chiara poggi alberto stasi

LA NUOVA VITA DI ALBERTO STASI: CERCA LAVORO FUORI DAL CARCERE - CONDANNATO A 16 ANNI PER L’OMICIDIO DELLA FIDANZATA CHIARA POGGI, UCCISA IL 13 AGOSTO 2007, IL 38ENNE DI GARLASCO ORA LAVORA COME CENTRALINISTA, PER UNA COMPAGNIA TELEFONICA NELLA CASA CIRCONDARIALE DI BOLLATE, PER 1000 EURO AL MESE - PARTE DEL SUO STIPENDIO VIENE DETRATTA PER RISARCIRE UN MILIONE DI EURO ALLA FAMIGLIA POGGI

Da www.liberoquotidiano.it

 

SETTIMANALE GIALLO - NUOVE RIVELAZIONI SU ALBERTO STASI

Alberto Stasi cerca lavoro fuori dalla prigione. Lo ha chiesto la sua legale, l'avvocato Laura Panciroli dopo 14 anni da quel 13 agosto in cui il giovane uccise la sua fidanzata Chiara Poggi e fu condannato in via definitiva a 16 anni di reclusione. Per Stasi, 38 anni, è arrivato il tempo di voltare pagina e ricominciare una nuova vita fuori dal carcere di Bollate dove è recluso dal 12 dicembre 2015.

 

"I tempi sono maturi", spiega la sua legale, "per la richiesta di lavoro all'esterno. È nei termini di legge per essere ammesso, ovviamente dopo la necessaria valutazione del Tribunale della Sorveglianza. Ci stiamo attivando su questo, anche se non è facile trovare una soluzione con le caratteristiche giuste. Ci vuole un datore di lavoro motivato vista l'attenzione mediatica su questa vicenda. Una soluzione che sia rispettosa per lui e per chi lavorerebbe con lui".

alberto stasi

 

Per la famiglia di Chiara Poggi, si riaprirebbe una ferita mai rimarginata per la perdita della figlia di 26 anni laureata a pieni voti in Economia. Per la mamma, il papà e il fratello di Chiara non ci sono mai stati dubbi che il colpevole sia stato Alberto Stasi, bocconiano a cui la ragazza era legata da quattro anni.

 

CENTRALINISTA  - Adesso all'interno della casa circondariale di Bollate, Stasi lavora come centralinista per una compagnia telefonica per 1000 euro al mese. Dal suo stipendio viene detratta una somma concordata per risarcire un milione di euro alla famiglia della vittima come richiesto dal tribunale. Dopo che i genitori del giovane avevano messo a disposizione delle parti civili tutto ciò che le era possibile. Un iter processuale molto tortuoso.

 

CHIARA POGGI ALBERTO STASI

Un delitto che ha sempre avuto alcuni lati oscuri mai chiariti e che aveva fatto dividere l'Italia tra colpevolisti e innocentisti. Nessuna prova e nessun movente. Niente arma del delitto e niente impronte. Un solo colpevole: Alberto Stasi. Per i giudici è lui che quel pomeriggio di 14 anni fa uccise la fidanzata, nella villetta della ragazza, a Garlasco, in provincia di Pavia. Alberto Stasi, allora studente di economia divenuto poi commercialista, viene assolto in primo e secondo grado.

 

Il 12 dicembre 2015, però, la corte Suprema di Cassazione lo riconosce definitivamente colpevole del delitto e lo condanna a 16 anni di carcere. E a nulla serviranno le richieste di revisione del suo legale. E in quella afosa e maledetta mattina di 14 anni fa, Chiara Poggi viene colpita a morte con un oggetto contundente.

ALBERTO STASI

 

Secondo gli inquirenti la giovane conosceva l'assassino, avendogli aperto in pigiama e in maniera spontanea, dato che non furono rilevati segni di effrazione all'interno dell'abitazione. Il fidanzato Alberto Stasi trova il corpo della ragazza e lancia l'allarme, ma i sospetti si concentrano subito proprio su di lui per alcune situazioni che l'accusa ritiene importati: l'eccessiva pulizia delle scarpe dopo aver camminato sul pavimento sporco di sangue. L'assenza di sangue sui vestiti e alcune incongruenze nel suo racconto. Alberto Stasi viene così arrestato il 24 settembre 2007, ma scarcerato quattro giorni per insufficienza di prove.

 

ALBERTO STASI

IN TRIBUNALE - Viene assolto dall'accusa di omicidio con rito abbreviato, sia in primo sia in secondo grado per "non avere commesso il fatto", mentre la Corte di Cassazione, il 18 aprile 2013, annulla la sentenza di assoluzione. Al processo d'appello bis in seguito a una nuova perizia computerizzata sulla camminata e ad alcune contraddittorietà nel racconto, il giovane viene ritenuto colpevole e condannato a ventiquattro anni di reclusione per omicidio volontario.

 

ALBERTO STASI

Pena poi ridotta a 16 anni anche senza delineare un movente, ma parlando di un momento di rabbia del giovane. Sulla vicenda l'avvocato della famiglia, Gian Luigi Tizzoni, aveva rilasciato ai tempi una dura dichiarazione: «Continuiamo a vedere una parte della stampa e la difesa di Stasi che gettano ombre sulla sentenza. La famiglia Poggi non è più disposta a tollerare questi dubbi, valuteremo se chiedere di procedere per calunnia atteso che in queste iniziative si adombri la responsabilità dialtri mentre è nota e certa la responsabilità di Stasi...».

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - A CHE SERVE QUEL FIGLIO DI PUTIN DI SALVINI? SERVE ECCOME A GIORGIA MELONI PER APPARECCHIARE, AL DI LÀ DELLE FRONTIERE, IL MIRACOLO DEL SUO CAMALEONTISMO - SE, IN CASA, LADY MACBETH DE’ NOANTRI GETTEREBBE QUEL ROMPICAZZO DELLA LEGA OGNI GIORNO DAL BALCONE DI PALAZZO CHIGI, IN POLITICA ESTERA IL COPIONE CAMBIA E IL SUO DISPREZZO SI TRASFORMA IN AMORE - C’È DA VOTARE IN PARLAMENTO IL DECRETO SULLA FORNITURA DI ARMI A KIEV? MANCA SOLO L’ITALIA PER RATIFICARE IL MES PER GARANTIRE I PAESI EUROPEI DAI RISCHI CHE POTREBBERO DERIVARE DALL'UTILIZZO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI? VOILÀ, FIATO ALLE TROMBE! ECCO FARSI AVANTI L’ ANTI-EUROPEISMO DEL ‘’PATRIOTA’’ ORBANIANO SALVINI CHE SI RIVELA UN OTTIMO SCHERMO PER LA MELONA PER PIAGNUCOLARE SULLA SPALLA DI URSULA VON DER LEYEN: ‘’NON È COLPA MIA… PURTROPPO HO UN ALLEATO DI GOVERNO CHE È UN PAZZO IRRIDUCIBILE E NON POSSO CORRERE IL RISCHIO DI FAR CADERE IL GOVERNO…BLA-BLA-BLA…”

elly schlein dario franceschini roberto speranza onorato renzi orlando

DAGOREPORT - ELLY SARÀ ANCHE LA "SEGRETARIA DI TUTTI", COME HA DETTO A MONTEPULCIANO, MA NON INTENDE ASCOLTARE NESSUNO - IL "CORRENTONE" DI FRANCESCHINI-SPERANZA-ORLANDO SI E' ROTTO IL CAZZO DEL "QUI, COMANDO IO!" DELLA DUCETTA DEL NAZARENO: CARA SCHLEIN, HAI UN MESE DI TEMPO PER CAMBIARE MUSICA, CONDIVIDENDO CON NOI LA LINEA DEL PARTITO, O ANDIAMO ALLA GUERRA - IN BALLO C'È SOPRATTUTTO LA COMPOSIZIONE DELLE LISTE ELETTORALI 2027, CHE LA SIGNORINA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA VUOLE RIEMPIRE DI CANDIDATI A SUA IMMAGINE E SOMIGLIANZA, LASCIANDO A TERRA DINOSAURI E CACICCHI D'ANTAN - ANCHE L'ALTRA FRONDA, QUELLA DEI RIFORMISTI GUIDATI DA GUERINI, GORI, SENSI ECC., E' SUL PIEDE DI GUERRA - MENTRE IL NASCENTE PARTITO DI CENTRO, FORMATO DAI CIVICI DI ONORATO-BETTINI E DAI CATTOLICI DI RUFFINI-PRODI, TEME L'ABILITA' MANOVRIERA DI RENZI – LA PROTERVIA DI ELLY, CON L'ASSEMBLEA DEL 14 DICEMBRE PER OTTENERE I "PIENI POTERI", RISCHIA DI FAR SALTARE IN ARIA UN CENTROSINISTRA UNITARIO... 

federica mogherini stefano sannino putin travaglio belpietro

DAGOREPORT – POSSIBILE CHE FEDERICA MOGHERINI E STEFANO SANNINO, SPECCHIATI ESPONENTI ITALIANI A BRUXELLES, SIANO DIVENTATI DI COLPO DUE MASCALZONI DA ARRESTARE PER "FRODE IN APPALTI PUBBLICI"? - VALE LA PENA SOTTOLINEARE LE PAROLE DELL'EURODEPUTATO DEL PD, DARIO NARDELLA: “NON VORREI CHE SI TRASFORMASSE IN UN FUOCO DI PAGLIA CON L'UNICO EFFETTO DI DANNEGGIARE ANCORA UNA VOLTA L'IMMAGINE DELL'ITALIA” - DEL RESTO, A CHI GIOVA SPUTTANARE L'EUROPA, IN UN MOMENTO IN CUI SI ERGE COME UNICO ARGINE ALLA RESA DELL’UCRAINA CHE STANNO APPARECCHIANDO TRUMP & PUTIN? - A GODERE SONO INFATTI "MAD VLAD" E I SUOI TROMBETTIERI, CHE HANNO ASSOCIATO LO “SCANDALO DI BRUXELLES'' AI CESSI D’ORO DI KIEV DELL'AMICO DI ZELENSKY - BASTA GUARDARE COSA SCRIVONO OGGI BELPIETRO SU "LA VERITA'" (''UE CORROTTA COME L'UCRAINA. FERMATA LA BIONDINA DEL PD") E TRAVAGLIO SU "IL FATTO QUOTIDIANO" ("BASSI RAPPRESENTATI... CI FACCIAMO SEMPRE RICONOSCERE")...

procuratore milano viola procura milano luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

FLASH! – MA GUARDA UN PO’... “EMERGE CHE IN AMBIENTI GIUDIZIARI SI È VALUTATO DI ESEGUIRE LE PERQUISIZIONI SOLO LA SCORSA SETTIMANA E NON A SETTEMBRE PER NON CONDIZIONARE L'ESITO DELL'OPS SU MEDIOBANCA ANCHE PERCHÉ LE INDAGINI NON SONO CHIUSE. ABBASTANZA PER IPOTIZZARE CHE IL RUOLO DELLA PROCURA POSSA DIVENTARE CRUCIALE NELLA FORMAZIONE DELLE LISTE PER IL RINNOVO DEI PROSSIMI CDA. IN PRIMAVERA TOCCHERÀ AI VERTICI DI BPM E DI MPS…” (BALESTRERI E SIRAVO PER “LA STAMPA”)