MIRACOLO A VENEZIA – GIORNATA STORICA IN CITTÀ: PER LA PRIMA VOLTA L'ACQUA ALTA NON HA ALLAGATO LA BASILICA DI SAN MARCO. A TENERE FUORI LA MAREA È STATA UNA BARRIERA DI VETRI DI CRISTALLO ALTA DUE METRI CHE DIFENDERÀ I MOSAICI - I SISTEMI DI POMPE PRESENTI NEL SOTTOSUOLO DELLA BASILICA DAVANO LA POSSIBILITÀ DI PROTEGGERLA FINO AGLI 88 CENTIMETRI, MA IL PROBLEMA RIMANEVA. E IL MOSE? PER ADESSO VIENE ATTIVATO SOLO….- VIDEO

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Estratto dell’articolo di Vera Mantegoli per www.repubblica.it

 

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Giornata storica per Venezia. Oggi per la prima volta l'acqua alta non ha allagato il cuore di Venezia. La marea prevista non è entrata nella Basilica di San Marco e il sale non ha intaccato i mosaici del nartece, come ormai avveniva per quasi tutto l'anno. 

La barriera di vetri di cristallo

 

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L'acqua alta, arrivata a 100 centimetri, è rimasta infatti letteralmente fuori dalla chiesa grazie alla realizzazione di una barriera di vetri di cristallo che va da Porta dei Fiori a Porta della Carta. In pratica una cintura di vetro che costeggia tutto il perimetro della Basilica e che impedirà da oggi in poi all'acqua della Piazza di fluire all'interno, già danneggiato dalle continue maree. I vetri sono lunghi 3.50 metri e alti due metri, ma fuoriescono dalla pavimentazione per 130 centimetri. L'opera è stata concepita per difendere la Basilica da acque alte di due metri di altezza. La barriera rimarrà sempre visibile e apparirà come un parapetto di cristallo. Pochi si accorgeranno di avere di fronte un'opera di grande ingegneria, se non durante alcune maree.

 

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Attualmente i sistemi di pompe presenti nel sottosuolo della Basilica davano la possibilità di proteggerla fino agli 88 centimetri, ma il problema rimaneva. L'inclinazione della pavimetazione della Piazza fa sì che quando c'è l'alta marea l'acqua defluisca direttamente nella Basilica. Quello che oggi potrebbe sembrare un miracolo in realtà è frutto della tecnologia e di un progetto unico al mondo della Procuratoria di San Marco, realizzato dall'ingegnere Daniele Rinaldo con il contributo del proto Mario Piana. L'opera, costata quattro milioni, è stata finanziata dal Consorzio Venezia Nuova, il braccio operativo del ministero delle Infrastrutture, e costruita da Rossi Costruzioni e Kostruttiva, le aziende consorziate. 

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E il Mose?

Qualcuno si domanderà: e il Mose? La grande opera che serve per proteggere Venezia dall'innalzamento dei mari è già entrata in funzione 35 volte, ma dopo 19 anni non è stata ancora ultimata. Quando sarà conclusa (in teoria a fine 2023) le barriere verranno sollevate quando la marea prevista è di 110 centimetri. Attualmente invece l'indicazione è di alzarle soltanto quando c'è il pericolo che l'acqua alta raggiunga i 130 centimetri. In realtà venerdì e sabato le paratoie sono state alzate per ben due volte a causa delle intense raffiche di un vento di scirocco che soffiava a 71 km all'ora.

 

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Tuttavia nei prossimi giorni le previsioni danno un'acqua alta inferiore ai 110 centimetri e senza complicazioni metereologiche. Il Mose con molte probabilità non verrà sollevato e la cintura di cristallo fermerà la marea, proteggendo per la prima volta la Basilica dall'acqua alta.

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