giuseppe conte al sisi giulio paolo claudia regeni

NON CI FREGATE! – I GENITORI DI GIULIO REGENI DENUNCIANO IL GOVERNO ITALIANO PER VIOLAZIONE DELLA LEGGE CHE VIETA L’EXPORT DI ARMI VERSO CHI NON RISPETTA I DIRITTI UMANI – INVECE DI RICHIAMARE L’AMBASCIATORE ITALIANO IN EGITTO, IL 23 DICEMBRE È SALPATA NEL SILENZIO LA PRIMA FREGATA DELL'ACCORDO DA 1,2 MILIARDI FATTO CON AL-SISI...

 

genitori di giulio regeni

Edoardo Izzo per “La Stampa”

 

Alla fine Claudio e Paola Regeni non ce l' hanno più fatta a sopportare quel governo «troppo remissivo e troppo debole», che pronuncia «parole senza azioni conseguenti» e che - dopo l' ultimo schiaffo dato all' Italia dalla procura del Cairo - invece di richiamare l' ambasciatore italiano in Egitto ha preferito autorizzare la vendita alle milizie di al-Sisi di due fregate militari Fremm da parte di Fincantieri.

giulio regeni

 

L' ultimo dell' anno i genitori di Giulio Regeni - il giovane ricercatore friulano ucciso in Egitto nel 2016 - lo hanno trascorso mettendo in cantiere - assistiti dal loro legale, Alessandra Bellerini - un esposto-denuncia contro il governo italiano per violazione della legge 185/90, che vieta l' esportazione di armi verso Paesi i cui governi siano responsabili di gravi violazioni dei diritti umani accertati dai competenti organi Ue, Onu e del Consiglio d' Europa.

 

Una scelta eclatante che i genitori di Giulio hanno annunciato nel corso della trasmissione Propaganda Live, su La7, e che arriva al culmine delle tensioni che nelle ultime settimane hanno riacceso i riflettori sulla tragica uccisione di Giulio.

 

la cerimonia di consegna della prima fregata fremm all egitto

È il 10 dicembre quando la procura di Roma annuncia la chiusura delle indagini che precede la richiesta di processo per quattro esponenti dei servizi segreti egiziani accusati di sequestro di persona pluriaggravato, concorso in omicidio aggravato e concorso in lesioni personali aggravate.

 

LE FREGATE FREEM DESTINATE ALL EGITTO - AL GALALA

Appena una settimana dopo, il 16 dicembre, il Parlamento europeo approva una risoluzione che denuncia l' aumento delle esecuzioni, il ricorso alla pena capitale, la sistematica violazione dei diritti umani ed esorta gli Stati membri a sospendere la vendita di armi all' Egitto e ad attuare una completa revisione delle relazioni dell' Ue con l' Egitto. Ancora pochi giorni e il 23 dicembre, da La Spezia, salpa per l' Egitto la prima fregata oggetto dell' accordo da 1,2 miliardi autorizzato a giugno dal governo italiano e commentato all' epoca dai genitori di Giulio con un terribile «ci sentiamo traditi».

giulio regeni

 

La Rete Italiana Pace e Disarmo denuncia: «Con una cerimonia in sordina e non pubblicizzata (come di solito avviene) è stata consegnata da Fincantieri agli ufficiali della Marina Militare dell' Egitto, la fregata multiruolo Fremm Spartaco Schergat, ora ribattezzata al-Galala». Il 30 dicembre, infine, risuona l' ultimo «no» del Cairo: il procuratore generale egiziano respinge le conclusioni della magistratura italiana che aveva messo sotto accusa 4 agenti segreti. Parti ostili all' Egitto e Italia - è la tesi del Cairo - vogliono sfruttare il caso Regeni per nuocere alle relazioni tra i due Paesi.

 

ALESSANDRA BALLERINI PAOLA REGENI

«Al momento - afferma la procura generale egiziana - non c' è alcuna ragione per intraprendere procedure penali circa l' uccisione, il sequestro e la tortura della vittima in quanto il responsabile resta sconosciuto». Parole definite «inaccettabili» dalla Farnesina, che promette azioni «in tutte le sedi, inclusa l' Ue, affinché la verità sul barbaro omicidio possa finalmente emergere».

 

fregata emilio bianchi

Poco per la famiglia del ragazzo, ferita ancora una volta dalle spiegazioni dei magistrati egiziani secondo i quali il ricercatore sarebbe stato «posto sotto osservazione» dalle autorità locali per aver tenuto comportamenti «non consoni al suo ruolo». «Nuovo fango sulla memoria di nostro figlio», commentano Claudio e Paola, che si preparano a presentare la loro denuncia contro un governo accusato di non rispettare neanche le proprie leggi.

FREGATE FINCANTIERIIl New York Times annuncia che gli Usa solleveranno il caso di Giulio Regeni con l EgittoFIACCOLATA PER GIULIO REGENIgiulio regeni paz zarate

OGGETTI DI GIULIO REGENI RECUPERATI NEL SUO APPARTAMENTO AL CAIRO

egitto torture bunker regeniREGENI AL SISI

regeni

la fremm fregata spartaco schergat

 

Ultimi Dagoreport

andrea orcel unicredit giorgiia meloni giovanbattista fazzolari giancarlo giorgetti francesco gaetano caltagirone lovaglio milleri

DAGOREPORT - SUL RISIKO BANCARIO, DI RIFFA O DI RAFFA, L’ARMATA BRANCA-MELONI HA FATTO L’ENNESIMA FIGURA DI MERDA - DI SICURO, NON POTRÀ PIÙ FAR RIDERE I POLLI BLATERANDO CHE UNICREDIT È UNA BANCA STRANIERA, QUINDI L’OPA SU BANCO BPM VA STOPPATA PERCHÉ È UNA MINACCIA PER LA ‘’SICUREZZA NAZIONALE’’ - PROSSIMAMENTE IL CEO DI UNICREDIT, ANDREA ORCEL, AVRÀ MANI LIBERE PER SCEGLIERE QUALE BANCA PAPPARSI, MENTRE NEI PROSSIMI DUE MESI I GENI DI ‘’PA-FAZZO” CHIGI AVRANNO I NEURONI MOLTO IMPEGNATI PER RISPONDERE CON UNA MODIFICA DELLA LEGGE (CHISSÀ SE AVRÀ EFFETTO RETROATTIVO) ALLA PROCEDURA D'INFRAZIONE DI BRUXELLES - SE POI ORCEL SARÀ COSTRETTO DAL GOVERNO DI BERLINO A VENDERE LA SUA PARTECIPAZIONE IN COMMERZBANK, UNA VOLTA INTASCATO IL RICCO BOTTINO, LE OPZIONI SULLA SUA SCRIVANIA PER EVENTUALI ACQUISIZIONI SAREBBERO SENZA FRONTIERE. E NULLA VIETEREBBE A UNICREDIT DI LANCIARE UNA RICCA OPA SU MPS DI LOVAGLIO-CALTAGIRONE-MEF, OBIETTIVO GENERALI: SAREBBE LA MASSIMA RIVINCITA DI ORCEL SUL GOVERNO SMANDRAPPATO DEL GOLDEN POWER…

beatrice venezi secolo d italia libero verita italo bochino fenice venezia

DAGOREPORT - DI PIÙ STUPEFACENTE DELLA DESTRA CI SONO SOLO I SUOI GIORNALI MALDESTRI. SULLA VICENDA VENEZI A VENEZIA, PRODUCONO PIÙ BUFALE CHE NELL’INTERA CAMPANIA - SI SORRIDE SULLA RINASCITA DEL TEATRO LA FENICE CON “LIBERO” E “LA VERITÀ” MA LA RISATA (PIU’ PERNACCHIO) ARRIVA COL “SECOLO D’ITALIA”: “BUONA LA PRIMA: 7 MINUTI DI APPLAUSI PER VENEZI”. PECCATO CHE NON DIRIGESSE AFFATTO LEI, LA “BACCHETTA NERA”, MA IVOR BOLTON, COME C’È SCRITTO PERFINO NEL PEZZO. INCREDIBILE MA VERO. PERÒ LÌ SOTTO C’È LA GERENZA DEL GIORNALE, DOVE SI SCOPRE CHE NE È DIRETTORE EDITORIALE TALE BOCCHINO ITALO. E ALLORA TUTTO SI SPIEGA

giuseppe conte rocco casalino marco travaglio roberto fic o todde paola taverna elly schlein

DAGOREPORT - DOVE STA ANDANDO A PARARE QUELL’AZZECCAGARBUGLI DI GIUSEPPE CONTE? ALL’INTERNO DEL M5S SI CONTRAPPONGONO DUE POSIZIONI: LA LINEA MOVIMENTISTA ED EUROSCETTICA SQUADERNATA DAGLI EDITORIALI DI MARCO TRAVAGLIO, CONVINTO COM'È CHE IL "CAMPOLARGO" SIA UNA DISGRAZIA PEGGIORE DELL'ARMATA BRANCA-MELONI; CHE HA UNA CERTA PRESA SULLA BASE DEGLI ELETTORI EX GRILLINI - DALL’ALTRA, LA LINEA DI TAVERNA, FICO, PATUANELLI E TODDE, IN SINTONIA CON LA BASE PARLAMENTARE DEI CINQUE STELLE, FAVOREVOLE A UN ACCORDO PROGRAMMATICO DI GOVERNO CON IL PD, ANCHE AL DI LÀ DEL FATTO CHE CONTE SIA, VIA PRIMARIE, IL CANDIDATO PREMIER DELLA COALIZIONE DI CENTROSINISTRA (GOVERNARE SIGNIFICA CONQUISTARE POTERE, POSTI E PREBENDE) – PERCHÉ CONTE ZIGZAGHEGGIA BARCAMENANDOSI CON SUPERCAZZOLE PRIMA DI STRINGERE UN APERTO ACCORDO PROGRAMMATICO COL PD? - COME MAI TA-ROCCO CASALINO, L’APPRENDISTA STREGONE RASPUTINIANO CHE HA CONFEZIONATO PER ANNI LE MASCHERE DEL CAMALEONTISMO DI “CONTE PREMIER”, HA MOLLATO ''LA POCHETTE DAL VOLTO UMANO'' PER FONDARE UN GIORNALE ONLINE?

giorgia meloni maurizio belpietro francesco saverio garofani sergio mattarella

DAGOREPORT - IL “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE MELONI” NON ESISTE: LO “SCOOP” DELLA “VERITÀ” È STATO CONFEZIONATO CON L’OBIETTIVO DI PRENDERE DI MIRA SERGIO MATTARELLA, COME MASSIMA RAPPRESENTANZA DI QUEL "DEEP STATE" CHE I CAMERATI DI PALAZZO CHIGI HANNO SUL GOZZO – LA STATISTA DELLA SGARBATELLA SOGNA L’EGEMONIA ISTITUZIONALE: BOCCIATO IL PREMIERATO, VUOLE CAMBIARE CON LA FORZA IL SISTEMA MODIFICANDO LA LEGGE ELETTORALE E INSERENDO IL NOME DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO SULLA SCHEDA (COSI' DA BYPASSARE DI FATTO I POTERI DI NOMINA DEL PREMIER CHE SPETTANO AL COLLE) - MA NON TUTTO FILA LISCIO: LEGA E FORZA ITALIA SI OPPONGONO PERCHE' NON VOGLIONO ESSERE CANNIBALIZZATI DA FDI E IN CAMPANIA E PUGLIA SI PROSPETTA UNA BATOSTA PER IL CENTRODESTA - DA QUESTO DERIVA QUEL NERVOSISMO, CON VITTIMISMO PARACULO ANNESSO, CHE HA SPINTO GIORGIA MELONI A CAVALCARE IL “COMPLOTTO DEL COLLE” – E SE FDI, PER BOCCA DI BIGNAMI E MALAN, NON AVESSE RINCULATO, DAL QUIRINALE SAREBBE PARTITO UN SILURO A TESTATA MULTIPLA...