luca serianni

IL MONDO DELLA CULTURA PIANGE LUCA SERIANNI, IL LINGUISTA SCOMPARSO A 74 ANNI DOPO ESSERE STATO INVESTITO A OSTIA – IL RICORDO DI MIRELLA SERRI: “RITENEVA CHE IL SAPER PARLARE E IL SAPER SCRIVERE FOSSERO IL PASSEPARTOUT NELLA VITA E NELLE FUTURE PROFESSIONI -  ERA NATO A ROMA E TRA LE SUE LETTURE PREDILETTE C'ERANO I ROMANZI DI PIER PAOLO PASOLINI IN DIALETTO ROMANESCO MA SI SENTIVA “OPPRESSO” DALLA METROPOLI E CONSIDERAVA “INEGUAGLIABILI” LE SUE SOLITARIE PASSEGGIATE SUL LUNGOMARE DI OSTIA…”

Mirella Serri per “La Stampa”

 

luca serianni

Un viso sempre sorridente, cortese, affabile ma anche con l'aspetto compassato di chi difficilmente si lascia andare. Quando formulava dei giudizi, le sue battute erano acute, ironiche, sferzanti, potevano essere come dei colpi di staffile: Luca Serianni, uno dei maggiori linguisti e filologi italiani, si è spento ieri all'Ospedale San Camillo di Roma dopo essere stato investito da un'automobile a Ostia il 18 luglio. Il 74enne docente, che ha insegnato alla Sapienza di Roma fino al 2017, con la cittadina litoranea dove viveva aveva un legame di vecchissima data e ripeteva ai colleghi universitari e agli amici che si sentiva «oppresso» dalla metropoli e considerava insostituibili, anzi addirittura «ineguagliabili», le sue solitarie passeggiate sul lungomare.

LUCA SERIANNI

 

Il professor Serianni era molto seguito e apprezzato dai suoi studenti a cui si è dedicato per quarant' anni. Le sue lezioni all'università erano affollatissime e gli allievi rispettavano il suo rigore, ne apprezzavano la pazienza e la severità. Non faceva sconti ma si dedicava a spiegare l'interiezione, l'avverbio, la sintassi della proposizione e la formazione delle parole come a una missione.

 

Per i ragazzi che lo seguivano, lo studioso reputava che il saper parlare, il saper scrivere e la conoscenza dei mutamenti del dizionario fossero il passepartout nella vita e nelle future professioni. Quando stava per andare in pensione tenne presso Facoltà di Lettere l'ultima lezione sul tema per lui fondamentale: "Insegnare l'italiano nell'università e nella scuola".

 

mirella serri

Era nato a Roma e tra le sue letture predilette c'erano i romanzi di Pier Paolo Pasolini in dialetto romanesco, Ragazzi di vita e Una vita violenta. Ai giovani riusciva a far vedere i segreti del testo letterario e mostrava la magia del lessico pasoliniano sviscerando il rapporto costruito dall'autore tra l'apparente naturalezza della lingua e la capacità di invenzione. Non a caso eccolo poi pronto a studiare e a dar vita a Le mille lingue di Roma (Castelvecchi).

 

Secondo Serianni il passo dalla contemporaneità alle opere del Trecento era breve. Nel suo repertorio di studioso non poteva mancare la Divina Commedia e per l'editore il Mulino si era cimentato con La parola di Dante. Per il suo meticoloso attraversamento della letteratura dantesca era stato nominato vicepresidente della Società Dante Alighieri nonché socio ordinario della Casa di Dante in Roma.

 

INCIDENTE A LUCA SERIANNI

Sempre per i suoi meriti danteschi, nel 2002 gli era stata conferita la laurea honoris causa dall'Università di Valladolid. Proprio l'anno scorso aveva tenuto, nella cornice della Chiesa di Regina Pacis di Ostia, tre lectio magistralis sul capolavoro del Divin poeta. Era anche direttore delle riviste "Studi linguistici italiani" e "Studi di lessicografia italiana".

 

La lirica era uno dei suoi campi di battaglia e fondamentali le sue letture della tradizione italiana, da Leopardi a Montale, in 100 poesie italiane (Laterza).

Serianni si può considerare il terminale ultimo, il grande erede di una scuola di celebri linguisti: è stato allievo di Arrigo Castellani che a sua volta si era giovato dell'insegnamento di Bruno Migliorini e che era succeduto a Gianfranco Contini nella cattedra di Filologia romanza a Friburgo.

 

luca serianni

Se Castellani fu sostenitore del neopurismo, il movimento linguistico che cercava di conciliare le esigenze d'innovazione linguistica - e quindi della necessità di introdurre nuovi termini nella lingua italiana - con la tutela della lingua nazionale, il professore romano si allontanò però dal suo maestro e fu uno studioso appassionato delle innovazioni, delle trasformazioni anche radicali del lessico.

 

Notevoli le sue ricerche indirizzate agli autori dell'Ottocento, alle rivoluzioni linguistiche avvenute nei primi anni del Novecento e portate anche dalla Grande Guerra. È stato inoltre uno storico dei mutamenti della lingua anche come sintomi delle sottostanti trasformazioni sociali. Serianni, che aveva una grande sintonia culturale con Tullio De Mauro e Alberto Asor Rosa, entrambi suoi colleghi nel Dipartimento di italianistica di Roma, era socio dell'Accademia della Crusca e dell'Accademia nazionale dei Lincei. A lui dal 2004 era stata affidata la cura del vocabolario della lingua italiana Devoto-Oli. Con Pietro Trifone ha firmato una bellissima Storia della lingua italiana per Einaudi in tre volumi su cui si sono formate tante generazioni di studenti.

mirella serri foto di bacco

simonetta fiori francesco rutelli luca serianniLUCA SERIANNIsimonetta fiori francesco rutelli luca serianni

Ultimi Dagoreport

caltagirone milleri donnet nagel lovaglio giorgetti generali

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DEI “FURBETTI DEL CONCERTINO”? IL PRIMARIO OBIETTIVO DI ESPUGNARE IL “FORZIERE D’ITALIA”, ASSICURAZIONI GENERALI, ATTRAVERSO L’OPERAZIONE MPS-MEDIOBANCA, SI ALLONTANA SEMPRE PIÙ - L’ISCRIZIONE NEL REGISTRO DEGLI INDAGATI DI LOVAGLIO, CALTAGIRONE E MILLERI HA INTERROTTO LA TRATTATIVA CHE ERA IN CORSO PER CONVINCERE L’AD DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, IL CUI MANDATO SCADE FRA DUE ANNI, A RASSEGNARE LE DIMISSIONI. E L’IPOTESI CHE POSSANO IN CDA SFIDUCIARLO SEMBRA APPARIRE LONTANISSIMA - NEL MIRINO GIUDIZIARIO È FINITO ANCHE IL RUOLO DETERMINANTE DELLE CASSE DI PREVIDENZA, ENPAM (MEDICI), ENASARCO (AGENTI DI COMMERCIO), FORENSE (AVVOCATI), PER LEGGE VIGILATE DAL GOVERNO - ANCHE SE I “CONCERTI OCCULTATI” NON SONO CERTO UNA NOVITÀ PER IL MERCATO, LA SCALATA MEDIOBANCA COLPISCE IN QUANTO È LA PRIMA VOLTA CHE, A SUPPORTO DI PRIVATI, C’È DI MEZZO IL SOSTEGNO DELL'ARMATA BRACAMELONI CHE DOVREBBE OCCUPARSI DELL’INTERESSE PUBBLICO ANZICHÉ RIBALTARE I POTERI DELLA FINANZA ITALIANA...

giorgia meloni matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - A CHE SERVE QUEL FIGLIO DI PUTIN DI SALVINI? SERVE ECCOME A GIORGIA MELONI PER APPARECCHIARE, AL DI LÀ DELLE FRONTIERE, IL MIRACOLO DEL SUO CAMALEONTISMO - SE, IN CASA, LADY MACBETH DE’ NOANTRI GETTEREBBE QUEL ROMPICAZZO DELLA LEGA OGNI GIORNO DAL BALCONE DI PALAZZO CHIGI, IN POLITICA ESTERA IL COPIONE CAMBIA E IL SUO DISPREZZO SI TRASFORMA IN AMORE - C’È DA VOTARE IN PARLAMENTO IL DECRETO SULLA FORNITURA DI ARMI A KIEV? MANCA SOLO L’ITALIA PER RATIFICARE IL MES PER GARANTIRE I PAESI EUROPEI DAI RISCHI CHE POTREBBERO DERIVARE DALL'UTILIZZO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI? VOILÀ, FIATO ALLE TROMBE! ECCO FARSI AVANTI L’ ANTI-EUROPEISMO DEL ‘’PATRIOTA’’ ORBANIANO SALVINI CHE SI RIVELA UN OTTIMO SCHERMO PER LA MELONA PER PIAGNUCOLARE SULLA SPALLA DI URSULA VON DER LEYEN: ‘’NON È COLPA MIA… PURTROPPO HO UN ALLEATO DI GOVERNO CHE È UN PAZZO IRRIDUCIBILE E NON POSSO CORRERE IL RISCHIO DI FAR CADERE IL GOVERNO…BLA-BLA-BLA…”

elly schlein dario franceschini roberto speranza onorato renzi orlando

DAGOREPORT - ELLY SARÀ ANCHE LA "SEGRETARIA DI TUTTI", COME HA DETTO A MONTEPULCIANO, MA NON INTENDE ASCOLTARE NESSUNO - IL "CORRENTONE" DI FRANCESCHINI-SPERANZA-ORLANDO SI E' ROTTO IL CAZZO DEL "QUI, COMANDO IO!" DELLA DUCETTA DEL NAZARENO: CARA SCHLEIN, HAI UN MESE DI TEMPO PER CAMBIARE MUSICA, CONDIVIDENDO CON NOI LA LINEA DEL PARTITO, O ANDIAMO ALLA GUERRA - IN BALLO C'È SOPRATTUTTO LA COMPOSIZIONE DELLE LISTE ELETTORALI 2027, CHE LA SIGNORINA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA VUOLE RIEMPIRE DI CANDIDATI A SUA IMMAGINE E SOMIGLIANZA, LASCIANDO A TERRA DINOSAURI E CACICCHI D'ANTAN - ANCHE L'ALTRA FRONDA, QUELLA DEI RIFORMISTI GUIDATI DA GUERINI, GORI, SENSI ECC., E' SUL PIEDE DI GUERRA - MENTRE IL NASCENTE PARTITO DI CENTRO, FORMATO DAI CIVICI DI ONORATO-BETTINI E DAI CATTOLICI DI RUFFINI-PRODI, TEME L'ABILITA' MANOVRIERA DI RENZI – LA PROTERVIA DI ELLY, CON L'ASSEMBLEA DEL 14 DICEMBRE PER OTTENERE I "PIENI POTERI", RISCHIA DI FAR SALTARE IN ARIA UN CENTROSINISTRA UNITARIO... 

federica mogherini stefano sannino putin travaglio belpietro

DAGOREPORT – POSSIBILE CHE FEDERICA MOGHERINI E STEFANO SANNINO, SPECCHIATI ESPONENTI ITALIANI A BRUXELLES, SIANO DIVENTATI DI COLPO DUE MASCALZONI DA ARRESTARE PER "FRODE IN APPALTI PUBBLICI"? - VALE LA PENA SOTTOLINEARE LE PAROLE DELL'EURODEPUTATO DEL PD, DARIO NARDELLA: “NON VORREI CHE SI TRASFORMASSE IN UN FUOCO DI PAGLIA CON L'UNICO EFFETTO DI DANNEGGIARE ANCORA UNA VOLTA L'IMMAGINE DELL'ITALIA” - DEL RESTO, A CHI GIOVA SPUTTANARE L'EUROPA, IN UN MOMENTO IN CUI SI ERGE COME UNICO ARGINE ALLA RESA DELL’UCRAINA CHE STANNO APPARECCHIANDO TRUMP & PUTIN? - A GODERE SONO INFATTI "MAD VLAD" E I SUOI TROMBETTIERI, CHE HANNO ASSOCIATO LO “SCANDALO DI BRUXELLES'' AI CESSI D’ORO DI KIEV DELL'AMICO DI ZELENSKY - BASTA GUARDARE COSA SCRIVONO OGGI BELPIETRO SU "LA VERITA'" (''UE CORROTTA COME L'UCRAINA. FERMATA LA BIONDINA DEL PD") E TRAVAGLIO SU "IL FATTO QUOTIDIANO" ("BASSI RAPPRESENTATI... CI FACCIAMO SEMPRE RICONOSCERE")...

procuratore milano viola procura milano luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

FLASH! – MA GUARDA UN PO’... “EMERGE CHE IN AMBIENTI GIUDIZIARI SI È VALUTATO DI ESEGUIRE LE PERQUISIZIONI SOLO LA SCORSA SETTIMANA E NON A SETTEMBRE PER NON CONDIZIONARE L'ESITO DELL'OPS SU MEDIOBANCA ANCHE PERCHÉ LE INDAGINI NON SONO CHIUSE. ABBASTANZA PER IPOTIZZARE CHE IL RUOLO DELLA PROCURA POSSA DIVENTARE CRUCIALE NELLA FORMAZIONE DELLE LISTE PER IL RINNOVO DEI PROSSIMI CDA. IN PRIMAVERA TOCCHERÀ AI VERTICI DI BPM E DI MPS…” (BALESTRERI E SIRAVO PER “LA STAMPA”)