MARZO E VADO A TEATRO – SU-DARIO FRANCESCHINI HA INDICATO IL 27 MARZO COME DATA DI RIAPERTURA DI CINEMA E TEATRI: LA PROPOSTA È STATA PRESENTATA AL COMITATO TECNICO SCIENTIFICO CHE DOVRÀ ESPRIMERE UN PARERE SUL PROTOCOLLO – LE REGOLE SONO MOLTO RIGIDE: BIGLIETTI NOMINATIVI, MASCHERINE FFP2 OBBLIGATORIE, SANIFICAZIONE DOPO OGNI SPETTACOLO – LOPALCO: “SE NON SONO AFFOLLATI NON VEDO PERCHÉ NO…”

-

Condividi questo articolo


 

 

cinema 7 cinema 7

COVID: LOPALCO,OK A CINEMA E TEATRI APERTI SE NON AFFOLLATI

(ANSA) - BARI, 25 FEB - Le riaperture dei teatri e dei cinema? "Dobbiamo distinguere: un museo che non è affollato non vedo davvero perché debba rimanere chiuso. Il cinema anche, a patto che non sia affollato. Però non so se una sala riuscirebbe ad aprire con 50 spettatori. Il problema è anche questo". Lo ha detto a Rai Radio1, ospite di 'Un Giorno da Pecora', l'assessore alla Sanità della Regione Puglia, Pierluigi Lopalco. Per l'assessore una sala, perché possa considerarsi sicura, deve essere riempita "per 1/4 della capienza".

pierluigi lopalco 2 pierluigi lopalco 2

 

DPCM DRAGHI, RIAPERTURA CINEMA E TEATRI POSSIBILE DAL 27 MARZO

Monica Guerzoni e Firoenza Sarzanini per www.corriere.it

 

27 marzo: è questa la data indicata dal ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini per la riapertura di cinema e teatri. La proposta presentata al Comitato tecnico scientifico ha ottenuto l’appoggio della titolare degli Affari Regionali Mariastella Gelmini.

 

dario franceschini con la mascherina 2 dario franceschini con la mascherina 2

Nel confronto con i governatori la ministra è stata chiara sulla necessità di mantenere la massima cautela per il numero ancora altissimo di nuovi contagiati da Covid 19, ma tracciando comunque un percorso di allentamento dei divieti. Il 27 marzo è la festa del teatro, per il governo potrebbe diventare una data simbolica se davvero la morsa dei contagi consentirà un allentamento.

 

Mascherine e biglietti

Il Cts si riunirà oggi per esprimere un parere sul protocollo che prevede regole molto rigide rispetto a quelle in vigore prima della chiusura. In particolare i biglietti dovranno essere nominativi e prenotati online per avere la certezza di poter effettuare il tracciamento, gli ingressi contingentati, le mascherine FFp2 saranno obbligatorie per tutta la durata dello spettacolo, la sala dovrà essere sanificata alla fine di ogni spettacolo, l’ultima visione non potrà finire oltre le 22.

 

La ministra Gelmini

maria stella gelmini maria stella gelmini

«Stiamo lavorando per una graduale riapertura dei luoghi di cultura. Il ministro Franceschini ha avviato un confronto con il Cts per far in modo che, superato il mese di marzo, si possano immaginare riaperture con misure di sicurezza adeguate. È un percorso, non è un risultato ancora acquisito.

 

Ma è un segnale che va nella giusta direzione. E che speriamo possa presto coinvolgere anche altre attività economiche. Non dobbiamo correre il rischio di dare un messaggio sbagliato ai cittadini, bisogna assolutamente scongiurare la terza ondata. Ma lavoriamo, con fiducia, per un graduale, responsabile e attento ritorno alla normalità», ha chiarito Gelmini.

 

CINEMA E SERIE TV AI TEMPI DEL CORONAVIRUS CINEMA E SERIE TV AI TEMPI DEL CORONAVIRUS

Il ministro Speranza

Il titolare della Salute Roberto Speranza ha illustrato la situazione attuale, ancora molto seria per la presenza delle varianti del virus: «La situazione è seria, c’è una crescita dei casi in Italia come in altri Paesi come la Francia per l’impatto delle varianti. È perciò necessario non allentare le misure adesso».

coronavirus coronavirus cinema 2 cinema 2

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT – JOE BIDEN VUOLE CHE GIORGIA MELONI METTA ALL’ORDINE DEL GIORNO DEL G7 L’USO DEI BENI RUSSI CONGELATI. PER CONVINCERE LA DUCETTA HA SPEDITO A ROMA LA SUA FEDELISSIMA, GINA RAIMONDO, SEGRETARIO AL COMMERCIO – GLI AMERICANI PRETENDONO DALL’EUROPA UN'ASSUNZIONE DI RESPONSABILITÀ DOPO TUTTI I MILIARDI CHE WASHINGTON HA POMPATO A ZELENSKY. MA METTERE MANO AI BENI RUSSI È UN ENORME RISCHIO PER L’UNIONE EUROPEA: POTREBBE SPINGERE ALTRI PAESI (CINA E INDIA SU TUTTI) A RIPENSARE AI LORO INVESTIMENTI NEL VECCHIO CONTINENTE…