liberazione degli ostaggi israeliani nelle mani di hamas

È COMINCIATO L’ULTIMO GIORNO DI TREGUA (SE GLI AMERICANI NON CONVINCONO NETANYAHU A PROLUNGARLA) – ISRAELE HA RICEVUTO LA LISTA DI 11 OSTAGGI CHE DOVREBBERO ESSERE LIBERATI OGGI DA HAMAS – IL QATAR, GRANDE SUPPORTER FINANZIARIO E LOGISTICO DEI TERRORISTI, AMMETTE CHE IL MOVIMENTO “DEVE CERCARE IL RESTO DEI RAPITI DISPERSI”. E IL PRIMO MINISTRO DELL’EMIRATO GONGOLA: “LA DISTRUZIONE DI HAMAS CON QUESTA GUERRA NON AVVERRÀ MAI. ALIMENTERÀ SOLO LA NARRATIVA DELL’ESTREMISMO”. LA STESSA CHE LORO ALIMENTANO CON I PETRODOLLARI

israeliani presi in ostaggio da hamas

ISRAELE RICEVE LISTA 11 OSTAGGI CHE SARANNO LIBERATI OGGI

(ANSA) - Israele ha ricevuto la lista di 11 ostaggi che dovrebbero essere liberati oggi da Hamas, nell'ultimo giorno della tregua del conflitto. Lo riporta il Wall Street Journal citando fonti governative egiziane. La notizia è confermata anche da Haaretz.

 

DOHA, HAMAS DEVE RITROVARE DECINE DI OSTAGGI

(ANSA) - Il primo ministro del Qatar, lo sceicco Mohammed Bin Abdulrahman al-Thani, ha dichiarato al Financial Times che Hamas per estendere il cessate il fuoco temporaneo deve localizzare decine di ostaggi, tra cui donne e bambini, detenuti da civili e fazioni nella Striscia di Gaza.

 

ohad monder, bambino di 9 anni ostaggio di hamas, riabbraccia la famiglia

Al-Thani Ha affermato che ci sono più di 40 donne e bambini detenuti a Gaza che non sono nelle mani di Hamas. "Se Hamas avrà altre donne e bambini, ci sarà un'estensione (del cessate il fuoco)", ha detto il primo ministro del Qatar, ma ha aggiunto che non è chiaro quanto Hamas possa localizzare (gli altri ostaggi).

 

"Uno degli obiettivi (della tregua) è che Hamas abbia il tempo di cercare il resto dei (rapiti) dispersi", ha aggiunto Al-Thani. Il primo ministro qatariota ha anche affermato che l'obiettivo dichiarato da Israele di sradicare Hamas dalla Striscia di Gaza non è realistico.

 

gli ostaggi rilasciati il secondo giorno di tregua da hamas

"Alla fine, la distruzione di Hamas attraverso la continuazione di questa guerra non avverrà mai. Alimenterà solo la narrativa dell'estremismo e della radicalizzazione", ha dichiarato Al-Thani. "Abbiamo bisogno di una soluzione politica che garantisca la sicurezza del popolo palestinese e del popolo israeliano", ha aggiunto.

 

IL FUTURO DELLA GUERRA RUOTA INTORNO AI RAPITI HAMAS TENTA IL BLUFF, IL PUGNO DURO DI BIBI

Estratto dell’articolo di Gian Micalessin per “il Giornale”

 

ostaggi liberati arrivano in israele

All’indomani del 7 ottobre qualcuno ipotizzava che Israele avrebbe potuto anche dimenticarli nel nome della distruzione di Hamas e dell’eliminazione dei suoi capi. Oggi, al quarto giorno di cessate il fuoco e dopo il terzo scambio riuscito, il dramma degli ostaggi si rivela il tema centrale di questa guerra, il vero perno dello scontro finale tra Hamas e Israele.

 

A evidenziare l’importanza esiziale degli ostaggi ha contribuito, sabato, il dramma di Hila Rotem Shoshani, la ragazzina di 13 anni liberata da sola nonostante i capi di Hamas si fossero impegnati a riconsegnarla assieme alla madre.

 

hamas rilascia gli ostaggi 5

Di fronte a quel mancato rispetto degli accordi Israele non ha esitato a minacciare di rompere il cessate il fuoco. E Hamas si è affrettata a presentare un’imbarazzata giustificazione spiegando di non essere in grado di trovare una madre che, stando a quanto dichiarato dalla ragazzina subito dopo la liberazione, era con lei fino a 48 ore prima.

 

ostaggi israeliani rilasciati da hamas

Ma dopo l’impasse di sabato è anche arrivata la disponibilità di Israele a prolungare i termini dell’accordo continuando a concedere un giorno di tregua e la liberazione di trenta palestinesi per ogni decina di ostaggi riconsegnati. Insomma il negoziato e la sorte degli ostaggi sono diventati il vero nodo di questa fase della guerra.

 

Un nodo importante quanto le bombe e le forze speciali con cui Israele ha dato la caccia ai capi di Hamas conquistando il controllo di gran parte del Nord della Striscia. Un nodo sempre più inestricabile e complesso in cui bluff, ritardi e nuove proposte, mescolate alle accuse di mancato rispetto delle intese precedenti, diventano strumenti per sondare il nemico e leggerne le carte. [...]

 

liberazione degli ostaggi israeliani nelle mani di hamas

Hamas insomma avrebbe sollevato il caso per capire quanto poteva tirare la corda e se poteva cambiare le regole in corsa. Ma il caso Hila potrebbe anche essere il sintomo del consistente degrado subito dalle strutture di Hamas in 52 giorni di guerra. Dietro il mancato rispetto degli accordi vi sarebbe la difficile situazione di un’organizzazione fondamentalista messa alle corde dalla rapidità con cui Israele è avanzata nel Nord della Striscia distruggendo i tunnel, uccidendo decine di comandanti e compromettendo il funzionamento delle strutture nemiche.

 

hamas rilascia gli ostaggi 1

Secondo l’intelligence militare israeliana oggi una decina dei 24 battaglioni da mille uomini ciascuno su cui si basa la struttura militare di Hamas non sono più in grado di operare. Questo a causa della perdita di oltre il 50 per cento dei comandanti e di migliaia di militanti.

 

Inoltre la necessità di sottrarsi ai raid israeliani avrebbe messo Mohammed Deif, il capo militare dell’organizzazione, nell’impossibilità di coordinare i propri uomini. Proprio le crepe prodotte nella struttura di comando avrebbero impedito ad Hamas di portare la madre di Hila nel luogo concordato per la consegna alla Croce Rossa Internazionale. E proprio la visione di queste crepe spinge Israele a proporre un allargamento della tregua nel tentativo di giocare sulla debolezza del nemico e recuperare più ostaggi possibili. [...] 

 

hamas rilascia gli ostaggi 6RILASCIO OSTAGGI ISRAELIANII 13 OSTAGGI ISRAELIANI LIBERATI DA HAMASmarcia delle famiglie degli ostaggi di hamas 3marcia delle famiglie degli ostaggi di hamas 4marcia delle famiglie degli ostaggi di hamas 5I 13 OSTAGGI ISRAELIANI LIBERATI DA HAMAS LIBERAZIONE OSTAGGI ISRAELIANI LIBERAZIONE OSTAGGI ISRAELIANIostaggi israeliani liberati liberazione degli ostaggi israeliani nelle mani di hamas 1detenuti palestinesi accolti con le bandiere di hamas in cisgiordania 2israeliani presi in ostaggio da hamas 1israeliani presi in ostaggio da hamas 3israeliani presi in ostaggio da hamas 4israeliani presi in ostaggio da hamas 5hamas rilascia gli ostaggi 3danielle aloni nel video di hamas 1danielle aloni con la figlia emilia gli ostaggi thailandesi rilasciati da hamas danielle aloni dopo la liberazionedanielle aloni dopo la liberazione 1detenuti palestinesi accolti con le bandiere di hamas in cisgiordania 3detenuti palestinesi accolti con le bandiere di hamas in cisgiordania 1

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni maurizio belpietro francesco saverio garofani sergio mattarella

DAGOREPORT - IL “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE MELONI” NON ESISTE: LO “SCOOP” DELLA “VERITÀ” È STATO CONFEZIONATO CON L’OBIETTIVO DI PRENDERE DI MIRA SERGIO MATTARELLA, COME MASSIMA RAPPRESENTANZA DI QUEL "DEEP STATE" CHE I CAMERATI DI PALAZZO CHIGI HANNO SUL GOZZO – LA STATISTA DELLA SGARBATELLA SOGNA L’EGEMONIA ISTITUZIONALE: BOCCIATO IL PREMIERATO, VUOLE CAMBIARE CON LA FORZA IL SISTEMA MODIFICANDO LA LEGGE ELETTORALE E INSERENDO IL NOME DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO SULLA SCHEDA (COSI' DA BYPASSARE DI FATTO I POTERI DI NOMINA DEL PREMIER CHE SPETTANO AL COLLE) - MA NON TUTTO FILA LISCIO: LEGA E FORZA ITALIA SI OPPONGONO PERCHE' NON VOGLIONO ESSERE CANNIBALIZZATI DA FDI E IN CAMPANIA E PUGLIA SI PROSPETTA UNA BATOSTA PER IL CENTRODESTA - DA QUESTO DERIVA QUEL NERVOSISMO, CON VITTIMISMO PARACULO ANNESSO, CHE HA SPINTO GIORGIA MELONI A CAVALCARE IL “COMPLOTTO DEL COLLE” – E SE FDI, PER BOCCA DI BIGNAMI E MALAN, NON AVESSE RINCULATO, DAL QUIRINALE SAREBBE PARTITO UN SILURO A TESTATA MULTIPLA...

francesco saverio garofani sergio mattarella giorgia meloni maurizio belpietro

DAGOREPORT - MA QUALE “COMPLOTTO DEL QUIRINALE CONTRO GIORGIA MELONI”! DIETRO ALLA DIFFUSIONE DELLE PAROLE DI FRANCESCO SAVERIO GAROFANI ALLA “VERITÀ” DI BELPIETRO C'E' UNA “GOLA PROFONDA” UN PO’ PASTICCIONA, CHE SI E' FATTA SGAMARE IN MEZZA GIORNATA - DAGOSPIA È IN GRADO DI AGGIUNGERE ALCUNI DETTAGLI SULLA CENA DI GIOVEDÌ 13 NOVEMBRE ALLA TERRAZZA BORROMINI. A TAVOLA C’ERANO SEDICI PERSONE: OLTRE ALL’ORGANIZZATORE, LUCA DI BARTOLOMEI E A FRANCESCO GAROFANI, C’ERANO MANAGER, CONSULENTI, UN AD DI UNA BANCA, DUE CRONISTI SPORTIVI E…UN GIORNALISTA CHE IN PASSATO HA LAVORATO IN UN QUOTIDIANO DI DESTRA, GIA' DIRETTO DA BELPIETRO. SARÀ UN CASO CHE LA MAIL A FIRMA “MARIO ROSSI”, DA CUI È NATO LO “SCANDALO”, SIA STATA INVIATA ANCHE AL MELONIANO "IL GIORNALE" (CHE PERO' L'HA IGNORATA)? - IL CONTESTO ERA CONVIVIALE, SI PARLAVA DI CALCIO E DEL PD, MA GAROFANI NON HA MAI PRONUNCIATO LA PAROLA “SCOSSONE”, CHE INFATTI NELLA MAIL ORIGINALE NON C’È - L’AUDIO? ANCHE SE CI FOSSE, BELPIETRO NON POTREBBE PUBBLICARLO PERCHÉ SAREBBE STATO CARPITO ILLEGALMENTE...

maurizio belpietro giorgia meloni la verita

DAGOREPORT - IL GIOCO DI PRESTIGIO DI MAURIZIO BELPIETRO: LO "SCOOP" SUL PRESUNTO “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” È BASATO SULLE PAROLE “PROVVIDENZIALE SCOSSONE”, CHE IL CONSIGLIERE DEL COLLE, FRANCESCO SAVERIO GAROFANI, AVREBBE PRONUNCIATO ALLA CENA DOPO L’EVENTO IN RICORDO DI AGOSTINO DI BARTOLOMEI. MA NELLA MAIL ANONIMA CHE SEGNALA LA VICENDA A "LA VERITA'" QUELLE DUE PAROLE NON SONO VIRGOLETTATE: SEMBRANO ESSERE UN RAGIONAMENTO DELL’AUTORE, IL MISTERIOSO "MARIO ROSSI" – “LINKIESTA”: “PER CAPIRE COSA PENSI MELONI BISOGNA LEGGERE ‘LA VERITÀ’, ESATTAMENTE COME PER CAPIRE COSA PENSI GIUSEPPE CONTE BISOGNA LEGGERE ‘IL FATTO’. QUANTI SI BEVONO OGGI LA FAVOLA DELLA SVOLTA ATLANTISTA ED EUROPEISTA DI MELONI, FAREBBERO BENE A LEGGERE ‘LA VERITÀ’, SMACCATAMENTE FILO-PUTINIANO, NO VAX E NO EURO. LA VERITÀ DEL GOVERNO MELONI STA LÌ”

tommaso cerno antonio giampaolo angelucci alessandro sallusti il giornale

FLASH! – COME PREVISTO, ANTONIO E GIAMPAOLO ANGELUCCI HANNO DECISO CHE, A PARTIRE DAL PRIMO DICEMBRE, AVVERRÀ IL CAMBIO DI DIREZIONE DE “IL GIORNALE” CON L’ARRIVO DI TOMMASO CERNO CHE, A SUA VOLTA, VERRÀ RIMPIAZZATO A “IL TEMPO” DA DANIELE CAPEZZONE – MALGRADO LA PROPOSTA DI ANDARE ALLA DIREZIONE EDITORIALE DE “IL GIORNALE”, AL POSTO DI VITTORIO FELTRI, CHE PASSEREBBE A QUELLA DI “LIBERO”, ALESSANDRO SALLUSTI NON L’HA PRESA BENE: IL BIOGRAFO DI GIORGIA MELONI LO CONSIDERA UNA DIMINUTIO PER IL SUO PRESTIGIO E MIREREBBE A DARE VITA A UN PROGETTO MEDIATICO CON NICOLA PORRO…