiste: «Ho già smentito nei giorni scorsi le ricostruzioni lette su quella vicenda, l' ho detto e scritto nei post in maniera chiara».

 

luigi marroni luigi marroni

In realtà il ruolo dell' ex sottosegretario e ministro renziano nelle manovre emerse dall' inchiesta per corruzione a carico di Palamara - nella quale la sua voce è stata registrata più volte - rimane ancora piuttosto oscuro. Tuttavia ora Lotti è chiamato a rispondere di un' altra inchiesta e un altro processo: la fuga di notizie relativa alle indagini sugli appalti Consip, per la quale la Procura di Roma ne ha chiesto il rinvio a giudizio insieme all' ex comandante dell' Arma dei carabinieri Tullio Del Sette, al generale Emanuele Saltalamacchia e altri imputati.

 

LUCA LOTTI LUCA LOTTI

Secondo l' accusa l' allora sottosegretario alla presidenza del Consiglio avvertì l' ex amministratore delegato di Consip Luigi Marroni, nell' estate 2016, dell' inchiesta in corso con tanto di telefoni sotto controllo. È stato lo stesso Marroni a dirlo e confermarlo in più occasioni, anche in un confronto con Lotti. Senza mai retrocedere.

 

Lotti ha sempre negato di essere una «talpa», e ieri l' ha ribadito: «La verità è che a Marroni, il 3 agosto 2916, non ho detto nulla dell' inchiesta perché non potevo riferire ciò che non sapevo», ha spiegato davanti al giudice dell' udienza preliminare Clementina Forleo, prima di sottoporsi alle domande del pm e del giudice.

luigi marroni luigi marroni

 

Sostiene che dell' indagine Consip venne a conoscenza solo a fine dicembre di quell' anno, quando la notizia uscì su Il Fatto quotidiano , senza recedere davanti alla contestazione del pm Mario Palazzi, relativa a precedenti anticipazioni comparse su un altro giornale.

 

L' ex sottosegretario resta inamovibile anche davanti alla prova fornita dal pm che smentirebbe la sua versione sul luogo dove avvenne l' incontro con Marroni: lui dice che si videro a Palazzo Chigi, l' altro in una sede distaccata del governo, e secondo l' accusa gli accertamenti svolti e altre testimonianze danno ragione a Marroni.

 

luca lotti esce dal tribunale di roma dopo l'udienza preliminare sul caso consip 7 luca lotti esce dal tribunale di roma dopo l'udienza preliminare sul caso consip 7

Un particolare che per il pm avvalora l' intera ricostruzione del testimone, il quale non avrebbe ragione di mentire. Lotti invece sospetta che una ragione possa esserci: lui era contrario alla nomina di Marroni, vicino al Pd ma non renziano bensì legato al governatore della Toscana Enrico Rossi.

 

Lui gli chiedeva udienza, ma Lotti era restio a incontrarlo, e ancora adesso vuol lasciare intendere che tra i due non ci fossero rapporti. Nonostante la prova di un' interlocuzione su alcuni appalti che interessavano il sottosegretario, come ha rilevato la giudice Forleo durante l' interrogatorio.

 

luca palamara luca palamara

«Ha risposto a tutto in maniera esaustiva», assicura il difensore di Lotti, l' avvocato Franco Coppi. Il quale ha sollecitato il proscioglimento del suo assistito sostenendo che non può esistere il favoreggiamento di un non indagato come era (ed è sempre rimasto) Marroni. La decisione arriverà a settembre. E non dovrà risentire, come si sono augurati sia Coppi che il pm, degli echi dell' indagine su Palamara, in cui sono stati intercettati gli sfoghi di Lotti per la mancata archiviazione nella vicenda Consip.

 

Due storie separate che però in qualche punto si toccano, ed è probabile che Lotti pensasse a entrambe quando, in serata, ha scritto su Facebook: «Chi vuol fare processi mediatici faccia pure, ma la verità la stabiliscono le sentenze non i retroscena giornalistici. Io vado avanti a testa alta».

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