MELONI SBERTUCCIATA AL FESTIVAL DI SALISBURGO – NELL’OPERA MOZARTIANA “LA CLEMENZA DI TITO”, IL REGISTA WOKE CANADESE CARSEN METTE IN SCENA UN EUROBUROCRATE CHE GOVERNA L’ITALIA E CHE SUBISCE DUE ATTENTATI ORDITI DA VITELLIA, UNA BIONDA FIN TROPPO SIMILE A GIORGIA MELONI PER CONFONDERSI – A ESEGUIRE MATERIALMENTE GLI ATTENTATI, VITELLIA CHIAMA I TRUMPIANI CHE AVEVANO OCCUPATO CAPITOL HILL. MA TITO, COME DA LIBRETTO DI MOZART, SOPRAVVIVE – IL REGISTA: “VOGLIO RENDERE TANGIBILE LA PRESENTE MINACCIA CHE PROVIENE DAI PARTITI DI DESTRA IN VARIE DEMOCRAZIE”

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Pierluigi Panza per https://fattoadarte.corriere.it/

 

la clemenza di tito 2024 vitelia marco borrelli la clemenza di tito 2024 vitelia marco borrelli

Nel 2017 Peter Sellars mise in scena al Festival di Salisburgo una “Clemenza di Tito” con l’imperatore nero, i migranti come buoni e i romani bianchi come cattivi, tra i quali spiccava l’eccellente Marianne Crebassa.

 

 Oggi a mettere in scena l’opera mozartiana, dopo l’anticipazione a Pentecoste, è il canadese Robert Carsen su incarico della italo-monegasca Cecilia Bartoli. Tito è un euroburocrate a capo del Governo italiano: su questo non ci possono essere dubbi perché la scena si svolge nell’italico Parlamento e a Palazzo Chigi, tra bandiere italiane, europee e il simbolo della Repubblica italiana con al centro una I bella grande.

 

la clemenza di tito marco borrelli 4 la clemenza di tito marco borrelli 4

Vitellia è la francese Alexandra Marcellin: non si capisce quello che canta, ma la somiglianza con Giorgia Meloni è fin troppo esibita per non capire. Vitellia induce il suo innamorato Sesto, interpretato da una Cecilia Bartoli en travesti, a ordire - come da libretto - un colpo di stato contro il democratico liberal Tito.

 

Ad attuare materialmente il colpo di Stato entrano in scena, e in video sul fondo, i trumpiani che il 6 gennaio 2021 assaltarono il Campidoglio degli Stati Uniti, innestando così un esplicito collegamento tra il libretto scritto da Caterino Mazzolà per Mozart, l'evento in cui i sostenitori di Trump hanno assaltato Capitol Hill e il Parlamento italiano.

 

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Se Tito fosse stato Joe Biden, e alla fine avesse perdonato i rivoltosi, sarebbe stata una attualizzazione rispettosa della storia e del libretto. Ma non siamo a Washington, bensì a Roma, e la storia non va nemmeno a finire come previsto.

 

Tito, come da libretto, sopravvive all’attentato, le bandiere europee da ammainate durante l’attentato vengono rimesse in ordine e l’imperatore si mostra clemente verso Sesto e verso l’anima nera della macchinazione, la blonde Vitellia divorata dalla sete di potere (e anche dal palpare il di dietro della Bartoli, maschio en travesti e non viceversa).

 

Ma, alla fine, Carsen-Bartoli deragliano dal perimetro del testo e si inventano un secondo attentato, questa volta ordito da Publio sempre su ordine di Vitellia e sempre con gli assalitori di Capitol Hill. Questo secondo attentato – del tutto assente nell’opera originale - va a buon fine: il democrat Tito muore e la bionda Vitellia, finalmente, si può sedere a Palazzo (Chigi, sottinteso). Il sipario si chiude.

 

la clemenza di tito marco borrelli la clemenza di tito marco borrelli

Nell’originale a Praga del 1791 l’imperatrice d’Austria definì l’opera “una porcata tedesca”. L’opera, invece, ha bella musica ed è ben diretta da Gianluca Capuano. La “porcata”, tra virgolette, è un po’ di Carsen-Bartoli intenti a mostrare all’élite europea il “colpo di mano” della destra in Italia che, però, colpo di mano non è stato in quanto Giorgia Meloni è stata regolarmente votata alle elezioni e non ha preso d’assalto Palazzo Chigi.

 

Tuttavia, per Carsen non fa differenza: “Ho allestito un Parlamento perché voglio rendere tangibile la presente minaccia che proviene dai partiti di destra in varie democrazie (ndr qui le bandiere, però, sono solo quelle italiane e pure le “sembianze” della premier).

 

la clemenza di tito marco borrelli 9 la clemenza di tito marco borrelli 9

Partiti che stanno prendendo posizioni sempre più estreme nelle sfere della vita sociale e che, se non sono già al potere, animano di prenderlo appena possibile. E quando lo prendono intendono sbarazzarsi dell’opposizione e non hanno scrupoli usando metodi che ritengono necessari”.

 

In generale, Carsen pare suggerire che non ci sia posto per la magnanimità in questo mondo e che un leader indulgente o democratico sia destinato a soccombere. Al tempo stesso racconta di una bionda Vitellia “italiana” che prende il potere in barba alla democrazia. E qui ciascuno tragga le conclusioni che vuole.

la clemenza di tito - marco borrelli la clemenza di tito - marco borrelli

 

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