angelino alfano

LA NUOVA VITA DI ALFANO PREOCCUPA DI MAIO – ANGELINO SETTE BELLEZZE DIVENTA PRESIDENTE DEL GRUPPO SAN DONATO, COLOSSO DELLA SANITÀ PRIVATA LOMBARDA – DA LUGLIO DELLO SCORSO ANNO LAVORA PER LO STUDIO BONELLI EREDE E ORA ARRIVA QUESTO INCARICO: DA QUANDO HA LASCIATO LA POLITICA HA TROVATO IL QUID? – IL M5S: “LA NOMINA CI PREOCCUPA”

ANGELINO ALFANO PRESIDENTE DEL GRUPPO SAN DONATO

ALFANO PRESIDENTE DEL GRUPPO SAN DONATO

Michele Sasso per “la Stampa”

 

La seconda vita di Angelino Alfano inizia dalla sanità privata. Ieri l' annuncio del gruppo San Donato di Milano che piazza a capo della sua holding proprio l' ex ministro della Giustizia e dell' Interno.

 

ANGELINO ALFANO

«Oggi l' Italia è attrattiva per il cibo, la moda, il design. C'è uno stile di vita riconosciuto nel mondo. Sono convinto che, all' interno di questo modello, anche la sanità possa diventare un elemento importantissimo», ha sottolineato Alfano da neo presidente del San Donato. Il gruppo, fondato da Giuseppe Rotelli (era uno degli esperti di Formigoni per la riforma sanitaria lombarda che ha aperto le porte ai privati) e poi passato nelle mani del figlio Luigi dopo la sua morte nel 2013, è un colosso che gestisce 19 ospedali .

 

Ha chiuso il 2018 con un fatturato di 1,65 miliardi circa. Assiste ogni anni 4,7 milioni di malati e può contare su 5.532 posti letto e 5.361 medici. A prendere di mira l' ex enfant prodige azzurro è Marco Fumagalli, capogruppo del Movimento 5 Stelle in Lombardia: «Ci preoccupa la nomina di Alfano ai vertici della sanità provata. Sollecitiamo il governatore Fontana a fare un piano per la conversione della sanità privata lombarda, perché sia limitata rispetto al pubblico».

 

Rotelli ingaggia politici, grand commis e banchieri

Francesco Bonazzi per "Alliance News"

 

paolo rotelli donut

Una nuova squadra di vertice, piena di 'ambasciatori' nel mondo della politica e dei grand commis, e la quotazione a Piazza Affari nel mirino. Il gruppo Rotelli, primo operatore della sanità privata in Italia con 5.500 posti letto ed EUR1,65 miliardi di fatturato nel 2018, si prepara a una svolta epocale e mira a diventare una public company.

 

Capofila dell'impero dell'ospedalità privata, come amava chiamarla il suo fondatore, Giuseppe Rotelli (scomparso nel 2013), che alla parola "cliniche" scattava come morso da una tarantola, è sempre il Policlinico San Donato. Oggi del gruppo Papiniano holding fanno parte 19 ospedali, tra i quali spiccano l'ortopedico Galeazzi e il San Raffaele.

 

paolo rotelli

In questi giorni vi è stata una girandola di nomine e poltrone, con l'attuale presidente, Paolo Rotelli, 30 anni, che ha lasciato la massima carica presso il Policlinico San Donato all'ex ministro degli Esteri, Angelino Alfano, il quale dopo aver lasciato la politica è tornato al lavoro di avvocato, diventando subito consulente dello studio Bonelli Erede. Il primogenito di Giuseppe Rotelli mantiene la vicepresidenza con Kamel Gribi, presidente del gruppo San Donato Middle East.

 

"Il settore della sanità privata, però convenzionata con il pubblico e dalle sue dinamiche strettamente dipendente, ha davanti a sé un grande futuro", spiega un ex presidente di Regione del Pd, che capisce perfettamente la mossa degli eredi Rotelli su un certo tipo di "figure di raccordo".

 

Nel medesimo segno dell'ex delfino di Silvio Berlusconi, anche la decisione di ingaggiare l'economista e tributarista Ernesto Maria Ruffini come presidente della controllata Gsd Servizi. Ruffini è di area ulivista, molto ben visto da Matteo Renzi, ed è stato prima alla guida di Equitalia e poi di tutta l'Agenzia delle Entrate, dove ha lasciato un buon ricordo tra i dipendenti per il tratto umano decisamente friendly.

FOTOMONTAGGIO DI ANGELINO ALFANO

 

In un settore dove la fiscalità può essere decisiva, basti pensare solo agli ammortamenti o al trattamento fiscale dei crediti con la PA, la professionalità e l'agenda telefonica di un Ruffini valgono oro.

 

L'impero Rotelli, che rappresenta poco meno del 4% del sistema, punta poi sui banchieri. Federico Ghizzoni, ex ad di Unicredit in quota Fabrizio Palenzona e Luigi Bisignani, oggi presiede Rotschild Italia e adesso viene chiamato anche nel cda di Policlinico San Donato. Con lui anche Alessandro Daffina, banchiere d'affari anche lui legatissimo a Bisignani, ed Enrico Tommaso Cucchiani, ex ad di Intesa Sanpaolo.

 

Insomma, il gruppo milanese divenata decisamente "romano", con queste nomine. Ma si dota anche di banchieri ideali per lo sbarco in Borsa.

 

Mentre il nuovo presidente della Casa di Cura La Madonnina, altro gioiello della corona Rotelli, sarà Gianni Franco Papa, ex direttore generale di Unicredit da cui è uscito lo scorso giugno dopo che Jean Pierre Mustier ha rimesso mano all'organigramma.

Invece nel consiglio d'amministrazione del San Raffaele, rilevato in precarie condizioni finanziarie dopo la morte di don Verzè, sbarca l'ex banchiere di McKinsey Vittorio Terzi, ex presidente della potente lobby italoamericana dell'American Chamber of Commerce in Italia.

 

E sempre nella capofila San Donato, il fratello minore di Paolo Rotelli, Marco, lascia la carica di vicepresidente a Nicola Grigoletto e resta consigliere semplice. Per il Galeazzi, destinato a risorgere al Mind, l'ex area Expo, Roberto Poli lascia la presidenza, pur restando in qualità di membro del cda, a Patrizia Polliotto.

paolo rotelli

 

Il gruppo sanitario dei Rotelli ha chiuso il 2018 con un fatturato pari a EUR1,65 miliardi, cura ogni anno 4,7 milioni di degenti e può contare su 5.532 posti letto e 5.361 medici. Per il futuro, da quanto spiegano i consulenti vicino la dossier, la famiglia è pronta a trasformarlo in una autentica public company, valutando anche l'opportunità di quotare a Piazza Affari una parte del gruppo.

 

L'obiettivo del piano triennale sarebbe quello di trovare partner finanziari con i quali poi procedere all'ampliamento ulteriore delle attività sanitarie. Un cambio di passo e di pelle assai profondo per un gruppo che ha fatto della riservatezza maniacale, del basso profilo e del carisma del fondatore Giuseppe Rotelli, giunto a possedere il 16% del Corriere della Sera, il suo carattere distintivo.

 

Nel comparto della sanità privata, Policlinico San Donato se la deve vedere con alcuni gruppi che hanno deciso invece di crescere all'estero, come Korian, Giomi, Kos (famiglia De Benedetti) e Gvm. In Borsa, per altro, sono andate le cliniche Garofalo (Garofalo Health Care) con un'Ipo nel novembre del 2018. Oggi il titolo passa di mano a EUR4,27 cedendo lo 0,6%, ma negli ultimi sei mesi ha guadagnato il 12,4%. Anche questo, per i Rotelli, è un buon segno.

angelino alfano all'anema e core di capri 1angelino alfano all'anema e core di capri 3angelino alfano all'anema e core di capri 2

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni kirk renzi salvini tajani

DAGOREPORT - LA STRATEGIA DELLA DISTRAZIONE DI GIORGIA MELONI: PER LA DESTRA DE’ NOANTRI, IL DELITTO KIRK NON È UNA STORIA AMERICANA DEFLAGRATA ALL’INTERNO DEL MONDO DEI “MAGA” TRUMPIANI. NO, È ROBA DA BRIGATE ROSSE IN VIAGGIO PREMIO NEGLI USA - ECCO: IL CADAVERE DI UN ATTIVISTA DI UN PAESE DOVE LE ARMI LE COMPRI DAL TABACCAIO È GIUNTO AL MOMENTO GIUSTO PER ESSERE SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO AD ARTE DALLA PROPAGANDA DI PALAZZO CHIGI, COPRENDO CON DICHIARAZIONI FUORI DI SENNO LE PROPRIE DIFFICOLTÀ - CHE LA DESTRA DI GOVERNO SIA IN PIENA CAMPAGNA ELETTORALE, INQUIETA (EUFEMISMO) PER L’ESITO DELLE REGIONALI D’AUTUNNO, IL CUI VOTO SARÀ DIRIMENTE IN VISTA DELLE POLITICHE 2027, ALLE PRESE CON UN PAESE CHE SENZA LA FORTUNA DEI 200 MILIARDI DEL PNRR SAREBBE IN RECESSIONE COME LA FRANCIA E LA GERMANIA, NE È CONSAPEVOLE LO STESSO ESECUTIVO, IN PIENO AFFANNO PER TROVARE LE RISORSE NECESSARIE ALLA FINANZIARIA DI FINE D’ANNO - RENZI: “LA PREMIER SEMINA ZIZZANIA E CREA TENSIONE PER EVITARE DI PARLARE DI STIPENDI E SICUREZZA. MA SOPRATTUTTO PER EVITARE CHE NASCA UN VERO MOVIMENTO A DESTRA. OCCHIO: SE VANNACCI FA COME FARAGE, LA MELONI VA A CASA. LA POLITICA È PIÙ SEMPLICE DI QUELLO CHE SI CREDA. GIORGIA MELONI ALIMENTA LA PAURA PERCHÉ LEI HA PAURA…” - VIDEO

emanuele orsini romana liuzzo luiss sede

FLASH! – IL PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA, EMANUELE ORSINI, HA COMINCIATO IL "RISANAMENTO" DELL’UNIVERSITÀ "LUISS GUIDO CARLI" ALLONTANANDO DALLA SEDE DELL’ATENEO ROMANO LO SPAZIO OCCUPATO DALLA "FONDAZIONE GUIDO CARLI" GUIDATA DALL’INTRAPRENDENTE ROMANA LIUZZO, A CUI VENIVA VERSATO ANCHE UN CONTRIBUTO DI 350 MILA EURO PER UN EVENTO ALL’ANNO (DAL 2017 AL 2024) - ORA, LE RESTA SOLO UNA STANZETTA NELLA SEDE LUISS DI VIALE ROMANIA CHE SCADRÀ A FINE ANNO – PRIMA DELLA LUISS, LA FONDAZIONE DELLA LIUZZO FU "SFRATTATA" DA UN PALAZZO DELLA BANCA D’ITALA NEL CENTRO DI ROMA...

rai giampaolo rossi gianmarco chiocci giorgia meloni bruno vespa scurti fazzolari

DAGOREPORT - RIUSCIRÀ GIAMPAOLO ROSSI A DIVENTARE IL CENTRO DI GRAVITÀ DELL’INDOMABILE BARACCONE RAI? - IL “FILOSOFO” DEL MELONISMO HA TENUTO DURO PER NON ESSERE FATTO FUORI DAL FUOCO AMICO DEL DUPLEX SERGIO-CHIOCCI. A “SALVARE” IL MITE ROSSI ARRIVÒ IL PRONTO SOCCORSO Di BRUNO VESPA, CON IL SUO CARICO DI MEZZO SECOLO DI VITA VISSUTA NEL FAR WEST DI MAMMA RAI - A RAFFORZARE LA SUA LEADERSHIP, INDEBOLENDO QUELLA DI CHIOCCI, È INTERVENUTA POI LA FIAMMA MAGICA DI PALAZZO CHIGI, “BRUCIANDO” IN PIAZZA IL DESIDERIO DI GIORGIA DI ARRUOLARLO COME PORTAVOCE - L’OPERAZIONE DI ROSSI DI ESSERE IL BARICENTRO IDEOLOGO E PUNTO DI RIFERIMENTO DI TELE-MELONI, SI STA SPOSTANDO SUI TALK-SHOW E L’INTRATTENIMENTO, A PARTIRE DALLA PROBABILE USCITA DI PAOLO DEL BROCCO, DA UNA DOZZINA DI ANNI ALLA GUIDA “AUTONOMA” DELLA CONSOCIATA RAI CINEMA, IN SCADENZA AD APRILE 2026 - IL NOME CHE SCALPITA PER ANDARLO A SOSTITUIRE, È UN AMICO FIDATO DI ROSSI, L’ATTUALE DIRETTORE DEL DAY-TIME, LO SCRITTORE-POETA-CANTANTE-SHOWMAN ANGELO MELLONE - MENTRE A RAI FICTION...

roberto vannacci matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - UNO SPETTRO SI AGGIRA MINACCIOSO PER L'ARMATA BRANCA-MELONI: ROBERTINO VANNACCI - L’EX GENERALE DELLA FOLGORE STA TERREMOTANDO NON SOLO LA LEGA (SE LA VANNACCIZZAZIONE CONTINUA, ZAIA ESCE DAL PARTITO) MA STA PREOCCUPANDO ANCHE FRATELLI D’ITALIA - IL RICHIAMO DEL GENERALISSIMO ALLA DECIMA MAS E ALLA PACCOTTIGLIA DEL VENTENNIO MUSSOLINIANO (“IO FASCISTA? NON MI OFFENDO”)  ABBAGLIA LO “ZOCCOLO FASCIO” DELLA FIAMMA, INGANNATO DA TRE ANNI DI POTERE MELONIANO IN CUI LE RADICI POST-MISSINE SONO STATE VIA VIA DEMOCRISTIANAMENTE “PETTINATE”, SE NON DEL TUTTO SOTTERRATE - IL PROGETTO CHE FRULLA NELLA MENTE DI VANNACCI HA COME TRAGUARDO LE POLITICHE DEL 2027, QUANDO IMPORRÀ A SALVINI I SUOI UOMINI IN TUTTE LE CIRCOSCRIZIONI. ALTRIMENTI, CARO MATTEO, SCENDO DAL CARROCCIO E DO VITA AL MIO PARTITO - INTANTO, SI È GIÀ APERTO UN ALTRO FRONTE DEL DUELLO TRA LEGA E FRATELLI D’ITALIA: LA PRESIDENZA DEL PIRELLONE…

berlusconi john elkann

FLASH! – “AHI, SERVA ITALIA, DI DOLORE OSTELLO...”: DA QUALE FANTASTICA IPOCRISIA SPUNTA LA FRASE “MESSA IN PROVA” PER LIQUIDARE IL PATTEGGIAMENTO DI JOHN ELKANN, CONDANNATO A 10 MESI DI LAVORO DAI SALESIANI? - QUANDO TOCCÒ AL REIETTO SILVIO BERLUSCONI DI PATTEGGIARE CON LA GIUSTIZIA, CONDANNATO A UN ANNO DI LAVORO PRESSO UN OSPIZIO DI COLOGNO MONZESE, A NESSUNO VENNE IN MENTE DI TIRARE FUORI LA FRASE “MESSA IN PROVA”, MA TUTTI TRANQUILLAMENTE SCRISSERO: “SERVIZI SOCIALI”…

bomba doha qatar trump netanyahu epstein ghislaine maxwell

DAGOREPORT - COME MAI DONALD TRUMP,  PRESIDENTE DELLA PIÙ GRANDE POTENZA PLANETARIA, NON È NELLE CONDIZIONI DI COMANDARE SUL PREMIER ISRAELIANO BENJAMIN NETANYAHU? - COME E' RIUSCITO "BIBI" A COSTRINGERE L’IDIOTA DELLA CASA BIANCA A NEGARE PUBBLICAMENTE DI ESSERE STATO PREAVVISATO DA GERUSALEMME DELL'ATTACCO CONTRO ALTI ESPONENTI DI HAMAS RIUNITI A DOHA? - DATO CHE IL QATAR OSPITA LA PIÙ GRANDE BASE AMERICANA DEL MEDIO ORIENTE, COME MAI LE BOMBE SGANCIATE VIA DRONI SUI VERTICI DI HAMAS RIUNITI A DOHA SONO RIUSCITE A PENETRARE IL SISTEMA ANTIMISSILISTICO IRON DOME ('CUPOLA DI FERRO') DI CUI È BEN DOTATA LA BASE AMERICANA? - TRUMP ERA STATO OVVIAMENTE AVVISATO DELL’ATTACCO MA, PUR CONTRARIO A UN BOMBARDAMENTO IN CASA DI UN ALLEATO, TUTTO QUELLO CHE HA POTUTO FARE È STATO DI SPIFFERARLO ALL’EMIRO DEL QATAR, TAMIN AL-THANI - SECONDO UNA TEORIA COMPLOTTISTICA, SOSTENUTA ANCHE DAL MOVIMENTO MAGA, NETANYAHU AVREBBE IN CASSAFORTE UN RICCO DOSSIER RICATTATORIO SUI SOLLAZZI SESSUALI DI TRUMP, FORNITO ALL’EPOCA DA UN AGENTE DEL MOSSAD ''SOTTO COPERTURA'' IN USA, TALE JEFFREY EPSTEIN...