censura facebook

NUOVO CAPITOLO DELLA SAGA DELLO “STUPIDAMENTE CORRETTO”: FACEBOOK HA ANNUNCIATO CHE CENSURERÀ L’AGGETTIVO “NEGRO” BASANDOSI SU UN ALGORITMO CHE TAGLIERÀ CON L’ACCETTA OGNI POSSIBILE SFUMATURA. ADDIO A CITAZIONI DI DANTE ("OR CI ATTRISTIAM NELLE BELLETTA NEGRA"), AL MACERO ANCHE PETRARCA, ARIOSTO, TASSO, GALILEO, MONTI, FOSCOLO – LA BUFERA SUL DIRETTORE DI “ARTRIBUNE” MASSIMILIANO TONELLI: “UNA FIERA DEDICATA ALL'ARTE AFRICANA PIENA DI QUADRI DI NEGRI”

1.TUTTI I «NEGRI» VIETATI DA FACEBOOK

Paolo Di Stefano per il "Corriere della Sera"

 

censura facebook 2

Se è vero che Facebook censura l'aggettivo «negro», e lo fa indiscriminatamente attraverso un algoritmo, c'è il rischio che la cancellazione riguardi non solo il «negro» riferito alla pelle, ma anche il «negro» dagli innumerevoli significati privi di sfumature spregiative o razziste (a meno che non intervenga un moderatore). Così stando il mondo di Zuckerberg, c'è da immaginare che se volessimo citare su Facebook uno dei primi testi in italiano, e cioè l'Indovinello veronese , ci esporremmo alla mannaia censoria per via di una frase sull'aratura: «negro semen seminaba» (seminava un seme scuro). Nulla a che vedere con la pigmentazione della pelle umana.

 

facebook

Ma sull'altare del politicamente corretto verrebbe sacrificato a cuor leggero anche Dante («or ci attristiam nelle belletta negra», poco importa che a essere «negra» sia la fanghiglia in cui giacciono gli iracondi). E in fila: Petrarca («Or tristi auguri e sogni e penser negri»), Ariosto, Tasso, Galileo, Monti, Foscolo, Gozzano e i suoi «imenotteri negri», eccetera. Insomma, mezza letteratura italiana verrebbe falciata senza pietà dalle «buone intenzioni» morali del social.

censura facebook 3

 

A proposito di Facebook, leggo un gran libro dello storico e teorico della letteratura Stefano Brugnolo, intitolato un po' troppo seriosamente Nuove forme di critica (Prospero editore), che raccoglie i suoi post degli ultimi due anni. Post molto argomentati, pieni di grazia e di ironia, oltre che di intelligenza. Tra questi, un capitolo che pone una domanda semplice: «fino a dove vogliamo arrivare nella battaglia per la liberazione dal nostro cattivo passato di bianchi ed europei?».

 

censura 4

Da una parte, ci dice Brugnolo, è vero che salvo eccezioni non esiste artista, filosofo, scrittore dei secoli scorsi che non si sia macchiato di colpe morali, interpretando valori che oggi ci appaiono esecrabili. D'altra parte, Omero, Aristotele, Virgilio, Ovidio, Dante, Shakespeare, Rousseau, Dostoevskij saranno pure cantori dei pregiudizi del loro tempo, ma sono anche artefici di opere di bellezza capaci (magari senza volerlo) di migliorare l'umanità. E infine, chi siamo noi per giudicare il passato in nome della giustizia e dell'eguaglianza, come se fossimo privi di nefandezze da consegnare ai posteri? Dunque: piuttosto che ripulire il passato, perché non preoccuparsi del futuro?

censura 3

 

2. LA FRASE RAZZISTA DEL DIRETTORE DI ARTRIBUNE: "UNA MOSTRA PIENA DI QUADRI DI NEGRI". POI SI SCUSA

Estratto dell'articolo di Arianna Di Cori per “www.repubblica.it”

 

"Una fiera dedicata all'arte africana piena di quadri di negri e foto di negri". Parole testuali, scritte in stampatello sui social, che non andrebbero nemmeno riportate se non per il fatto che a scriverle è stato il direttore editoriale della prestigiosa testata d'arte Artribune, Massimiliano Tonelli.

massimiliano tonelli 4

 

Succede in occasione della fiera sull'arte africana 1:54, alla Somerset House di Londra. Tonelli, per argomentare la sua perplessità sulla necessità di "ghettizzare" - a suo avviso - gli artisti neri, affida a una storia di Instagram il suo pensiero. "Non è che è diventata un inutile ghetto - scrive nella stories datata 14 ottobre - che nessun beneficio porta all'arte africana tantopiù che ormai arte di artisti africani si trova dovunque in gallerie, fiere, aste e musei?". Per il direttore di Artribune "no, non ha senso". A giudicare dall'uso (enfatizzato nella doppia ripetizione) della parola dispregiativa, Tonelli sarebbe in grado di rispondersi il contrario da solo. Ma tant'è.

 

somerset house di londra

La caduta di stile (per usare un eufemismo) di Tonelli, che è anche cofondatore del blog Romafaschifo, è stata accolta con sdegno da parte della sua stessa redazione. E a nemmeno 24 ore dalla discutibile uscita social, i giornalisti di Artribune - rivista che peraltro ha dedicato ampio spazio all'analisi delle complessità dell'arte africana e ai suoi esponenti contemporanei più di spicco, come Zanele Muholi, Meg Onli, Virgil Abloh, David Adjaye, Igiaba Scego - si sono dissociati dal loro direttore. (…) E sotto una pioggia di commenti, a chiedere le dimissioni del direttore.

 

massimiliano tonelli

Poco dopo, la risposta di Tonelli, stavolta affidata a Facebook. A suo dire si è trattato del "più classico degli infortuni social, mi scuso con chi si è sentito toccato". Ma la toppa è peggio del buco: "Per esprimere frettolosamente il mio giudizio non positivo sulla fiera, tramite una storia su Instagram, ho adoperato un termine offensivo - scrive Tonelli, che ha subito provveduto ad eliminare la story incriminata - . Pensavo che il contesto ben spiegasse che lo utilizzavo non in chiave offensiva o in chiave razzista (anzi esattamente all'inverso, proprio per mettere in guardia da quello) ma dobbiamo imparare che alle volte il contesto non basta e conta molto la forma". (…)

massimiliano tonelli 6massimiliano tonelli 3censura 1censura 2censura facebook 1razzismomassimiliano tonelli 9

Ultimi Dagoreport

troisi papa leone carocci monda

CIAK! LA MESSA È FINITA: ANDATE IN PACE AL CINEMA "TROISI", COSÌ FATE FELICI IL SUO DOMINUS VALERIO CAROCCI E QUEL DISOCCUPATO A CACCIA DELLA BIENNALE VENEZIANA, ANTONIO MONDA - MENTRE LA SETTIMA ARTE IN ITALIA, SOTTO IL DOMINIO DELL’ARMATA BRANCA-MELONI, STA VIVENDO UNA DELLE SUE FASI PIÙ COMATOSE, TRA SALE VUOTE E “SINISTRI” TAGLI AL TAX-CREDIT DEL MINISTRO GIULI-VO, PAPA LEONE XIV RUGGISCE IN FAVORE DELLE SALE CINEMATOGRAFICHE (MA DA QUANDO IN QUA IL PONTEFICE SI OCCUPA DI RIEMPIRE LE SALE, ANZICHÉ PREOCCUPARSI DI RIEMPIRE LE CHIESE?) - L'UNICO CINEMA CHE BENEFICIA DELLA GLORIA DI PREVOST È IL "TROISI", GESTITO DA CAROCCI CHE, IN DUPLEX CON ANTONIO MONDA, HA CONVINTO IL CARDINALE JOSE' TOLENTINO DE MENDOZA NELLA DIVINA MISSIONE DI ORGANIZZARE AL CINEMA "TROISI" NOVE INCONTRI CON REGISTI E ATTORI INTERNAZIONALI, SOTTO IL PATROCINIO DEL SANTA SEDE - GRATIS? MANCO PER NIENTE. PER ACCEDERE ALLA SALA BISOGNERÀ SBORSARE 8 EURO. E COSÌ SIA…

ignazio la russa sergio mattarella

FLASH! – PER SOSTENERE I FRATELLINI D’ITALIA CIRIELLI E SANGIULIANO ALLE REGIONALI CAMPANE, SI È SCOMODATO PERSINO IL PRESIDENTE DEL SENATO, IGNAZIO LA RUSSA – CHE LA SECONDA CARICA DELLO STATO FACCIA CAMPAGNA ELETTORALE, FOTTENDOSENE DEL SUO RUOLO ISTITUZIONALE,  NON AVRÀ FATTO PIACERE PER NULLA A SERGIO MATTARELLA – D’ALTRONDE, IL PRESIDENTE LEGHISTA DELLA CAMERA DEI DEPUTATI, LORENZO FONTANA, NON CI PENSA ASSOLUTAMENTE DI SCAPICOLLARSI IN VENETO A SUPPORTO DEL CANDIDATO DEL CARROCCIO, ALBERTO STEFANI…

emanuele filberto di savoia - consulta dei senatori del regno

MONARCHIA UNICA VIA! – SABATO PROSSIMO A PALAZZO BORGHESE DI FIRENZE SI RIUNISCE QUEL CHE RESTA DEI MONARCHICI DE’ NOANTRI, PER LA SERATA DI GALA DELL’ORGANIZZAZIONE “CONSULTA DEI SENATORI DEL REGNO”. OSPITE D’ONORE “SUA ALTEZZA REALE” EMANUELE FILIBERTO DI SAVOIA – NELL’INVITO SONO BEN EVIDENZIALE LE “NOTE DI ETICHETTA”: “È CONSUETUDINE FARE L'INCHINO (C.D. CURTSY) AD UN'ALTEZZA REALE, DINANZI ALLA SUA PERSONA”, “NON È CONSUETUDINE (POICHÉ NON ELEGANTE) UTILIZZARE COSTANTEMENTE I TELEFONI CELLULARI” – AGLI UOMINI È “RICHIESTO IL COSIDDETTO ‘WHITE TIE-CRAVATTA BIANCA’ VALE A DIRE IL ‘FRAC’”. E PER LE DONNE? "È D’UOPO L’ABITO LUNGO. NON SONO AMMESSI..."

camille cheneaux mieli mario draghi

FLASH! - DALLO SPORT ALLA POLITICA, IL PASSO È BREVE. DOPO L’EX LANCIATRICE DI MARTELLO SILVIA SALIS, UN’ALTRA EX ATLETA SALE ALLA RIBALTA, L’ITALO-SVIZZERA CAMILLE CHENAUX - DOTATA DI UN DOTTORATO DI RICERCA IN RELAZIONI INTERNAZIONALI, LA NEO-POLITOLOGA HA STREGATO PAOLINO MIELI CHE A OTTOBRE HA PRESENTATO A ROMA IL SUO LIBRO: "CRISI DELLO STATO-NAZIONE E POPULISMI EUROPEI" - IERI È STATA LA VOLTA DI MARIOPIO DRAGHI, PREMIATO ALLA FONDAZIONE PRIMOLI, DI CONOSCERE LA FATALE CAMILLE… - VIDEO

2025croserossa croce rossa

CAFONALISSIMO DELLE “CROCEROSSINE” – CHIAMATE LA CROCE VERDE: AL “CHARITY GALA DINNER” CONTRO LA VIOLENZA DI GENERE (QUALE?), ORGANIZZATO DALLA CROCE ROSSA, SFILA LA "VIA TRUCIS" DI ROMA GODONA: LA FATALE MARIA ELENA BOSCHI CON ROSSETTO-SANGUE, IN COMPAGNIA DI UN UOMO MISTERIOSO (“È SOLO UN AMICO”), LAURA RAVETTO SMALTATA COME UNA VASCA DA BAGNO, CLAUDIA GERINI IN VERSIONE PIERROT (TRUCCO PALLIDO E OCCHIO SPERDUTO), SIMONA BRANCHETTI IRRICONOSCIBILE. E POI OVVIAMENTE LA PREZZEMOLONA DELLE FESTE ROMANE, CIOCIARE E ISTITUZIONALI: CLAUDIA CONTE, CON SCOLLO PERICOLOSO, CHE SI LANCIA SUL MINISTRO NORDIO PER L’IMMANCABILE SELFIE DA AGGIUNGERE ALLA SUA COLLEZIONE - IL ''SUB-DANDY'' MOLLICONE, LA SEMPRE BOMBASTICA-MILF ELEONORA DANIELE, NICOLETTA ROMANOFF, "E-VIRA" CARBONE, MONICA SETTA, BALZARETTI-ABBAGNATO, I DUE JIMMY (GHIONE E CANGIANO)...

gianmarco mazzi teatro alla scala orchestra orchestrali

DAGOREPORT - STROMBAZZI…E MAZZI! OHIBÒ: PER IL SOTTOSEGRETARIO SANREMESE ALLA CULTURA CON DELEGA ALLA MUSICA, GIANMARCO MAZZI, “NESSUNA ORCHESTRA SINFONICA ITALIANA RISULTA AI PRIMI POSTI NEL MONDO” E L’UNICA RICONOSCIUTA “NELLA CLASSIFICA INTERNAZIONALE È LA SCALA CHE È AL 47ESIMO POSTO”. BUM, RULLO DI TAMBURI. L’EX MANAGER DI CELENTANO NON CITA A QUALE CLASSIFICA SI RIFERISCA, MA DOVREMMO AVERLA SCOPERTA NOI: PENSIAMO SI TRATTI DEL LIBRO GIAPPONESE "SEKAI NO OKESUTORA 123", PUBBLICATO NEL DICEMBRE DEL… 1994 - L’ORCHESTRA IN QUESTIONE, PERÒ, NON È L’ORCHESTRA DELLA FONDAZIONE TEATRO ALLA SCALA (QUELLA PAGATA DALLO STATO) BENSÌ LA FILARMONICA DELLA SCALA, OVVERO L’ASSOCIAZIONE PRIVATA FONDATA DAGLI ORCHESTRALI...