planking - ragazzini sdraiati strada traffico

LA MAMMA DEI CRETINI È SEMPRE INCINTA – L’ULTIMA MODA TRA I RAGAZZINI? SDRAIARSI IN MEZZO ALLA STRADA E FARSI EVITARE DALLE AUTO! IL FOLLE GIOCO È STATO IMPORTATO DAGLI USA E CI SONO STATI DEI CASI IN ITALIA – L’ALLARME SU FACEBOOK DI UN CITTADINO DI CASTELVERDE, IN PROVINCIA DI CREMONA, DOVE… – VIDEO 

 

 

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Francesca Morandi per www.corriere.it

 

la folle moda dei ragazzini che si sdraiano in mezzo al traffico 5

A lanciare l’allarme su Facebook, in diretta martedì sera, è stato un residente che dalla finestra di casa avrebbe visto alcuni ragazzini, tra i tredici e i quindici anni, sdraiarsi in mezzo alla strada, costringendo le auto ad improvvise manovre e a zigzagare per non investirli. Il gioco folle, pericoloso, mutuato dagli Usa, è accaduto intorno alle 23.30 in piazza Caduti di Cefalonia, centro di ritrovo dei giovani nel quartiere residenziale di Castelverde, paese di 5.685 abitanti in provincia di Cremona. Per ora è successo una sola volta e non ha avuto, per fortuna, conseguenze, ma tanto è bastato a preoccupare i genitori e il sindaco Graziella Locci che ha avvisato i carabinieri.

la folle moda dei ragazzini che si sdraiano in mezzo al traffico 8

 

«È la prima volta che succede e mi auguro che sia anche l’ultima», commenta il sindaco che ha appreso la notizia sulla pagina Facebook «Non sei di Castelverde se...». «Da quel che ho appreso, si è sdraiato un solo ragazzino. La situazione è sfuggita di mano, dopo che la notizia è diventata virale». Il sindaco spiega il perché: «Piazza Caduti di Cefalonia è un luogo dove si ritrovano, da generazioni, i ragazzi. Non conosco il residente che ha postato sui social quanto accaduto, ma, evidentemente, lo ha fatto perché era stanco del rumore. E so anche che l’indomani, i ragazzi sono andati a scusarsi con lui».

la folle moda dei ragazzini che si sdraiano in mezzo al traffico 6

 

Secondo il sindaco, che è anche pedagogista e psicologa, l’episodio non va inquadrato nella emulazione delle challenge, le sfide mortali che nascono sul web per fare qualcosa di creativo o sfidare la noia. «Castelverde — prosegue Locci — è un Comune dove ci sono tante associazioni sportive e, dunque, non si può dire che i ragazzi si annoino. Tra l’altro, l’oratorio da tre anni ha avviato una attività teatrale molto bella che coinvolge i ragazzi dalle medie all’università, che si ritrovano una volta alla settimana per preparare un musical che poi viene messo in scena annualmente e replicato.

graziella locci sindaco di castelverde

 

C’è, poi, tutta una attività di volontariato. Questo per dire che è un peccato connotare Castelverde con questo episodio che, a mio giudizio, è una bravata che comunque non è da sottovalutare. I ragazzi mi hanno chiesto un colloquio e l’amministrazione comunale li incontrerà domani mattina. Daranno una spiegazione e credo anche che vogliano sentire che qualcuno sia dalla loro parte».

 

la folle moda dei ragazzini che si sdraiano in mezzo al traffico 7

Intanto, il sindaco Locci ha chiesto ai carabinieri di effettuare maggiori controlli della zona nelle ore serali. Per Paola Cattenati, responsabile del Criaf (Centro riabilitazione infanzia, adolescenza, famiglia) e membro della Commissione nazionale sul disagio adolescenti e bullismo presso il Miur, «negli adolescenti c’è un senso di invulnerabilità e di sfida normale alla loro età, ma poi c’è sempre il rischio di emulazione. Mi viene in mente il caso Blue Whale Challenge.

graziella locci sindaco di castelverde 1

 

Tornando all’episodio di Castelverde, questo ragazzino si è sdraiato sì da solo, ma attorno c’erano tutti gli altri. Io non conosco il caso specifico, ma spesso che cosa succede? Succede che “se stasera lo faccio io, domani tocca a te”, anche per non essere tagliati fuori dal gruppo di amici». Secondo l’esperta «la piccola trasgressione entro certi limiti può essere normale negli adolescenti; a volte, però, scatta il meccanismo che porta a spingersi sempre oltre. E, se si va oltre ad una certa soglia, il rischio di finire in situazioni che possono portare alla morte diventa concreto».

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