NAVIGANDO VERSO LA PENSIONE D'ORO IN UN MARE DI BUSTARELLE - IL MARESCIALLO DELLA MARINA MILITARE FRANCESCO RESTIVO E IL SOTTOUFFICIALE IN CONGEDO DOMENICO PENNESTRI HANNO FATTO LIEVITARE I COMPENSI DEI COLLEGHI VICINI ALLA PENSIONE MANIPOLANDO I DATABASE - IN CAMBIO INTASCAVANO TANGENTI DAI 7MILA AI 10MILA EURO - I DUE SONO FINITI AI DOMICILIARI - UN CENTINAIO I CASI SOSPETTI...

-

Condividi questo articolo


Michela Allegri per “il Messaggero”

 

L'escamotage era ingegnoso ed era studiato nei dettagli: un maresciallo della Marina militare e un sottoufficiale in congedo, manipolando i database, erano in grado di fare lievitare i compensi spettanti ai colleghi prossimi alla pensione, facendo impennare le cifre che l'Inps avrebbe dovuto pagare per decenni.

MARINA MILITARE MARINA MILITARE

 

Ovviamente, non era un favore gratuito: il costo dell'intervento di Francesco Restivo, capo del reparto trattamento pensionistico della Marina, e di Domenico Pennestri, andava dai 7mila ai 10mila euro. Vere e proprie bustarelle, per l'accusa, che ora costano ai due militari e a 8 colleghi l'accusa di corruzione. Ma c'è di più. Dopo l'arresto dei due militari, finiti ai domiciliari lo scorso novembre, i finanzieri del Nucleo di polizia economico-finanziaria hanno acquisito documentazione e individuato un centinaio di altri casi sospetti, sui quali stanno facendo verifiche.

 

Le cifre al centro dell'inchiesta, sottratte all'Inps, potrebbero quindi rivelarsi significative: considerando solo gli 8 beneficiari già finiti sotto inchiesta l'importo si aggirava intorno al 50mila euro. Conto che, ora, potrebbe impennarsi e che non tiene conto delle somme da accreditare sul lungo periodo.

 

IL RAGGIRO

Ma ecco i dettagli del raggiro scoperto dai finanzieri, coordinati dal pubblico ministero Carlo Villani. I fatti vanno dal 2015 al 2020. Oltre alla corruzione, i due militari sono accusati anche di truffa aggravata e, nel caso di Restivo, di accesso abusivo ai sistemi informatici. I clienti erano tutti colleghi prossimi al congedo, avvicinati dalla coppia e interessati alla possibilità di aumentare il proprio vitalizio.

pensioni invalidita' 1 pensioni invalidita' 1

Se accettavano di pagare, scattava la truffa all'Inps: venivano trasmessi all'istituto di previdenza documenti contabili falsi nei quali risultava un imponibile complessivo diverso da quello reale.

 

L'importo veniva praticamente raddoppiato con diversi trucchi. Per esempio, gli stipendi erogati in lire venivano trasformati in pagamenti effettuati in euro, mantenendo la stessa cifra, senza tenere conto del valore di cambio. Un dato che incideva pesantemente sia sul trattamento pensionistico che sulle buone uscite.

 

mattarella in oman con la marina militare italiana 1 mattarella in oman con la marina militare italiana 1

IL SISTEMA

Secondo il giudice che aveva disposto gli arresti domiciliari, come sottolineato dagli inquirenti, era stato messo in piedi «un collaudato sistema di frodi e corruzioni». Per scoprire il metodo sono state fondamentali le intercettazioni, dalle quali è emerso che la parte più difficile del lavoro era riscuotere il denaro.

 

«Mi ha fatto arrivare a Campagnano, in una zona deserta, con l'auto di servizio tutti mi guardavano», racconta Restivo. E il collega: «Ti sei scordato che sono andato tre volte a Ladispoli, a Castel Madama». Ancora Restivo: «Lui non si muove perché deve seguire la figlia malata, cosa ci posso fare?». La replica: «Per carità di Dio, però quello lo abbiamo fatto tornare più volte con il pullman con la moglie con il tumore, te lo sei scordato?».

 

marina militare marina militare

Nelle conversazioni captate, i frequenti riferimenti a «un caffè» da prendere con diversi conoscenti, per l'accusa, erano un modo per cercare di mascherare gli appuntamenti per pagare le presunte tangenti. Ma non è tutto. Secondo gli inquirenti, gli indagati si sarebbero anche «adoperati in più occasioni per sottrarre, occultare o distruggere la documentazione originale cartacea relativa ad alcuni militari».

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT – È TUTTO MOLTO STRIANO: PERCHÉ LA COMMISSIONE ANTIMAFIA NON CONVOCA E INTERROGA IL LUOGOTENENTE DELLA GUARDIA DI FINANZA, PROTAGONISTA DEL CASO DOSSIERAGGI? - PERCHÉ NELLE TRE INTERVISTE STRIANO HA CAMBIATO VERSIONE (PRIMA HA DETTO DI AVER AGITO SU MANDATO DEI PM, POI DI AVER FATTO TUTTO DA SOLO, PROTEGGENDO I MAGISTRATI - STRIANO È STATO AUTORIZZATO DA QUALCUNO A PARLARE CON I GIORNALISTI (COME VUOLE LA PRASSI) O SI È MOSSO IN AUTONOMIA? – COME MAI DOPO LO SCOPPIO DEL BUBBONE, NON È STATO SOSPESO, MA SOLO TRASFERITO IN UN ALTRO REPARTO. GODE DI PARTICOLARI PROTEZIONI? - DOPO IL SECCO NO DELLA DUCETTA A UNA COMMISSIONE D'INCHIESTA PARLAMENTARE (RECLAMATA DA NORDIO E CROSETTO), IL SOSPETTO È CHE, GRAZIE ALL’INAZIONE DELL'ANTIMAFIA GUIDATA DALLA MELONIANA CHIARA COLOSIMO, SI VOGLIA “ADDORMENTARE” IL CASO, PER… - VIDEO DELLE IENE

FLASH! - ALLA FACCIA DI CHI LO VOLEVA MORTO! L’AUTOBIOGRAFIA DI PAPA BERGOGLIO, “LIFE”, SCRITTA DA PAPA FRANCESCO CON IL VATICANISTA DI MEDIASET, FABIO MARCHESE RAGONA, A UNA SETTIMANA DALL’USCITA NEGLI USA HA GIÀ CONQUISTATO UN POSTO NELLA PRESTIGIOSISSIMA CLASSIFICA DEI BEST SELLER DEL “NEW YORK TIMES”. LO STESSO IN GERMANIA, CON LA CLASSIFICA DELLO “SPIEGEL”. E IN ITALIA? I RITI VODOO E I MALOCCHI DEGLI ANTI-BERGOGLIANI NON SAREBBERO SERVITI A NIENTE: PARE CHE IL LIBRO SIA PRIMO IN TUTTE LE CLASSIFICHE LIBRARIE. SEGNO CHE LA GENTE, AL CONTRARIO DI TANTI SUOI COLLABORATORI, AMA BERGOGLIO. AMEN!

ARCORE MORMORA, MILANO CONFERMA: MARTA FASCINA SI È FIDANZATA! A RUBARE IL CUORE DELLA FU VEDOVA INCONSOLABILE DI SILVIO BERLUSCONI NON SAREBBE UN POLITICO, NÉ UN PERSONAGGIO PUBBLICO - LA FAMIGLIA BERLUSCONI, CHE NON VEDE L’ORA DI SBULLONARLA DA VILLA SAN MARTINO, AVREBBE PERSINO PRESO UN APPARTAMENTO A MILANO PER LEI E IL SUO NUOVO AMORE. SI VOCIFERA CHE IN QUESTI GIORNI SI STIA LAVORANDO ALL’ARREDAMENTO… - MARTA FASCINA: "LA NOTIZIA È TOTALMENTE INFONDATA. QUANTO ALL'ACQUISTO DI UN NUOVO APPARTAMENTO, SI TRATTA SEMPLICEMENTE DI UNA VALUTAZIONE CHE STO FACENDO PER UN MEMBRO DELLA MIA FAMIGLIA..."

DAGOREPORT – “SANTA” E VOLUBILE: LE MILLE VERSIONI DELLA  SANTADECHÈ SULLE SUE DIMISSIONI DA MINISTRO IN CASO DI RINVIO A GIUDIZIO. ALL’INIZIO SI È DIFESA SENZA ESITAZIONI, POI HA IPOTIZZATO UN PASSO INDIETRO (“FARÒ UNA SERIA E COSCIENTE VALUTAZIONE”) E OGGI, DI NUOVO, CAMBIA SPARTITO: “NESSUNO MI HA CHIESTO DI DIMETTERMI” - PERCHÉ ONDEGGIA COSÌ TANTO? QUALI ASSI NELLA MANICA È CONVINTA DI AVERE? – NESSUN COMMENTO DALLA MELONA CHE SA BENE CHE FDI NON VEDE L'ORA DI RISPEDIRLA A CUNEO (A PARTE IL SODALE LA RUSSA) - NEL CASO IN CUI LA PITONESSA NON SI RASSEGNASSE A DIMETTERSI, E' GIA' PRONTO UN RIMPASTO DI GOVERNO DOPO LE EUROPEE: DATI IN USCITA ANCHE DELMASTRO E ZANGRILLO…- VIDEO