fedelissimi vladimir putin

I MASTINI DELLO ZAR - LA FONDAZIONE DI NAVALNY SCODELLA I NOMI DEI 6MILA FEDELISSIMI DI PUTIN E CHIEDE SANZIONI PER I “COMPLICI” DEL CREMLINO: SI VA DAGLI UOMINI DEGLI APPARATI DELLA SICUREZZA AI MILITARI FINO AI FUNZIONARI CORROTTI E PERSINO ALL’ITALIANO LANFRANCO CIRILLO, L'ARCHITETTO DEL “PALAZZO DI PUTIN” SULLE RIVE DEL MAR NERO – C’È L’EX SPIA DELLA STASI, LA PRIMA DONNA NELLO SPAZIO E ANCHE NADANA FRIDRIKHSON CHE QUALCHE SERA FA SPROLOQUIAVA A “CARTABIANCA” – DOVE SI NASCONDONO LE RICCHEZZE DEGLI AMICI DI “MAD VLAD”

1. I 6MILA FEDELISSIMI DELLO ZAR NELLA LISTA ANCHE UN ITALIANO

vladimir putin

Angelo Allegri per “il Giornale”

 

È una specie di enciclopedia del potere russo: 6mila persone senza le quali il regime non andrebbe avanti un giorno. La radiografia del nocciolo duro dell'élite putiniana è opera della Fondazione contro la corruzione del dissidente Alexei Navalny, in carcere ormai da più di un anno. Il suo team di lavoro ha diffuso ieri l'elenco dei «complici» del leader del Cremlino, chiedendo sanzioni per tutti (oggi quelli colpiti dai provvedimenti occidentali sono circa 900).

 

«Non è mai successo che si pensi a sanzioni per 6mila persone? Se è per questo non c'è mai stata nemmeno una guerra in Ucraina», ha scritto il braccio destro di Navalny Leonid Volkov. «Tempi estremi richiedono soluzioni estreme. Vogliamo essere sicuri che tutti i responsabili della guerra siano chiamati a rispondere delle loro responsabilità».

 

lanfranco cirillo 3

Gli elenchi sono divisi in varie categorie: si va dagli uomini degli apparati della sicurezza ai militari, fino ai funzionari corrotti. Molti nomi sono scontati e già oggetto di provvedimenti da parte di Europa e Stati Uniti. Altri sono più sorprendenti. Tra i potenziali «sanzionandi», c'è perfino un italiano: Lanfranco Cirillo, l'architetto dell'ormai famoso «palazzo di Putin», gioiello miliardario sulle rive del Mar Nero. Cirillo, che ha anche la cittadinanza russa, vive gran parte del suo tempo a Mosca, da dove gestisce le sue attività immobiliari e finanziarie attraverso delle società cipriote. Altro straniero dell'elenco è il tedesco Matthias Warnig, l'ex spia della Stasi a cui Putin ha affidato la presidenza del Gasdotto North Stream 2, bloccato dall'inizio della guerra.

 

viacheslav volodin 3

Quanto ad altri nomi conosciuti in Italia, in primo piano c'è quello dell'astronauta Valentina Tereskova, 84 anni, prima donna a viaggiare nello spazio nell'ormai lontano 1963. La Tereskova, che figura nell'elenco insieme alla figlia Yelena, è diventata negli ultimi anni uno dei personaggi immagine del partito di Putin. Secondo gli uomini di Navalny, possiede delle proprietà in Italia che sarebbero intestate ad alcuni familiari. Quello di parenti e prestanome è uno dei capitoli più lunghi e curiosi.

 

nadana friedrichson

Secondo la Fondazione anti-corruzione non c'è uomo del potere russo che non affidi la titolarità delle proprie ricchezze a genitori, cugini, perfino alle suocere. Tra i beni da congelare ci sono per esempio quelli della cognata di Serghei Shoigu, a cui sarebbero intestate buona parte delle proprietà del Ministro della difesa.

Lo stesso si può dire della mamma del presidente della Duma Viacheslav Volodin. Si potrebbe continuare all'infinito e Putin non fa eccezione.

 

Il movimento di Navalny segnala il ricco patrimonio della ginnasta Alina Kabaeva, secondo diffusi rumors attuale compagna del presidente. Anche in questo caso alcuni beni sarebbero in realtà intestati alla suocera, Lyubov. Lo stesso si può dire di Svetlana Krivonogikh, altro passato flirt attribuito a Putin, da cui avrebbe avuto anche una figlia.

Nel capitolo dei propagandisti non mancano i nomi che attirano l'attenzione. Primo tra tutti quello di Ksenya Sobchack, figlia di Anatoly, sindaco di San Pietroburgo nei primi anni Novanta, lo scopritore di Putin.

 

valentina tereskova 6

Nel 2018 la Sobchack, si è presentata candidata, con scarso successo, alle elezioni presidenziali in contrapposizione allo stesso Putin. Ma proprio questo sarebbe stato il servizio reso al regime: interpretare un facsimile di opposizione. Centinaia, come ovvio, sono i dirigenti e i giornalisti dei canali televisivi di proprietà pubblica o semi-pubblica messi sotto accusa. Ci sono nomi noti solo in Russia e c'è anche chi si è fatta notare sulle tv italiane. Una di queste è Nadana Friedrichson, combattiva protagonista di alcune trasmissioni di Lilli Gruber, commentatrice di Zvezda tv, emittente di proprietà del Ministero della Difesa: gli uomini di Navalny la indicano come una delle più fedeli interpreti del verbo putiniano.

matthias warnig 7

 

2. I MIRACOLATI DI PUTIN, DALLA SVIZZERA A MONTECARLO: ECCO DOVE SI NASCONDONO I SUOI "PORTAFOGLI VIVENTI"

 Da www.tgcom24.mediaset.it

 

Un tatuatore svizzero con origini italiane, un ex cuoco con precedenti penali, un'ex colf e un maestro d’orchestra. 

Sono i personaggi sospettati di essere i "portafogli viventi" di Vladimir Putin, tutti improvvisamente a capo di fortune straordinarie, incaricati di muovere e nascondere liquidità grazie a un intricato groviglio societario.

lanfranco cirillo 6

 

Dove si concentrano le ricchezze? 

Un negozio di tatuaggi a Lucerna, nella Svizzera tedesca, sembra essere un piccolo avamposto dei conti offshore di Vladimir Putin, così come alcune società a San Pietroburgo e a Milano, fino ad arrivare a una banca nel paradiso fiscale delle Isole Vergini.   

 

Il maestro d'orchestra - Un famoso caffè di Venezia è nelle mani di Valery Gergiev, molto vicino al Capo del Cremlino, da cui non si è mai dissociato e per questo  è stato allontanato dai maggiori teatri europei. La società immobiliare che fa riferimento a lui, con sede a Milano, ha proprietà per 100milioni di euro solo nella città milanese.

 

All'elenco dei "portafogli viventi" va aggiunto il vioncellista Sergei Rolduguin, il prestanome personale del presidente russo da cui è partito il trasferimento di due miliardi di dollari alla volta di Cipro e delle Isole Vergini, e 

Svetlana Krivonogikh, sospettata di essere la madre di una figlia segreta di Putin: da ex addetta alle pulizie in un negozio di Mosca si è trovata a essere detentrice di un patrimonio di oltre 100 milioni di dollari tra San Pietroburgo e Montecarlo.

 

lanfranco cirillo 2

L'ultimo nome Evgeny Prigozhin riconducibile a Putin è un ex cuoco da venditore di panini a San Pietroburgo principale finanziatore dell’azienda considerata la fabbrica della propaganda di Putin uno dei portafogli viventi.

ksenya sobchackvladimir putin con il fedele dmitry medvedevVLADIMIR PUTINvladimir putin alla veglia di pasqua a mosca 3vladimir putin alina kabaeva viacheslav volodinmatthias warnigvalentina tereskova 2alina kabaevamatthias warnig 2alina kabaevaksenya sobchack 2ksenya sobchack 4vladimir putin lanfranco cirillo 5

Ultimi Dagoreport

xi jinping vladimir putin donald trump

DAGOREPORT – L'INSOSTENIBILE PIANO DI PACE DI TRUMP, CHE EQUIVALE A UNA UMILIANTE RESA DELL'UCRAINA, HA L'OBIETTIVO DI  STRAPPARE LA RUSSIA DALL’ABBRACCIO ALLA CINA, NEMICO NUMERO UNO DEGLI USA - CIÒ CHE IL TYCOON NON RIESCE A CAPIRE È CHE PUTIN LO STA PRENDENDO PER IL CULO: "MAD VLAD" NON PUÒ NÉ VUOLE SFANCULARE XI JINPING - L’ALLEANZA MOSCA-PECHINO, INSIEME AI PAESI DEL BRICS E ALL'IRAN, È ANCHE “IDEOLOGICA”: COSTRUIRE UN NUOVO ORDINE MONDIALE ANTI-OCCIDENTE – IL CAMALEONTISMO MELONI SI INCRINA OGNI GIORNO DI PIÙ: MENTRE IL VICE-PREMIER SALVINI ACCUSA GLI UCRAINI DI ANDARE “A MIGNOTTE” COI NOSTRI SOLDI, LA MELONI, DAL PIENO SOSTEGNO A KIEV, ORA NEGA CHE IL PIANO DI TRUMP ACCOLGA PRATICAMENTE SOLO LE RICHIESTE RUSSE ("IL TEMA NON È LAVORARE SULLA CONTROPROPOSTA EUROPEA, HA SENSO LAVORARE SU QUELLA AMERICANA: CI SONO MOLTI PUNTI CHE RITENGO CONDIVISIBILI...")

donald trump volodymyr zelensky vladimir putin servizi segreti gru fsb cia

DAGOREPORT - L’OSCENO PIANO DI PACE SCODELLATO DA TRUMP, CHE EQUIVALE A UNA CAPITOLAZIONE DELL’UCRAINA, ANDAVA CUCINATO BENE PER FARLO INGOIARE A ZELENSKY - E, GUARDA LA COINCIDENZA!, ALLA VIGILIA DELL’ANNUNCIO DEL PIANO TRUMPIANO SONO ESPLOSI GLI SCANDALI DI CORRUZIONE A KIEV, CHE VEDONO SEDUTO SU UN CESSO D’ORO TIMUR MINDICH, L’EX SOCIO DI ZELENSKY CHE LO LANCIÒ COME COMICO - PER OTTENERE ZELENSKY DIMEZZATO BASTAVA POCO: È STATO SUFFICIENTE APRIRE UN CASSETTO E DARE ALLA STAMPA IL GRAN LAVORIO DEI SERVIZI SEGRETI CHE “ATTENZIONANO” LE TRANSIZIONI DI DENARO CHE DA USA E EUROPA VENGONO DEPOSITATI AL GOVERNO DI KIEV PER FRONTEGGIARE LA GUERRA IN CORSO…

andrea orcel unicredit giorgiia meloni giovanbattista fazzolari giancarlo giorgetti francesco gaetano caltagirone lovaglio milleri

DAGOREPORT - SUL RISIKO BANCARIO, DI RIFFA O DI RAFFA, L’ARMATA BRANCA-MELONI HA FATTO L’ENNESIMA FIGURA DI MERDA - DI SICURO, NON POTRÀ PIÙ FAR RIDERE I POLLI BLATERANDO CHE UNICREDIT È UNA BANCA STRANIERA, QUINDI L’OPA SU BANCO BPM VA STOPPATA PERCHÉ È UNA MINACCIA PER LA ‘’SICUREZZA NAZIONALE’’ - PROSSIMAMENTE IL CEO DI UNICREDIT, ANDREA ORCEL, AVRÀ MANI LIBERE PER SCEGLIERE QUALE BANCA PAPPARSI, MENTRE NEI PROSSIMI DUE MESI I GENI DI ‘’PA-FAZZO” CHIGI AVRANNO I NEURONI MOLTO IMPEGNATI PER RISPONDERE CON UNA MODIFICA DELLA LEGGE (CHISSÀ SE AVRÀ EFFETTO RETROATTIVO) ALLA PROCEDURA D'INFRAZIONE DI BRUXELLES - SE POI ORCEL SARÀ COSTRETTO DAL GOVERNO DI BERLINO A VENDERE LA SUA PARTECIPAZIONE IN COMMERZBANK, UNA VOLTA INTASCATO IL RICCO BOTTINO, LE OPZIONI SULLA SUA SCRIVANIA PER EVENTUALI ACQUISIZIONI SAREBBERO SENZA FRONTIERE. E NULLA VIETEREBBE A UNICREDIT DI LANCIARE UNA RICCA OPA SU MPS DI LOVAGLIO-CALTAGIRONE-MEF, OBIETTIVO GENERALI: SAREBBE LA MASSIMA RIVINCITA DI ORCEL SUL GOVERNO SMANDRAPPATO DEL GOLDEN POWER…

beatrice venezi secolo d italia libero verita italo bochino fenice venezia

DAGOREPORT - DI PIÙ STUPEFACENTE DELLA DESTRA CI SONO SOLO I SUOI GIORNALI MALDESTRI. SULLA VICENDA VENEZI A VENEZIA, PRODUCONO PIÙ BUFALE CHE NELL’INTERA CAMPANIA - SI SORRIDE SULLA RINASCITA DEL TEATRO LA FENICE CON “LIBERO” E “LA VERITÀ” MA LA RISATA (PIU’ PERNACCHIO) ARRIVA COL “SECOLO D’ITALIA”: “BUONA LA PRIMA: 7 MINUTI DI APPLAUSI PER VENEZI”. PECCATO CHE NON DIRIGESSE AFFATTO LEI, LA “BACCHETTA NERA”, MA IVOR BOLTON, COME C’È SCRITTO PERFINO NEL PEZZO. INCREDIBILE MA VERO. PERÒ LÌ SOTTO C’È LA GERENZA DEL GIORNALE, DOVE SI SCOPRE CHE NE È DIRETTORE EDITORIALE TALE BOCCHINO ITALO. E ALLORA TUTTO SI SPIEGA

giuseppe conte rocco casalino marco travaglio roberto fic o todde paola taverna elly schlein

DAGOREPORT - DOVE STA ANDANDO A PARARE QUELL’AZZECCAGARBUGLI DI GIUSEPPE CONTE? ALL’INTERNO DEL M5S SI CONTRAPPONGONO DUE POSIZIONI: LA LINEA MOVIMENTISTA ED EUROSCETTICA SQUADERNATA DAGLI EDITORIALI DI MARCO TRAVAGLIO, CONVINTO COM'È CHE IL "CAMPOLARGO" SIA UNA DISGRAZIA PEGGIORE DELL'ARMATA BRANCA-MELONI; CHE HA UNA CERTA PRESA SULLA BASE DEGLI ELETTORI EX GRILLINI - DALL’ALTRA, LA LINEA DI TAVERNA, FICO, PATUANELLI E TODDE, IN SINTONIA CON LA BASE PARLAMENTARE DEI CINQUE STELLE, FAVOREVOLE A UN ACCORDO PROGRAMMATICO DI GOVERNO CON IL PD, ANCHE AL DI LÀ DEL FATTO CHE CONTE SIA, VIA PRIMARIE, IL CANDIDATO PREMIER DELLA COALIZIONE DI CENTROSINISTRA (GOVERNARE SIGNIFICA CONQUISTARE POTERE, POSTI E PREBENDE) – PERCHÉ CONTE ZIGZAGHEGGIA BARCAMENANDOSI CON SUPERCAZZOLE PRIMA DI STRINGERE UN APERTO ACCORDO PROGRAMMATICO COL PD? - COME MAI TA-ROCCO CASALINO, L’APPRENDISTA STREGONE RASPUTINIANO CHE HA CONFEZIONATO PER ANNI LE MASCHERE DEL CAMALEONTISMO DI “CONTE PREMIER”, HA MOLLATO ''LA POCHETTE DAL VOLTO UMANO'' PER FONDARE UN GIORNALE ONLINE?