giovani lavoro

O NESSUNO HA PIÙ VOGLIA DI FATICARE O LE OFFERTE DI LAVORO FANNO PENA - STAVOLTA A LAMENTARSI PER LA MANCANZA DI PERSONALE È LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE AL NORD: IL MINISTRO GIOVANNINI DICE CHE “È DIFFICILE ASSUMERE” - I MOTIVI? RETRIBUZIONI TROPPO MODESTE E RICHIESTA DELL'IMPIEGO VICINO CASA - PURE NEL PRIVATO CI SONO 600 MILA POSTI VACANTI: TRA I PROFILI INTROVABILI QUELLI DI RESTAURANT MANAGER, MAITRE, CUOCO - ADDIRITTURA QUALCHE IMPRENDITORE OFFRE PREMI IN DENARO AI DIPENDENTI CHE SEGNALANO CONOSCENTI BRAVI DISPOSTI A ESSERE ASSUNTI...

1 - FUGA DAL LAVORO PUBBLICO «CHI HA IL POSTO LO LASCIA»

Francesco Bisozzi per “Il Messaggero

 

enrico giovannini foto di bacco (2)

Al Nord è fuga dal lavoro pubblico. A lanciare l'allarme è il ministro Enrico Giovannini. Così il numero uno del Mims: «Le recenti assunzioni per i provveditorati e le motorizzazioni sono andate in parte deserte, in particolare nelle regioni del Nord».

 

Preoccupa il flop di alcuni dei concorsi del ministero delle Infrastrutture e delle mobilità sostenibili, ha spiegato ieri in audizione alla Camera Enrico Giovannini. «Più nel dettaglio», ha aggiunto il ministro, «per quanto riguarda i 320 funzionari di amministrazione che sono stati messi a concorso, una quota consistente ha rinunciato, evitando di prendere servizio, a meno che non gli fosse stata indicata una sede al Sud».

 

enrico giovannini mario draghi

E ancora. «Il problema che ci stiamo ponendo ora è il tipo di figura professionale necessaria perché strutturalmente nei prossimi anni avremo delle difficoltà a trovare persone adatte. Temiamo che la stessa cosa possa accadere al prossimo concorso per ingegneri».

 

Risultato? Le motorizzazioni, che hanno perso circa il 50 per cento del personale negli ultimi 20 anni, oggi soffrono la distribuzione delle risorse non ottimale sul territorio, oltre a una obsolescenza dell'infrastrutturazione tecnologica.

 

pubblica amministrazione

Esiste un problema di retribuzioni: quelle offerte non sono spesso ritenute all'altezza del costo della vita che si registra nelle città del Nord. Ma anche la preparazione dei candidati lascia spesso a desiderare.

 

Insomma, sono molteplici i fattori che in questi mesi hanno portato a migliaia di posti rimasti scoperti nel pubblico. Per accorgersene, basta ampliare lo sguardo e vedere come sono andati i concorsi banditi da altre amministrazioni.

 

PUBBLICA AMMINISTRAZIONE

Tra i flop più fragorosi, quello del concorso nella scuola che ha visto il 90% dei candidati bocciati allo scritto. Una débâcle. Si sono presentati invece 3.797 candidati alla prova scritta del concorso per l'accesso in magistratura: appena 220 quelli ammessi all'orale, ovvero il 5,7 per cento del totale. Il restante 95 per cento ha risposto in modo errato alle domande di diritto e di italiano. Ammontano a 310 i posti banditi.

 

Nella migliore delle ipotesi ne resteranno scoperti una novantina. Nemmeno il concorso per reclutare i primi 8.171 assistenti da destinare all'Ufficio del processo ha prodotto gli esiti sperati: sono rimasti più di 600 posti liberi.

 

pubblica amministrazione

Per riempirli sono stati già assunti circa 500 idonei, ripescandoli attraverso lo scorrimento delle graduatorie capienti. Per coprire i cento posti rimasti vuoti, si punta sulla procedura di scorrimento delle graduatorie per permettere agli idonei non vincitori di scegliere un'altra sede distrettuale con posti vacanti.

 

Altro fallimento: a Roma il concorso per reclutare 500 vigili urbani ha fatto gola all'inizio a 38.381 candidati. Alla fine però i vincitori sono stati solo 223. Di questi hanno accettato il lavoro (per uno stipendio di circa 1.300 euro al mese) solo in 161.

 

dirigente pubblica amministrazione

A dirla tutta, i concorsi non decollano nemmeno quando in palio c'è un posto in una pa del Sud. Con il cosiddetto concorsone Sud dovevano essere reclutati 2.800 funzionari tecnici da destinare agli enti locali del Mezzogiorno per aiutarli ad attuare i progetti previsti dal Piano nazionale di ripresa e resilienza.

 

Ai vincitori uno stipendio di circa 1.800 euro. Più di qualcosa però è andato storto. Un primo concorso è stato bandito nel 2021, ma il numero dei vincitori non è stato sufficiente a coprire tutti i posti a bando: alla fine sono stati assunti 800 funzionari, poco più di un quarto di quelli necessari. In questo caso, oltre agli stipendi non proprio faraonici, hanno pesato i contratti a tempo determinato, poco attrattivi.

 

IL DECRETO

renato brunetta

Quest'anno il concorso Sud è stato nuovamente bandito ed è stato un altro insuccesso: i posti a bando sono 2.022 e dopo la prova scritta gli idonei ammontano 728. Una classe di concorso, quella per funzionari esperti tecnici, ha totalizzato una quota di idonei addirittura inferiore al 10 per cento dei posti banditi.

 

Come se ne esce? Con il decreto Pnrr 2 il governo ha stabilito che saranno le regioni del Sud direttamente a chiamare i 1.300 tecnici ancora necessari, con uno stipendio per ciascuno di massimo 80mila euro annui lordi.

 

Il ministro della Funzione pubblica, Renato Brunetta, ha promesso 100mila assunzioni quest'anno e 1,3 milioni entro il 2026. Oggi gli statali sono in tutto 3,2 milioni. Nelle Funzioni centrali sono calati di oltre il 21 per cento tra il 2011 e il 2021 e di quasi il 18 per cento nelle funzioni locali.

 

2 - IN SOFFERENZA ANCHE I PRIVATI: MANCANO 600MILA GIOVANI, SCOPERTA UNA POSIZIONE SU TRE

Giusy Franzese per “Il Messaggero

 

Non si trovano camerieri a e commessi, non si trovano barman e pizzaioli, non si trovano colf e badanti in regola, non si trovano raccoglitori nei campi, non si trovano operai specializzati, camionisti.

 

camionisti 4

E poi mancano informatici, ingegneri, designer, operai specializzati, ma anche amministrativi, venditori e operatori del marketing. Secondo i dati Anpal-Unioncamere i datori di lavoro privati hanno difficoltà a reperire il 38,3% dei candidati.

 

Il paradosso del mercato del lavoro italiano continua imperterrito a perpetuarsi negli anni: tantissimi disoccupati con percentuali drammatiche soprattutto per alcune fasce deboli, a partire dai giovani e dalle donne; datori di lavoro che vorrebbero assumere ma non trovano personale adeguato alle loro esigenze. Un problema che ha un nome tra chi studia il fenomeno: mismatch (che in italiano significa disallineamento tra domanda e offerta di lavoro).

 

luigi di maio reddito di cittadinanza

Ma ancora non ha una soluzione, nonostante gli studi, i report, gli allarmi, le tavole rotonde, i convegni, le riunioni a livello governativo, i fondi messi a disposizione dall'Unione europea.

 

LE CAUSE

Gli analisti indicano più cause: dipende dai sistemi di reclutamento pubblici, malfunzionanti, che non si parlano tra di loro, e a loro volta gestiti con carenza di personale rispetto agli standard di nostri vicini europei; dipende anche dalla scuola, troppo teorica e lontana dalle esigenze del mondo produttivo; dipende dai sussidi pubblici, come il reddito di cittadinanza, che non invogliano le persone a cercarsi davvero un lavoro; dipende anche dal fatto che alcuni settori privati offrono paghe basse.

 

meme su di maio e la card per il reddito di cittadinanza 1

Lo ha fatto notare in una recente intervista anche il commissario straordinario dell'Anpal (agenzia nazionale per le politiche attive), Raffaele Tangorra: «Se le aziende non trovano bagnini e camionisti, forse dovremmo chiederci quali salari offrono».

 

Tangorra comunque precisa che ci potrebbe essere anche un altro fenomeno, una sorta di falso positivo: quando l'economia è in ripresa, spiega, «le aziende ripartono tutte insieme e si contendono i lavoratori, generando l'apparente paradosso di avere posti vacanti in presenza di disoccupazione».

 

I DATI

camerieri 1

Gli allarmi e le stime si susseguono e si accavallano. Per la Confartigianato «le aziende hanno difficoltà a trovare 295mila under 30 con competenze digitali e 341mila under 30 con competenze green».

 

Complessivamente quindi seicentomila giovani che potrebbero uscire dalle file dei Neet (così è definito chi ha smesso di studiare e non cerca lavora) e da quelle della disoccupazione.

 

camerieri 2

Anche dalla cosiddetta blueconomy (le imprese del mare che operano nell'alloggio, ristorazione, servizi turistici, ma anche cantieri navali, estrazioni marittime, trasporti) lamentano difficoltà crescenti a reperire personale: nel 2021 oltre centomila posizioni (su 400.000 programmate) sono rimaste scoperte.

 

E adesso che la stagione 2022 è iniziata la storia si ripete: sono moltissimi gli annunci di assunzione di personale senza candidati. Nel settore turismo in generale (non solo legato alle località marine) tra maggio e luglio di quest'anno servono oltre 387.000 lavoratori (dati Unioncamere e Anpal), ma il 40% per ora resta vuoto.

 

Restaurant manager, maitre, cuoco: questi i profili introvabili. Secondo un'indagine di ManpowerGroup sarebbero addirittura tre aziende su quattro (il 72%) ad avere difficoltà nel trovare i talenti necessari.

 

Accade nell'edilizia (21% delle posizioni difficile da ricoprire), nella manifattura e in agricoltura (entrambe con il 13%). E così c'è chi disperato - come alcun imprenditori del bergamasco - dagli appelli è passato a iniziative quantomeno inusuali: premi in denaro (che vanno da qualche centinaio fino a migliaia di euro) ai dipendenti che segnalano amici e conoscenti bravi disposti ad essere assunti.

Ultimi Dagoreport

matteo salvini alberto stefani luca zaia

DAGOREPORT - LUCA ZAIA MINACCIAVA DI DIVENTARE UN SERIO “PROBLEMA” PER MATTEO SALVINI E FORSE LO SARÀ: NON POTENDO IL “DOGE”, PER ORDINE DI SALVINI IN COMBUTTA CON MELONI, GUIDARE UNA LISTA A SUO NOME, UNA VOLTA SBATTUTO A CAPOLISTA IL SUO ENTUSIASMO POTREBBE SCEMARE E LA LEGA IN VENETO CORRE IL RISCHIO DI UN SORPASSO DI FRATELLI D'ITALIA - EVENTUALITA' CHE METTEREBBE DI NUOVO IN DISCUSSIONE LA LEADERSHIP DEL "CAPITONE" - I RAS LOCALI HANNO CRITICATO PER ANNI SALVINI, SENZA MAI AVERE IL CORAGGIO DI SFIDUCIARLO. QUESTA VOLTA, TRA UN VANNACCI CHE SI PRENDE I PIENI POTERI NEL PARTITO E I MALUMORI PER LA "CESSIONE" DELLA LOMBARDIA A FDI, UN FLOP IN VENETO POTREBBE ESSERE LA GOCCIA CHE FA TRABOCCARE IL VASO - SE SALVINI NON RIDE IN VENETO, ELLY SCHLEIN POTREBBE PIANGERE IN CAMPANIA: IL GRILLONZO ROBERTO FICO NON ENTUSIASMA E FA INCAZZARE DE LUCA CON LE SUE LEZIONCINE ETICHE SUI CANDIDATI. TANT'E' CHE TRA I FEDELISSIMI DI DON VICIENZO È PARTITO IL FUGGI FUGGI VERSO LE SIRENE DELLA DESTRA DI POTERE...

niaf francesco rocca daniela santanche arianna meloni claudia conte zampolli peronaci

DAGOREPORT: METTI UNA SERA A CENA…I FRATELLI D’AMERICA! -SEMBRAVA DI ESSERE IN UN FILM DEI VANZINA AL GRAN GALA DEL NIAF, 2180 INVITATI, 218 TAVOLI DA 150MILA DOLLARI OGNUNO, OCCUPATI DAI BOSS DELLE PARTECIPATE DI "PA-FAZZO CHIGI" (DONNARUMMA, CATTANEO, FOLGIERO, ETC.), JOHN ELKANN CHE HA TRASFORMATO IL GIARDINO DELL'AMBASCIATA IN UN AUTOSALONE (TRA MASERATI E FERRARI, TRONEGGIAVA UN TRATTORE!), FINANZIERI VARI E DE LAURENTIIS, IL GOVERNATORE ROCCA E SANTANCHÉ - CAUSA SHUTDOWN DEL GOVERNO USA, NON C'ERA ALCUN TIRAPIEDI DI TRUMP: DELUSI COLORO CHE SOGNAVANO, ATTRAVERSANDO L'ATLANTICO, DI BANCHETTARE CON SUA MAESTÀ "THE DONALD" E LA SUA "RAGAZZA PONPON" GIORGIA MELONI - QUELLI DEL NIAF HANNO "COPERTO" IL BUCO DELLE AUGUSTE PRESENZE INVITANDO ARIANNA MELONI, UNICO SEGRETARIO POLITICO PRESENTE, CHE HA COSÌ RICEVUTO IL SUO BATTESIMO NELL'AGONE INTERNAZIONALE - NON POTEVA MANCARE L’ONNIPRESENTE CLAUDIA CONTE CHE SI È FATTA RITRARRE INSIEME ALL’AMBASCIATORE PERONACI, GIA’ CONSIGLIERE DIPLOMATICO DI PIANTEDOSI, E A QUEL MARPIONE DI PAOLO ZAMPOLLI, INVIATO SPECIALE DI TRUMP - LA PASTA SCOTTA E L’ESIBIZIONE DEL PREZZEMOLONE BOCELLI - VIDEO

orcel messina

FLASH! – AVVISO AI NAVIGATI: ALLA CHIUSURA DELLA GIORNATA BORSISTICA DI OGGI LA CAPITALIZZAZIONE DI MERCATO DI UNICREDIT REGISTRA 98,20 MILIARDI, E' SUPERIORE A QUELLA DI BANCA INTESA CHE SI SI ATTESTA A 97,67 MILIARDI – CON L’ARRIVO DI ANDREA ORCEL A UNICREDIT È INIZIATO IL CAMMINO DI SORPASSO SULLA PRIMA BANCA ITALIANA GUIDATA DA CARLO MESSINA – A PIAZZA GAE AULENTI, MENTRE SI AVVIA LA RICERCA DEL SOSTITUTO DEL PRESIDENTE PADOAN, ORCEL STA PREPARANDO I “BOTTI” DI NATALE, RICCHI DI SORPRESE…

luca zaia giorgia meloni matteo salvini

FLASH! – LUCA ZAIA, ABBAIA MA NON MORDE: SONO IN MOLTI A CHIEDERSI PERCHÉ IL GOVERNATORE USCENTE DEL VENETO ABBIA ACCETTATO DI FARE DA CAPOLISTA IN TUTTE LE CIRCOSCRIZIONI, ALLE PROSSIME REGIONALI, MALGRADO NON ABBIA OTTENUTO NÉ IL TERZO MANDATO, NÉ LA POSSIBILITÀ DI PRESENTARE UNA LISTA A SUO NOME (CON CUI AVREBBE POTUTO PESARE LA SUA FORZA ELETTORALE E SOTTRARRE CONSIGLIERI REGIONALI A FRATELLI D’ITALIA) - PERCHÉ ZAIA SI È PRESTATO A UN’OPERAZIONE DI COSÌ PICCOLO CABOTAGGIO? UNA MOSSA CHE AVVANTAGGIA SOLO SALVINI E FA FELICE LA MELONA, CHE NON CORRONO IL RISCHIO DI FARSI FREGARE I VOTI DA UNA LISTA ZAIA...

giorgia meloni donald trump al sisi tony blair

DAGOREPORT - COME MAI LA MELONISSIMA TROVA IL TEMPO PER SCAPICOLLARSI IL PRIMO NOVEMBRE IN EGITTO PER L’INAUGURAZIONE GRAND EGYPTIAN MUSEUM DI GIZA? - LA SCAMPAGNATA HA COME OBIETTIVO DI AMMALIARE IL LEADER EGIZIANO AL SISI PER AVERE UN POSTO AL TAVOLO DEL “CONSIGLIO DI PACE” CHE DOVRÀ GESTIRE LA DIFFICILE RICOSTRUZIONE DELLA PALESTINA – SE CONVINCERE IL PRESIDENTE DEGLI STATI UNITI, PER LA “BELLISSIMA GIORGIA” (COPY TRUMP) NON È UN GRAN PROBLEMA, PER STREGARE IL MONDO ISLAMICO, UNA GITARELLA IN EGITTO CADE COME IL CACIO SUI MACCHERONI – E DOPO IL RIFIUTO ARABO COME “GOVERNATORE” DI GAZA DI BIGLIET-TONY BLAIR, LA NEFERTARI DER COLLE OPPIO COVEREBBE ADDIRITTURA IL SOGNO DI…

donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - IL CLAMOROSO VIDEO MAGA, CHE DONALD TRUMP HA “CONSACRATO” RILANCIANDOLO SU TRUTH, IN CUI SI AFFERMA CHE L'ITALIA SI ACCINGEREBBE A ROMPERE CON L’UNIONE EUROPEA SUI DAZI PER NEGOZIARE DIRETTAMENTE CON GLI STATI UNITI E CHE IL NOSTRO PAESE SAREBBE INTERESSATO A TAGLIARE IL SUO SOSTEGNO ALL'UCRAINA, È UN FATTO GRAVISSIMO, BENCHE IGNORATO DAL "CORRIERE", PERCHÉ È ESATTAMENTE L'OPPOSTO DELLA LINEA PORTATA AVANTI UFFICIALMENTE DALLA STATISTA DELLA SGARBATELLA IN QUESTI ANNI - UNA TALE MAGA-SCONCEZZA AVREBBE DOVUTO SPINGERE LA DUCETTA A UN SEMPLICE COMMENTO: TRATTASI DI FAKE-NEWS. INVECE, LA TRUMPETTA DI PALAZZO CHIGI, CHE FA? ZITTA! - PARLANO INVECE TAJANI E LOLLOBRIGIDA CHE GARANTISCONO: “ABBIAMO SEMPRE LAVORATO CON L'UNIONE EUROPEA, MA CHIARAMENTE PARLIAMO ANCHE CON GLI AMERICANI…” - VIDEO