PALADINO DEI SUOI AFFARI - LA VICENDA GIUDIZIARIA DI CESARE PALADINO, “SUOCERO” DI GIUSEPPE CONTE, NON SI E’ CHIUSA CON IL PATTEGGIAMENTO DI UN ANNO E DUE MESI PER PER AVER TRATTENUTO DUE MILIONI E 47 MILA 677 EURO DELLA TASSA DI SOGGIORNO VERSATA DAI CLIENTI - L'IMPRENDITORE, CHE AVEVA SUBITO UN SEQUESTRO A GIUGNO SCORSO, HA RESTITUITO L'INTERA SOMMA, MA A DISTANZA DI ANNI. E QUEI SOLDI VERSATI HANNO MATURATO 400 MILA EURO DI INTERESSI CHE…

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Edoardo Izzo per “la Stampa”

 

cesare paladino cesare paladino

Si conclude con un patteggiamento la vicenda giudiziaria che, nei mesi scorsi, ha sfiorato gli affetti del premier Giuseppe Conte. L' imprenditore Cesare Paladino, proprietario del "Grand Hotel Plaza" di Roma e papà di Olivia, compagna del presidente del Consiglio, ha patteggiato una pena di un anno, 2 mesi e 17 giorni per aver trattenuto due milioni e 47 mila 677 euro della tassa di soggiorno versata dai clienti. La procura di Roma ha contestato all' imprenditore di 77 anni il reato di peculato perché, tra il 2014 e il 2018, avrebbe intascato la tassa di soggiorno destinata al Comune di Roma.

 

Ma la partita tra Paladino e il Campidoglio, nonostante il patteggiamento, non si è ancora conclusa: l'imprenditore, che aveva subito un sequestro a giugno scorso, ha restituito l'intera somma, ma a distanza di anni. Quei soldi versati sono stati quindi tenuti su un conto bancario, e in questi anni hanno maturato degli interessi, secondo un calcolo approssimativo del Comune, pari a 400 mila euro. Una somma non ancora versata nelle casse comunali e che il Campidoglio potrebbe avere interesse a recuperare.

cesare olivia paladino cesare olivia paladino

 

IL DENARO TRATTENUTO

Secondo le indagini della polizia locale, coordinate dal procuratore aggiunto Paolo Ielo e dal pm Alberto Pioletti, Paladino si sarebbe illecitamente appropriato di oltre 300 mila euro per l'anno 2014, di oltre un milione e 500 mila euro per gli anni 2015, 2016 e 2017 e di circa 88 mila euro per l'anno 2018. Totale: oltre due milioni di euro.

 

OLIVIA E CESARE PALADINO OLIVIA E CESARE PALADINO

Come riporta il capo di imputazione: «Paladino, con più azioni in esecuzione di un medesimo disegno criminoso, quale amministratore unico della società Unione Esercizi Alberghieri di Lusso s.r.l che gestisce la struttura ricettiva "Grand Hotel Plaza", nonché quale incaricato di un pubblico servizio, avendo in ragione del proprio ufficio la disponibilità del denaro pagato dai clienti della struttura alberghiera a titolo di "contributo di soggiorno", non provvedendo al versamento delle somme riscosse alla scadenza del termine di 16 giorni dalla fine di ciascun trimestre solare (come previsto dall' art. 6 del Regolamento), si appropriava di 301 mila e 649 euro per il 2014, 545 mila e 273 nel 2015, 563 mila e 220 nel 2016, 549 mila e 353 nel 2017, 88 mila e 712 nel 2018 per complessivi due milioni 47 mila e 677 euro». Ma l' inchiesta è molto più ampia: oltre cinquanta sono le strutture non in regola sulle quali si sta approfondendo.

CESARE PALADINO E EWA AULIN CESARE PALADINO E EWA AULIN

 

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