LA MALA-MOVIDA – MATTIOLI: “CON LA ZONA BIANCA GENERALIZZATA, È STATO COME TOGLIERE DI COLPO IL TAPPO A UNA BOTTIGLIA DI PROSECCO: È SCHIZZATO FUORI TUTTO, ANZI TUTTI, SPECIE GIOVANI E GIOVANISSIMI, CHE BEVONO BISBOCCIANO SCHIAMAZZANO (E PEGGIO) FINO A MATTINA” – “I PUBBLICI POTERI SONO STRETTI FRA I GGGIOVANI CHE VOGLIONO DIVERTIRSI DOPO TANTO LOCKDOWN, I RESIDENTI CHE VOGLIONO DORMIRE E GLI ESERCENTI CHE NON VOGLIONO PERDERE IL BUSINESS DELLO SBALLO. DA QUI VERTICI CON PREFETTI E QUESTORI E IL GRANDE RITORNO DI UN’ALTRA TIPICA SPECIALITÀ ESTIVA ITALIANA: L’ORDINANZA CREATIVA…”

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Alberto Mattioli per “La Stampa”

 

polizia a campo dei fiori, roma polizia a campo dei fiori, roma

Ormai la chiamano tutti «mala-movida» e sarà il vero tormentone dell’estate, altro che la canzonetta scacciapensieri di Orietta Berti e dei suoi boys. Con la zona bianca generalizzata dopo mesi di clausura, è stato come togliere di colpo il tappo a una bottiglia di prosecco: è schizzato fuori tutto, anzi tutti, specie giovani e giovanissimi, che bevono bisbocciano schiamazzano (e peggio) fino a mattina.

 

E così un fenomeno di costume diventa un problema di ordine pubblico, anche perché a ogni notte brava segue un bollettino di guerra con risse, feriti, arresti, agenti presi a maleparole o a sassate.

movida a torino movida a torino

 

Prima risposta delle autorità: contingentare gli accessi alle zone “calde”. A Roma, per andare a Campo de’ Fiori e al Pigneto, a piazza di Spagna e alla fontana di Trevi bisogna passare dai varchi presidiati dalla polizia, che può decidere in ogni momento di chiuderli. Capiterà. Solo nell’ultimo week-end, ci sono stati undici provvedimenti contro festaioli o esercenti non in regola.

 

Ma intanto l’Italia della movida s’è desta, e nessuno dorme più. Allo scatenamento collettivo segue la protesta di chi lo subisce, all’esuberanza della peggio gioventù l’arrabbiatura, per usare un eufemismo, di chi ogni sera si trova il carnevale di Rio sotto la finestra.

movida a trastevere 1 movida a trastevere 1

 

I pubblici poteri sono stretti fra i gggiovani che vogliono divertirsi dopo tanto lockdown, i residenti che vogliono dormire e gli esercenti che non vogliono perdere il business dello sballo. Da qui vertici con prefetti e questori, giri di vite assortiti, appelli per rinforzi di forze dell’ordine e il grande ritorno di un’altra tipica specialità estiva italiana: l’ordinanza creativa.

 

Violenze da Nord a Sud

movida sui navigli a milano movida sui navigli a milano

Il luogo simbolo della guerra della movida è Jesolo. Qui i bisboccianti ad alto tasso etilico tante ne hanno fatte che il sindaco Valerio Zoggia, alla testa di una giunta Pd-Forza Italia, ha emesso un’ordinanza che vieta vendita e consumo di alcolici in pubblico dalle 16 del venerdì fino alla domenica sera e, in agosto, per tutto il mese.

 

tunisino ubriaco picchiato a sangue a jesolo 6 tunisino ubriaco picchiato a sangue a jesolo 6

Insomma, niente spritz in spiaggia, divieto di aperitivo: la gravità della decisione si comprende appieno se si pensa che siamo in Veneto. Multe conseguenti: 200 euro, primo sanzionato un militare americano ventiquattrenne beccato a farsi un drink in orario vietato. Ma contro lo sbraco generalizzato, la spiaggia invasa dalle bottiglie vuote, le tracce di vomito, lo spaccio, il degrado e gli schiamazzi, un’ordinanza non basta.

 

rissa tra ragazzini a jesolo 9 rissa tra ragazzini a jesolo 9

Zoggia minaccia di chiudere anche alcune strade e dei pezzi di litorale e mercoledì ha pure evocato il ricorso all’esercito per tenere a bada le bande di avvinazzati: «Sarebbe l’ultima spiaggia», ammette il sindaco (in effetti il problema si concentra soprattutto lì). Ma almeno sono in arrivo i rinforzi: 183 uomini fra poliziotti, carabinieri e così via.

 

Più spiccio, il delegato Ascom di Jesolo, Alberto Teso, si accontenterebbe di «un paio di schiaffi» per sistemare «qualche centinaio di imbecilli poco più che adolescenti», i quali però stanno mandando a monte la prima attesissima stagione turistica dell’evo d.C. (dopo Covid).

 

maxi rissa al pincio roma maxi rissa al pincio roma

Non sono solo problemi del Veneto. Dalle Alpi a Pantelleria, la movida italiana sembra una ridda infernale invano contrastata dalle autorità. Che comunque ci provano: stop alla musica all’aperto a mezzanotte a Padova, locali chiusi dall’una alle cinque del mattino a Pavia, vertice in prefettura a Pisa per decidere misure deterrenti.

 

Città universitarie, piene di studenti, si dirà. Ma solo nell’ultima settimana si è dovuto mettere un freno alle gazzarre notturne con provvedimenti di varia severità anche a Firenze, Bari, Pescara, Palermo, Cagliari, Cervia-Milano Marittima, Avezzano, Venezia, Alassio, Arezzo, Sarzana e perfino Campobasso, che sulla carta non si direbbe proprio Copacabana.

 

movida a trastevere 2 movida a trastevere 2

Anche perché si moltiplicano le risse: segnalati arresti, multe e denunce a Genova, Napoli (deliziosi i dettagli: i poliziotti sono state costretti a intervenire per mettere fine a un baccanale in strada con duecento persone senza mascherina, minori compresi, che festeggiavano una prima comunione), Roma, Milano e Isernia. Da segnalare l’idea del sindaco di Genova, Mario Bucci, che al bastone delle severissime ordinanze affianca la carota di un gruppo di educatori di strada per dialogare con lo sbronzo popolo della notte.

 

«Rispettare le regole»

movida a trastevere 3 movida a trastevere 3

Però chi vorrebbe dormire non ne può più e inizia a reagire con pericolose iniziative fai-da-te per ristabilire law & order. A Milano, in zona Porta Venezia, nuovo epicentro dello sballo, dalle finestre sono volati oggetti e pare anche una pietra sui sottostanti festaioli, che hanno minacciato ritorsioni e non verbali.

 

PINCIO RISSA 2 PINCIO RISSA 2

Più moderato, a Trento il Comitato antidegrado ha presentato un esposto in Prefettura («Siamo obbligati a dormire con i tappi»), mentre a Padova i residenti di piazza dei Signori, i cui frequentatori notturni da signori non si comportano affatto, vogliono far causa al Comune. La ministra dell’Interno, Luciana Lamorgese, annuncia un fondo di 15 milioni quest’anno e di 25 quello prossimo per la sicurezza urbana. Il capo della Polizia, Lamberto Giannini, chiede buonsenso: «La movida è un segnale di ripartenza che va fatto però con i dovuto modi, nel rispetto delle regole». Ma il buonsenso, finora, risulta non pervenuto.

MOVIDA A SAN LORENZO ROMA MOVIDA A SAN LORENZO ROMA movida trastevere bici movida trastevere bici tunisino ubriaco picchiato a sangue a jesolo 7 tunisino ubriaco picchiato a sangue a jesolo 7 movida roma 3 movida roma 3 rissa tra ragazzini a jesolo 8 rissa tra ragazzini a jesolo 8 pincio rissa pincio rissa movida coronavirus roma ansa 2 movida coronavirus roma ansa 2 movida roma 1 movida roma 1 rissa tra ragazzini a jesolo 5 rissa tra ragazzini a jesolo 5 movida roma 2 movida roma 2 polizia movida polizia movida movida a trastevere movida a trastevere piazza santa caterina della rota piazza santa caterina della rota movida trastevere bici movida trastevere bici movida a madrid 9 movida a madrid 9 movida trastevere bici movida trastevere bici movida in centro a roma movida in centro a roma vigili a fontana di treni 3 vigili a fontana di treni 3 movida roma 4 movida roma 4

 

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