francesco totti ilary blasi soldi

I MAGISTRATI MARCANO STRETTISSIMO FRANCESCO TOTTI: IL “PUPONE” È INDAGATO ANCHE PER OMESSA DICHIARAZIONE. IL PROCEDIMENTO È STATO APERTO DOPO LE VERIFICHE DELLA GUARDIA DI FINANZA SULL’EX CAPITANO DELLA ROMA, IN SEGUITO ALLE ACCUSE DI ILARY BLASI SUI “DENARI SPERPERATI AL GIOCO”, SUI PRESUNTI CONTI ESTERI DEL CALCIATORE – LA FINANZA HA CONSTATATO CHE SAREBBERO STATE COMMESSE IRREGOLARITÀ SUL PAGAMENTO DELLE TASSE. IL DEBITO SAREBBE DI POCHE MIGLIAIA DI EURO, LIEVITATE A OLTRE 200MILA CON SANZIONI E INTERESSI – L’ATTENZIONE INTORNO AGLI AFFARI DI TOTTI NON SAREBBE STATA INNESCATA DALLE ACCUSE DELLA BLASI, MA…

Estratto dell’articolo di Giacomo Amadori per “La Verità”

 

francesco totti ilary blasi

Neanche Alessandro Nesta ai tempi dei derby con la Lazio deve averlo marcato in modo tanto asfissiante. Da anni Francesco Totti non si deve più preoccupare degli uomini in braghette, ma di quelli in toga, gli stessi che nelle ultime settimane hanno aperto ben due procedimenti penali nei suoi confronti.

 

Di quello per supposto abbandono di minore si sapeva, ma adesso, come può rivelare La Verità, il Pupone deve fare i conti anche con un procedimento per omessa dichiarazione. Un illecito previsto dall'articolo 5 del decreto legislativo 74/2000 che prevede pene da 2 a 5 anni e che viene compiuto al fine di evadere le imposte sui redditi o sul valore aggiunto.

 

Il pm Vincenzo Barba, del gruppo reati tributari della Procura di Roma, pool coordinato dall’aggiunto Stefano Pesci, dovrebbe convocarlo per chiarire la sua posizione nella settimana successiva all’Immacolata.

 

francesco totti con un raccattapalle

A febbraio avevamo svelato le accuse di Ilary Blasi all’ex marito sui «denari sperperati al gioco», sui presunti conti esteri del Pupone e sui presunti mancati pagamenti dei diritti d’immagine. All’epoca riferimmo pure che la Guardia di finanza aveva iniziato una verifica fiscale sull’ex campione.

 

Alla fine dell’accertamento le Fiamme gialle hanno contestato alcune apparizioni pubblicitarie per il cui pagamento l’ex capitano della Roma non aveva aperto apposita partita Iva pur essendo per lui gli spot un’attività non occasionale. Questo tipo di verifica sui personaggi dello sport e dello spettacolo particolarmente esposti sono effettuate in modo routinario e non devono stupire.

 

ilary blasi e francesco Totti

Alla fine la Guardia di finanza ha constatato che sarebbero stati commessi delle irregolarità nel pagamento delle imposte. Infatti, al contrario di altri personaggi che fanno pubblicità e sfruttano la propria immagine in modo professionale il Pupone non aveva aperto, come detto, una posizione Iva ad hoc e per questo non avrebbe pagato quanto dovuto. Si parla di un debito di poche migliaia di euro che però con sanzioni e interessi sarebbe lievitato sino oltre i 200.000 euro.

 

Quando Totti ha capito la mala parata ha deciso di versare quanto richiesto e di chiudere il contenzioso. Le Fiamme gialle hanno comunicato sia all’Agenzia delle entrate che alla Procura l’esito dei controlli e i pm a inizio autunno hanno deciso di iscrivere il Pupone sul registro degli indagati per omessa dichiarazione.

 

totti casinò

Ma l’attenzione intorno agli affari di Totti da parte del Nucleo di polizia economico-finanziaria di Roma non sarebbe stata innescata dalle accuse della Blasi e dei suoi legali sulla presunta gestione allegra che Totti farebbe delle sue finanze. Per esempio l’ex moglie e i suoi legali, dopo aver registrato nella causa di separazione una diminuzione dei redditi dell’ex calciatore, hanno collegato tale «impoverimento» non alla fine della carriera da professionista, ma al vizio del gioco.

 

Gli avvocati hanno denunciato: «Risulta infatti che, nel periodo dal settembre 2020 al settembre 2023 Totti ha sperperato al gioco, mediante svariati bonifici, la maggior parte dei quali a favore del Casinò di Montecarlo, l'impressionante somma complessiva di a 3.324.000 euro».

 

francesco totti lucca comics

I legali hanno anche aggiunto: «Ha sperperato denari che avrebbe dovuto destinare alla famiglia (non fosse altro che come patrimonio futuro da destinare ai suoi figli) per un milione di euro all'anno al gioco; solo in 20 giorni nel 2023 ha giocato 551.000 euro».

 

La difesa della Blasi rinfacciava all’ex campione pure di non aver indicato, nell’autocertificazione iniziale, tutte le «carte di credito e tutti i conti correnti a lui intestati o cointestati o sui quali possa comunque operare».

 

ilary blasi e francesco totti 2

Per gli avvocati si sarebbe stata un’«omissione gravissima» e, per questo, avevano chiesto al giudice di valutare «attentamente» il comportamento di Totti in vista di un’eventuale trasmissione degli atti in Procura per falsa attestazione «sotto forma di omissione». Ma la Guardia di finanza, come detto, sembra avere giocato d’anticipo rispetto al giudice civile. E non sarebbe stato il clamore mediatico del processo a indirizzare i controlli.

 

Tanto che gli approfondimenti più che sui presunti conti esteri che, secondo l’ex moglie, il fuoriclasse avrebbe acceso a Singapore e negli Usa, evidentemente considerati dagli investigatori regolari, si sono indirizzati verso gli incassi legati alla pubblicità.

 

francesco totti e noemi bocchi al beach club di montecarlo 1

A onor del vero anche su questo tema i difensori della Blasi si erano pronunciati e avevano denunciato che Totti avrebbe dichiarato solo in parte i redditi percepiti a titolo di diritti di immagine (il 40 per cento dei suoi compensi da testimonial), destinati alla società Number Ten, interamente posseduta dall’ex giocatore. Quest’ultima, nel 2021 e nel 2022, avrebbe ricevuto 2.356.000 euro e ne avrebbe versati all’ex capitano della Roma 313.000.

 

Con il risultato che 2 milioni erano rimasti in cassa, mentre la Blasi avrebbe dichiarato «interamente sia i compensi per le prestazioni sia quelli per i diritti di immagine».

 

[…]  Le Fiamme gialle avrebbero, però, accertato una situazione meno grave, sanata con l’apertura della partita Iva dedicata da parte di Totti e il pagamento del dovuto. Versamenti che non hanno, però, chiuso definitivamente il match. Infatti, Totti dovrà, entro due settimane e salvo sorprese dell’ultima ora, recarsi in Procura con il proprio avvocato.

 

francesco totti e noemi bocchi foto di diva e donna 1

Una decisione che eviterà ai magistrati di essere sospettati di favoritismi. Soprattutto dopo che qualcuno ha ipotizzato che il fascicolo per presunto abbandono della figlia Isabel, quando questa aveva 7 anni, stia andando verso l’archiviazione. […]

FRANCESCO TOTTI NEL 1993 compleanno di francesco totti 4ilary blasi e francesco totti 4i rolex griffati totti venduti a montecarlo 5i rolex griffati totti venduti a montecarlo 3ilary blasi a montecarlo 1ilary blasi e francesco totti al mare 12ilary blasi e francesco totti al mare 10francesco totti e lorenzo pellegrini foto di baccoLA CRISI TOTTI-ILARY VISTA DA OSHOfrancesco totti e ilary blasi novella 2000Francesco Totti Ilary Blasi divorzio alla romana by Macondofrancesco totti noemi bocchi lino banfi a teatro per vedere pio e amedeo 12FRANCESCO TOTTI NOEMI BOCCHI noemi bocchi e francesco totti a venezia foto chi 6francesco totti in egitto

Ultimi Dagoreport

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - COSA FRULLAVA NELLA TESTA TIRATA A LUCIDO DI ANDREA ORCEL QUANDO STAMATTINA ALL’ASSEMBLEA GENERALI HA DECISO IL VOTO DI UNICREDIT A FAVORE DELLA LISTA CALTAGIRONE? LE MANGANELLATE ROMANE RICEVUTE PER L’OPS SU BPM, L’HANNO PIEGATO AL POTERE DEI PALAZZI ROMANI? NOOO, PIU' PROBABILE CHE SIA ANDATA COSÌ: UNA VOLTA CHE ERA SICURA ANCHE SENZA UNICREDIT, LA VITTORIA DELLA LISTA MEDIOBANCA, ORCEL HA PENSATO BENE CHE ERA DA IDIOTA SPRECARE IL SUO “PACCHETTO”: MEJO GIRARLO ALLA LISTA DI CALTARICCONE E OTTENERE IN CAMBIO UN PROFICUO BONUS PER UNA FUTURA PARTNERSHIP IN GENERALI - UNA VOLTA ESPUGNATA MEDIOBANCA COL SUO 13% DI GENERALI, GIUNTI A TRIESTE L’82ENNE IMPRENDITORE COL SUO "COMPARE" MILLERI AL GUINZAGLIO, DOVE ANDRANNO SENZA UN PARTNER FINANZIARIO-BANCARIO, BEN STIMATO DAI FONDI INTERNAZIONALI? SU, AL DI FUORI DEL RACCORDO ANULARE, CHI LO CONOSCE ‘STO CALTAGIRONE? – UN VASTO PROGRAMMA QUELLO DI ORCEL CHE DOMANI DOVRA' FARE I CONTI CON I PIANI DELLA PRIMA BANCA D'ITALIA, INTESA-SANPAOLO…

donald trump ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - UN FACCIA A FACCIA INFORMALE TRA URSULA VON DER LEYEN E DONALD TRUMP, AI FUNERALI DI PAPA FRANCESCO, AFFONDEREBBE IL SUPER SUMMIT SOGNATO DA GIORGIA MELONI - LA PREMIER IMMAGINAVA DI TRONEGGIARE COME MATRONA ROMANA, TRA MAGGIO E GIUGNO, AL TAVOLO DEI NEGOZIATI USA-UE CELEBRATA DAI MEDIA DI TUTTO IL MONDO. SE COSÌ NON FOSSE, IL SUO RUOLO INTERNAZIONALE DI “GRANDE TESSITRICE” FINIREBBE NEL CASSETTO, SVELANDO IL NULLA COSMICO DIETRO AL VIAGGIO ALLA CASA BIANCA DELLA SCORSA SETTIMANA (L'UNICO "RISULTATO" È STATA LA PROMESSA DI TRUMP DI UN VERTICE CON URSULA, SENZA DATA) - MACRON-MERZ-TUSK-SANCHEZ NON VOGLIONO ASSOLUTAMENTE LA MELONI NEL RUOLO DI MEDIATRICE, PERCHÉ NON CONSIDERANO ASSOLUTAMENTE EQUIDISTANTE "LA FANTASTICA LEADER CHE HA ASSALTATO L'EUROPA" (COPY TRUMP)...

pasquale striano dossier top secret

FLASH – COM’È STRANO IL CASO STRIANO: È AVVOLTO DA UNA GRANDE PAURA COLLETTIVA. C’È IL TIMORE, NEI PALAZZI E NELLE PROCURE, CHE IL TENENTE DELLA GUARDIA DI FINANZA, AL CENTRO DEL CASO DOSSIER ALLA DIREZIONE NAZIONALE ANTIMAFIA (MAI SOSPESO E ANCORA IN SERVIZIO), POSSA INIZIARE A “CANTARE” – LA PAURA SERPEGGIA E SEMBRA AVER "CONGELATO" LA PROCURA DI ROMA DIRETTA DA FRANCESCO LO VOI, IL COPASIR E PERSINO LE STESSE FIAMME GIALLE. L’UNICA COSA CERTA È CHE FINCHÉ STRIANO TACE, C’È SPERANZA…

andrea orcel francesco milleri giuseppe castagna gaetano caltagirone giancarlo giorgetti matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - IL RISIKONE È IN ARRIVO: DOMANI MATTINA INIZIERÀ L’ASSALTO DI CALTA-MILLERI-GOVERNO AL FORZIERE DELLE GENERALI. MA I TRE PARTITI DI GOVERNO NON VIAGGIANO SULLO STESSO BINARIO. L’INTENTO DI SALVINI & GIORGETTI È UNO SOLO: SALVARE LA “LORO” BPM DALLE UNGHIE DI UNICREDIT. E LA VOLONTÀ DEL MEF DI MANTENERE L’11% DI MPS, È UNA SPIA DEL RAPPORTO SALDO DELLA LEGA CON IL CEO LUIGI LOVAGLIO - DIFATTI IL VIOLENTISSIMO GOLDEN POWER DEL GOVERNO SULL’OPERAZIONE DI UNICREDIT SU BPM, NON CONVENIVA CERTO AL DUO CALTA-FAZZO, BENSÌ SOLO ALLA LEGA DI GIORGETTI E SALVINI PER LEGNARE ORCEL – I DUE GRANDI VECCHI DELLA FINANZA MENEGHINA, GUZZETTI E BAZOLI, HANNO PRESO MALISSIMO L’INVASIONE DEI CALTAGIRONESI ALLA FIAMMA E HANNO SUBITO IMPARTITO UNA “MORAL SUASION” A COLUI CHE HANNO POSTO AL VERTICE DI INTESA, CARLO MESSINA: "ROMA DELENDA EST"…