delitto del trapano maria luigia borrelli fortunato verduci

NON È MAI TROPPO TARDI… PER RISOLVERE UN COLD CASE – SVOLTA A GENOVA NEL COSIDDETTO “DELITTO DEL TRAPANO” IN CUI VENNE UCCISA MARIA LUIGIA BORRELLI: FORTUNATO VERDUCI, 65ENNE DIPENDENTE DI UNA CARROZZERIA, È INDAGATO PER L’OMICIDIO DELLA 42ENNE CHE SI PROSTITUIVA PER PAGARE I DEBITI CON GLI STROZZINI – L’UOMO È STATO INDIVIDUATO GRAZIE A UNA TRACCIA DI UN DNA SUL LUOGO DELL’ASSASSINIO DELLA DONNA CHE VENNE AMMAZZATA CON UN TRAPANO PIANTATO IN GOLA – NEGLI ANNI TRE PERSONE, CHE HANNO RUOTATO ATTORNO AL DELITTO, SI SONO SUICIDATE E…

1. DELITTO TRAPANO, CARROZZIERE INDIVIDUATO CON DNA PARENTE DETENUTO

INDAGATO HA NEGATO DI CONOSCERE LA VITTIMA

maria luigia borrelli 1

(ANSA) - Si chiama Fortunato Verduci ed è dipendente in una carrozzeria che ha sede nel quartiere di Staglieno a Genova l'uomo indagato per l'omicidio di Luigia Borrelli, per il quale la Procura ha chiesto l'arresto a 29 anni dal delitto. Il carrozziere, che secondo l'accusa ha il vizio del gioco, oggi ha 65 anni.

 

A lui gli investigatori sono arrivati grazie al dna estratto da una macchia di sangue trovata sulla scena del crimine e comparata, grazie alle nuove analisi effettuate con le più recenti tecnologie e alla recente banca dati che consente di prelevare il dna ai detenuti. Il profilo è risultato compatibile con quello di un lontano parente, che si trova recluso nel carcere di Brescia, E da lì, facendo combaciare vari elementi, gli inquirenti hanno trovato il codice genetico 'esatto' di quello che per l'accusa è l'assassino di Luigia Borrelli.

 

fortunato verduci

Quando lunedì mattina a casa sua - nel quartiere di Marassi, lo stesso dove abitava la vittima - sono arrivati gli investigatori della guardia di finanza e della squadra mobile, Verduci ha negato di conoscere 'Antonella', uccisa nel basso di vico degli Indoratori 64, dove si prostituiva per saldare i debiti con gli strozzini. L'uomo, per il quale la Procura aveva chiesto l'arresto, respinto però dal gip, nel frattempo ha nominato come legali di fiducia gli avvocati Giovanni Ricco e Nicola Scodnik. La procura ha fatto appello al Riesame, ribadendo la richiesta di arresto. L'udienza si terrà il 23 settembre. Secondo l'accusa si trattò di un omicidio a scopo di rapina, aggravato dai futili motivi e dalla crudeltà.

il delitto di maria luigia borrelli 6

 

2. LA SVOLTA SUL MECCANICO DI GENOVA. IL DELITTO DEL TRAPANO DOPO 29 ANNI IL DNA PORTA ALL’INDAGATO

Estratto dell’articolo di Alessandro Fulloni per il “Corriere della Sera”

 

Un femminicidio, quello di una prostituta, «Antonella» — il nome vero era Maria Luigia Borrelli —, massacrata con un trapano piantato in gola, a Genova. Era il 14 settembre 1995 e ora il cold case rimasto irrisolto ha una svolta. Per l’uccisione della donna, 42 anni all’epoca, c’è un indagato, un carrozziere di 65.

il delitto di maria luigia borrelli 5

 

Questa storia terribile conta altri tre morti, suicidi. Nei giorni successivi al delitto si tolse la vita uno dei sospettati, Ottavio Salis, padre di famiglia. Si gettò da una sopraelevata lasciando a casa questo biglietto: «Maresciallo, fai che io non sia morto invano.

Cercate l’assassino di Antonella. Sono innocente. So che lo troverete».

il delitto di maria luigia borrelli 1

 

Poi, sconvolta, il 6 marzo 1996 si ammazzò, con dei barbiturici, un’altra ex prostituta.

Si chiamava Adriana Fravega, era la proprietaria dello stanzino in cui riceveva i clienti Antonella, quattro metri per tre, zona porto. […] Fu proprio Adriana a indicare Salis come possibile assassino.

 

il delitto di maria luigia borrelli 2

Nel 2014, a buttarsi da un ponte fu Roberto, il figlio maggiore di Maria Luigia, un 22enne con problemi psichiatrici forse acuiti dalla perdita della madre. Oggi l’altra figlia, Francesca, per bocca dell’avvocata che l’assiste, Rachele De Stefanis, dice solo di sentirsi «incredula», annuncia l’intenzione di costituirsi parte civile e chiarisce di «volersi proteggere da questa storia, restandone a distanza di sicurezza».

il delitto di maria luigia borrelli 4

[…]

il delitto di maria luigia borrelli 3

Ultimi Dagoreport

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - COSA FRULLAVA NELLA TESTA TIRATA A LUCIDO DI ANDREA ORCEL QUANDO STAMATTINA ALL’ASSEMBLEA GENERALI HA DECISO IL VOTO DI UNICREDIT A FAVORE DELLA LISTA CALTAGIRONE? LE MANGANELLATE ROMANE RICEVUTE PER L’OPS SU BPM, L’HANNO PIEGATO AL POTERE DEI PALAZZI ROMANI? NOOO, PIU' PROBABILE CHE SIA ANDATA COSÌ: UNA VOLTA CHE ERA SICURA ANCHE SENZA UNICREDIT, LA VITTORIA DELLA LISTA MEDIOBANCA, ORCEL HA PENSATO BENE CHE ERA DA IDIOTA SPRECARE IL SUO “PACCHETTO”: MEJO GIRARLO ALLA LISTA DI CALTARICCONE E OTTENERE IN CAMBIO UN PROFICUO BONUS PER UNA FUTURA PARTNERSHIP IN GENERALI - UNA VOLTA ESPUGNATA MEDIOBANCA COL SUO 13% DI GENERALI, GIUNTI A TRIESTE L’82ENNE IMPRENDITORE COL SUO "COMPARE" MILLERI AL GUINZAGLIO, DOVE ANDRANNO SENZA UN PARTNER FINANZIARIO-BANCARIO, BEN STIMATO DAI FONDI INTERNAZIONALI? SU, AL DI FUORI DEL RACCORDO ANULARE, CHI LO CONOSCE ‘STO CALTAGIRONE? – UN VASTO PROGRAMMA QUELLO DI ORCEL CHE DOMANI DOVRA' FARE I CONTI CON I PIANI DELLA PRIMA BANCA D'ITALIA, INTESA-SANPAOLO…

donald trump ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - UN FACCIA A FACCIA INFORMALE TRA URSULA VON DER LEYEN E DONALD TRUMP, AI FUNERALI DI PAPA FRANCESCO, AFFONDEREBBE IL SUPER SUMMIT SOGNATO DA GIORGIA MELONI - LA PREMIER IMMAGINAVA DI TRONEGGIARE COME MATRONA ROMANA, TRA MAGGIO E GIUGNO, AL TAVOLO DEI NEGOZIATI USA-UE CELEBRATA DAI MEDIA DI TUTTO IL MONDO. SE COSÌ NON FOSSE, IL SUO RUOLO INTERNAZIONALE DI “GRANDE TESSITRICE” FINIREBBE NEL CASSETTO, SVELANDO IL NULLA COSMICO DIETRO AL VIAGGIO ALLA CASA BIANCA DELLA SCORSA SETTIMANA (L'UNICO "RISULTATO" È STATA LA PROMESSA DI TRUMP DI UN VERTICE CON URSULA, SENZA DATA) - MACRON-MERZ-TUSK-SANCHEZ NON VOGLIONO ASSOLUTAMENTE LA MELONI NEL RUOLO DI MEDIATRICE, PERCHÉ NON CONSIDERANO ASSOLUTAMENTE EQUIDISTANTE "LA FANTASTICA LEADER CHE HA ASSALTATO L'EUROPA" (COPY TRUMP)...

pasquale striano dossier top secret

FLASH – COM’È STRANO IL CASO STRIANO: È AVVOLTO DA UNA GRANDE PAURA COLLETTIVA. C’È IL TIMORE, NEI PALAZZI E NELLE PROCURE, CHE IL TENENTE DELLA GUARDIA DI FINANZA, AL CENTRO DEL CASO DOSSIER ALLA DIREZIONE NAZIONALE ANTIMAFIA (MAI SOSPESO E ANCORA IN SERVIZIO), POSSA INIZIARE A “CANTARE” – LA PAURA SERPEGGIA E SEMBRA AVER "CONGELATO" LA PROCURA DI ROMA DIRETTA DA FRANCESCO LO VOI, IL COPASIR E PERSINO LE STESSE FIAMME GIALLE. L’UNICA COSA CERTA È CHE FINCHÉ STRIANO TACE, C’È SPERANZA…

andrea orcel francesco milleri giuseppe castagna gaetano caltagirone giancarlo giorgetti matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - IL RISIKONE È IN ARRIVO: DOMANI MATTINA INIZIERÀ L’ASSALTO DI CALTA-MILLERI-GOVERNO AL FORZIERE DELLE GENERALI. MA I TRE PARTITI DI GOVERNO NON VIAGGIANO SULLO STESSO BINARIO. L’INTENTO DI SALVINI & GIORGETTI È UNO SOLO: SALVARE LA “LORO” BPM DALLE UNGHIE DI UNICREDIT. E LA VOLONTÀ DEL MEF DI MANTENERE L’11% DI MPS, È UNA SPIA DEL RAPPORTO SALDO DELLA LEGA CON IL CEO LUIGI LOVAGLIO - DIFATTI IL VIOLENTISSIMO GOLDEN POWER DEL GOVERNO SULL’OPERAZIONE DI UNICREDIT SU BPM, NON CONVENIVA CERTO AL DUO CALTA-FAZZO, BENSÌ SOLO ALLA LEGA DI GIORGETTI E SALVINI PER LEGNARE ORCEL – I DUE GRANDI VECCHI DELLA FINANZA MENEGHINA, GUZZETTI E BAZOLI, HANNO PRESO MALISSIMO L’INVASIONE DEI CALTAGIRONESI ALLA FIAMMA E HANNO SUBITO IMPARTITO UNA “MORAL SUASION” A COLUI CHE HANNO POSTO AL VERTICE DI INTESA, CARLO MESSINA: "ROMA DELENDA EST"…