milano coronavirus milanononsiferma beppe sala nicola zingaretti

MILANO È RIPARTITA. DALL’APERICENA – PRIMA DI TUTTO I BAR APERTI AL PUBBLICO DOPO LE 18, POI ANCHE IL DUOMO CHE TORNA A OSPITARE I TURISTI: LA CITTÀ PIANO PIANO CERCA DI TORNARE ALLA NORMALITÀ, CON BEPPE SALA CHE POMPA SUI SOCIAL UN VIDEO COTTO E MANGIATO E LANCIA L’HASHTAG #MILANONONSIFERMA – ADDIRITTURA ZINGARETTI SI MUOVE DA ROMA PER BERSI UNO SPRITZ CON I GIOVANI DEL PD… – VIDEO

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

#forzamilano #milanononsiferma

Un post condiviso da Beppe Sala (@beppesala) in data:

 

1 –  RIAPRE IL DUOMO DI MILANO, LA CITTÀ PROVA A RIPARTIRE

Andrea Senesi per il “Corriere della Sera”

 

CORONAVIRUS MILANO

Prima l' aperitivo, poi, da lunedì, il Duomo, magari con la Pinacoteca di Brera e il Cenacolo. Milano prova a riappropriarsi dei suoi simboli più autentici, sacri e profani. Dopo la riapertura di pub e locali, chiusi dal coprifuoco dell' ordinanza regionale di fatto per sole due serate (lunedì e martedì), ieri è arrivato un altro importante indizio: la Veneranda Fabbrica del Duomo si sta organizzando per aprire da lunedì i portoni della cattedrale a turisti e fedeli, con nuove regole che evitino gli assembramenti e contingentando gli ingressi attraverso, per esempio, la vendita dei biglietti solo online.

beppe sala beve birra con alessandro cattelan

Un ritorno parziale alle normali attività. «Oggi ho avuto un colloquio telefonico con il vescovo Franco Agnesi, con il quale stiamo raggiungendo un accordo - ha annunciato il presidente della Regione Attilio Fontana -; un impegno da parte della curia per ridurre i partecipanti delle celebrazioni religiose, in un numero pari a un quarto della capienza del Duomo.

Questo per impedire un eccessivo affollamento che potrebbe favorire la diffusione del virus».

milano non si ferma lo spot di sala sul coronavirus 2

Un segnale importante. Il sindaco Beppe Sala aveva chiamato mercoledì il premier Giuseppe Conte per invitarlo in città e per chiedergli un graduale rientro alla normalità. Indicando, tra le tante, una traccia: i musei. «Le parole di Sala sono giuste e condivisibili. Riaprire i luoghi della cultura è un primo segnale di ripresa e di uscita dalla crisi.

attilio fontana si mette la mascherina 1

Milano ne attende anche altri, ma lo verificheremo», ha risposto ieri il ministro della cultura Dario Franceschini: «Naturalmente non è una decisione che spetta a me o al sindaco della città, ma va discussa con le autorità sanitarie. Lo faremo».

Il faticoso e gradualissimo ritorno alla normalità della capitale produttiva del Paese è avviato. Gli anticorpi al virus della paura sono di nuovo in circolo. E lo slittamento a giugno (16-21) del Salone del Mobile, altro simbolo della Milano vincente dell' ultimo decennio, è un altro atto di ottimismo. Le altre ipotesi sul tavolo erano infatti il rinvio a settembre o addirittura la disdetta tout court . «Ma Milano deve andare avanti», aveva commentato il sindaco.

milano bloccata emergenza coronavirus 10

Sala ieri ha peraltro incontrato una delle categorie più colpite dall' emergenza virale: gli albergatori. «Le nostre aziende sono in ginocchio, stiamo ricevendo solo cancellazioni e ogni giorno è sempre peggio», il grido di dolore di Maurizio Naro di Federalberghi Milano: «Le poche prenotazioni che arrivano - dice - sono per settembre o ottobre, ma quanti hotel ci saranno dopo l' estate? Forse riusciremo a sopportare ancora qualche giorno di bufera, ma, se le condizioni restrittive e il blocco dei viaggi di lavoro persisterà, si metteranno a rischio innumerevoli posti di lavori e l' esistenza stessa di numerose attività». «Sicuramente - prosegue Naro - faremo la nostra parte nell' aiutare Milano modulando responsabilmente, come ci ha chiesto anche il sindaco Sala, l' offerta tariffaria a sostegno degli eventi fieristici riposizionati nel calendario, a partire dal Salone del Mobile. Ma in questo momento la mia preoccupazione è di non essere in grado d' indicare quante, delle attuali strutture alberghiere, saranno ancora sul mercato».

BEPPE SALA IN PALESTRA

 

2 – E SALA RILANCIA: #MILANONONSIFERMA IL MANIFESTO WEB DELL'ORGOGLIO UNISCE LA METROPOLI

Pierpaolo Lio per il “Corriere della Sera”

 

nicola zingaretti a milano

Un governissimo «virtuale» per rompere l' assedio del Covid-19 a Milano. La scintilla scatta dal tessuto imprenditoriale. La politica s' aggrega, senza distinzioni. La voglia di riscossa è tutta concentrata nell' hashtag «#milanononsiferma», l' antivirus contro il panico accompagnato dalle immagini di una Milano che non s' arrende: «Non abbiamo paura». Un manifesto dell' orgoglio ambrosiano che in un attimo fa il giro del web. Spunta sui profili di Martina Colombari, Fabio Novembre, Saturnino. E raccoglie consensi bipartisan.

CORONAVIRUS A MILANO BY SPINOZA

 

Lo sposa il sindaco Beppe Sala, che oltre a rilanciare la campagna social sogna una versione in inglese per riconquistare il cuore dei turisti internazionali, insieme al Pd a ogni livello. «Dobbiamo essere tutti uniti. Bisogna sconfiggere il virus e seguire le indicazioni della scienza - commenta il segretario dem Nicola Zingaretti, sui Navigli per un simbolico aperitivo con i giovani del partito - ma ora serve dare un segnale e approvare in fretta provvedimenti per riaccendere l' economia».

turiste con la mascherina a milano

 

un uomo con la mascherina in mezzo ai piccioni a milano

Lo riposta anche Matteo Salvini. «Riapriamo tutto quello c' è da riaprire: l' Italia è un Paese che soffre ma che vuole ripartire, adesso», scrive il leader leghista, che al capo dello Stato porta «la voce delle imprese, degli artigiani, dei commercianti». La grande alleanza si stringe attorno alla fitta rete imprenditoriale che prova a resistere alla minaccia invisibile e allo spettro della crisi.

milano bloccata emergenza coronavirus 4

L' idea del video è dell' agenzia di marketing Brainpull per l' Unione dei brand della ristorazione italiana. «Abbiamo deciso di fare rete per rispondere al clima di paura - spiegano -. Milano è una città con molto coraggio. Ecco allora la scelta di non parlare del virus, ma di ricordare chi siamo e cosa facciamo».

nicola zingaretti all'aperitivo dei giovani pd a milanomilano bloccata emergenza coronavirus 7milano non si ferma lo spot di sala sul coronavirus 1attilio fontana si mette la mascherina 2milano bloccata emergenza coronavirus 6milano non si ferma lo spot di sala sul coronavirusmilano non si ferma lo spot di sala sul coronavirus 5milano bloccata emergenza coronavirus 5

Ultimi Dagoreport

alessandro giuli lucia borgonzoni manuela cacciamani mazzi rampelli giulio base film albatross 2025albatross angelo mellone perla tortora paolo petrecca alma manera

DAGO-CAFONAL! - DAI FRATELLI WARNER DI HOLLYWOOD AI FRATELLI D’ITALIA DI CINECITTÀ, IL CIAK È A DESTRA! - E VOILÀ! DOMANI SUGLI SCHERMI DEL BELPAESE ARRIVA "ALBATROSS", IL NUOVO IMMAGINARIO CAPOLAVORO DI GIULIO BASE, MARITATO TIZIANA ROCCA - ALL’ANTEPRIMA ROMANA, GOVERNO IN PRIMA FILA: TAPPETO ROSSO PER IL MINISTRO GIULI-VO DEL “PENSIERO SOLARE”; AVANTI I DIOSCURI RAI, ROSSI E MELLONE, FATE LARGO AL “GABBIANO SUPREMO” DI COLLE OPPIO, FABIO RAMPELLI, CON MOLLICONE DI SCORTA - NEL FOYER DEL CINEMA SI SBACIUCCHIANO PAOLO PETRECCA, DIRETTORE DI RAI SPORT, E L’AMATA ALMA MANERA - SE LUCIA BORGONZONI TIMBRA IL CARTELLINO PER LA LEGA, A TENERE ALTO IL PENNONE DI FORZA ITALIA C’È MAURIZIO GASPARRI, NEL '70 SEGRETARIO PROVINCIALE DEL FRONTE DELLA GIOVENTÙ – PER I DUE PRODUTTORI, PAOLO DEL BROCCO (RAI CINEMA) E GENNARO COPPOLA (COMPAGNO DI MANUELA CACCIAMANI, PRESIDENTE DI CINECITTA'), ‘STO “ALBATROSS” DI GIULIO BASE DEVE SUSCITARE VERAMENTE “GRANDE ATTENZIONE” VISTO CHE IL 18 GIUGNO SCORSO SAREBBE AVVENUTA UNA PROIEZIONE PRIVATA DEL FILM ALLA PRESENZA DI IGNAZIO LA RUSSA E DI SISTER ARIANNA MELONI…

cetrioloni per l italia - meme by edoardo baraldi giorgia meloni economia crisi soldi

DAGOREPORT - GIORGIA MELONI PUÒ FARE TUTTE LE SMORFIETTE CHE VUOLE MA A NATALE RISCHIA DI TROVARE SOTTO L'ALBERO UN'ITALIA IN GRANDE DIFFICOLTA' ECONOMICA. E SE I CITTADINI TROVERANNO LE TASCHE VUOTE, ANCHE IL PIU' INCROLLABILE CONSENSO PUO' SGRETOLARSI - IL POTERE D'ACQUISTO AUMENTA DELLO 0,9% ORA, MA NEGLI ULTIMI ANNI È CROLLATO DEL 20% - DA UN LATO L'INFLAZIONE TORNA A CRESCERE, DALL'ALTRO IL PIL CALA. E DAL 2026, CON LA FINE DEL PNRR, CHE HA "DROGATO" IL PRODOTTO INTERNO LORDO, LA SITUAZIONE NON POTRÀ CHE PEGGIORARE. SENZA CONSIDERARE L'EFFETTO TSUNAMI DEI DAZI DI TRUMP SU OCCUPAZIONE ED EXPORT - SE CI FOSSE UN'OPPOSIZIONE DECENTE, MARTELLEREBBE OGNI GIORNO SU QUESTI TEMI: SALARI DA FAME, TASSE CHE CONTINUANO A SALIRE, ECONOMIA CHE RISTAGNA. MA LA PRIORITÀ DI SCHLEIN SONO I GAY UNGHERESI E QUELLE DI CONTE E' FARE IL CANDIDATO PREMIER DEL CAMPO LARGO...

matteo salvini giorgia meloni antonio tajani

DAGOREPORT - MALGRADO UN’OPPOSIZIONE SINISTRATA E SUPERCAZZOLARA, L’ESTATE DELLA DUCETTA È  MOLESTATA DA BRUTTI PENSIERI - SE IN EUROPA CERCA DI DEMOCRISTIANIZZARSI, IN CASA LA MUSICA CAMBIA. SE PRENDE UNA SBERLA ALLE REGIONALI D’AUTUNNO, LA PREMIER TEME CHE UNA CADUTA POSSA TRASFORMARSI NELL’INIZIO DELLA FINE. COME È ACCADUTO AL PD DI RENZI, ALLA LEGA DI SALVINI, AL M5S DI DI MAIO. DI COLPO, DALL’ALTARE ALLA POLVERE - ECCO IL PESANTE NERVOSISMO PER LE CONTINUE “STONATURE” DEL TROMBONISTA SALVINI, CHE VEDE LA SUA LEADERSHIP MESSA IN PERICOLO DAL GENERALISSIMO VANNACCI. OPPURE QUELLE VOCI DI UN CAMBIO DI LEADERSHIP DI FORZA ITALIA, STANCHI LOS BERLUSCONES DI VEDERE TAJANI COL TOVAGLIOLO SUL BRACCIO AL SERVIZIO DELLA SORA GIORGIA. OCCORRE UN NUOVO MARINAIO AL TIMONE PER CAMBIARE ROTTA: ETTORE PRANDINI, PRESIDENTE DELLA COLDIRETTI? - QUESTA È LA CORNICE IN CUI SI TROVA OGGI IL GOVERNO MELONI: TUTTO È IN MOVIMENTO, NULLA È CERTO…

ferragni city life

CHE CRASH! DA CASA FERRAGNI ALL’INSEGNA DI GENERALI, LA CADUTA DELLA MILANO CITY LIFE - LETTERA A DAGOSPIA DI PIERLUIGI PANZA: ‘’SI È PASSATI DALLA MILANO INDUSTRIALE A QUELLA DEI CREDULONI DEL PANDORO, PER FINIRE ALLA CADENTE MILANO FINANZIARIA ORA CHE MPS VUOL PRENDERSI MEDIOBANCA PER PRENDERSI GENERALI - NEL BANDO PER CITY LIFE L’ACCORDO IMPONEVA CHE “IL 50% DELL’AREA FOSSE DESTINATA A VERDE PUBBLICO”. ECCOME NO! RENZO PIANO PRESENTÒ UN PROGETTO METÀ VERDE E METÀ CON UN GRATTACIELO E QUALCHE CASA. LO BOCCIARONO. SI SPALANCARONO COSÌ LE PORTE AD ALTRI ARCHISTAR: LIBESKIND, HADID E ISOZAKI. E COSÌ CITY LIFE È DIVENTATA UN NON-LUOGO, UN DUBAI SHOPPING MALL DIVENUTO UTILE ALLA COLLETTIVITÀ GRAZIE AL COVID, PERCHÉ LÌ CI FACEVANO LE VACCINAZIONI...

mediobanca mediolanum massimo doris nagel

MEDIOSBANCA! – BANCA MEDIOLANUM ANNUNCIA LA VENDITA DELLA SUA QUOTA DEL 3,5% IN MEDIOBANCA A INVESTITORI ISTITUZIONALI. E A NAGEL, ALLE PRESE CON L’OPS DI MPS, VIENE MENO IL PRIMO SOCIO DELL'ACCORDO DI CONSULTAZIONE TRA AZIONISTI – ERA UNA MOSSA PREVISTA DAL MOMENTO CHE L’EVENTUALE FUSIONE MEDIOBANCA-BANCA GENERALI TRASFORMEREBBE IL CORE BUSINESS DI PIAZZETTA CUCCIA NELLA GESTIONE DEL RISPARMIO, ANDANDO A SBATTERE CON L’IDENTICA ATTIVITÀ DELLA BANCA DI DORIS E BERLUSCONI….

mattarella nordio meloni giorgia carlo sergio magistrati toghe giudici

DAGOREPORT - MENTRE ELLY SCHLEIN PENSA DI FARE OPPOSIZIONE VOLANDO A BUDAPEST A SCULACCIARE ORBAN PER I DIRITTI DEI GAY UNGHERESI, GIORGIA MELONI E I SUOI FRATELLI D’ITALIA SI RITROVANO DAVANTI UN SOLO "NEMICO": LA COSTITUZIONE - SE DALLA CORTE DEI CONTI ALLA CASSAZIONE C'E' IL MATTARELLO DI MATTARELLA, LA MUSICA CAMBIA CON LA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA DI NORDIO - UNA VOLTA CHE IL PARLAMENTO APPROVERÀ LA “SEPARAZIONE DELLE CARRIERE” DI GIUDICI E PM, S’AVANZA IL RISCHIO CHE LE PROCURE DIPENDERANNO DAL MINISTERO DI GIUSTIZIA - ULTIMA SPES È IL REFERENDUM CONFERMATIVO CHE PER AFFONDARE UNA LEGGE DI REVISIONE COSTITUZIONALE NON  STABILISCE UN QUORUM: È SUFFICIENTE CHE I VOTI FAVOREVOLI SUPERINO QUELLI SFAVOREVOLI - ECCO PERCHE' IL GOVERNO MELONI HA LA COSTITUZIONE SUL GOZZO...